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aggiornato
al 27 giugno 2007
fonama@fonama.org
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DOMANDA 100
MITO e
leucemia
Mi è stata diagnosticata una leucemia. E'
comune avere una malattia mitocondriale ed il cancro?
Risponde:
Dr. Keshav Singh PhD.
A mia
conoscenza non ci sono pubblicazioni relative a pazienti MITO
con cancro. comunque, date le caratteristiche dei mitocondri è
possibile.
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DOMANDA 99
Apnea nel sonno,
cO2
ed acidosi lattica
Nostro
figlio di 10 anni ha una malattia mitocondriale non
identificata, con probabile disautonomia. Egli ha alti livelli
di cO2 durante il giorno e la notte.
Questo gli sta causando spaventosi sintomi, particolarmente durante la
notte. Ora durante la notte usa una macchina Bi-Pap, ma noi non
abbiamo riscontrato alcuna differenza. Dovremmo essere più preoccupati e andare avanti decisamente dopo questo o il bi-pap
aiuterà con il tempo? E' dannosa un'alta cO2
per il suo sviluppo? Tra i sintomi abbiamo notato, che egli sta
regredendo mentalmente nei suoi studi e fisicamente. E' la
cO2 nelle malattie
mito collegata con l'acidosi lattica?
2 novembre 2004
Risponde:
Andrea L. Gropman, MD
Bambini e adulti con malattie muscolari,
incluse le citopatie mitocondriali, proveranno spesso difficoltà con la ritenzione di cO2 durante il sonno a causa della debolezza dei muscoli diaframmatici. Per questa
ragione vengono spesso consigliati il
cPAP o il Bipap. Questi pazienti possono essere
sottoposti all'attenzione medica a causa della diminuzione delle ore di sonno nell'arco delle 24 ore, del russare, o dei ripetuti risvegli notturni. all'esame medico,
c'è l'evidenza di una debolezza muscolare e una sufficiente evidenza e preoccupazione nel ritenere che i muscoli respiratori possano essere colpiti. c'è anche una
condizione conosciuta come apnea centrale indipendente dalla debolezza muscolare, nella quale il cervello non elabora appropriatamente i segnali cO2
e non comanda ai centri cerebrali inferiori di respirare in modo
opportuno per far fronte all'alto livello di cO2.
In queste condizioni, il
cPAP o il
BiPap possono non essere di aiuto. Poiché non conosco la storia di suo figlio nel dettaglio, io posso solo rispondere in modo generico.
cPAP/BiPAP agiscono come un rinforzo pneumatico per le vie aeree superiori, servendo a mantenere la pervietà delle vie aeree, prevenendo il loro
collasso associato con la apnea ostruttiva nel sonno. Uno studio del sonno può determinare se e quanto siano presenti l'apnea centrale o quella ostruttiva, e
successivamente dovrebbe essere fatto un altro studio del sonno sotto Bipap per determinare se c'è una riduzione nel numero degli episodi di apnea. Ipopnea
ossia tenere una profondità respiratoria insufficiente (dovuta sia a segnali cerebrali aberranti nella apnea centrale, o a debolezza muscolare nella apnea ostruttiva)
porta ad una ritenzione di cO2
con consecutiva perdita di consapevolezza del bisogno di
maggiore ventilazione meccanica. I pazienti con malattie
mitocondriali tendono ad avere acidosi lattica, che è collegata
alle difficoltà del metabolismo energetico aerobico a livello
cellulare.
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DOMANDA 98
Biopsie
muscolari
Mi è stata recentemente diagnosticata una miopatia mitocondriale attraverso una biopsia muscolare. Il muscolo è stato rapidamente congelato e analizzato
con la colorazione H&E,
la Tricromia di Gomori
modificata, la quale indicava che c'erano fibre rosse
sfilacciate che suggerivano la presenza di una miopatia mitocondriale. Ho avuto affaticamento muscolare e crampi per mesi, ed un affaticamento complessivo. Ho
avuto un problema con secrezione di proteine dai reni nelle mie urine per circa due anni. Ho anche avuto un problema di reflusso corretto da un
intervento chirurgico circa 9 anni fa. Devo fare un'altra biopsia per un secondo parere? Può un campione di questa recente biopsia essere usata per ulteriori esami
genetici o altri esami?
2 giugno 2004
Risponde:
David .R. Thorburn, PhD
Non dovrebbe essere necessario fare un'altra biopsia. Se lei non l'ha gia fatto, dovrebbe
rivolgersi ad uno specialista in malattie mitocondriali piuttosto che ad un neurologo o medico generico. Io Le raccomanderei di fare questo persino se lei
dovesse spostarsi in un altro stato per farlo. Essi dovrebbero essere in grado di valutare i suoi sintomi ed i risultati della sua biopsia per determinare per
definire se essi sono appena "indicativi" o definitivi. Potrebbe essere che siano richiesti ulteriori esami per le mutazioni del DNA mitocondriale e per gli
enzimi della catena respiratoria per confermare la sua diagnosi o per specificarla con maggior esattezza. Sperando che il laboratorio che fece la biopsia muscolare abbia conservato una
parte del campione. Se così, questo sarebbe disponibile per esami del DNA e forse per esami enzimatici. Altrimenti, sarebbe necessario per lei discutere con uno
specialista in malattie mitocondriali per eseguire eventuali altri esami nel sangue o per una seconda biopsia.
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DOMANDA 97
MITO laringe ed aritmie
A mio figlio che compirà 5 anni a marzo, è stata diagnosticata una malattia mitocondriale, di quale tipo non sappiamo ancora.
La mia domanda per lei è come si diagnostica ciascuna specifica malattia?
Mio figlio che nacque a termine, in salute noi pensavamo, lasciò l'ospedale dopo due giorni, come normale, malgrado ciò cominciò a manifestare i segni
indicati sotto.
I suoi sintomi sono i seguenti:
Si soffoca con i liquidi, riflusso gastroesofageo, stridore, diagnosticato con
Laringomalacia
(voce flebile), sudorazione abbondante notturna, coliche, andatura goffa, cadute,
piede debole ,
ritardo nel parlare, ritardo O.T, problemi di
integrazione sensoria e problemi di percezione controlaterale, ipotonia, tonsille e adenoidi rimosse a dieci mesi d'età passando 6 giorni in rianimazione collegato al respiratore.
La biopsia muscolare mostrò: elevata citrato sintasi, succinato deidrogenasi, gli acidi lattici erano a 3, gli acidi piruvici erano 210.
Ma gli acidi organici e l'acilcarnitina erano normali.
Ritardi nello sviluppo, riflusso acido, lordosi, asma, ha aritmie cardiache, sebbene appaia normale
all'ecocardiogramma.
Molto poca energia con il procedere della giornata, peggioramento dopo la terapia, sonno leggero, intolleranza al calore,
grave, gli
sale la febbre alta, ha avuto due attacchi epilettici minori, crampi alle gambe, bassa percezione corporea e abilità superare gli ostacoli, problemi nel processo uditivo,
mal di testa.
Sono sicura che mi sto dimenticando qualcosa ma questo è quello che mi viene in mente.
Sembra a voi o a qualcuno di voi che questo quadro è simile ad una specifica malattia mitocondriale?
Sono comuni le aritmie? E quali sono le cause per cui il cuore appare bene?
E' comune la
Laringomalacia
? Lo stridore è comune?
28 gennaio 2004
Risponde:
Amy Goldstein, MD
ciascuna specifica malattia può essere difficoltosa da diagnosticare. Alcune delle
malattie hanno specifiche caratteristiche, ma noi abbiamo imparato che ciascuna persona con una malattia è unica. Non tutte le persone colpite dalla stessa
malattia avranno gli stessi sintomi. Noi chiamiamo questo correlazione genotipo-fenotipo. Le differenze sono dovute a fattori come il numero dei mitocondri affetti,
qual'è lo specifico difetto (delezione, mutazione puntiforme, ecc) nel DNA mitocondriale o nella parte del mitocondrio che non lavora, e quali organelli sono colpiti.
Quando tre o più sistemi organici sono coinvolti, come nel caso di suo figlio (il sistema gastrointestinale, il sistema nervoso e mentale, cardiaco) si deve sospettare
una malattia mitocondriale. Molti dei suoi sintomi sono tipici. Le sue analisi di laboratorio suggeriscono una proliferazione mitocondriale (più alti
nel numero) con elevata citrato sintasi, ma questo non è specifico di una malattia. Talvolta la malattia può essere identificata ulteriormente, attraverso gli
esami dei complessi nella catena di trasporto degli elettroni, o con ulteriori esami genetici.
L'aritmia si può
vedere come malattia mitocondriale, o come cardiomiopatia. L'aritmia è un problema elettrico nel cuore, e non è così inusuale per un cuore che appare normale.
Quando anormalità strutturali sono visibili all'elettrocardiogramma, queste possono portare alle aritmie. E' simile al cervello che ha attacchi epilettici perfino se la
MRI della testa appare ok.
La
Laringomalacia
può causare stridore a causa del restringimento delle vie aeree. Questo può essere secondario al riflusso gastroesofageo, ma può essere visto in molti bambini senza malattia
mitocondriale. E' molto più inusuale per il sistema delle vie aeree e polmonari essere direttamente coinvolti nella malattia mitocondriale, ma può succedere.
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DOMANDA 96
MELAS e
lattato
Io sono una donna di 47 anni risultata
positiva alla mutazione 3432, MELAS, e recentemente mi hanno
trovato livelli di lattato nei miei gangli basali alla MRI,
spettroscopica. Avevo anche l'esame del sangue per l'acido
lattico che era 15 (normale è 3-12). La mia domanda è: è questo
indicativo di una MELAS conclamata incombente
o, secondo lei, ha già visto questo prima in qualcuno senza
la malattia?
28 gennaio
2004
Risponde:
Dr. Michio Hirano, Asst. Prof. Neurology
Vorrei confermarle che molte persone con la mutazione MELAS 3243 hanno elevati livelli di lattato nel
sangue e nel cervello (basandosi sulla risonanza magnetica spettroscopica MRS); comunque, pochi di questi individui sviluppano la "MELAS conclamata". I miei
colleghi,
Dr. Petra Kaufmann, Salvatore DiMauro, Dikoma Shungu,
e
Darryl De Vivo pubblicheranno presto un articolo che descrive l'aumento dell'acido lattico nei cervelli di pazienti con MELAS e dei loro famigliari oligosintomatici (ad es. meno colpiti). Inoltre, il fatto che lei ha 47 anni, e presumibilmente non ha avuto episodi di simil-ictus, indica che è improbabile che
sviluppi la MELAS. Tuttavia, lei dovrebbe essere seguita attentamente da un internista, poiché potrebbe sviluppare sintomi leggeri inclusa la perdita dell'udito e
diabete.
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DOMANDA 95
Aritmie
cardiache
Io ho un figlio di 4 anni con una non specificata malattia mitocondriale. Egli ha avuto una aritmia cardiaca apparsa su due differenti elettrocardiogrammi,
costante durante uno studio del sonno e nel suo ecocardiogramma proprio la scorsa settimana. Il nostro dottore disse che il cuore funziona bene piuttosto che essere aritmico.
Egli non sembra conoscere molto delle malattie mitocondriali, e proprio nulla sulle aritmie. Dobbiamo preoccuparcene maggiormente? Sento che questo è comune nei
bambini con MITO, ma qualcuno parla che le aritmie devono essere trattate. che cosa dobbiamo fare?
23 gennaio, 2004
Risponde:
Russell Saneto, DO
Mi dispiace di sentire della aritmia cardiaca di suo figlio. Sì, molti
pazienti mitocondriali hanno aritmia cardiaca. Se suo figlio necessiti o meno di trattamento dipende dal tipo di tipo di aritmia trovata all'esaminazione e dalla sua
possibile eziologia. Per esempio, l'aritmia può mostrare ritmi troppo veloci o troppo lenti. Un esempio di ritmo cardiaco che è troppo veloce è la fibrillazione
atriale. Questa è caratterizzata da un rimo atriale estremamente veloce e da una risposta ventricolare completamente irregolare con i complessi QRS normali. Questo
richiede trattamento, che può essere farmacologico o da stimolazione elettrica. Le aritmie possono mostrare sottili cambiamenti nella forma della curva P
(una delle curve viste nella conduzione cardiaca) e nell'intervallo PR ( il tempo tra la curva P e QRS). Questo secondo tipo viene chiamato pacemaker atriale instabile
ed è benigno e non necessita di trattamento. Un altro tipo di ritmo anormale viene detto contrazione ventricolare prematura (PVc) ed è un bizzarro, ampio complesso QRS
che appare ancora più precocemente di quello anticipato ed i punti della curva T nella direzione opposta (tipi di onde elettriche viste durante il tempo delle
contrazioni cardiache e dei rilassamenti). ci sono vari tipi di PVc. Essi possono apparire in bambini per il resto normali, fino al 50% 70% dei bambini normali possono
mostrare PVc su un ECG ambulatoriale di 24 ore. così, il tipo di aritmia cardiaca determina il trattamento o se il trattamento è necessario. Se lei è preoccupata, lei
dovrebbe approfondire la questione con il suo pediatra cardiologo.
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DOMANDA 94
Bassa urea
Nella pubblicazione
"Pensa ai Mitocondri" a pagina 3, sotto le valutazioni di laboratorio, si afferma "basso BUN (azoto ureico ematico)
indica insufficienza del ciclo dell'acido urico, (sia primaria che secondaria)". Mi è stata diagnosticata una miopatia mitocondriale e una carenza di carnitina nel 1999.
Durante un recente ospedalizzazione (avevo un virus) il mio BUN era 2, (intervallo 8-25), creatinina
0.6 (range 0.6-1.4)
e
il rapporto B/c
era 3 (range 10-28). In momenti diversi durante l'ospedalizzazione il BUR variava all'interno
dell'intervallo 2-4, creatinina oscillava tra 0,4 e 0,6, il rapporto tra 3 e10. Il medico dell'ospedale segnalò che non aveva alcuna idea del perché il BUN fosse basso e
cosa eventualmente significasse. E' l'avere un consistentemente basso BUN qualcosa che indica la necessità di ulteriori valutazioni e se è così da quale tipo di
specialista? Dove posso trovare ulteriori informazioni sul ciclo dell'acido urico, cos'è e cosa fa?
20 gennaio 2004
Risponde:
Dr. Annette Feigenbaum M.D.
ci sono molte cause della bassa urea. Una delle più comuni è la carenza nutrizionale,
specialmente scarso apporto/accumulo proteico -un problema comune nelle persone con patologie croniche. Io vedo che anche la creatinina è bassa - un indicatore
solitamente di scarsa massa /accumulo muscolare ma in se stessa non causerà un problema. Io penso che sia improbabile che un adulto abbia un difetto nel ciclo dell'urea
non diagnosticato poiché questo causa solitamente problemi maggiori- ulteriori informazioni sono disponibili sul sito
web
www.nucdf.org. Se il suo dottore menziona un difetto nel ciclo dell'urea forse lo ha già controllato- questo è
relativamente facile escluderlo facendo il livello dell'azoto nel plasma, l'analisi degli amino acidi e se ci sono ancora sospetti un esame chiamato livello dell'acido
orotico nelle urine. comunque senza ulteriori dettagli io non la considero una causa di preoccupazione.
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DOMANDA 93
LEIGH
A
nostro figlio di 10 mesi è stata diagnosticata la malattia di
Leigh a 5 mesi e mezzo (lui è il nostro primo figlio). La sua
pediatra ci ha mandato dagli specialisti a causa della sua
improvvisa perdita di peso, severa ipotonia, e regressione nello
sviluppo. Venne fatta una diagnosi della malattia di Leigh sulla
base di una Tc -tomografia computerizzata- alla testa ed
una MRI - risonanza magnetica-. Egli ha continuato a regredire
da allora e ha gravi attacchi di spasmi infantili che non hanno
risposto al Topomax o al Zonegran. Noi ora lo sediamo con
clonazepan per 3 volte al giorno e usiamo Diastat quando i suoi
attacchi sono prolungati. Noi stiamo tentando di identificare la
causa della malattia e finora senza successo.
Una biopsia muscolare (dal muscolo della
coscia) venne esaminata al microscopio elettronico. I mitocondri
apparvero normali. Nessuna anormalità venne trovata nei
complessi della catena respiratoria. Gli esami del sangue per le
mutazioni del DNA mitocondriale: MELAS, MERRF, NARP, KSS e LHON,
furono tutti normali. Una biopsia della pelle risultò negativa
per PDH & PDc (E-alpha 1,2,3).
Noi comprendiamo che la
biopsia muscolare non esclude una causa mitocondriale a causa
del "carico e distribuzione", ed a parte l'esaminazione post
mortem dei tessuti colpiti (ad esempio cervello-gangli basali e
talamo) ci è stato detto che a questo punto nessun altro esame
clinico è disponibile e ulteriori esami sarebbero ad un livello
di ricerca di base. ci sono altri esami dei quali voi
siete a conoscenza? Se no, e ci rimane solo la possibilità della "ricerca", come andrà il
proseguimento di questa? Noi capiamo che questo non influenzerà
l'esito della condizione di nostro figlio, ma noi desidereremmo
identificare la causa per meglio capire la probabilità di
ricorrenza e potenzialmente perseguire la diagnosi genetica pre-impianto.
14 gennaio 2004
Risponde:
Richard Boles, MD
Lo sviluppo diagnostico
svolto fino ad oggi appare piuttosto completo. comunque,
alcune esami addizionali, sia noti che con approccio più
investigativo, potrebbero essere appropriati. Io raccomando di
consultare un esperto in malattia mitocondriale per rivedere il
caso, inclusa la storia famigliare, gli esami di laboratorio
biochimici, i risultati della biopsia, le immagini neurologiche,
e le analisi del DNA.
comunque, le vostre domande
sollevano diverse generali questioni che possono o meno
applicarsi alla vostra famiglia. Primo è se la malattia
mitocondriale è la diagnosi appropriata per vostro figlio.
Nel caso di vostro figlio, come in molti altri, ci sono evidenze
sia a favore che contro una diagnosi di una malattia
mitocondriale; Le immagini vengono lette come malattia di Leigh,
una malattia mitocondriale, ma la normale enzimologia muscolare
(complessi della catena respiratoria,
PDH
& PDc) suggeriscono diversamente. In alcuni
altri casi, un DNA positivo o un test enzimatico da soli
stabiliscono la diagnosi. comunque, in molti altri casi, non c'è
alcuna "pistola fumante", e la diagnosi viene fatta da un
clinico esperto sulla base della preponderanze dei dati clinici,
biochimici, enzimatici, molecolari e immagini. Spesso, questa
questione non viene completamente risolta perfino eseguendo
esami estensivi, e una diagnosi di una "possibile" o "probabile"
malattia mitocondriale può essere data. Sfortunatamente,
talvolta gli esperti stessi non sono d'accordo. Pertanto, può
non essere al momento possibile determinare con certezza se
vostro figlio ha o meno una malattia mitocondriale.
Gli esami in fase di ricerca sono essi stessi un
vasto campo. Gli stessi parametri che i ricercatori stanno elaborando per gli esami fanno parte dell'investigazione scientifica nel suo svolgersi,
e non sono dei punti fermi. ci sono molte limitazioni pratiche,
inclusa quella che i pazienti devono incontrare criteri di
ammissibilità approvati da uno specifico comitato. Questi
criteri sono solitamente prefissati e possono essere rigidi.
Quali studi sia possibile fare dipende in gran
parte dalla loro coincidenza temporale con le ricerche in corso e su ciò che è si sta
investigando nella ricerca sarà il vostro dottore a
informarvi. Molte ricerche si stanno svolgendo sulla malattia di
Leigh, ma dati gli studi enzimatici normali, un singolo
dottore non potrà informarsi di qualsiasi studio che potrebbe
essere utile a vostro figlio per darvi le risposte presentate
qui.
Sulla base delle limitate informazioni
disponibili, la stima di rischio di ricorrenza è molto
difficile, se non impossibile, nella vostra famiglia. La
manifestazione infantile di una grave malattia viene spesso
pensata come un indicatore di ereditarietà autosomica recessiva,
e con un 25% di rischio di ricorrenza per tutti gli ulteriori
figli. comunque, possono anche applicarsi l'ereditarietà materna
(collegata al DNA mitocondriale) e altri modelli di
ereditarietà. Alcuni anni fa, io insieme con altri pubblicammo
un lavoro sugli spasmi infantili e la malattia mitocondriale. Io
menziono questo perché un insieme di gemelli identici con grave
malattia a manifestazione infantile, e cosa apparve essere una
altrimenti negativa storia familiare, venne fuori che avevano la
mutazione del DNA mitocondriale
A3243G (MELAS). Pertanto, io tenderei ad essere
cauto riguardo la determinazione del patrimonio ereditario nella
vostra famiglia. Sfortunatamente, questo potrebbe significare
che il rischio di ricorrenza stimato è in uno spettro che va
dallo zero al 100%. Dettagli circa la vostra storia familiare
non sono qui riportati (come ad esempio gemelli normali
multipli) modificherebbero potenzialmente questo rischio.
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DOMANDA 92
Biopsie
controverse
Sono proprio curioso
di sentire la vostra spiegazione riguardo ad un paziente che ha
avuto due biopsie muscolari fresche in conosciuti laboratori
mitocondriali, e una mostra difetti in tutti i complessi
(sebbene non si stata trovata alcuna mutazione conosciuta) e
l'altra si dimostra completamente normale. Questo è un paziente
con severo ritardo nello sviluppo, attacchi epilettici, problemi
gastrointestinali, .. Un laboratorio sosteneva che l'altro poteva
aver trattato non correttamente il materiale e l'altro
laboratorio sosteneva di aver operato correttamente. Può un
paziente di mito non mostrare alcun difetto se ha una malattia
mitocondriale? Nel laboratorio positivo, il complesso I era a
livello 0. Nel laboratorio negativo il livello del complesso I
era alto. Questo sembra confondermi ed aumenta la mie paure.
13 gennaio 2004
Risponde:
David .R. Thorburn, PhD
E' chiaramente molto
frustrante ottenere risultati da due differenti laboratori che
appaiono essere in totale disaccordo. Sfortunatamente, questa
non è la prima volta che mi viene fatta una domanda su una tale
evenienza e senza vedere i referti dei laboratori ed avere una
conoscenza dettagliata dei laboratori e dei metodi usati è
impossibile determinare quale referto sia corretto, o (almeno in
teoria) se entrambi possono essere corretti. La migliore opzione
è probabilmente rivolgersi ad un esperto laboratorio
indipendente perché essi controllino la storia clinica ed
entrambi i referti di laboratorio e vedere se essi possono dare
un responso.
In generale ci sono
diverse possibili ragioni di risultati discrepanti dei dosaggi
enzimatici della catena respiratoria. Alcune possibilità sono:
1) Variazione biologica
reale. Se il paziente ha una mutazione del DNA mitocondriale, è
teoricamente possibile che due biopsie ottenute da siti
muscolari differenti o in tempi diversi possano avere possano
avere una larga differenza nel carico eteroplasmico. Per
esempio, in uno la proporzione del DNA mutato potrebbe essere
sopra la soglia necessaria a causare un difetto enzimatico e in
un altro ci potrebbe essere abbastanza DNA sano da mantenere la
anormale attività.
2) Variazione metodologica.
Differenti laboratori spesso usano metodi molto differenti per
fare i loro dosaggi. Per esempio, noi misuriamo il complesso I
usando il dosaggio "NADH-coQ1 riduttasi". Questo dosaggio usa un
accettore di elettroni (coQ1) che è più solubile in acqua del
accettore di elettroni naturale (CoQ10). Alcuni laboratori usano
un differente dosaggio, "NADH-citocromo
c riduttasi",
che misura sia il complesso I che il complesso III assieme
usando il naturale accettore di elettroni (CoQ10) presente nella
biopsia muscolare stessa. ci sono vantaggi e svantaggi con
entrambi i dosaggi. Noi crediamo che il nostro dosaggio sia più
robusto e meno soggetto ad artificiosa bassa attività,
particolarmente nelle biopsie surgelate, se il campione non è
stato maneggiato in modo ottimale. comunque, dal momento che
l'uso di un accettore di elettroni artificiale, è teoricamente
possibile che possa dare attività normale per una anormalità che
colpisce i legami proprio del accettore di elettroni naturale.
3)Artefatti causati dal
processamento di campioni impropri o inesperienza
nell'esaminazione patologica delle biopsie. Uno deve essere
allertato per problemi con il processamento dei campioni
portanti ad aberranti decrescite nell'attività enzimatica. Un
laboratorio esperto tende a conoscere i campioni di attività
enzimatica che suggeriscono che questo che questo possa essere
successo. Per esempio, noi facciamo sempre attenzione ai
campioni che mostrano bassa attività del complesso II o di
tutti i complessi. Sebbene tali risultati possano essere reali,
è molto più probabile che siano un artefatto, e debbono essere
prontamente essere riconsiderati se ci può essere stato un
problema. 4) L'errore umano.
Sebbene i laboratori diagnostici abbiano stringenti procedure
per minimizzare il rischio che possano essere fatti errori è
improbabile che qualsiasi sistema possa essere completamente
affidabile al 100%. Perfino con un effettivo buon staff questo
può accadere occasionalmente, ad esempio quando qualcuno viene
interrotto in una fase cruciale e può darsi che lasci fuori un
reagente (dando un falso difetto enzimatico positivo) o
frammischi i campioni (dando potenzialmente un falso difetto
enzimatico positivo o un falso difetto negativo). La maggior
parte dei laboratori cerca di stare in allerta su questo, per
esempio dando da rifare il lavoro a turni diversi, sempre
mantenendo un controllo normale, tenendo un campione di riserva
(in caso occorra un dosaggio per essere ripetuto e o confermato
secondo la volontà del paziente usando un kit forense). Ma
spesso non c'è abbastanza materiale per ripetere i dosaggi. così
uno dovrebbe aspettarsi l' errore umano come componente di un
risultato non corretto, ma probabilmente in meno di un 1% dei
campioni esaminati in un laboratorio con un accreditazione
patologica appropriata.
così io non sono
sfortunatamente in grado di darle una vera risposta
soddisfacente. La diagnosi enzimatica mitocondriale è un'area
molto specialistica. Il dosaggio enzimatico richiede
considerevole esperienza da espletare in modo affidabile e falsi
risultati negativi sono anche una preoccupazione. La mia
impressione è che falsi positivi sono un problema peggiore nei
laboratori senza una maggiore enfasi sulla ricerca e sulla
diagnostica delle malattie mitocondriali, poiché tali laboratori
tendono a non trarre vantaggio dall'esperienza dei risultati
enzimatici ottenuti su grandi numeri di pazienti anche trovando
che hanno mutazioni nel DNA nucleare o mitocondriale. Potrebbe essere argomentato che falsi
risultati negativi accadono in tutti i laboratori, poiché i
metodi disponibili non ci consentono di identificare ogni tipo
di problema mitocondriale. Il nostro atteggiamento è che è molto
difficile escludere assolutamente una malattia mitocondriale e
noi preferiamo usare il criterio diagnostico che enfatizza la
necessità di ottenere forti evidenze da almeno due fonti
indipendenti (ad esempio clinica,enzimatica, patologica, DNA,
metabolica) per una diagnosi definitiva.
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DOMANDA 91
Antibiotici,
malattie mitocondriali e società
Mi ha detto un altro
genitore che i pazienti mito debbono evitare un tipo di
antibiotico chiamato aminoglicocide
antibiotico . Nessuno dei miei dottori mi ha mai
detto questo ed io sono preoccupato se questo riguarda tutti i
pazienti mito ed anche quale è il nome della casa farmaceutica
produttrice così che io sia in grado di evitarlo.
Risponde:
Dr. carol Greene, MD MD
Questa è una domanda eccellente, con una
risposta dai molteplici aspetti e talvolta complessi.
E' risaputo che alcune
specifiche mutazioni del DNA mitocondriale trovate in alcune
famiglie fanno aumentare il rischio di sviluppare la perdita
dell'udito se esposti a aminoglicosidi. Questo sembra essere
dovuto alle similarità tra i nostri mitocondri e alcuni
importanti sistemi nei batteri. Gli antibiotici aminoglicosidici
combattono i batteri attraverso il danneggiamento dei sistemi
batterici che sono simili a quelli mitocondriali. Alcune persone
hanno sequenze di DNA mitocondriale che rendono i loro
mitocondri più suscettibili ai danni dell'azione
aminoglicosidica. Questi individui dovrebbero quindi evitare gli
antibiotici aminoglicosidici se possibile.
Ovviamente questo non
significa che tutte le persone con malattia mitocondriale sono
soggetti a rischio maggiore se sono esposti a
aminoglicosidi. Per esempio, noi non conosciamo un meccanismo
che incrementerebbe il rischio all'esposizione di aminoglicosidi
per quelle persone nelle quali la malattia risulta da
cambiamenti nei geni nucleari.
Nonostante le preoccupazioni
rispetto al rischio, non è sempre possibile evitare gli aminoglicosidi. Essi sono usati per
via intravenosa nel trattamento di una certa serie di infezioni.
Talvolta non ci sono farmaci alternativi, e questi farmaci
debbono essere necessariamente usati per via intravenosa in un
paziente ospedalizzato per salvargli la vita.
Gli aminoglicosidi
sono talvolta usati per via orale per sterilizzare il tratto
intestinale, ma non risulta che essi siano stati causa di
sordità per via della loro scarsa assorbibilità. Essi vengono
anche comunemente usati per via topica (sulla pelle) o come una
pomata per le infezioni dell'occhio e anche in questi casi sono
scarsamente assorbiti; non risultano casi di sordità per
l'uso sulla pelle o nell'occhio.
ci sono più di un
tipo di aminoglicosidi, e ci sono molti nomi di marche e
nomi chimici inclusi la
streptomicina,
gentamicina, tobramicina,
neomicina
e amicacina.
Preparati di gentamicina e neomicina possono specialmente essere
trovati per l'uso sulla pelle o nell'occhio, e la neomicina è
usata specialmente per sterilizzare gli intestini. Non tutti gli
antibiotici che finiscono in "micina" sono
aminoglicosidi.
Gli
aminoglicosidi non sono gli unici antibiotici che possono
causare sordità. E' importante ricordare che tutti i medicamenti
( e tutti i prodotti naturali o di erboristeria dai quali
molti dei nostri farmaci sono derivati) hanno un rischio di
effetti collaterali come la perdita dell'udito. Ogni
individuo è unico e i fattori genetici - incluse le variazioni
mitocondriali- aiutano a determinare come noi reagiamo ai
farmaci. Inoltre, alcuni individui con malattia mitocondriale
possono sviluppare perdita dell'udito perfino se essi non sono
ami stati esposti ad uno degli antibiotici conosciuti per
aumentare il rischio di sordità. Solo il tempo e ulteriori
ricerche ci aiuteranno a capire meglio e con esattezza quali
persone con malattia mitocondriale sono più a rischio di
sordità, e cosa possiamo fare per minimizzare questo rischio.
In ordine al
sapere se un individuo con problemi mitocondriali debba o non
debba evitare gli aminoglicosidi, sono necessarie molte
informazioni specifiche. Per gli aminoglicosidi - come per
qualsiasi altro medicamento o altra terapia- ciascuna persona
deve consultarsi con uno specialista che sia familiare con la
propria individuale storia medica.
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DOMANDA 90
Attacchi
epilettici
Ho 42 anni e mi è stata
diagnosticata una encefalomiopatia mitocondriale.
Il prossimo mese saranno 3 anni. Ho dolori molto forti alle
giunzioni e debolezza alla parte sinistra e attacchi epilettici.
Dopo gli attacchi epilettici, io perdo la capacità di
vocalizzare e negli attacchi epilettici molto forti perdo
la memoria per un periodo di tempo indefinito. Sono seguito da
diversi medici per l'epilessia ed il resto. Quando perdo la
memoria è come se qualcuno girasse un interruttore e quando
riprendo la memoria il tempo trascorso nel frattempo è
perso e dimenticato. Non riesco a ricordare nulla di ciò
che è accaduto. Può dirci cosa possa scatenare tutto questo o
perché esso accade o cosa possiamo fare? E' così frustante
per me e per mia moglie.
Risponde:
Russell Saneto, DO
Mi spiace che lei soffra sia di attacchi
epilettici che di una malattia mitocondriale. Noi abbiamo
trovato che all'interno della nostra coorte di pazienti con
malattia mitocondriale, circa il 40% soffre di epilessia. come
dimostra la sua domanda, gli attacchi epilettici possono essere
molto disabilitanti. Suona come se lei avesse quello che noi
chiamiamo attacchi epilettici focali; cioè attacchi epilettici
che partono focalmente in un'area del cervello e poi si
diffondono. L'area del linguaggio sembra essere colpita poiché
dopo che l'attacco epilettico è finito lei non riesce a parlare.
Questo si chiama afasia a posteriori. Gli attacchi epilettici
generalizzati causano questo fenomeno molto raramente. Vicino
all'area del linguaggio (area di Brocca) sono localizzate le
strutture (ippocampi) per il fissaggio della memoria. In
occasione di un violento attacco epilettico queste aree sono
coinvolte dalla "tempesta elettrica" dell'attacco epilettico
stesso e la sua memoria ne viene colpita. Noi pensiamo che le nuove memorizzazioni debbano essere fissate nel nostro
sistema della memoria limbica attraverso la formazione di nuove
sinapsi (connessioni tra neuroni). Gli attacchi epilettici
sono di impedimento a questo processo dall'accadimento e la
memoria appena formata può essere persa. La maggior
parte degli attacchi epilettici che colpiscono queste aree
(ippocampo) causa perdita di memoria. Quando vengono
colpiti entrambi gli ippocampi la memoria viene persa con una
entità variabile. La memoria può anche essere persa in attacchi
epilettici generalizzati che colpiscono sia entrambi gli
ippocampi che gli emisferi corticali. Questo è probabile
poiché lei perde la memoria quando ha eventi epilettici molto
violenti; entrambi gli ippocampi sono coinvolti (e probabilmente
entrambi gli emisferi corticali). L'unico modo per prevenire
l'accadere di questo è prevenire gli attacchi epilettici stessi.
Noi contiamo sui farmaci antiepilettici per aiutare a prevenire
gli attacchi stessi. Spesso, è necessario sperimentare vari
farmaci antiepilettici per trovare il farmaco specifico che
lavora meglio. Se gli attacchi epilettici partono sempre dalla
stessa piccola area allora l'intervento chirurgico può essere
una opzione.
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DOMANDA 89
Acidosi lattica
come faccio a sapere che
sono entrato nella "zona dell'acidosi lattica"? Quali sono i
sintomi basilari che sono associati con livelli alti o tossici
di acido lattico nei muscoli?
Risponde:
D. M. Turnbull, MD, PhD
E' difficile sapere quando lei ha alti
livelli di acidosi lattica. L'acidosi stessa può causarle un
piccolo affanno. Le persone sentono spesso dolore e
affaticamento muscolare. I pazienti con miopatia mitocondriale
spesso tollerano alti livelli senza altri sintomi che la fatica
e la debolezza.
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DOMANDA 88
Mutazione T8993G e
complesso V
Lo scorso
agosto alla mia famiglia attraverso l'esame Southern blot
è stata diagnosticata la mutazione del mtDNA
T8993G Atpase 6.
Mi mancano pochi giorni al mio trentunesimo compleanno, ed ho un
24% di mutazione e appaio priva di sintomi. Mia figlia di 5 anni
ha l'84% di mutazione e anche lei appare priva di sintomi. Mio
figlio ha tre anni fra un mese ed ha l'82%, egli ha alcuni
ritardi nello sviluppo, ritardo nel parlare, debolezza
muscolare, ipotonia, ma è molto sveglio e attivo. L'altro mio
figlio di un anno ha un 95% di mutazione. Egli è il più colpito
con una crescita insufficiente. Ha la MRI contrastata t2
dell'area dei gangli basali anormale, EEG anormale, alcune
manifestazioni epilettiche ma che non necessitano di farmaci,
ritardo nello sviluppo, ipotonia, ma sembra guadagnare sia peso
(un chilo e mezzo questo mese) che forza. I miei ragazzi hanno
OT, PT, insegnante a casa, perfino l'acqua terapia. Tutti
i miei figli stanno prendendo B50,
CoQ10, carnitina,
Dha juniors, poly visol. con gli integratori si
ha un miglioramento. Anche il cambiamento della dieta e e
l'incremento delle calorie sono stati utili per mio figlio di un
anno.
Ecco le
mie due domande: 1. Quale tipo di
CoQ10 mi consiglia? 2. cosa pensa del idebenone
e chi ne trae maggior beneficio? 3. cosa pensa della creatina e
chi ne trae maggior beneficio? 4. Mio figlio di un anno sembra
avere qualcosa di simile alla sindrome di Morrow.. riesce a
stento ad alzare le sue braccia, ed i suoi occhi guardano verso
l'alto ed ha sul volto una singolare espressione di paura.
L'EEG non mostra tracciati epilettici (2 ore di EEG) e nessuno è
stato veramente in grado di spiegarlo se non come un
funzionamento cerebrale anomale. Lei vede questo spesso
nella Leigh, o può dirmi cosa il suo piccolo corpo stia facendo
o pensando?
Risponde:
Amy Goldstein, MD
La mutazione
T8993G
(ATPasi6) causa un
cambiamento nel complesso V, l'ultimo dei complessi della catena
di trasporto degli elettroni o catena respiratoria. Una rassegna
completa di molti sintomi di questa mutazione può essere trovata
nel sito web della OMIM, come può essere una causa del fenotipo
di Leigh (cambiamenti patologici nei gangli basali) e della NARP
(neuropatia, atassia, retinite pigmentosa). Questa mutazione può
essere presente in grande quantitativi senza diventare
sintomatica, come si vede nella sua figlia di 5 anni
asintomatica. La ragione di questo è la seguente: c'è
variabilità tra il carico mutante dei diversi tessuti; (2) il
carico mutante in un tessuto può cambiare nel tempo; e (3) la
correlazione genotipo/fenotipo non è pienamente compresa.
(OMIM) E' consigliabile una visita
oftalmologico-pediatrica come pure una visita cardiologica
per escludere una cardiomiopatia (dilatazione del cuore). La
forma più biocompatibile di coenzima Q10 sul mercato è un
liquido fornito dalla Tischon company
di
New York. Io prescrivo solitamente metà della
dose per aumentarne l'assimilabilità (4 mg/kg/giorno
invece 8 - 10 mg/kg/giorno,
diviso in due dosi).
Dell'idebonone beneficiano maggiormente i bambini colpiti
dall'atassia di Friedreich, ma è tipica la prescrizioni di
questo come pure della creatina in altri pazienti con malattie mitocondriali. con la creatina, le funzioni renali devono essere
monitorate strettamente. Uno dei nostri scopi è quello di
investigare scientificamente l'utilità degli integratori che
prescriviamo.
Il comportamento che tiene suo figlio
di un anno suona simile a un "riflesso di Moro" o ad una
risposta di trasalimento. La cosa migliore era escludere che
questo potesse essere un attacco epilettico. Esso è
probabilmente un mioclone (un singolo scatto muscolare che
può coinvolgere tutto il corpo o una sua parte, comunemente la
testa e le spalle) che può essere un attacco epilettico o un
disturbo motorio. Poiché egli aveva alterazioni nella sua MRI
dei gangli basali, io penserei che esso è collegato ad un
disturbo motorio (come i miocloni). Bambini con la Leigh
possono manifestare diversi disturbi motori (tremore, distonia,
miocloni) poiché i gangli basali sono responsabili di questa
funzione. Se esso interferisce fortemente con i progressi nello
sviluppo o con il sonno, allora è possibile intervenire con dei
trattamenti (faccia un controllo con il suo medico curante).
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DOMANDA 87
Carenza di
carnitina
Io ho una miopatia mitocondriale e una carenza
di carnitina. Quando i miei sintomi diventano gravi io non
sono in grado di camminare o muovere le mie estremità, ho un
insolito odore corporeo che è presente anche nelle urine.
Fare più bagni al giorno (caldi ndt.) mi è di aiuto.
L'odore scompare quando i sintomi migliorano. cosa causa questo
odore e cosa posso fare?
Risponde:
Susan Winter, MD
Io non so cosa causi l'odore.
Vedo due possibilità:
1. La causa del suo disturbo mitocondriale è
una acidopatia organica. Io suggerirei di fare gli acidi
organici delle urine quando l'odore è presente.
2. L'odore è un odore di
pesce dovuto alla conversione della carnitina da batteri
intestinali in trimetilamina che il suo corpo non metabolizza
ulteriormente. Se l'odore è questo, un trattamento di
250 mg
una volta al giorno di
metranidazole
per 10 giorni è probabile che la sbarazzi
dal problema per un certo tempo. Altrimenti, lei può ripetere il
trattamento quando l'odore riappare.
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DOMANDA 86
Complesso III
A mio figlio di 27 anni è stata diagnosticata
una carenza del complesso III di origine mitocondriale appena
dopo la pubertà. Da parecchi anni ora egli soffre di dolore alla
gabbia toracica e le sue mani diventano bianche e spesso a
macchie bluastre. Egli è stato dai medici per la dismotilità
esofagea/bruciore al piloro e linfodema. Fa anche regolarmente
fisioterapia che gli faceva un gran bene. Ma ora, il colorito
delle sue dita delle mani e dei piedi - perfino coperte- sta
peggiorando. Essi diventano bluastro scuro e pur coprendole sono
sempre ghiacciate. Il suo medico è dell'opinione che potrebbe
avere anche la sindrome di
Reynauds.
E' solito questo con una malattia mitocondriale? c'è
qualcosa che possa fare a questo proposito? Noi viviamo nel Nord
ed io ho pensato di trasferirci in un posto più caldo ma lui non
tollera il caldo-umido. Dovremmo vedere uno specialista?
Risponde:
Russell Saneto, DO
Noi talvolta vediamo pazienti
mitocondriali con un quadro di disautonomia, che può includere
cambiamenti nel flusso sanguigno alle estremità. Questo può
manifestarsi in cambiamenti nel colore della pelle: da bianco a
blue a rosso e alla fine tornare al tonalità normale. come nella
sindrome di
Raynaud conclamata, è
scatenata spesso da temperature ambientali basse, stress
emozionali o traumi locali. Questo dovrebbe manifestarsi anche
come una sensazione di freddo toccando la zona. Il trattamento
deve tendere a prevenire lo scatenarsi. Spesso l'eziologia della
malattia di
Raynaud conclamata non è
chiara in un particolare paziente. comunque, per approfondire,
una visita da un reumatologo è opportuna.
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DOMANDA 85
Dolore e
massaggi
Ho 48 anni, ho avuto una miopatia per 9 anni,
che ora si pensa essere probabilmente una miopatia mitocondriale
(ancora non è confermata). I massaggi possono essere utili
nell'alleviare la "irritabilità" muscolare e il dolore? Quali
altri trattamenti può suggerirmi per alleviare questi sintomi?
L'endocodone può essere di aiuto contro il dolore ma non sempre
contro la sensazione di "tormento" che il dolore porta con sé.
Risponde:
Dr. Michio Hirano, Asst. Prof. Neurology
Per la mia esperienza, il dolore muscolare
non è una caratteristica comune delle miopatie mitocondriali.
Tuttavia, sono venuto in contatto con alcuni pazienti con ben
documentate miopatie mitocondriali con gravi dolori. Talvolta il
dolore è associato con crampi muscolari. Massaggi e stretching
dei muscoli possono essere certamente di aiuto per il dolore
muscolare, particolarmente quando è dovuto a crampi. I crampi
possono essere alleviati dal chinino. Farmaci contro il dolore
(analgesici) come l'Endocodone, sono spesso utili. Generalmente,
è meglio partire con un farmaco anti-infiammatorio non-steroideo
(ad esempio l'aspirina, ipobrufene, o
celebrex
prima di usare un oppiaceo (ad es. meperidina
[Demerol], morfina, o ossicodone
[Endocodone]. Pazienti hanno cercato di ottenere
sollevo dal dolore con le medicine alternative, come ad esempio
l'agopuntura e la fitoterapia con risultati inconsistenti. results.
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DOMANDA 84
Sindrome di LEIGH
Ho 2 bambine.La
più grande è morta con la malattia di Leigh - mutazione
puntiforme T8993c - un anno fa,
all'età di 8.
Lei ebbe la
maggior parte dei sintomi durante tutta la sua breve vita, ma
nessuno era abbastanza grave da portarmi a fare una diagnosi di
mito. Lei aveva il riflesso di suzione debole, una camminata
lenta, ernia inguinale, RTA, perdita del controllo della testa
per circa due mesi all'età di 8 mesi, irritabile, crescita
minimale, ipotonia, statura piccola, disturbo dell'integrazione
sensoria, ADD, problemi di apprendimento, senso dell'equilibrio
e coordinazione deboli, balbuzie, squilibrio endocrino, ma in
generale appariva in condizioni discrete. Non ha mai avuto
attacchi epilettici o acidosi. Lei si ammalava frequentemente,
e impiegava molto tempo a recuperare. Ho speso l'intera sua vita
alla ricerca di una diagnosi e venne vista da molti neurologi,
.. Nessuno mi ha mai menzionato la malattia mitocondriale in
tutti quegli anni. Alla fine, il neurologo si convinse che lei e
la giovane sorella avevano una rara "condizione metabolica" ma
non menzionò mai la mito. Io mi sto chiedendo quale sia il
criterio più importante per prendere in considerazione una
malattia mitocondriale? Ora che noi sappiamo di cosa è morta,
sembra che tutti i sintomi ci fossero. Quale sintomo non era
grave abbastanza? Secondo l'autopsia lei aveva il
90-95% di
mutazioni.
La mia figlia più giovane ha il 92% del mtDNA del sangue mutato
e io ho il 54% mutato. Sembra che le mie ragazze abbiano
superato tutte le probabilità di questa malattia con tali alti
livelli di mutazioni e facendo bene quanto hanno potuto. Questo
è vero? E' così raro che questo accada? Mia figlia si ammalò per
un leggero virus e morì due mesi dopo. E' stato un deperimento
molto rapido. L'altra mia figlia sta andando molto bene, ma
anche lei ha sintomi neurologici lievi come la sorella. E' molto
probabile che lo stesso rapido deterioramento possa accadere
anche a lei con un tale alto livello di mutazione, sebbene lei
ora appaia così bene? Gradirei esprimesse un suo parere su
questo bizzarro evento.
Risponde:
David .R.
Thorburn, PhD
Mi dispiace sentire della morte di sua figlia e
posso comprendere le sue preoccupazioni. Lei ha posto alcune
questioni molto impegnative. Occorre che puntualizzi il fatto
che io sono uno scienziato che ha studiato il collegamento tra
l'ammontare di alcune mutazioni del mtDNA (inclusa la
T8993c) e i sintomi clinici, ma io non sono un medico. Io
non ho capito dalla sua email se lei aveva potuto
discutere queste questioni con un medico specializzato in
malattie mitocondriali o solo con un normale neurologo. Se si
tratta della seconda ipotesi io la incoraggerei fortemente a
cercare un esperto in malattie mitocondriali, e la UMDF c'è da
sperare che le possa dare alcune idee a questo proposito. Le
malattie mitocondriali sono malattie molto complicate, ed io
sono sicuro che la sua esperienza le possa dire di più di quanto
la maggior parte dei pediatri e neurologi trovino difficile far
entrare nelle loro teste e tenersi aggiornati.
Non c'è una risposta
semplice a quale sia il più importante criterio per prendere
in considerazione la malattia mito. Alcuni bambini e adulti
hanno un gruppo di sintomi o segni che dovrebbero sollevare
immediatamente il sospetto di malattia mitocondriale. c'è una
sezione su questo nel sito web della UMDF che li espone più
eloquentemente di quanto possa fare io. In molti casi
sebbene, i sintomi iniziali possano essere cose che possano
essere causate da una gamma di altre cause (ad esempio virali,
endocrine, sistema immunitario, altre malattie neurologiche) e
la malattia mitocondriale potrebbe non essere sospettata
poiché è spesso pensata essere relativamente non-comune e
forse non-famigliare al medico di famiglia.
Sfortunatamente, io credo
che molti membri della UMDF hanno avuto l'angosciosa esperienza
di portare il loro figlio ammalato ad un campionario di medici
per diversi mesi o anni prima che l'idea di malattia
mitocondriale faccia il suo primo apparire. Questo può alla fine
succedere perché essi finalmente trovano il dottore giusto o
perché cominciano ad apparire nuovi sintomi, rendendo le
altre diagnosi meno probabili. Dalla sua descrizione, e
con il senno di poi, è facile per uno scienziato come me pensare
che i sintomi di sua figlia suonano proprio tipici di una
malattia mitocondriale. comunque, in termini di conoscenza dei
sintomi clinici io cado nella categoria di "una piccola
conoscenza è dannosa". cioè io posso credere che quasi ogni
bambino ammalato possa avere una malattia mitocondriale ma non
ne so abbastanza per dire quali altre condizioni possano
apparire più probabili allo stesso tempo. Pertanto io non so se
il sospetto di malattia mitocondriale avrebbe dovuto affiorare
prima.
Lei chiede se è insolito
per le sue ragazze di essere state bene così come lo sono state,
dati i loro alti livelli di mutazioni. ci sono un sacco di cose
che possono influenzare questo, per esempio alcune mutazioni del
mtDNA tendono a mostrare un livello più alto di mutazione nel
cervello o nei muscoli piuttosto che nel sangue. Alcuni
individui hanno un sistema immunitario più forte che altri, e
possono meglio combattere le infezioni virali. La dieta
del bambino, il sesso e il numero di virus ai quali viene
esposto nella prima età può anche fare una differenza. E'
probabile che anche il nostro patrimonio genetico (sia geni
nucleari che mitocondriali) sia importante. così per la maggior
parte delle mutazioni del mtDNA è molto difficile trovare una
stretta correlazione tra le % di mutazioni e la gravità della
malattia. La mutazione
T8993c (e
anche la T8993G) è una piccola eccezione
alla manifestazione di una correlazione abbastanza stretta. Nel
1999, noi pubblicammo un lavoro rivedendo tutte le informazioni
pubblicate sui pazienti con le mutazioni T8993c e T8993G.
Delle due, la
T8993c è una mutazione più
leggera, e apparve che solitamente i sintomi non
sono presenti fino a che la mutazione non supera il 90%. Per la
T8993G, la soglia è prossima al 70%.
Alcune persone con la mutazione
T8993c
più alta del 90% sono riportate stare bene o avere solo sintomi
leggeri, e così ci sono ancora alcune differenze tra gli
individui. ciò significa che i sintomi in entrambe le sue figlie
sono coerenti con quelli dei pazienti riportati sopra. Noi non
possiamo prevedere con una certa precisione cosa riserverà il
futuro alla sua seconda figlia. Sfortunatamente, non è raro che
le malattie virali causino deterioramenti rapidi nei bambini con
malattie mitocondriali. comunque, questo non è inevitabile. Le
sue due figlie sono nate con lo stesso patrimonio genetico
mitocondriale. comunque, circa la metà dei loro geni nucleari
sono differenti e ci sarebbero anche alcune sottili differenze
nel loro "ambiente" e nell'esposizione alle malattie, ecc.
Queste differenze individuali danno spazio per sperare che la
sua seconda figlia possa avere una malattia molto più leggera.
Per concludere mi lasci ancora stressarla sul
fatto che io non sono un medico e la vorrei incoraggiare a
cercare un esperto clinico in malattie mitocondriali, per essere
certo che lei abbia il miglior consiglio nella gestione della
salute di sua figlia.
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Domanda 83
Biopsia fresca
o congelata.
Ho 49 anni si sospetta che io
soffra di malattia mitocondriale, sulla base dei risultati di un
esame di esercizio cardiopolmonare, con valori estremamente
bassi di carnitina plasmatica. Ritmo cardiaco troppo alto, e
fame d'aria e affaticamento sono i dati più rilevanti. Sono
sulla strada per essere sottoposto ad una "biopsia a
congelamento ultraveloce nell'ospedale locale. Mi è stato detto
che una biopsia fresca, con lettura entro un'ora dal prelievo,
avrebbe migliori possibilità di mostrare alcuni problemi dei
complessi della catena respiratoria. Mi è stato detto che il mio
ospedale ha il modo di congelare e conservare la biopsia
altrettanto bene che se fosse fresca.
Visto che sono in lista per il
procedimento fra un paio di settimane, sarei avvantaggiato se lo
facessi prima ed avvicinassi l'inizio del trattamento? Ho
sofferto di fame d'aria per cinque mesi ed in alcuni giorni sono
stato molto male. O sarebbe meglio restare in una lunga attesa e
fare un esame di laboratorio da esterno per avere migliori
risultati?
Risponde:
Andrea L. Gropman, MD
Questa è una questione molto dibattuta e che richiede di
entrare in ambedue gli aspetti quello tecnico e quello relativo
al paziente. Da quando la tecnologia ha avuto miglioramenti, si
stanno ottenendo aumenti nella affidabilità dei risultati dalle analisi
biochimiche a posteriori di una biopsia muscolare
congelata ultrarapidamente.
Alcune prove, comunque, possono
essere condotte solo su una biopsia muscolare fresca, per
esempio la ricerca dei difetti biochimici nel complesso V della
catena respiratoria. Il congelamento del muscolo prima di
effettuare le valutazioni mitocondriali, aumenta la probabilità
di inattivare la maggioranza dei complessi e gli enzimi delicati
dei complessi respiratori come ad esempio il complesso I, la
NADH deidrogenasi, o la NADH ossidoriduttasi ubichinone.
Pertanto la decisione tra la biopsia
fresca o congelata dovrebbe essere presa tenendo in
considerazione fattori di convenienza, tecnologici, e quale è lo
scopo per il quale il medico fa effettuare l'indagine. Se si usa
il metodo della biopsia congelata, si deve dedicare una cura
particolare ad un appropriato congelamento, che va fatto in modo
ultrarapido per evitare danni al campione, che comporterebbero
una alterazione dei risultati.
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Domanda 82
Tachicardia atriale.
Potete dirmi se la tachicardia
atriale è collegata ai problemi mitocondriali?
Risponde:
Russell Saneto, DO
La prima domanda da porsi è quale è l'età della persona.
Il termine tachicardia, ovvero più di 100 pulsazioni al minuto
vale per la persona adulta, per l'infante
si ha
tachicardia quando il valore è maggiore
alle 160 pulsazioni al minuto e per il bambino a più di 140. Il
ritmo cardiaco è solitamente inferiore a 200 battiti al minuto
nella tachicardia sinusale, la quale si differenzia dalla
tachicardia sopraventricolare caratterizzata da più di 240 pulsazioni al
minuto negli adulti. La frequenza cardiaca può essere
episodicamente aumentata da ansietà, febbre, ipovolemia o shock
circolatorio, anemia, cedimento cardiaco congestivo, mediazione,
tiroidismo elevato, e malattia del miocardio. Un paziente con
malattia mitocondriale ha certamente molte di queste situazioni.
Probabilmente i più pronunciati problemi e peggioramenti si
hanno quando la malattia mitocondriale è associata alla malattia
miocardica, come ad esempio
nella miopatia cardiaca, che si vede in
molte mutazioni mitocondriali e nei
disturbi della catena di
trasporto degli elettroni. certamente,
qualsiasi
degli altri fattori
possono contribuire ad episodi di tachicardia come i problemi
multisistemici aumentano nella malattia mitocondriale. In alcune
malattie mitocondriali si vede la sindrome di Wolff-Parkinson-White,
una preeccitazione che induce attacchi episodici di tachicardia
ventricolare pura. Abbiamo visto anche in molti pazienti
manifestazioni episodiche di "accelerazione del cuore" quando il
paziente sente rapide pulsazioni
cardiache rapide. In molti pazienti, questa rimane
di eziologia (origine ndt) indefinita.
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Domanda
81
cristalli nei
mitocondri.
Ho 51 anni e sono ammalata
gravemente sin dal 1986. Due anni fa, mi fu detto che avevo una
megemitocondria con inclusioni cristalline estese. Ho una
steatorea epatica non di origine alcoolica, una insufficienza
degli enzimi pancreatici, un ingrossamento della milza, estrema
debolezza muscolare, ipertensione, ipotiroidismo, neurite, ecc.
Non mi è stata fatta nessuna diagnosi specifica. I cristalli nei
mitocondri sono qualcosa che si vede usualmente nelle malattie
mitocondriali? Se è cosi, in quali? I miei dottori non sono
interessati ad individuare quale malattia mitocondriale io possa
avere. Io credo che sia essenziale per pianificare un
trattamento. Avete qualche suggerimento?
Risponde:
Dr. Annette Feigenbaum M.D.
E' essere sicuri senza avere visto le immagini. I
"cristalli" sono una descrizione inusuale nelle malattie
mitocondriali primarie - solitamente ci sono cambiamenti nel
numero, nella forma e "inclusioni" con "creste anormali".
Suggerirei che lei trovasse un patologo competente nelle
malattie mitocondriali e gli chiedesse di rivedere le immagini
della biopsia. ci sono cambiamenti dei mitocondri che si vedono
nella NASH ma questi sono solo secondari e lei ha anche
caratteristiche non classiche di una condizione mitocondriale
primaria, come ad esempio la splenomegalia.
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Domanda
80
Demenza mitocondriale.
Mia figlia di 30 anni ha una diagnosi di
malattia mitocondriale sospetta che si pasa sulla secrezione di
alanina, glicina ed alfa chetogluterato. Nei 19 anni passati,
lei ha avuto regressioni motorie, comportamentali e cognitive a
seguito di infezione virale o batterica. Dopo ogni "crisi" lei
recuperava ma non ritornava alle condizioni precedenti. Lei ha
episodi di simil-ictus. Nel dicembre 2001, in seguito ad un
colpo di freddo è entrata in una di queste "crisi" e non ha più
recuperato. Ora ha una significativa demenza conpsicosi. c'è
qualche farmaco che è stato trovato essere di aiuto con la
demenza e la psicosi nei pazienti con la malattia mitocondriale?
Quando recentemente è stata visitata dalla sua neurologa, ci
chiedevamo se l'aricept o farmaci simili fossero stati usati con
malati mitocondriali? Sono efficaci?
Risponde:
Dr. Michio Hirano, Asst. Prof. Neurology
Per mia conoscenza, nessun farmaco, inclusi gli inibitori
della colesterasi come l'aricept, hanno mostrato di migliorare
la demenza nei malati mitocondriali. Ho scorso PubMed ricercando
con le parole chiave "mitochondria" e "cholinesterase
inhibitor" come pure "mitocondriale disease e cholinesterase inhibitor"
senza trovare alcuna pubblicazione che descrivesse l'uso di
questa classe di farmaci nei pazienti con malattie
mitocondriali. La psicosi in pazienti mitocondriali viene
trattata con farmaci antipsicotici. Questi farmaci devono essere
usati con precauzione poiché c'è una pubblicazione nella quale è
riportato che i farmaci antipsicotici inibiscono un'enzima
mitocondriale nei ratti (Inhibition of pyruvate dehydrogenase complex (PDHc) by
antipsychotic drugs.Biol Psychiatry. 1991 Jan 15;29(2):176-82).
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Domanda
79
Botox, uso nella mito.
ci sono indicazioni o controindicazioni
all'uso del Botox in un paziente mitocondriale con carenza del
complesso I ? A mia figlia di 6 anni sta per essere praticata
l'iniexione del Botox nei muscoli del polpaccio, per rilassare
la sua spasticità del tendine del calcagno. Alcuni dottori
temono che il Botox possa danneggiare il suo sistema da un punto
di vista metabolico. Abbiamo provato con ausili ortopedici e con
fisioterapia settimanale ma lei continua a indebolirsi.
Risponde:
Amy Goldstein, MD
Le indicazioni per il Botox includono la spasticità e la
distonia, due problemi comuni in pazienti con malattie
neurologiche. La decisione di usare il Botox deve essere presa
con grande attenzione in pazienti con malattia mitocondriale,
poiché il Botox sia solitamente reversibile ( e quindi deve
essere iniettato circa ogni tre mesi), esso blocca le giunzioni
neuromuscolari e può non essere facilmente reversibile (la
stessa ragione per la quale a noi non piace usare la
succinilcolina come anestetico). Esso potrebbe indebolire sua figlia
invece di rilassare il muscolo contratto, visto che il Botox non
è di aiuto per la forza muscolare. ci sono altri trattamenti per
la spasticità, inclusi i farmaci orali, che si possono pure
provare.
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Domanda
78
Ossigeno, POTS e Bi-Pap.
Ho una diagnosi di miopatia o citopatia.
In un numero molto recente di Quest in un articolo riguardante
la ventilazione non invasiva viene riportato "L'aumento
dell'ossigeno (che si somministra con concentrazioni di ossigeno
più alte del 21% che è tipico dell'aria di una stanza) è una
idea pessima nelle malattie neuromuscolari per una varietà di
complesse ragioni biochimiche". Trovate che è il caso anche per
pazienti con mito? Durante un recente studio sul sonno il
livello del mio ossigeno ematico era molto basso, fino al 52%.
Oro sto inalando ossigeno ma continuo a sentirmi molto
affaticato. Mi è stato prescritto il provigil ma non mi sembra
essere di giovamento. Mi sto chiedendo se non sarebbe meglio
finire con l'usare un BiPap o un'altro tipo di ventilatore
ciclico per la notte, sia con che senza ossigeno. Ancora, un
esame della funzionalità polmonare recente dice che c'è la
possibilità di essere in presenza di muscoli respiratori
indeboliti.
Risponde:
D. M. Turnbull, MD, PhD
Ho un certo numero di pazienti che richiedono la
ventilazione notturna a causa della debolezza dei muscoli
respiratori dovuta alla malattia mitocondriale. Similmente a
quanto avviene con altri pazienti con altre malattie muscolari.
Per la mia esperienza i pazienti non richiedono ossigeno
addizionale ne senza ne in presenza della ventilazione assistita
per la notte. E molto importante che discuta questo con il suo
medico pneumologo che sarà in grado di consigliarla misurando la
sua saturazione dell'ossigeno.
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Domanda
77
Demielinizzazione.
Mio figlio ha avuto alcune encefalopatie
dovute alla demielinizzazione, La demielinizzazione è causata
dall'incapacità a metabolizzare i grassi acidi a catena lunga?
Una dieta ad alto contenuto proteico produce una saturazione
della chetosi (combustione dei grassi) e potrebbe quindi essere
di aiuto per bembini sofferenti di demielinizzazione?
Risponde:
Andrea L. Gropman, MD
La mielinogenesi è un processo programmato che dipende dalle
capacità della cellula come pure da segnali extracellulari. Nel
cervello umano lo sviluppo della mielina è un evento
essenzialmente pre e post-natale. La mielinizzazione inizia
nelle prime fasi della gestazione e continua fino a dopo la
nascita. Pertanto interferenze intrauterine ed ambientali
possono colpire la sintesi mielinica, La nutrizione gioca un
ruolo importante, perfino grave malnutrizione post-natale e
carenza degli acidi grassi essenziali (EFA) causano
ipomielinizzazione. Gli effetti della dieta sono pronunciati nel
periodo post-natale.
Per alcuni bambini, una malattia
genetica o metabolica che colpisce un componente della
produzione mielinica può portare ad una demielinizzazione o
dismielinizzazione. Tra i componenti della mielina che possono
essere colpiti ci sono il colesterolo, le proteine, o i grassi
acidi.
Sfortunatamente non c'è una terapia
dietetica provata che possa invertire una malattia metabolica o
genetica della demielinizzazione. Molte delle sostanza che
possono essere prese oralmente non possono attraversare la
barriera ematoencefalica - il complesso di vasi sanguigni e
membrane che consentono alle sostanze di giungere al cervello.
La carenza di acidi grassi essenziali è stata ben studiata per
il suo ruolo nello sviluppo del sistema visivo. L'osservazione
che gli acidi grassi della dieta possono colpire la composizione
della membrana ha portato all'uso di diete modificate in alcune
delle malattie che colpiscono il sistema nervoso centrale. Ad
esempio gli infanti immaturi alimentati con una formula
arricchita dell'acido grasso c22:6, mostrano un recupero della
funzione visiva. La somministrazione di c22:6 è stata provata
anche su pazienti affetti da malattie peroxisomali che sono
associate con livelli molto bassi di questo acido grasso nel
cervello e mielina anormale nel cervello e nei nervi.
Durante il trattamento, il contenuto di c22:6 cresce nei globuli
rossi del sangue e probabilmente nelle membrane cellulari. Studi
suggeriscono miglioramenti neurologici nella
adrenoleucodistrifia, una malattia peroxisomale che è
caratterizzata da una anormale accumulazione degli acidi grassi
a catena molto lunga (VLcFA) nei tessuti e nei fluidi, dato che
una dieta è in grado di ridurre i livelli di VLcFA nel sangue,
ma i suoi effetti sui danni mielinici sono meno certi. E' stato
ipotizzato che una dieta che riduca l'introduzione di acidi
gassi saturi ed accresca la quantità di grassi poliinsaturi
potrebbe essere di beneficio per i pazienti con scleroso
multipla che hanno una malattia demielinizzante. E' stato notato
che una diminuzione dell'acido linoleico nel loro sangue e nei
loro eritrociti.
Non ci sono attualmente raccomandazioni
riguardo ad una tale dieta nei pazienti con malattie
mitocondriali con manifestazione di demielinizzazione o
dismielinizzazione. Non ci sono abbastanza dati per suggerire
che manipolazioni della dieta correggeranno i danni già
accumulati nella mielina. Una buona alimentazione in generale, è
richiesta per tutte le malattie mitocondriali a causa della
insufficiente energia. Il contenuto della dieta è meglio
sia
determinato sulla base del difetto
biochimico sottostante, se
questo è
conosciuto.
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Domanda
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complesso IV e POTS.
A mia figlia con carenza del complesso IV
è stata
recentemente
diagnosticata la sindrome di POT. Potete spiegarmi cosa
sia questa sindrome e cosa ha a che fare con la
sua malattia
mitocondriale o
con
la disautonomia? Quanto è frequente nella
malattia mitocondriale?
Risponde:
Richard Boles, MD
Le persone con la sindrome di tachicardia posturale ortostatica
o POTS hanno i sintomi (frequenti
leggeri mal di capo, visione
macchiata o
offuscata, la sensazione o una
elevata frequenza cardiaca, tremito e debolezza)
se cambiano posizione, come ad esempio
passando dalla posizione sdraiata
a quella eretta. Questa è una malattia del sistema nervoso di
controllo autonomo, e la causa scatenante è spesso sconosciuta.
Sebbene sia descritta in poche riviste
mediche, nella mia
personale esperienza
clinica le anormalità del sistema nervoso di controllo autonomo
(disautonomia),
sono abbastanza comuni
nelle persone con malattia mitocondriale. Si sa molto poco
su quanto sia diffusa la POTS ed altre
disautonomie siano comuni in pazienti con malattia
mitocondriale, e questa è un'area nella quale si avrebbero
nenefici da ulteriori ricerche.
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