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Traduzioni a cura di Natale Marzari

Dopo 41 anni e 5 mesi, nel maggio 2006 la magistratura di Trento ha riconosciuto l'esistenza  e  la gravità di quella malattia rara che nessuna altra istituzione o persona singola della provincia di Trento ancora mi riconosce, e per negare la quale mi perseguita.    Natale Marzari

 
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aggiornato al 27 giugno 2007 fonama@fonama.org



DOMANDA 100

MITO e leucemia

Mi è stata diagnosticata una leucemia. E' comune avere una malattia mitocondriale ed il cancro?



Risponde: 
Dr. Keshav Singh PhD.

A mia conoscenza non ci sono pubblicazioni relative a pazienti MITO con cancro. comunque, date le caratteristiche dei mitocondri è possibile.
 
 



DOMANDA 99

Apnea nel sonno, cO2 ed acidosi lattica

Nostro figlio di 10 anni ha una malattia mitocondriale non identificata, con probabile disautonomia. Egli ha alti livelli di cO2 durante il giorno e la notte. Questo gli sta causando spaventosi sintomi, particolarmente durante la notte. Ora durante la notte usa una macchina Bi-Pap, ma noi non abbiamo riscontrato alcuna differenza.  Dovremmo essere più preoccupati e andare avanti decisamente dopo questo  o il bi-pap aiuterà con il tempo? E' dannosa un'alta cO2 per il suo sviluppo? Tra i sintomi abbiamo notato, che egli sta regredendo mentalmente nei suoi studi  e fisicamente. E' la cO2 nelle malattie mito collegata con l'acidosi lattica?


2 novembre 2004 Risponde:  Andrea L. Gropman, MD

Bambini e adulti con malattie muscolari, incluse le citopatie mitocondriali, proveranno spesso difficoltà con la ritenzione di cO2 durante il sonno a causa della debolezza dei muscoli diaframmatici. Per questa ragione vengono spesso consigliati il cPAP o il Bipap.  Questi pazienti possono essere sottoposti all'attenzione medica a causa della diminuzione delle ore di sonno nell'arco delle 24 ore, del russare, o dei ripetuti risvegli notturni. all'esame medico, c'è l'evidenza di una debolezza muscolare e una sufficiente evidenza e preoccupazione nel ritenere che i muscoli respiratori possano essere colpiti.  c'è anche una condizione conosciuta come apnea centrale indipendente dalla debolezza muscolare, nella quale il cervello non elabora appropriatamente i segnali cO2 e non comanda ai centri cerebrali inferiori di respirare in modo opportuno per far fronte all'alto livello di cO2. In queste condizioni,  il cPAP o il BiPap possono non essere di aiuto.  Poiché non conosco la storia di suo figlio nel dettaglio, io posso solo rispondere in modo generico.  cPAP/BiPAP agiscono come un rinforzo pneumatico per le vie aeree superiori, servendo a mantenere la pervietà delle vie aeree, prevenendo il loro collasso associato con la apnea ostruttiva nel sonno.  Uno studio del sonno può determinare se e quanto siano presenti l'apnea centrale o quella ostruttiva, e successivamente dovrebbe essere fatto un altro studio del sonno sotto Bipap per determinare se c'è una riduzione nel numero degli episodi di apnea.  Ipopnea  ossia tenere una profondità respiratoria insufficiente (dovuta sia a segnali cerebrali aberranti nella apnea centrale, o a debolezza  muscolare nella apnea ostruttiva)  porta ad una ritenzione di cO2 con consecutiva perdita di  consapevolezza del bisogno di maggiore ventilazione meccanica. I pazienti con malattie mitocondriali tendono ad avere acidosi lattica, che è collegata alle difficoltà del metabolismo energetico aerobico a livello cellulare.

 



DOMANDA 98

Biopsie muscolari

Mi è stata recentemente diagnosticata una miopatia mitocondriale attraverso una biopsia muscolare. Il muscolo è stato rapidamente congelato e analizzato con la colorazione H&E, la Tricromia di Gomori modificata, la quale indicava che c'erano fibre rosse sfilacciate che suggerivano la presenza di una miopatia mitocondriale.  Ho avuto affaticamento muscolare e crampi per mesi, ed un affaticamento complessivo. Ho avuto un problema con secrezione di proteine dai reni nelle mie urine per circa due anni. Ho anche avuto un problema di reflusso corretto da un intervento chirurgico circa 9 anni fa. Devo fare un'altra biopsia per un secondo parere? Può un campione di questa recente biopsia essere usata per ulteriori esami genetici o altri esami?



2 giugno 2004 Risponde:  David .R. Thorburn, PhD

Non dovrebbe essere necessario fare un'altra biopsia. Se lei non l'ha gia fatto, dovrebbe rivolgersi ad uno specialista in malattie mitocondriali piuttosto  che ad un neurologo o medico generico.  Io Le raccomanderei di fare questo persino se lei dovesse spostarsi in un altro stato per farlo. Essi dovrebbero essere in grado di valutare i suoi sintomi ed i risultati della sua biopsia per determinare per definire se essi sono appena "indicativi" o definitivi. Potrebbe essere che siano richiesti ulteriori esami per le mutazioni del DNA mitocondriale e per gli enzimi della catena respiratoria  per confermare la sua diagnosi o per specificarla con maggior esattezza. Sperando che il laboratorio che fece la biopsia muscolare  abbia conservato una parte del campione. Se così, questo sarebbe disponibile per esami del DNA e forse per esami enzimatici. Altrimenti, sarebbe necessario per lei discutere con uno specialista in malattie mitocondriali per eseguire eventuali altri esami nel sangue o per una seconda biopsia.

 



DOMANDA 97 
 

MITO laringe ed aritmie

 

A mio figlio che compirà 5 anni a marzo, è stata diagnosticata una malattia mitocondriale, di quale tipo non sappiamo ancora.

La mia domanda per lei è come si diagnostica ciascuna specifica malattia?

Mio figlio che nacque a termine, in salute noi pensavamo, lasciò l'ospedale dopo due giorni, come normale, malgrado ciò cominciò a manifestare i segni indicati sotto.

I suoi sintomi sono i seguenti:

Si soffoca con i liquidi, riflusso gastroesofageo, stridore, diagnosticato con  Laringomalacia (voce flebile), sudorazione abbondante notturna, coliche, andatura goffa, cadute piede debole , ritardo nel parlare, ritardo O.T, problemi di integrazione sensoria e problemi di percezione controlaterale, ipotonia, tonsille e adenoidi rimosse a dieci mesi d'età passando 6 giorni in rianimazione collegato al respiratore.

La biopsia muscolare mostrò: elevata citrato sintasi, succinato deidrogenasi, gli acidi lattici erano a 3, gli acidi piruvici erano 210. Ma gli acidi organici e l'acilcarnitina erano normali.

Ritardi nello sviluppo, riflusso acido, lordosi, asma, ha aritmie cardiache, sebbene  appaia normale all'ecocardiogramma.

Molto poca energia con il procedere della giornata, peggioramento dopo la terapia, sonno leggero, intolleranza al calore, grave, gli sale la febbre alta, ha avuto due attacchi epilettici minori, crampi alle gambe, bassa percezione corporea e abilità superare gli ostacoli, problemi nel processo uditivo, mal  di testa.

Sono sicura che mi sto dimenticando qualcosa ma questo è quello che mi viene in mente.

Sembra a voi o a qualcuno di voi che questo quadro è simile ad una specifica malattia mitocondriale?

Sono comuni le aritmie? E quali sono le cause per cui il cuore appare bene?

E' comune la Laringomalacia ? Lo stridore è comune?

 


28 gennaio 2004 Risponde:  Amy Goldstein, MD

 

ciascuna specifica malattia può essere difficoltosa da diagnosticare. Alcune delle malattie hanno specifiche caratteristiche, ma noi abbiamo imparato che ciascuna persona con una malattia è unica.  Non tutte le persone colpite dalla stessa malattia avranno gli stessi sintomi. Noi chiamiamo questo correlazione genotipo-fenotipo. Le differenze sono dovute a fattori come il numero dei mitocondri affetti, qual'è lo specifico difetto (delezione, mutazione puntiforme, ecc) nel DNA mitocondriale o nella parte del mitocondrio che non lavora, e quali organelli sono colpiti. Quando tre o più sistemi organici sono coinvolti, come nel caso di suo figlio (il sistema gastrointestinale, il sistema nervoso e mentale, cardiaco) si deve sospettare una malattia mitocondriale. Molti dei suoi sintomi sono tipici. Le sue analisi  di laboratorio  suggeriscono una proliferazione mitocondriale (più alti nel numero) con elevata citrato sintasi, ma questo non è specifico di una malattia. Talvolta la malattia può essere identificata ulteriormente, attraverso gli esami dei complessi nella catena di trasporto degli elettroni, o con ulteriori esami genetici.

L'aritmia si può vedere come malattia mitocondriale, o come cardiomiopatia. L'aritmia è un problema elettrico nel cuore, e non è così inusuale per un cuore che appare normale.  Quando anormalità strutturali sono visibili all'elettrocardiogramma, queste possono portare alle aritmie. E' simile al cervello che ha attacchi epilettici perfino se la MRI della testa appare ok.

La Laringomalacia può causare stridore a causa del restringimento delle vie aeree. Questo può essere secondario al riflusso gastroesofageo, ma può essere visto in molti bambini senza malattia mitocondriale. E' molto più inusuale per il sistema delle vie aeree e polmonari essere direttamente coinvolti nella malattia mitocondriale, ma può succedere.

 



DOMANDA 96 

MELAS e lattato

Io sono una donna di 47 anni risultata positiva alla mutazione 3432, MELAS, e recentemente mi hanno trovato livelli di lattato nei miei gangli basali alla MRI, spettroscopica. Avevo anche l'esame del sangue per l'acido lattico che era 15 (normale è 3-12). La mia domanda è: è questo indicativo di una MELAS conclamata  incombente o, secondo lei, ha già visto questo prima in qualcuno senza la malattia?



28 gennaio
2004 Risponde:  Dr. Michio Hirano, Asst. Prof. Neurology

Vorrei confermarle che molte persone con la mutazione MELAS 3243 hanno elevati livelli di lattato nel sangue e nel cervello (basandosi sulla risonanza magnetica spettroscopica MRS); comunque, pochi di questi individui sviluppano la "MELAS conclamata".  I miei colleghi, Dr. Petra Kaufmann, Salvatore DiMauro, Dikoma Shungu, e Darryl De Vivo pubblicheranno presto un articolo che descrive l'aumento dell'acido lattico nei cervelli di pazienti con MELAS e dei loro famigliari oligosintomatici (ad es. meno colpiti). Inoltre, il fatto che lei ha 47 anni, e presumibilmente non ha avuto episodi di simil-ictus, indica che è improbabile che sviluppi la MELAS. Tuttavia, lei dovrebbe essere seguita attentamente da un internista, poiché potrebbe sviluppare sintomi leggeri inclusa la perdita dell'udito e diabete.



DOMANDA 95 

Aritmie cardiache

Io ho un figlio di 4 anni con una non specificata malattia mitocondriale. Egli ha avuto una aritmia cardiaca apparsa su due differenti elettrocardiogrammi, costante durante uno studio del sonno e nel suo ecocardiogramma proprio la scorsa settimana. Il nostro dottore disse che il cuore funziona bene piuttosto che essere aritmico.  Egli non sembra conoscere molto delle malattie mitocondriali, e proprio nulla sulle aritmie. Dobbiamo preoccuparcene maggiormente? Sento che questo è comune nei bambini con MITO, ma qualcuno parla che le aritmie devono essere trattate. che cosa dobbiamo fare?



23 gennaio
, 2004 Risponde:  Russell Saneto, DO

Mi dispiace di sentire della aritmia cardiaca di suo figlio. Sì, molti pazienti mitocondriali hanno aritmia cardiaca. Se suo figlio necessiti o meno di trattamento dipende dal tipo di tipo di aritmia trovata all'esaminazione e dalla sua possibile eziologia. Per esempio, l'aritmia può mostrare ritmi troppo veloci o troppo lenti.  Un esempio di ritmo cardiaco che è troppo veloce è la fibrillazione atriale. Questa è caratterizzata da un rimo atriale estremamente veloce e da una risposta ventricolare completamente irregolare con i complessi QRS normali. Questo richiede trattamento, che può essere farmacologico o da stimolazione elettrica.  Le aritmie possono mostrare sottili cambiamenti nella forma della curva  P (una delle curve viste nella conduzione cardiaca) e nell'intervallo PR ( il tempo tra la curva P e QRS). Questo secondo tipo viene chiamato pacemaker atriale instabile ed è benigno e non necessita di trattamento. Un altro tipo di ritmo anormale viene detto contrazione ventricolare prematura (PVc) ed è un bizzarro, ampio complesso QRS che appare ancora più precocemente di quello anticipato ed i punti della curva T nella direzione opposta (tipi di onde elettriche viste durante il tempo delle contrazioni cardiache e dei rilassamenti). ci sono vari tipi di PVc. Essi possono apparire in bambini per il resto normali, fino al 50% 70% dei bambini normali possono mostrare PVc su un ECG ambulatoriale di 24 ore. così, il tipo di aritmia cardiaca determina il trattamento o se il trattamento è necessario. Se lei è preoccupata, lei dovrebbe approfondire la questione con il suo pediatra cardiologo.

 



DOMANDA 94 

Bassa urea

Nella pubblicazione "Pensa ai Mitocondri" a pagina 3, sotto le valutazioni di laboratorio, si afferma "basso BUN (azoto ureico ematico) indica insufficienza del ciclo dell'acido urico, (sia primaria che secondaria)". Mi è stata diagnosticata una miopatia mitocondriale e una carenza di carnitina nel 1999. Durante un recente ospedalizzazione (avevo un virus) il mio BUN era 2, (intervallo 8-25), creatinina  0.6 (range 0.6-1.4) e il rapporto B/c era 3 (range 10-28).  In momenti diversi durante l'ospedalizzazione il BUR variava all'interno dell'intervallo 2-4, creatinina oscillava tra 0,4 e 0,6, il rapporto tra 3 e10. Il medico dell'ospedale segnalò che non aveva alcuna idea del perché il BUN fosse basso e cosa eventualmente significasse. E' l'avere un consistentemente basso BUN qualcosa che indica la necessità di ulteriori valutazioni e se è così da quale tipo di specialista? Dove posso trovare ulteriori informazioni sul ciclo dell'acido urico, cos'è e cosa fa?



20 gennaio
2004 Risponde:  Dr. Annette Feigenbaum M.D.

ci sono molte cause della bassa urea. Una delle più comuni è la carenza nutrizionale, specialmente scarso apporto/accumulo proteico -un problema comune nelle persone con patologie croniche.  Io vedo che anche la creatinina è bassa - un indicatore solitamente di scarsa massa /accumulo muscolare ma in se stessa non causerà un problema. Io penso che sia improbabile che un adulto abbia un difetto nel ciclo dell'urea non diagnosticato poiché questo causa solitamente problemi maggiori- ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web www.nucdf.org. Se il suo dottore menziona un difetto nel ciclo dell'urea forse lo ha già controllato- questo è relativamente facile escluderlo facendo il livello dell'azoto nel plasma, l'analisi degli amino acidi e se ci sono ancora sospetti un esame chiamato livello dell'acido orotico nelle urine. comunque senza ulteriori dettagli io non la considero una causa di preoccupazione.

 



DOMANDA 93

 

LEIGH

 

A nostro figlio di 10 mesi è stata diagnosticata la malattia di Leigh a 5 mesi e mezzo (lui è il nostro primo figlio). La sua pediatra ci ha mandato dagli specialisti a causa della sua improvvisa perdita di peso, severa ipotonia, e regressione nello sviluppo. Venne fatta una diagnosi della malattia di Leigh sulla base di una Tc -tomografia computerizzata-  alla testa ed una MRI - risonanza magnetica-. Egli ha continuato a regredire da allora e ha gravi attacchi di spasmi infantili che non hanno risposto al  Topomax o al Zonegran. Noi ora lo sediamo con clonazepan per 3 volte al giorno e usiamo Diastat quando i suoi attacchi sono prolungati. Noi stiamo tentando di identificare la causa della malattia e finora senza successo.

Una biopsia muscolare (dal muscolo della coscia) venne esaminata al microscopio elettronico. I mitocondri apparvero normali. Nessuna anormalità venne trovata nei complessi della catena respiratoria. Gli esami del sangue per le mutazioni del DNA mitocondriale: MELAS, MERRF, NARP, KSS e LHON, furono tutti normali. Una biopsia della pelle risultò negativa per PDH & PDc (E-alpha 1,2,3). Noi comprendiamo che la biopsia muscolare non esclude una causa mitocondriale a causa del "carico e distribuzione", ed a parte l'esaminazione post mortem dei tessuti colpiti (ad esempio cervello-gangli basali e talamo) ci è stato detto che a questo punto nessun altro esame clinico è disponibile e ulteriori esami sarebbero ad un livello di ricerca di base.  ci sono altri esami dei quali voi siete a conoscenza? Se no, e ci rimane solo la possibilità della "ricerca",  come andrà il proseguimento di questa? Noi capiamo che questo non influenzerà l'esito della condizione di nostro figlio, ma noi desidereremmo identificare la causa per meglio capire la probabilità di ricorrenza e potenzialmente perseguire la diagnosi genetica pre-impianto.



14 gennaio
2004 Risponde:  Richard Boles, MD   Lo sviluppo diagnostico svolto fino ad oggi  appare piuttosto completo. comunque, alcune esami addizionali, sia noti che con approccio più investigativo, potrebbero essere appropriati. Io raccomando di consultare un esperto in malattia mitocondriale per rivedere il caso, inclusa la storia famigliare, gli esami di laboratorio biochimici, i risultati della biopsia, le immagini neurologiche, e le analisi del DNA. comunque, le vostre domande sollevano diverse generali questioni che possono o meno applicarsi alla vostra famiglia. Primo è se la malattia mitocondriale è la diagnosi appropriata per vostro figlio.  Nel caso di vostro figlio, come in molti altri, ci sono evidenze sia a favore che contro una diagnosi di una malattia mitocondriale; Le immagini vengono lette come malattia di Leigh, una malattia mitocondriale, ma la normale enzimologia muscolare (complessi della catena respiratoria,  PDH & PDc) suggeriscono diversamente. In alcuni altri casi, un DNA positivo o un test enzimatico da soli stabiliscono la diagnosi. comunque, in molti altri casi, non c'è alcuna "pistola fumante", e la diagnosi viene fatta da un clinico esperto sulla base della preponderanze dei dati clinici, biochimici, enzimatici, molecolari e immagini. Spesso, questa questione non viene completamente risolta perfino eseguendo esami estensivi, e una diagnosi di una "possibile" o "probabile" malattia mitocondriale può essere data. Sfortunatamente, talvolta gli esperti stessi non sono d'accordo. Pertanto, può non essere al momento possibile determinare con certezza se vostro figlio ha o meno una malattia mitocondriale.
Gli esami in fase di ricerca sono essi stessi un vasto campo. Gli stessi parametri che i ricercatori stanno elaborando per gli esami fanno parte dell'investigazione scientifica nel suo svolgersi, e non sono dei punti fermi. ci sono molte limitazioni pratiche, inclusa quella che i pazienti devono incontrare criteri  di ammissibilità approvati da uno specifico comitato. Questi criteri sono solitamente prefissati e possono essere rigidi. Quali studi sia possibile fare dipende in gran parte dalla loro coincidenza temporale con le ricerche in corso  e su ciò che è si sta investigando nella ricerca sarà il vostro dottore a informarvi. Molte ricerche si stanno svolgendo sulla malattia di Leigh, ma dati gli studi enzimatici normali,  un singolo dottore non potrà informarsi di qualsiasi studio che potrebbe essere utile a vostro figlio per darvi le risposte presentate qui.
Sulla base delle limitate informazioni disponibili, la stima di rischio di ricorrenza è molto difficile, se non impossibile, nella vostra famiglia. La manifestazione infantile di una grave malattia viene spesso pensata come un indicatore di ereditarietà autosomica recessiva, e con un 25% di rischio di ricorrenza per tutti gli ulteriori figli. comunque, possono anche applicarsi l'ereditarietà materna (collegata al DNA mitocondriale) e altri modelli di ereditarietà. Alcuni anni fa, io insieme con altri pubblicammo un lavoro sugli spasmi infantili e la malattia mitocondriale. Io menziono questo perché un insieme di gemelli identici con grave malattia a manifestazione infantile, e cosa apparve essere una altrimenti negativa storia familiare, venne fuori che avevano la mutazione del DNA mitocondriale  A3243G (MELAS). Pertanto, io tenderei ad essere cauto riguardo la determinazione del patrimonio ereditario nella vostra famiglia. Sfortunatamente, questo potrebbe significare che il rischio di ricorrenza stimato è in uno spettro che va dallo zero al 100%. Dettagli circa la vostra storia familiare non sono qui riportati (come ad esempio gemelli normali multipli) modificherebbero potenzialmente questo rischio.



DOMANDA 92 

 

Biopsie controverse

 

 Sono proprio curioso di sentire la vostra spiegazione riguardo ad un paziente che ha avuto due biopsie muscolari fresche in conosciuti laboratori mitocondriali, e una mostra difetti in tutti i complessi (sebbene non si stata trovata alcuna mutazione conosciuta) e l'altra si dimostra completamente normale. Questo è un paziente con severo ritardo nello sviluppo, attacchi epilettici, problemi gastrointestinali, .. Un laboratorio sosteneva che l'altro poteva aver trattato non correttamente il materiale e l'altro laboratorio sosteneva di aver operato correttamente. Può un paziente di mito non mostrare alcun difetto se ha una malattia mitocondriale? Nel laboratorio positivo, il complesso I era a livello 0. Nel laboratorio negativo il livello del complesso I era alto. Questo sembra confondermi ed aumenta la mie paure.

 



13 gennaio 2004 Risponde:  David .R. Thorburn, PhD

 

E' chiaramente molto frustrante ottenere risultati da due differenti laboratori che appaiono essere in totale disaccordo. Sfortunatamente, questa non è la prima volta che mi viene fatta una domanda su una tale evenienza e senza vedere i referti dei laboratori ed avere una conoscenza dettagliata dei laboratori e dei metodi usati è impossibile determinare quale referto sia corretto, o (almeno in teoria) se entrambi possono essere corretti. La migliore opzione è probabilmente rivolgersi ad un esperto laboratorio indipendente perché essi controllino la storia clinica ed entrambi i referti di laboratorio e vedere se essi possono dare un  responso.

In generale ci sono diverse possibili ragioni di risultati discrepanti dei dosaggi enzimatici della catena respiratoria. Alcune possibilità sono:

1) Variazione biologica reale. Se il paziente ha una mutazione del DNA mitocondriale, è teoricamente possibile che due biopsie ottenute da siti muscolari differenti o in tempi diversi possano avere possano avere una  larga differenza nel carico eteroplasmico. Per esempio, in uno la proporzione del DNA mutato potrebbe essere sopra la soglia necessaria a causare un difetto enzimatico e in un altro ci potrebbe essere abbastanza DNA sano da mantenere la anormale attività.

2) Variazione metodologica. Differenti laboratori spesso usano metodi molto differenti per fare i loro dosaggi. Per esempio, noi misuriamo il complesso I usando il dosaggio "NADH-coQ1 riduttasi". Questo dosaggio usa un accettore di elettroni (coQ1) che è più solubile in acqua del accettore di elettroni naturale (CoQ10). Alcuni laboratori usano un differente dosaggio, "NADH-citocromo c riduttasi", che misura sia il complesso I che il  complesso III assieme usando il naturale accettore di elettroni (CoQ10) presente nella biopsia muscolare stessa. ci sono vantaggi e svantaggi con entrambi i dosaggi. Noi crediamo che il nostro dosaggio sia più robusto e meno soggetto ad artificiosa bassa attività, particolarmente nelle biopsie surgelate, se il campione non è stato maneggiato in modo ottimale. comunque, dal momento che l'uso di un accettore di elettroni artificiale, è teoricamente possibile che possa dare attività normale per una anormalità che colpisce i legami proprio del accettore di elettroni naturale.

3)Artefatti causati dal processamento di campioni impropri o inesperienza nell'esaminazione patologica delle biopsie. Uno deve essere allertato per problemi con il processamento dei campioni portanti ad aberranti decrescite nell'attività enzimatica. Un laboratorio esperto tende a conoscere i campioni di attività enzimatica che suggeriscono che questo che questo possa essere successo.  Per esempio, noi facciamo sempre attenzione ai campioni che mostrano  bassa attività del complesso II o di tutti i complessi. Sebbene tali risultati possano essere reali, è molto più probabile che siano un artefatto, e debbono essere prontamente essere riconsiderati se ci può essere stato un problema.
4) L'errore umano. Sebbene i laboratori diagnostici abbiano stringenti procedure per minimizzare il rischio che possano essere fatti errori è improbabile che qualsiasi sistema possa essere completamente affidabile al 100%. Perfino con un effettivo buon staff questo può accadere occasionalmente, ad esempio quando qualcuno viene interrotto in una fase cruciale e può darsi che lasci fuori un reagente (dando un falso difetto enzimatico positivo) o frammischi i campioni (dando potenzialmente un falso difetto enzimatico positivo o un falso difetto negativo). La maggior parte dei laboratori cerca di stare in allerta su questo, per esempio dando da rifare il lavoro a turni diversi, sempre mantenendo un controllo normale, tenendo un campione di riserva  (in caso occorra un dosaggio per essere ripetuto e o confermato secondo la volontà del paziente usando un kit forense). Ma spesso non c'è abbastanza materiale per ripetere i dosaggi. così uno dovrebbe aspettarsi l' errore umano come componente di un risultato non corretto, ma probabilmente in meno di un 1% dei campioni esaminati in un laboratorio con un accreditazione patologica appropriata.

così io non sono sfortunatamente in grado di darle una vera risposta soddisfacente. La diagnosi enzimatica mitocondriale è un'area molto specialistica. Il dosaggio enzimatico richiede considerevole esperienza da espletare in modo affidabile e falsi risultati negativi sono anche una preoccupazione. La mia impressione è che falsi positivi sono un problema peggiore nei laboratori senza una maggiore enfasi sulla ricerca e sulla diagnostica delle malattie mitocondriali, poiché tali laboratori tendono a non trarre vantaggio dall'esperienza dei risultati enzimatici ottenuti su grandi numeri di pazienti anche trovando che hanno mutazioni nel DNA nucleare o mitocondriale.  Potrebbe essere argomentato che falsi risultati negativi accadono in tutti i laboratori, poiché i metodi disponibili non ci consentono di identificare ogni tipo di problema mitocondriale. Il nostro atteggiamento è che è molto difficile escludere assolutamente una malattia mitocondriale e noi preferiamo usare il criterio diagnostico che enfatizza la necessità di ottenere forti evidenze da almeno due fonti indipendenti (ad esempio clinica,enzimatica, patologica, DNA, metabolica) per una diagnosi definitiva.
 



DOMANDA 91 

Antibiotici, malattie mitocondriali e società

Mi ha detto un altro genitore che i pazienti mito debbono evitare un tipo di antibiotico chiamato  aminoglicocide antibiotico . Nessuno dei miei dottori mi ha mai detto questo ed io sono preoccupato se questo riguarda tutti i pazienti mito ed anche quale è il nome della casa farmaceutica produttrice così che io sia in grado di evitarlo.



Risponde:  Dr. carol Greene, MD MD


Questa è una domanda eccellente, con una risposta dai molteplici aspetti e talvolta complessi.

E' risaputo che alcune specifiche mutazioni del DNA mitocondriale trovate in alcune famiglie fanno aumentare il rischio di sviluppare la perdita dell'udito se esposti a aminoglicosidi. Questo sembra essere dovuto alle similarità tra i nostri mitocondri e alcuni importanti sistemi nei batteri. Gli antibiotici aminoglicosidici combattono i batteri attraverso il danneggiamento dei sistemi batterici che sono simili a quelli mitocondriali. Alcune persone hanno sequenze di DNA mitocondriale che rendono i loro mitocondri più suscettibili ai danni dell'azione aminoglicosidica. Questi individui dovrebbero quindi evitare gli antibiotici aminoglicosidici se possibile.

Ovviamente questo non significa che tutte le persone con malattia mitocondriale sono soggetti a rischio maggiore se sono esposti a  aminoglicosidi. Per esempio, noi non conosciamo un meccanismo che incrementerebbe il rischio all'esposizione di aminoglicosidi per quelle persone nelle quali la malattia risulta da cambiamenti nei geni nucleari.

Nonostante le preoccupazioni rispetto al rischio, non è sempre possibile evitare gli aminoglicosidi. Essi sono usati per via intravenosa nel trattamento di una certa serie di infezioni. Talvolta non ci sono farmaci alternativi, e questi farmaci debbono essere necessariamente usati per via intravenosa in un paziente ospedalizzato per salvargli la vita.

Gli  aminoglicosidi sono talvolta usati per via orale per sterilizzare il tratto intestinale, ma  non risulta che essi siano stati causa di sordità per via della loro scarsa assorbibilità. Essi vengono anche comunemente usati per via topica (sulla pelle) o come una pomata per le infezioni dell'occhio e anche in questi casi sono scarsamente assorbiti; non risultano casi di sordità per l'uso sulla pelle o nell'occhio.

ci sono più di un tipo di aminoglicosidi, e ci sono molti nomi di  marche e nomi chimici inclusi la streptomicina, gentamicina, tobramicina, neomicina e amicacina. Preparati di gentamicina e neomicina possono specialmente essere trovati per l'uso sulla pelle o nell'occhio, e la neomicina è usata specialmente per sterilizzare gli intestini. Non tutti gli antibiotici che finiscono in "micina" sono aminoglicosidi.

Gli aminoglicosidi non sono gli unici antibiotici che possono causare sordità. E' importante ricordare che tutti i medicamenti ( e tutti i prodotti naturali o di erboristeria dai  quali molti dei nostri farmaci sono derivati) hanno un rischio di effetti collaterali come la perdita dell'udito.  Ogni individuo è unico e i fattori genetici - incluse le variazioni mitocondriali- aiutano a determinare come noi reagiamo ai farmaci. Inoltre, alcuni individui con malattia mitocondriale possono sviluppare perdita dell'udito perfino se essi non sono ami stati esposti ad uno degli antibiotici conosciuti per aumentare il rischio di sordità. Solo il tempo e ulteriori ricerche ci aiuteranno a capire meglio e con esattezza quali persone con malattia mitocondriale sono più a rischio di sordità, e cosa possiamo fare per minimizzare questo rischio.

In ordine al sapere se un individuo con problemi mitocondriali debba o non debba evitare gli aminoglicosidi, sono necessarie molte informazioni specifiche. Per gli aminoglicosidi - come per qualsiasi altro medicamento o altra terapia- ciascuna persona deve consultarsi con uno specialista che sia familiare con la propria individuale storia medica.



DOMANDA 90

Attacchi epilettici

Ho 42 anni e mi è stata diagnosticata una encefalomiopatia mitocondriale. Il prossimo mese saranno 3 anni. Ho dolori molto forti alle giunzioni e debolezza alla parte sinistra e attacchi epilettici. Dopo gli attacchi epilettici, io perdo la capacità di vocalizzare e negli attacchi epilettici molto  forti perdo la memoria per un periodo di tempo indefinito. Sono seguito da diversi medici per l'epilessia ed il resto. Quando perdo la memoria è come se qualcuno girasse un interruttore e quando riprendo la memoria  il tempo trascorso nel frattempo è perso  e dimenticato. Non riesco a ricordare nulla di ciò che è accaduto. Può dirci cosa possa scatenare tutto questo o perché esso accade  o cosa possiamo fare? E' così frustante per me e per mia moglie.



Risponde:  Russell Saneto, DO

Mi spiace che lei soffra sia di attacchi epilettici che di una malattia mitocondriale. Noi abbiamo trovato che all'interno della nostra coorte di pazienti con malattia mitocondriale, circa il 40% soffre di epilessia. come dimostra la sua domanda, gli attacchi epilettici possono essere molto disabilitanti. Suona come se lei avesse quello che noi chiamiamo attacchi epilettici focali; cioè attacchi epilettici che partono focalmente in un'area del cervello e poi si diffondono. L'area del linguaggio sembra essere colpita poiché dopo che l'attacco epilettico è finito lei non riesce a parlare. Questo si chiama afasia a posteriori. Gli attacchi epilettici generalizzati causano questo fenomeno molto raramente. Vicino all'area del linguaggio (area di Brocca) sono localizzate le strutture (ippocampi) per il fissaggio della memoria. In occasione di un violento attacco epilettico queste aree sono coinvolte dalla "tempesta elettrica" dell'attacco epilettico stesso e la sua memoria ne viene colpita. Noi pensiamo che le nuove memorizzazioni debbano essere fissate nel nostro sistema della memoria limbica attraverso la formazione di nuove sinapsi (connessioni tra neuroni).  Gli attacchi epilettici sono di impedimento a questo processo dall'accadimento e la memoria appena formata  può essere persa.  La maggior parte degli attacchi epilettici che colpiscono queste aree (ippocampo)  causa perdita di memoria. Quando vengono colpiti entrambi gli ippocampi la memoria viene persa con una entità variabile. La memoria può anche essere persa in attacchi epilettici generalizzati che colpiscono sia entrambi gli ippocampi che gli emisferi corticali.  Questo è probabile poiché lei perde la memoria quando ha eventi epilettici molto violenti; entrambi gli ippocampi sono coinvolti (e probabilmente entrambi gli emisferi corticali). L'unico modo per prevenire l'accadere di questo è prevenire gli attacchi epilettici stessi. Noi contiamo sui farmaci antiepilettici per aiutare a prevenire gli attacchi stessi. Spesso, è necessario sperimentare vari farmaci antiepilettici per trovare il farmaco specifico che lavora meglio. Se gli attacchi epilettici partono sempre dalla stessa piccola area allora l'intervento chirurgico può essere una opzione.



DOMANDA 89

Acidosi lattica

come faccio a sapere che sono entrato nella "zona dell'acidosi lattica"? Quali sono i sintomi basilari che sono associati con livelli alti o tossici di acido lattico nei muscoli? 



Risponde: 
D. M. Turnbull, MD, PhD

E' difficile sapere quando lei ha alti livelli di acidosi lattica. L'acidosi stessa può causarle un piccolo affanno. Le persone sentono spesso dolore e affaticamento muscolare. I pazienti con miopatia mitocondriale spesso tollerano alti livelli senza altri sintomi che la fatica e la debolezza.



DOMANDA 88

Mutazione T8993G e complesso V

  Lo scorso agosto alla mia famiglia attraverso l'esame Southern blot è stata diagnosticata la mutazione del mtDNA T8993G Atpase 6. Mi mancano pochi giorni al mio trentunesimo compleanno, ed ho un 24% di mutazione e appaio priva di sintomi. Mia figlia di 5 anni ha l'84% di mutazione e anche lei appare priva di sintomi. Mio figlio ha tre anni fra un mese ed ha l'82%, egli ha alcuni ritardi nello sviluppo, ritardo nel parlare, debolezza muscolare, ipotonia, ma è molto sveglio e attivo. L'altro mio figlio di un anno ha un 95% di mutazione. Egli è il più colpito con una crescita insufficiente. Ha la MRI contrastata t2 dell'area dei gangli basali anormale, EEG anormale, alcune manifestazioni epilettiche ma che non necessitano di farmaci, ritardo nello sviluppo, ipotonia, ma sembra guadagnare sia peso (un chilo e mezzo questo mese) che forza. I miei ragazzi hanno OT, PT, insegnante a casa, perfino l'acqua terapia.  Tutti i miei figli stanno prendendo B50, CoQ10, carnitina, Dha juniors, poly visol. con gli integratori si ha un miglioramento. Anche il cambiamento della dieta e  e l'incremento delle calorie sono stati utili per mio figlio di un anno. Ecco le mie due domande: 1. Quale tipo di CoQ10 mi consiglia? 2. cosa pensa del idebenone e chi ne trae maggior beneficio? 3. cosa pensa della creatina e chi ne trae maggior beneficio? 4. Mio figlio di un anno sembra avere qualcosa di simile alla sindrome di Morrow.. riesce a stento ad alzare le sue braccia, ed i suoi occhi guardano verso l'alto ed ha sul volto una singolare espressione di paura.  L'EEG non mostra tracciati epilettici (2 ore di EEG) e nessuno è stato veramente in grado di spiegarlo se non come un funzionamento cerebrale anomale.  Lei vede questo spesso nella Leigh, o può dirmi cosa il suo piccolo corpo stia facendo o pensando?



Risponde: 
Amy Goldstein, MD

La mutazione  T8993G (ATPasi6) causa un cambiamento nel complesso V, l'ultimo dei complessi della catena di trasporto degli elettroni o catena respiratoria. Una rassegna completa di molti sintomi di questa mutazione può essere trovata nel sito web della OMIM, come può essere una causa del fenotipo di Leigh (cambiamenti patologici nei gangli basali) e della NARP (neuropatia, atassia, retinite pigmentosa). Questa mutazione può essere presente in grande quantitativi senza diventare sintomatica, come si vede nella sua figlia di 5 anni asintomatica. La ragione di questo è la seguente:  c'è variabilità tra il carico mutante dei diversi tessuti; (2) il carico mutante in un tessuto può cambiare nel tempo; e (3) la correlazione  genotipo/fenotipo non è pienamente compresa. (OMIM) E' consigliabile una visita oftalmologico-pediatrica come pure  una visita cardiologica per escludere una cardiomiopatia (dilatazione del cuore). La forma più biocompatibile di coenzima Q10 sul mercato  è un liquido fornito dalla Tischon company di New York. Io prescrivo solitamente metà della dose per aumentarne l'assimilabilità (4 mg/kg/giorno invece 8 - 10 mg/kg/giorno, diviso in due dosi). Dell'idebonone beneficiano maggiormente i bambini colpiti dall'atassia di Friedreich, ma è tipica la prescrizioni di questo come pure della creatina in altri pazienti con malattie mitocondriali. con la creatina, le funzioni renali devono essere monitorate strettamente. Uno dei nostri scopi è quello di investigare scientificamente l'utilità degli integratori che prescriviamo.

Il  comportamento che tiene suo figlio di un anno suona simile a un "riflesso di Moro" o ad una risposta di trasalimento. La cosa migliore era escludere che questo potesse essere un attacco epilettico. Esso è probabilmente un mioclone (un singolo scatto muscolare  che può coinvolgere tutto il corpo o una sua parte, comunemente la testa e le spalle) che può essere un attacco epilettico o un disturbo motorio. Poiché egli aveva alterazioni nella sua MRI dei gangli basali, io penserei che esso è collegato ad un disturbo motorio (come i miocloni).  Bambini con la Leigh possono manifestare diversi disturbi motori (tremore, distonia, miocloni) poiché i gangli basali sono responsabili di questa funzione. Se esso interferisce fortemente con i progressi nello sviluppo o con il sonno, allora è possibile intervenire con dei trattamenti (faccia un controllo con il suo medico curante).


 

DOMANDA 87

Carenza di carnitina

Io ho una miopatia mitocondriale e una carenza di carnitina.  Quando i miei sintomi diventano gravi io non sono in grado di camminare o muovere le mie estremità, ho un insolito odore corporeo che è presente anche nelle urine.  Fare più bagni al giorno (caldi ndt.) mi è di aiuto. L'odore scompare quando i sintomi migliorano. cosa causa questo odore e cosa posso fare?


Risponde:  Susan Winter, MD

Io non so cosa causi l'odore. Vedo due possibilità:

1. La causa del suo disturbo mitocondriale è una acidopatia organica. Io suggerirei di fare gli acidi organici delle urine quando l'odore è presente.

2. L'odore è un odore di pesce dovuto alla conversione della carnitina da batteri intestinali in trimetilamina che il suo corpo non metabolizza ulteriormente.  Se l'odore è questo, un trattamento di  250 mg una volta al giorno di metranidazole per 10 giorni è probabile che la sbarazzi dal problema per un certo tempo. Altrimenti, lei può ripetere il trattamento quando l'odore riappare.


 

DOMANDA 86

Complesso III

A mio figlio di 27 anni è stata diagnosticata una carenza del complesso III di origine mitocondriale appena dopo la pubertà. Da parecchi anni ora egli soffre di dolore alla gabbia toracica e le sue mani diventano bianche e spesso a macchie bluastre. Egli è stato dai medici per la dismotilità esofagea/bruciore al piloro e linfodema. Fa anche regolarmente fisioterapia che gli faceva un gran bene. Ma ora, il colorito delle sue dita delle mani e dei piedi - perfino coperte- sta peggiorando. Essi diventano bluastro scuro e pur coprendole sono sempre ghiacciate. Il suo medico è dell'opinione che potrebbe avere anche la sindrome di Reynauds. E' solito questo con una malattia mitocondriale?  c'è qualcosa che possa fare a questo proposito? Noi viviamo nel Nord ed io ho pensato di trasferirci in un posto più caldo ma lui non tollera il caldo-umido. Dovremmo vedere uno specialista?


Risponde:  Russell Saneto, DO

Noi talvolta vediamo pazienti mitocondriali con un quadro di disautonomia, che può includere cambiamenti nel flusso sanguigno alle estremità. Questo può manifestarsi in cambiamenti nel colore della pelle: da bianco a blue a rosso e alla fine tornare al tonalità normale. come nella sindrome di Raynaud conclamata, è scatenata spesso da temperature ambientali basse, stress emozionali o traumi locali. Questo dovrebbe manifestarsi anche come una sensazione di freddo toccando la zona. Il trattamento deve tendere a prevenire lo scatenarsi. Spesso l'eziologia della malattia di Raynaud conclamata non è chiara in un particolare paziente. comunque, per approfondire,  una visita da un reumatologo è opportuna.



DOMANDA 85

Dolore e massaggi

Ho 48 anni, ho avuto una miopatia per 9 anni, che ora si pensa essere probabilmente una miopatia mitocondriale (ancora non è confermata). I massaggi possono essere utili nell'alleviare la "irritabilità" muscolare e il dolore? Quali altri trattamenti può suggerirmi per alleviare questi sintomi? L'endocodone può essere di aiuto contro il dolore ma non sempre contro la sensazione di "tormento" che il dolore porta con sé.



Risponde: 
Dr. Michio Hirano, Asst. Prof. Neurology

Per la mia esperienza, il dolore muscolare non è una caratteristica comune delle miopatie mitocondriali. Tuttavia, sono venuto in contatto con alcuni pazienti con ben documentate miopatie mitocondriali con gravi dolori. Talvolta il dolore è associato con crampi muscolari. Massaggi e stretching dei muscoli possono essere certamente di aiuto per il dolore muscolare, particolarmente quando è dovuto a crampi. I crampi possono essere alleviati dal chinino. Farmaci contro il dolore (analgesici) come l'Endocodone, sono spesso utili. Generalmente, è meglio partire con un farmaco anti-infiammatorio non-steroideo (ad esempio l'aspirina, ipobrufene, o celebrex prima di usare un oppiaceo (ad es. meperidina [Demerol], morfina, o ossicodone [Endocodone]. Pazienti hanno cercato di ottenere sollevo dal dolore con le medicine alternative, come ad esempio l'agopuntura e la fitoterapia con risultati inconsistenti. results.



DOMANDA 84 

Sindrome di LEIGH

Ho 2 bambine.La più grande è morta con la malattia di Leigh - mutazione puntiforme T8993c - un anno fa, all'età di 8. Lei ebbe la maggior parte dei sintomi durante tutta la sua breve vita, ma nessuno era abbastanza grave da portarmi a fare una diagnosi di mito. Lei aveva il riflesso di suzione debole, una camminata lenta, ernia inguinale, RTA, perdita del controllo della testa per circa due mesi all'età di 8 mesi, irritabile, crescita minimale, ipotonia, statura piccola, disturbo dell'integrazione sensoria, ADD, problemi di apprendimento, senso dell'equilibrio e coordinazione deboli, balbuzie, squilibrio endocrino, ma in generale appariva in condizioni discrete. Non ha mai avuto attacchi epilettici o acidosi. Lei si ammalava frequentemente,  e impiegava molto tempo a recuperare. Ho speso l'intera sua vita alla ricerca di una diagnosi e venne vista da molti neurologi, .. Nessuno mi ha mai menzionato la malattia mitocondriale in tutti quegli anni. Alla fine, il neurologo si convinse che lei e la giovane sorella avevano una rara "condizione metabolica" ma non menzionò mai la mito. Io mi sto chiedendo quale sia il criterio più importante per prendere in considerazione una malattia mitocondriale? Ora che noi sappiamo di cosa è morta, sembra che tutti i sintomi ci fossero. Quale sintomo non era grave abbastanza?  Secondo l'autopsia lei aveva il 90-95% di mutazioni. La mia figlia più giovane ha il 92% del mtDNA del sangue mutato e io ho il 54% mutato. Sembra che le mie ragazze abbiano superato tutte le probabilità di questa malattia con tali alti livelli di mutazioni e facendo bene quanto hanno potuto. Questo è vero? E' così raro che questo accada? Mia figlia si ammalò per un leggero virus e morì due mesi dopo. E' stato un deperimento molto rapido. L'altra mia figlia sta andando molto bene, ma anche lei ha sintomi neurologici lievi come la sorella. E' molto probabile che lo stesso rapido deterioramento possa accadere anche a lei con un tale alto livello di mutazione, sebbene lei ora appaia così bene? Gradirei esprimesse un suo parere su questo bizzarro evento.



Risponde: 
David .R. Thorburn, PhD

Mi dispiace sentire della morte di sua figlia e posso comprendere le sue preoccupazioni. Lei ha posto alcune questioni molto impegnative. Occorre che puntualizzi il fatto che io sono uno scienziato che ha studiato il collegamento tra l'ammontare di alcune mutazioni del mtDNA (inclusa  la T8993c) e  i sintomi clinici, ma io non sono un medico. Io non ho capito dalla  sua email  se lei aveva potuto discutere queste questioni con un medico specializzato in malattie mitocondriali o solo con un normale neurologo. Se si tratta della seconda ipotesi io la incoraggerei fortemente a cercare un esperto in malattie mitocondriali, e la UMDF c'è da sperare che le possa dare alcune idee a questo proposito. Le malattie mitocondriali sono malattie molto complicate, ed io sono sicuro che la sua esperienza le possa dire di più di quanto la maggior parte dei pediatri e neurologi trovino difficile far entrare nelle loro teste e tenersi aggiornati.

Non c'è una risposta semplice a quale sia il più importante criterio per prendere in considerazione la malattia mito. Alcuni bambini e adulti hanno un gruppo di sintomi o segni che dovrebbero sollevare immediatamente il sospetto di malattia mitocondriale. c'è una sezione su questo nel sito web della UMDF che li espone più eloquentemente di quanto possa fare io.  In molti casi sebbene, i sintomi iniziali possano essere cose che possano essere causate da una gamma di altre cause (ad esempio virali, endocrine, sistema immunitario, altre malattie neurologiche) e la malattia mitocondriale potrebbe non essere sospettata poiché è spesso pensata essere relativamente non-comune e forse non-famigliare al medico di famiglia.

Sfortunatamente, io credo che molti membri della UMDF hanno avuto l'angosciosa esperienza  di portare il loro figlio ammalato ad un campionario di medici per diversi mesi o anni prima che l'idea di malattia mitocondriale faccia il suo primo apparire. Questo può alla fine succedere perché essi finalmente trovano il dottore giusto o perché cominciano ad apparire  nuovi sintomi, rendendo le altre diagnosi meno probabili. Dalla sua descrizione,  e con il senno di poi, è facile per uno scienziato come me pensare che i sintomi di sua figlia suonano proprio tipici di una malattia mitocondriale. comunque, in termini di conoscenza dei sintomi clinici io cado nella categoria di "una piccola conoscenza è dannosa". cioè io posso credere che quasi ogni bambino ammalato possa avere una malattia mitocondriale ma non ne so abbastanza per dire quali altre condizioni possano apparire più probabili allo stesso tempo. Pertanto io non so se il sospetto di malattia mitocondriale avrebbe dovuto affiorare prima.

Lei chiede se è insolito per le sue ragazze di essere state bene così come lo sono state, dati i loro alti livelli di mutazioni. ci sono un sacco di cose che possono influenzare questo, per esempio alcune mutazioni del mtDNA tendono a mostrare un livello più alto di mutazione nel cervello o nei muscoli piuttosto che nel sangue.  Alcuni individui hanno un sistema immunitario più forte che altri, e possono meglio combattere le infezioni virali.  La dieta del bambino, il sesso e il numero di virus ai quali viene esposto nella prima età può anche fare una differenza. E' probabile che anche il nostro patrimonio genetico (sia geni nucleari che mitocondriali) sia importante. così per la maggior parte delle mutazioni del mtDNA è molto difficile trovare una stretta correlazione tra le % di mutazioni e la gravità della malattia. La mutazione T8993c (e anche la T8993G) è una piccola eccezione alla manifestazione di una correlazione abbastanza stretta. Nel 1999, noi pubblicammo un lavoro rivedendo tutte le informazioni pubblicate sui pazienti con le mutazioni T8993c e T8993G. Delle due, la T8993c è una mutazione più leggera, e apparve che solitamente  i sintomi  non sono presenti fino a che la mutazione non supera il 90%. Per la T8993G, la soglia è prossima al 70%. Alcune persone con la mutazione T8993c più alta del 90% sono riportate stare bene o avere solo sintomi leggeri, e così ci sono ancora alcune differenze tra gli individui. ciò significa che i sintomi in entrambe le sue figlie sono coerenti con quelli dei pazienti riportati sopra. Noi non possiamo prevedere con una certa precisione cosa riserverà il futuro alla sua seconda figlia. Sfortunatamente, non è raro che le malattie virali causino deterioramenti rapidi nei bambini con malattie mitocondriali. comunque, questo non è inevitabile. Le sue due figlie sono nate con lo stesso patrimonio genetico mitocondriale. comunque, circa la metà dei loro geni nucleari sono differenti e ci sarebbero anche alcune sottili differenze nel loro "ambiente" e nell'esposizione alle malattie, ecc. Queste differenze individuali danno spazio per sperare che la sua seconda figlia possa avere una malattia molto più leggera.

Per concludere mi lasci ancora stressarla sul fatto che io non sono un medico e la vorrei incoraggiare a cercare un esperto clinico in malattie mitocondriali, per essere certo che lei abbia il miglior consiglio nella gestione della salute di sua figlia.


Domanda  83

Biopsia fresca o congelata.

Ho 49 anni si sospetta che io soffra di malattia mitocondriale, sulla base dei risultati di un esame di esercizio cardiopolmonare, con valori estremamente bassi di carnitina plasmatica. Ritmo cardiaco troppo alto, e fame d'aria e affaticamento sono i dati più rilevanti. Sono sulla strada per essere sottoposto ad una "biopsia a congelamento ultraveloce nell'ospedale locale. Mi è stato detto che una biopsia fresca, con lettura entro un'ora dal prelievo, avrebbe migliori possibilità di mostrare alcuni problemi dei complessi della catena respiratoria. Mi è stato detto che il mio ospedale ha il modo di congelare e conservare la biopsia altrettanto bene che se fosse fresca.

 Visto che sono in lista per il procedimento fra un paio di settimane, sarei avvantaggiato se lo facessi prima ed avvicinassi l'inizio del trattamento? Ho sofferto di fame d'aria per cinque mesi ed in alcuni giorni sono stato molto male. O sarebbe meglio restare in una lunga attesa e fare un esame di laboratorio da esterno per avere migliori risultati? 



Rispo
nde: 
Andrea L. Gropman, MD

Questa è una questione molto dibattuta e che richiede di entrare in ambedue gli aspetti quello tecnico e quello relativo al paziente. Da quando la tecnologia ha avuto miglioramenti, si stanno ottenendo aumenti nella affidabilità dei risultati dalle analisi  biochimiche a posteriori di una biopsia muscolare congelata ultrarapidamente.

Alcune prove, comunque, possono essere condotte solo su una biopsia muscolare fresca, per esempio la ricerca dei difetti biochimici nel complesso V della catena respiratoria. Il congelamento del muscolo prima di effettuare le valutazioni mitocondriali, aumenta la probabilità di inattivare la maggioranza dei complessi e gli enzimi delicati dei complessi respiratori come ad esempio il complesso I, la NADH deidrogenasi, o la NADH ossidoriduttasi ubichinone.

Pertanto la decisione tra la biopsia fresca o congelata dovrebbe essere presa tenendo in considerazione fattori di convenienza, tecnologici, e quale è lo scopo per il quale il medico fa effettuare l'indagine. Se si usa il metodo della biopsia congelata, si deve dedicare una cura particolare ad un appropriato congelamento, che va fatto in modo ultrarapido per evitare danni al campione, che comporterebbero una alterazione dei risultati.



Domanda  82 

Tachicardia atriale.

Potete dirmi se la tachicardia atriale è collegata ai problemi mitocondriali? 


Risponde:  Russell Saneto, DO

La prima domanda da porsi è quale è l'età della persona. Il termine tachicardia, ovvero più di 100 pulsazioni al minuto vale per la persona adulta, per l'infante si ha tachicardia quando il valore è maggiore alle 160 pulsazioni al minuto e per il bambino a più di 140. Il ritmo cardiaco è solitamente inferiore a 200 battiti al minuto nella tachicardia sinusale, la quale si differenzia dalla tachicardia sopraventricolare caratterizzata da più di 240 pulsazioni al minuto negli adulti. La frequenza cardiaca può essere episodicamente aumentata da ansietà, febbre, ipovolemia o shock circolatorio, anemia, cedimento cardiaco congestivo, mediazione, tiroidismo elevato, e malattia del miocardio. Un paziente con malattia mitocondriale ha certamente molte di queste situazioni. Probabilmente i più pronunciati problemi e peggioramenti si hanno quando la malattia mitocondriale è associata alla malattia miocardica, come ad esempio nella miopatia cardiaca, che si vede in molte mutazioni mitocondriali e nei disturbi della catena di trasporto degli elettroni. certamente, qualsiasi degli altri fattori possono contribuire ad episodi di tachicardia come i problemi multisistemici aumentano nella malattia mitocondriale. In alcune malattie mitocondriali si vede la sindrome di Wolff-Parkinson-White, una preeccitazione che induce attacchi episodici di tachicardia ventricolare pura. Abbiamo visto anche in molti pazienti manifestazioni episodiche di "accelerazione del cuore" quando il paziente sente rapide pulsazioni cardiache rapide. In molti pazienti, questa rimane di eziologia (origine ndt) indefinita.



Domanda  81  

cristalli nei mitocondri.

Ho 51 anni e sono ammalata gravemente sin dal 1986. Due anni fa, mi fu detto che avevo una megemitocondria con inclusioni cristalline estese. Ho una steatorea epatica non di origine alcoolica, una insufficienza degli enzimi pancreatici, un ingrossamento della milza, estrema debolezza muscolare, ipertensione, ipotiroidismo, neurite, ecc. Non mi è stata fatta nessuna diagnosi specifica. I cristalli nei mitocondri sono qualcosa che si vede usualmente nelle malattie mitocondriali? Se è cosi, in quali? I miei dottori non sono interessati ad individuare quale malattia mitocondriale io possa avere. Io credo che sia essenziale per pianificare un trattamento. Avete qualche suggerimento?



Risponde:  Dr. Annette Feigenbaum M.D.

E' essere sicuri senza avere visto le immagini. I "cristalli" sono una descrizione inusuale nelle malattie mitocondriali primarie - solitamente ci sono cambiamenti nel numero, nella forma e "inclusioni" con "creste anormali". Suggerirei che lei trovasse un patologo competente nelle malattie mitocondriali e gli chiedesse di rivedere le immagini della biopsia. ci sono cambiamenti dei mitocondri che si vedono nella NASH ma questi sono solo secondari e lei ha anche caratteristiche non classiche di una condizione mitocondriale primaria, come ad esempio la splenomegalia.



Domanda  80  

Demenza mitocondriale.

Mia figlia di 30 anni ha una diagnosi di malattia mitocondriale sospetta che si pasa sulla secrezione di alanina, glicina ed alfa chetogluterato. Nei 19 anni passati, lei ha avuto regressioni motorie, comportamentali e cognitive a seguito di infezione virale o batterica. Dopo ogni "crisi" lei recuperava ma non ritornava alle condizioni precedenti. Lei ha episodi di simil-ictus. Nel dicembre 2001, in seguito ad un colpo di freddo è entrata in una di queste "crisi" e non ha più recuperato. Ora ha una significativa demenza conpsicosi. c'è qualche farmaco che è stato trovato essere di aiuto con la demenza e la psicosi nei pazienti con la malattia mitocondriale? Quando recentemente è stata visitata dalla sua neurologa, ci chiedevamo se l'aricept o farmaci simili fossero stati usati con malati mitocondriali? Sono efficaci?


Risponde:  Dr. Michio Hirano, Asst. Prof. Neurology

Per mia conoscenza, nessun farmaco, inclusi gli inibitori della colesterasi come l'aricept, hanno mostrato di migliorare la demenza nei malati mitocondriali. Ho scorso PubMed ricercando con le parole chiave "mitochondria" e "cholinesterase inhibitor" come pure "mitocondriale disease e cholinesterase inhibitor"  senza trovare alcuna pubblicazione che descrivesse l'uso di questa classe di farmaci nei pazienti con malattie mitocondriali. La psicosi in pazienti mitocondriali viene trattata con farmaci antipsicotici. Questi farmaci devono essere usati con precauzione poiché c'è una pubblicazione nella quale è riportato che i farmaci antipsicotici inibiscono un'enzima mitocondriale nei ratti (Inhibition of pyruvate dehydrogenase complex (PDHc) by antipsychotic drugs.Biol Psychiatry. 1991 Jan 15;29(2):176-82).



Domanda  79  

Botox, uso nella mito.

ci sono indicazioni o controindicazioni all'uso del Botox in un paziente mitocondriale con carenza del complesso I ? A mia figlia di 6 anni sta per essere praticata l'iniexione del Botox nei muscoli del polpaccio, per rilassare la sua spasticità del tendine del calcagno. Alcuni dottori temono che il Botox possa danneggiare il suo sistema da un punto di vista metabolico. Abbiamo provato con ausili ortopedici e con fisioterapia settimanale ma lei continua a indebolirsi.  


Risponde:  Amy Goldstein, MD

Le indicazioni per il Botox includono la spasticità e la distonia, due problemi comuni in pazienti con malattie neurologiche. La decisione di usare il Botox deve essere presa con grande attenzione in pazienti con malattia mitocondriale, poiché il Botox sia solitamente reversibile ( e quindi deve essere iniettato circa ogni tre mesi), esso blocca le giunzioni neuromuscolari e può non essere facilmente reversibile (la stessa ragione per la quale a noi non piace usare la succinilcolina come anestetico). Esso potrebbe indebolire sua figlia invece di rilassare il muscolo contratto, visto che il Botox non è di aiuto per la forza muscolare. ci sono altri trattamenti per la spasticità, inclusi i farmaci orali, che si possono pure provare.


 

Domanda  78 

Ossigeno, POTS e Bi-Pap.

Ho una diagnosi di miopatia o citopatia. In un numero molto recente di Quest in un articolo riguardante la ventilazione non invasiva viene riportato "L'aumento dell'ossigeno (che si somministra con concentrazioni di ossigeno più alte del 21% che è tipico dell'aria di una stanza) è una idea pessima nelle malattie neuromuscolari per una varietà di complesse ragioni biochimiche". Trovate che è il caso anche per pazienti con mito? Durante un recente studio sul sonno il livello del mio ossigeno ematico era molto basso, fino al 52%. Oro sto inalando ossigeno ma continuo a sentirmi molto affaticato. Mi è stato prescritto il provigil ma non mi sembra essere di giovamento. Mi sto chiedendo se non sarebbe meglio finire con l'usare un BiPap o un'altro tipo di ventilatore ciclico per la notte, sia con che senza ossigeno. Ancora, un esame della funzionalità polmonare recente dice che c'è la possibilità di essere in presenza di muscoli respiratori indeboliti.


Risponde:  D. M. Turnbull, MD, PhD

Ho un certo numero di pazienti che richiedono la ventilazione notturna a causa della debolezza dei muscoli respiratori dovuta alla malattia mitocondriale. Similmente a quanto avviene con altri pazienti con altre malattie muscolari. Per la mia esperienza i pazienti non richiedono ossigeno addizionale ne senza ne in presenza della ventilazione assistita per la notte. E molto importante che discuta questo con il suo medico pneumologo che sarà in grado di consigliarla misurando la sua saturazione dell'ossigeno.


 

Domanda  77 

Demielinizzazione.

Mio figlio ha avuto alcune encefalopatie dovute alla demielinizzazione, La demielinizzazione è causata dall'incapacità a metabolizzare i grassi acidi a catena lunga? Una dieta ad alto contenuto proteico produce una saturazione della chetosi (combustione dei grassi) e potrebbe quindi essere di aiuto per bembini sofferenti di demielinizzazione?


Risponde:  Andrea L. Gropman, MD

La mielinogenesi è un processo programmato che dipende dalle capacità della cellula come pure da segnali extracellulari. Nel cervello umano lo sviluppo della mielina è un evento essenzialmente pre e post-natale. La mielinizzazione inizia nelle prime fasi della gestazione e continua fino a dopo la nascita. Pertanto interferenze intrauterine ed ambientali possono colpire la sintesi mielinica, La nutrizione gioca un ruolo importante, perfino grave malnutrizione post-natale e carenza degli acidi grassi essenziali (EFA) causano ipomielinizzazione. Gli effetti della dieta sono pronunciati nel periodo post-natale.

Per alcuni bambini, una malattia genetica o metabolica che colpisce un componente della produzione mielinica può portare ad una demielinizzazione o dismielinizzazione. Tra i componenti della mielina che possono essere colpiti ci sono il colesterolo, le proteine, o i grassi acidi.

Sfortunatamente non c'è una terapia dietetica provata che possa invertire una malattia metabolica o genetica della demielinizzazione. Molte delle sostanza che possono essere prese oralmente non possono attraversare la barriera ematoencefalica - il complesso di vasi sanguigni e membrane che consentono alle sostanze di giungere al cervello.

La carenza di acidi grassi essenziali è stata ben studiata per il suo ruolo nello sviluppo del sistema visivo. L'osservazione che gli acidi grassi della dieta possono colpire la composizione della membrana ha portato all'uso di diete modificate in alcune delle malattie che colpiscono il sistema nervoso centrale. Ad esempio gli infanti immaturi alimentati con una formula arricchita dell'acido grasso c22:6, mostrano un recupero della funzione visiva. La somministrazione di c22:6 è stata provata anche su pazienti affetti da malattie peroxisomali che sono associate con livelli molto bassi di questo acido grasso nel cervello e mielina anormale nel cervello e nei nervi. 

Durante il trattamento, il contenuto di c22:6 cresce nei globuli rossi del sangue e probabilmente nelle membrane cellulari. Studi suggeriscono miglioramenti neurologici nella adrenoleucodistrifia, una malattia peroxisomale che è caratterizzata da una anormale accumulazione degli acidi grassi a catena molto lunga (VLcFA) nei tessuti e nei fluidi, dato che una dieta è in grado di ridurre i livelli di VLcFA nel sangue, ma i suoi effetti sui danni mielinici sono meno certi. E' stato ipotizzato che una dieta che riduca l'introduzione di acidi gassi saturi ed accresca la quantità di grassi poliinsaturi potrebbe essere di beneficio per i pazienti con scleroso multipla che hanno una malattia demielinizzante. E' stato notato che una diminuzione dell'acido linoleico nel loro sangue e nei loro eritrociti.

Non ci sono attualmente raccomandazioni riguardo ad una tale dieta nei pazienti con malattie mitocondriali con manifestazione di demielinizzazione o dismielinizzazione. Non ci sono abbastanza dati per suggerire che manipolazioni della dieta correggeranno i danni già accumulati nella mielina. Una buona alimentazione in generale, è richiesta per tutte le malattie mitocondriali a causa della insufficiente energia. Il contenuto della dieta è meglio
sia determinato sulla base del difetto biochimico sottostante, se questo è conosciuto.


 

Domanda  76 

complesso IV e POTS.

A mia figlia con carenza del complesso IV è stata recentemente diagnosticata la sindrome di POT. Potete spiegarmi cosa sia questa sindrome e cosa ha a che fare con la sua malattia mitocondriale o con la disautonomia? Quanto è frequente nella malattia mitocondriale?


Risponde:  Richard Boles, MD

Le persone con la sindrome di tachicardia posturale ortostatica o POTS hanno i sintomi (frequenti leggeri mal di capo, visione macchiata o offuscata, la sensazione o una elevata frequenza cardiaca, tremito e debolezza) se cambiano posizione, come ad esempio passando dalla posizione sdraiata a quella eretta. Questa è una malattia del sistema nervoso di controllo autonomo, e la causa scatenante è spesso sconosciuta. Sebbene sia descritta in poche riviste mediche, nella mia personale esperienza clinica le anormalità del sistema nervoso di controllo autonomo (disautonomia), sono abbastanza comuni nelle persone con malattia mitocondriale. Si sa molto poco su quanto sia diffusa la POTS ed altre disautonomie siano comuni in pazienti con malattia mitocondriale, e questa è un'area nella quale si avrebbero nenefici da ulteriori ricerche.