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aggiornato
al 27 giugno 2007
fonama@fonama.org
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Domanda
50
complesso IV e sopravvivenza.
A mio figlio di due anni è stata diagnosticata una
carenza del complesso IV. E’ gravemente malato,
profondamente globalmente diversamente ritardato,
ipotonia, riflusso gastrico con ernia jatale,
stridori, disfagia, ristagno esofageo. Non può
sedere senza assistenza, non parla ed è
considerato medicalmente fragile alle cure
sanitarie professionali. capisco che fare una
prognosi è difficile, ma vorrei sapere se è stato
fatto qualche studio o statistica rispetto alle
aspettative di vita di tali bambini.
Risponde:
Susan Winter, MD
Non conosco le statistiche sulla sopravvivenza
con il disturbo mitocondriale. ci sono
statistiche per piccini con paralisi cerebrale e
ci sono articoli scritti su questo dai quali
potrebbe ricavare qualche luce su questa
domanda.
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Domanda
49
Dolore
muscolare.
La comparsa improvvisa di dolore muscolare,
insieme con una sensazione di bruciore nei muscoli
delle braccia e delle gambe fa parte della
miopatia mitocondriale? cosa può essere fatto per
ridurre il dolore muscolare?
Risponde:
Bruce H. cohen, MD
Alla scuola di medicina c’è un detto, "Se stai
camminando in central Park e senti uno scalpitio
di zoccoli, non pensare alle Zebre." Esse non
sono familiari nel central Park di New York, c’è
abbondanza di cavalli e di calessi, ma solo una
Zebra nello zoo. In altre parole, comuni
malattie capitano comunemente.
Il dolore è il più comune motivo per cui una
persona si fa vedere dal medico per un problema
urgente. Il dolore è un sintomo con centinaia di
cause. Se il dolore è il solo sintomo allora è
improbabile che sia dovuto a malattia
mitocondriale. Se uno si dimentica che i virus
possono causare dolore muscolare (distruggendo
una frazione del tessuto muscolare ed innalzando
l’enzima cK) allora si può finire con pagare con
un anno di tensioni e di migliaia di dollari
indagando su un problema semplice che se ne
andrà via con il virus.
D’altra parte, se è confermata la diagnosi
mitocondriale, il dolore capita essere un comune
sintomo. Il dolore può essere dai nervi
(neuropatia) o dai muscoli (miopatia). Il dolore
dei nervi tende ad essere un dolore tipo
bruciore, di solito sotto le piante dei piedi,
ma può avere un’altra distribuzione. Fino a che
non lo si prova il dolore di nervi, non ci si
può immagine quanto possa essere brutto. Pure i
crampi muscolari sono dolorosissimi; questo è il
tipo di dolore che vi fa contorcere. Si pensa
che il dolore muscolare sia dovuto ad una
accumulazione di tossine metaboliche.
Il dolore di ogni persona è una questione a sè
ed il trattamento è al di là dello scopo di ogni
semplice discussione. L’identificazione della
causa del dolore è il punto più importante
punto. Per queste malattie mitocondriali io uso
carnitor e Neurontin per la maggior parte dei
dolori, e Gabitril per il dolore crampiforme.
Nessuno di questi sono farmaci propriamente
antidolorifici. Inoltre trovo che l’ibuprofen
non è di grande aiuto e non lo sono neanche i
narcotici (ed aggiunte).
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Domanda
48 Energie cognitive.
come fa la malattia mitocondriale a colpire il
cervello, e le funzioni cognitive? come mai è
comune vedere un bambino con malattia
mitocondriale per niente vivace?
Risponde:
Richard Boles, MD
Visto che tutte le cellule e gli organi
richiedono energia, la malattia mitocondriale
può colpire pressoché ogni parte del corpo.
comunque, a causa della loro elevata richiesta
di energia, i nervi ed i muscoli, e specialmente
il cervello, sono colpiti più spesso che altre
parti del corpo. La malattia mitocondriale può
colpire ogni parte del cervello, risultando in
molti possibile problemi e può capitare in ogni
combinazione, includendo ritardo mentale,
disturbi dell’apprendimento, carattere
autistico, depressione, deficit di attenzione,
attacchi epilettici, disequilibrio (atassia), muscoli
flaccidi (ipotonia), tremore, e molti altri.
Molti medici sono dell’opinione che tutti gli
individui con malattia mitocondriale sono
mentalmente ritardati. Molti lo sono, ma molti
non lo sono. La verità è che è possibile ogni
livello di intelligenza è possibile andare dalla
acutezza al profondamente mentalmente ritardato.
Personalmente, ho conosciuto numerose persone
con malattia mitocondriale che sono "brillanti";
di solito essi soffrono principalmente di una
malattia da lieve a moderata.
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Domanda
47Leigh o complesso IV, SURF1,
ScO2 .
A mio figlio di due anni è stata diagnosticata una
carenza del complesso IV via biopsia muscolare.
ci sono ulteriori esami che possano aiutare a
determinare se si tratti di un difetto ereditato
maternamente o ereditato via DNA nucleare?
Abbiamo avuto in totale cinque bambini, uno dei
quali è morto a tre giorni di vita (idropisia
fetale di causa indeterminata). Desidererei sapere
quale impatto potrebbe avere questa malattia sui
nostri altri tre bambini che sono ora sani. Se ci
sono altri esami possibili La pregherei di
indicarmeli e dove potrebbero essere condotti.
c.H.
Risponde:
David .R. Thorburn, PhD
In molti bambini giovani con carenza del
complesso IV, la malattia è causata da mutazioni
nei geni nucleari, sebbene sia probabile che ci
siano alcune eccezioni con mutazioni nei geni
del DNA mitocondriale. Oggigiorno sono stati
individuati quattro differenti geni nucleari
come causa di carenza del complesso IV ed è
probabile che numerosi altri di tale tipo di
geni verranno identificati fra pochi anni. Dei
quattro geni identificati sembra che, mutazioni
nel gene SURF1 sono probabilmente la più comune
causa di carenza del complesso IV o malattia
di Leigh. Mutazioni nel gene ScO2 sono
state trovate in un certo numero di differenti
famiglie, tipicamente in associazione con
numerose malattia cardiache ed encefalopatie.
Mutazioni nei geni ScO1 e cOX10 sono state
ognuna identificate solo in singole famiglie so
non è chiaro se esse sono la causa dei sintomi
caratteristici.
Dovrebbe essere possibile mettere insieme
ulteriori esami per mutazioni complesso IV, ma
questo dipenderà da numerosi i fattori. Questi
aspetti dovrebbero essere discussi con un medico
che abbia esperienza con i disturbi
mitocondriali, il quale dovrebbe dunque essere
in grado di dare un avviso riguardo il fatto se
uno o l’altro membro della famiglia possa essere
a rischio. Per esempio, a parte i sintomi
clinici e la storia famigliare, sarebbe
importante conoscere i dettegli dei risultati
della biopsia muscolare, preferibilmente per il
complesso IV accertando entrambi con studi sugli
enzimi e con la marcatura istochimica degli
enzimi. Dipendentemente da questi risultati,
potrebbe essere fattibile un esame per SURF1,
ScO2 o per mutazioni del DNA mitocondriale
presso un numero limitato di laboratori
specialistici referenziati.
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Domanda
46complesso I, SPOT/SPGT .
Ho due gemelli
identici di 5 anni, ai quali
è stato diagnosticato un complesso I. Dai loro
esami funzionali del fegato appare una SPOT/SPGT
elevata, ma la biopsia del fegato risulta normale.
con quale frequenza si dovrebbe esaminare la
SPOT/SPGT? Quali sono altro segni di insufficienza
o malattia del fegato? J.c.
Risponde:
D. M. Turnbull, MD, PhD
Questo è una domanda difficile a cui rispondere
- penso che dovrebbe probabilmente essere
esaminato su base regolare così da vedere gli
alti e bassi - talvolta l’innalzamento degli
enzimi del fegato può dipendere da malattia o da
trattamento con farmaci ecc. Inoltre
dipenderebbe sia da come erano gli enzimi, sia
da con quale regolarità sono stati esaminati. Io
li avrei controllati una volta ogni due o tre
mesi se essi sono solo leggermente aumentati.
Nella insufficienza epatica cominciano a
limitarsi altre funzioni - può svilupparsi
l’itterizia, problemi coagulatori, malessere
generale ecc.
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Domanda
45Chiropatia e mito.
La citopatia
mitocondriale può essere
aggravata dal trattamento chiropratico? Si possono
avere risultati con la chiropratica nella
citopatia mitocondriale? J.P.
45 Risposta:
Non riesco ad immaginare che molti sintomi
mitocondriali sintomi sarebbero aggravati da un
trattamento chiropratico. comunque, i disturbi
mitocondriali sono altamente variabili e sebbene
io presuma che il trattamento chiropratico
includa manipolazioni e massaggi; ci potrebbero
essere altri trattamenti di cui non sono a
conoscenza. Allo stesso modo, trattamenti
chiropratici possono risultare di incremento per
alcuni sintomi di disturbi mitocondriali, per
esempio il dolore o la rigidità.
Sfortunatamente, il campo della medicina
chiropratica è una "scatola nera" per molti di
noi medici allopatici (MDs) e medici osteopatici
(DOs). Ho avuto pazienti con dolore, mal di
testa, mal di schiena e così via trarre
beneficio dal trattamento chiropratico. Molti
dottori chiropratici focalizzano la nutrizione e
l’esercizio, cosa molto ragionevole come pure
non coinvolgono terapie per esempio la
chelazione. (comunque, molti dottori mito sono
criticati per l’uso di integratori per esempio
la carnitina e il CoQ10). come ogni cura medica,
devi scegliere da quale dottore farti curare. Se
un paziente desidera usare trattamenti chiropratici, prendo in mano il telefono e parlo
con l’altro suo dottore per assicurarmi che
siamo sulla stessa linea.
Risponde:
Bruce H. cohen, MD
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Domanda
44 Leigh e sopravvivenza.
A nostra figlia di 5 anni è stata diagnosticata la
malattia di Leigh dopo due "episodi" a 15 mesi e a
2 anni e mezzo. L’episodio consistette nella
perdita delle capacità motorie durante e dopo una
infermità con febbre alta. L’ultimo "episodio"
richiese l’ospedalizzazione nelle unità di terapia
intensiva IcU con respirazione assistita. La
risonanza magnetica a scansione MRI indicava
danneggiamento dei gangli basali e più tardi gli
esami del sangue rivelavano una mutazione del DNA
mitocondriale mtDNA 8993T-c. Dopo 2 anni ha
recuperato l’80% della sua capacità motoria,,
sembra una bambina normale, non si è più
ammalata,, e non ha avuto altri "episodi".
Tutto ciò che leggiamo riguardo la malattia di
Leigh dipinge una truce prognosi. Noi ci rendiamo
conto che nessuno ha la sfera di cristallo, ma
possiamo sperare che la prevenzione dei malanni
improvvisi impedirà la progressione della
malattia? ci sono dati sulla longevità dei
pazienti con la malattia di Leigh? Forse le
informazioni statistiche indicano percentuali di
sopravvivenza di pazienti a 1, 2, 5, 10.. anni?
Si diceva in un simposio della UMDF di evitare a
tutti i costi i malanni. Eliminare la
frequentazione scolastica per evitare l’area
altamente contagiosa sarebbe un costo ragionevole?
(per. es. l’istruzione scolastica a casa) Stiamo
cercando un seconda opinione, dato che il nostro
neurologo locale non sostiene il nostro credere
nella limitazione dell’esposizione ad ambienti
altamente contagiosi. R.W.
Risponde:
Salvatore DiMauro MD
Mi permetta di iniziare con le buone notizie.
come lei probabilmente sa, la mutazione T-a-c al
nucleotide 8993 è probabilmente la "più leggera"
di tutte le cause della sindrome Leigh,
certamente molto meno "maligna" che la mutazione
T-a-G allo stesso nucleotide. Noi abbiamo visto
bambini e giovani adulti con questa mutazione
manifestare vari tipi di gravità, ma non fatali,
di sintomi neurologici (Santorelli e altri,
Pediatr Res 1996;39:914-917). Nessuno ha
informazioni statistiche sulle percentuali di
sopravvivenza, ma, come menzionavo sopra, la
sopravvivenza è molto più comune con questa
mutazione che con altre.
Riguardo il grado di protezione, la mia
personale inclinazione è che NON si dovrebbe
isolare il bambino in una "bolla", ma
semplicemente essere vigilanti riguardo
ricorrenti infezioni.
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Domanda
43
complesso I e Valproate.
Mio figlio di 2 anni, ha una anomalia del ndt)
complesso I dx. Ha quindi attacchi mioclonici
quotidiani che non hanno risposto positivamente ai
farmaci o alla dieta chetogenica (per 8 mesi).
Abbiamo provato molti differenti farmaci
(zonegran, AcTH, phenabarb, lamictal, tegretal,
topomax, klonopin, neurontin, felbatol, keppra) e
ora il suo neurologo vuole provare con il
Depakote.
Io che questo non "lega" molto con la mito, ma
cosa significa esattamente questo? Questa è una
conclusione teorica, o questo è stato osservato in
un certo numero di pazienti? Quali sono state le
complicazioni osservate in altri pazienti mito?
Risponde:
Bruce
H. cohen, MD
c’è una grande discussione riguardo all’uso del
valproate con i pazienti con malattia
mitocondriale. Questo è stato discusso in un
dibattito pubblico al meeting 2000 UMDF a
cleveland. La trascrizione di questo su nastro è
disponibile presso gli uffici UMDF. La gamma dei
commenti va da "non prescriverei mai il
valproate ad un paziente mitocondriale" a "Le
malattie mitocondriali sono centinaia di
malattie differenti ed uniche ed alcuni pazienti
possono essere trattati senza pericolo".
I conflitti di opinione fra esperti includono
quanto segue:
1) Molti pazienti arrivano alla diagnosi di una
malattia mitocondriale perché vanno incontro a
complicazioni (insufficienza epatica
necessitante di trapianto) a seguito di
trattamento a vita con questo farmaco.
2) Il decorso della epatotossicità fatale è
simile ad altri processi mitocondriali
3) Molti pazienti con malattia mitocondriale
sono trattati con Depakote e non hanno problemi.
La mia stessa personale pratica includono numerosi
di pazienti in trattamento con Depakote
(valproate) senza a problemi ed un manipolo ha
sofferto di eventi rasentanti la fatalità.
Personalmente non penso che un bambino
risponderà al valproate se lui o lei non hanno
risposto a tutti quegli altri trattamenti. Per
di più, il rischio sembra chiaramente aumentare
in bambini giovani precedentemente trattati con
farmaci anticonvulsivanti (chieda al sua dottore
quali farmaci sono anticonvulsivanti e quali non
lo sono), e quelli che sono più che un semplice
anticonvulsivante. Non è chiaro se lo stretto
monitoraggio della funzionalità epatica possa
realmente prevenire i problemi del
fegato.....l’affermazione di sospendere i
farmaci se i problemi del fegato aumentano è
"troppo poco troppo tardi".
La decisione finale va presa da lei e dal suo
dottore. Questa non è ovviamente una risposta
soddisfacente, ma non posso essere più vicino
alla verità a parte presentare la realtà come
essa è conosciuta.
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Domanda
42complesso III
dolore e gonfiore alle gambe.
A mio figlio è stata diagnosticata una
leucodistrofia sconosciuta nel 1989, e nel 1997
una carenza mitocondriale del complesso III. I
suoi piedi e le sue gambe cominciarono a gonfiarsi
nel 1996 e questo venne trattato con spironolactone & furosemide. Il gonfiore continuò
fino a che le sue gambe furono così grosse che non
poteva stare in piedi a lungo, ed aveva
costantemente dolore. Da allora cominciò anche ad
avere dolore di petto. Nel 2000 trovai uno
specialista che diagnosticò un linfodema e per il
quale raccomandò la terapia. Il linfodema è una
complicazione della malattia mitocondriale? G.E.
Risponde:
Richard
Boles, MD
Nella mia personale esperienza, i gonfiore e/o
dolore localizzato sono comuni in bambini e
adulti con malattia mitocondriale. Possono anche
avvenire cambiamenti nel colore e/o temperatura
della pelle. Di solito sono coinvolte le braccia
e/o le gambe, ma sono colpite anche la faccia
e/o il torso (inclusa la gabbia toracica) . come
altri "sintomi mito", il problema di solito va e
viene, spesso scatenato da stress (digiuno,
febbre, malattia, esercizio, eritema, ecc.).
molto spesso il problema è meno grave di ciò che
lei descrive, ma in alcuni casi può essere
grave. Di solito, c’è una predisposizione
ereditaria in linea materna.
I credo che questi cambiamenti sono
manifestazioni di disautonomia (un controllo
anormale della parte automatica del sistema
nervoso) (sistema vagale ndt), come capita di
solito in individui con almeno uno altro segnale
di disautonomia (emicrania, episodi di vomito,
riflusso, costipazione grave, tachicardia,
iperventilazione, cambiamenti della temperatura
corporea, ecc.). E’ importante evitare (quanto
più possibile) ogni situazione scatenante. In
alcuni casi, possono pure essere di grande
aiuto, semplici trattamenti con i vari ibuprofen
(Advil, Motrin), caffeina, zucchero e liquidi
(gli ultimi 3 si trovano insieme nella coca cola
e nella Mountain Dew). L’amitriptilina (Elavil)
o ciproeptadina (Periactin) sono di solito di
aiuto. comunque, come ogni farmaco, ci sono
potenziali effetti collaterali e pertanto la
prego di discutere con il suo o suoi dottori
prima di provare qualsiasi cosa.
Limpodema è un termine descrittivo; molte
differenti malattie possono causarlo, e pertanto
questa "diagnosi" non fu fatta in errore. A
proposito dei farmaci diuretici che furono dati
a suo figlio, il mio consiglio è di continuare
ad usarli se sono di aiuto, ma controllare
attentamente la disidratazione , dato che questa
può causare scompensi metabolici e gravi
conseguenze in individui con malattia
mitocondriale.
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Domanda
41
Pomate e dolore.
Recentemente il mio dermatologo mi ha prescritto
una lozione per la mia pelle secca chiamata
Lac-Hydrin 12%. Ogni volta che applico questa
crema sulla mia pelle provo dolore muscolare
persistente. Se osservo gli ingredienti noto che
essi contengono acido lattico. è questo una
conseguenza per i pazienti mitocondriali? Y.B.
Risponde:
Truce h. coke, MD
No. L’acido lattico, perfino perfino quando
viene iniettato nel flusso sanguigno, non causa
dolore. Il dolore che chiunque sente dopo un
esercizio vigoroso non è dovuto all’acido
lattico. ci
sarà
qualcosa
d’altro nella crema che causa dolore.
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Domanda
40
Ipertensione
intracranica.
La BIH (ipertensione intracranica benigna) o
qualcuno dei sintomi seguenti può essere collegato
alla miopatia mitocondriale?
visione annebbiata
aureola attorno all’esterno dell’occhio
assieme con un effetto tunnel progressivo
H.P.
Risponde:
Richard Boles, MD
Episodi di visione annebbiata e/o distorta
(includendo "l’effetto tunnel") sono comuni
nell’emicrania. Il mal di testa non deve essere
presente necessariamente. L’emicrania è molto
comune In una ampia varietà di disturbi
mitocondriali. Non sono a conoscenza di un
qualsiasi collegamento tra l’ipertensione
intracranica e la miopatia/malattia
mitocondriale.
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Domanda
39
Farmaci nella
mito.
Alla nostra nipotina di 7 anni è stata
diagnosticata una mito, con fibre rosse
sfilacciate. Lei è attiva con i soli sintomi
clinici di debolezza muscolare. c’è qualche
informazione sul prodotto chiamato Ambrotose
fornito dalla Mannateck company del Texas? V.W.
Risponde:
Bruce H. cohen, MD
L’Ambrotose e altri prodotti simili non sono
stati studiati in modo sistematico per le in
malattie mitocondriali. A parte il
coenzima Q10,
la creatina monofosfato, la levo-carnitina e il
dicloroacetato, c’è molto poca informazione
riguardo alle varie vitamine o integratori. Per
quegli integratori sopra menzionati, ci sono
molto pochi dati, e questi dati non sono
pienamente convincenti, ma gli studi non erano
stati improntati per rispondere alla domanda
sarebbero stati di aiuto nel lungo periodo.
Ho avuto alcuni pazienti trattati con Ambrotose
ed essi ci giurano su (sulla sua
efficacia ndt). Altri lo hanno provato e
non hanno continuato perché non era loro di
aiuto. I non vedo come potrebbe procurare
qualche danno ma questo non significa che io
dica che
sia sicuro. come
dovrebbe essere per tutte le decisioni, Lei
dovrebbe discutere questo con il dottore del
vostro nipote.
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Domanda
38
Sonno difficile
e mito.
Non dormire è comune nella malattia mitocondriale?
G.E.
Risponde:
Bruce
H. cohen, MD
I problemi del dormire sono molto comuni negli
neonati, bambini e adulti con malattie
mitocondriali. I non credo che ci sia un qualche
studio nella letteratura che risponda a questa
questione. Nella sindrome di Angelman, che
condivide molte caratteristiche con la malattia
mitocondriale (acidosi lattica, bassa attività
della catena respiratoria ETc in quello che
proviene da biopsia, microcefalia, attacchi
epilettici,
ritardo nello sviluppo e caratteristiche
autistiche) l’insonnia è parte della malattia. I
commenti riportati sotto sopra riflettono le mie
impressioni.
Dividerei il problema in due categorie:
1) difficoltà a prendere sonno
2) difficoltà a rimanere addormentati
I credo che alcuni disturbi cerebrali risultino
da anormalità della ciclicità nel ciclo
sonno-veglia. Non sono un esperto nel campo del
sonno e non sono in grado di fornire dettagli.
ci sono tre centri nel tronco cerebrale che
mediano l’insonnia, il sonno REM (sogni) e sonno non-REM . Le interazioni bilanciate di questi
centri mediano i normali modelli di sonno e se
uno o più non sono funzionanti, ci potrebbe
essere l’apparizione di problemi di sonno o
problemi nel mantenerlo. Per questi problemi si
usano farmaci ma sono non molto efficaci. La
melatonina è talvolta di grande aiuto. Non ci
sono pozioni magiche.
La fame (sia la sensazione di fame che noi
conosciamo, o la fame metabolica possono
interferire con il sonno). E’ per questo che uno
spuntino notturno è di aiuto in alcuni.
Il dolore è anche causa di problemi del sonno.
Per i miei pazienti prescrivo Neurontin per il
dolore corporeo, muscolare e dei nervi, con un
certo beneficio.
La depressione può causare problemi di sonno.
L’apnea durante il sonno, sia centrale (il
cervello non controlla il processo di
ventilazione) o ostruttiva (dovuta alla
debolezza dei muscoli laringoesofagei o
all’obesità) può causare difficoltà con l’inizio
del sonno o causare ripetuti risvegli.
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Domanda
37 Disautonomia
nella mito.
A nostro figlio di 2 anni e mezzo è stata
diagnosticata una carenza del complesso IV a
seguito di una biopsia muscolare. Ha un basso
tono, ristagno esofageo, riflusso gastrico,
stridori, sviluppo globalmente ritardato,
intolleranza al caldo, sudorazione eccessiva e
sembra avere ogni sei mesi crisi tali da
richiedere l’ospedalizzazione e alla
somministrazioni di liquidi tramite flebo IV
sebbene tutti i suoi elettroliti del sangue e gas
del sangue siano normali. Nella ospedalizzazione
scorsa hanno notato una pressione sanguigna che è
perdurata fino al suo ritorno a casa. I suoi
valori medi erano circa 125/65-70 lui ha 2 anni e
7 mesi ed è alto 93 cm. Ha iniziato ad avere
eritema con eruzioni al torace, mentre il collo ed
il viso sono caldissimi ed irritati. Inoltre,
vomita 2-3 volte a giorno a partire da circa un
anno fa e non sembra rispondere a cambiamenti
nella composizione, o volume della dieta o dei
farmaci. Le sue funzioni cardiache e renali sono
ottime. Questi sintomi possono essere correlati
con la disfunzione autonomo, e se è così sarebbe
in grado di suggerirci qualche trattamento? cMH
Risponde:
Richard
Boles, MD
Nella mia
esperienza, disfunzioni della
sistema nervoso autonomo (disautonomia) non è
infrequente in pazienti con malattia
mitocondriale. ciò che il vostro bambino ha e
che è probabilmente correlato con la
disautonomia sono disturbi della motilità
gastrointestinale (riflusso incluso),
intolleranza al caldo, sudorazione eccessiva,
ipertensione ed eritema cutaneo con eruzioni.
Alterazioni episodiche possono essere causate da
molti fattori, incluse crisi di disautonomia. Il
poco di vomito al giorno è probabilmente
secondario al riflusso.
Il trattamento per disautonomia è complicato e
richiede valutazione e la ricaduta della
conoscenza di uno specialista. Qualche volta,
può essere di aiuto la frequente assunzione di
carboidrati complessi (ma suona come questo sia
già stato provato e non sia stato di aiuto per
il suo bambino). Il trattamento farmacologico,
specialmente con amitriptilina (Elavil) è di
solito efficace per alcuni dei sintomi della
disautonomia, ma non è sempre appropriato per
tutti i pazienti. Se usata, si dovrebbe eseguire
un ECG prima e dopo dell’inizio del trattamento
per la possibilità di un prolungamento del QTc o
di altri disturbi del ritmo.
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Domanda
36 Farmaci e
controllo dei movimenti nella mito.
Il
mio neurologo pediatra mi domanda di chiedere
riguardo all’uso del clonazepam e
Tetrabenazine per i movimenti coreoatetoidi nei
pazienti mitocondriali . c.H.
Risponde: Bruce H.
cohen, MD
Alcuni
bambini (e adulti) con citopatia mitocondriale
manifestano movimenti anormali. Questo è dovuto
al danneggiamento nei centri di motorio nelle
profondità cerebrali, quale sono le parti che
richiedono la maggior quantità di energia per
funzionare normalmente.
I nomi usati per descrivere i movimenti sono
difficili da pronunciare e la natura di ciascun
tipo di movimento si fonde spesso nella natura
di un altro tipo di movimento. La corea indica
dei movimenti che sono causati da contrazione
rapida di un gruppo dei muscoli di una
articolazione, ed hanno la caratteristica di
sobbalzi. Essi tendono sia a non avere larga
ampiezza di movimento sia movimenti non
flaccidi. (Si dovrebbero vedere par capirli). La
distonia è il mantenimento di posture anormali.
Questi due movimenti sono spesso visto in
combinazione e sono classificati come
coreoatetosi o movimenti coreoatetoidi.
Altri movimenti che comunemente possiamo vedere
nei pazienti mitocondriali includono tic
(torsioni della faccia e del collo), tremori
(piccoli movimenti a scossa - brivido), miocloni
(rapide scosse leggere) e emiballismi (movimenti
di tipo violento a larga scala).
c’è un lunga lista di farmaci che possono
essere usati per ridurre questi movimenti. Non c’è
un farmaco ottimale, e se in una persona
funziona può non farlo in un altra. Tutti i
farmaci hanno effetti collaterali.
La prima domanda è se sia necessario o no un
trattamento. Se i movimenti sono leggeri e/o non
interferiscono con la funzione, io tendo a non
intervenire.
L’uso di miorilassanti (Valium, clonazepam,
Baclofen ecc.) può essere di grande aiuto, ma
questo tende a provocare un effetto sedativo. Io
li uso solo quando i movimenti sono gravi e non
rispondono ad altri farmaci. ci sono farmaci
sicuri, ma sedanti. Io non uso tetrabenazine, a
causa degli effetti collaterali e della scarsa
efficacia nei pazienti che ho riscontrato.
Alcuni dei nuovi anticonvulsivi (Lamictal,
Keppra, Gabitril e Topamax) hanno ridotto questi
movimenti in alcuni dei miei pazienti, cosicché
io tendo ad iniziare con quelli. Ogni dottore ha
i suoi farmaci.............favoriti che gli
sembrano lavorare in modo soddisfacentemente con
i suoi pazienti .
Molti neurologi e pressoché tutti gli altri
dottori non trattano i disturbi del
movimento....essi sono una piccola (ed in
Trentino obbligatoriamente trascurata.... ndt)
parte della neurologia. Se questo sono le
premesse siano benvenuti gli specialisti dei
disturbi del movimento. Tutti i grandi centri
medici hanno uno di questi neurologi
specializzati. I quali di solito vedono solo
adulti ma spesso daranno consulto a neurologi
pediatrici per aiutarli in una situazione
clinica difficile.
Un fattore importante da ricordare nella cura
con farmaci è di tendere ad obiettivo.
Pianificare l’aumento dei dosaggi (partire da
una dose bassa ed aumentarla gradatamente fino
al massimo della dose efficace e tollerata), e
se i movimenti non migliorano, scartare il
farmaco e provarne un altro. Mantenere questi
farmaci per mesi non è una buona cosa. Questo
significa che lei può avere bisogno di chiedere
al suo dottore una visita mensile (invece di
ogni 3-6 mesi), cosi da accertarsi sull’aumento
o la diminuzione (dei farmaci) e pianificare le
prossime mosse.
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Domanda
35 comportamenti
nella mito.
Ho
problemi mitocondriali apparsi in età adulta,
ma non è ancora stato chiarito quali sono i
percorsi metabolici coinvolti. Mentre, trovo che
l’esposizione al freddo come pure l’attività
fisica può indurre considerevole debolezza,
scoordinamento e dolore nelle mie gambe e nei
miei piedi. Non so più quanto a lungo potrò
camminare in un giorno e come determinare
significato del dolore, che è il primo dei
sintomi che si manifestano il giorno che
cammino. Mentre cerco di rimanere il più attivo
possibile, non vorrei causare danni ai tessuti o
ai nervi. Può qualcuno suggerire una linea
guida per aiutare un paziente a determinare
quando continuare o troncare una attività? c.c.
Risponde:
Richard
Boles, MD
La
malattia mitocondriale
può essere
pensata come una crisi di potenza elettrica: le
luci tendono ad "abbassarsi" alla
richiesta di picchi di energia, per esempio
durante condizioni meteorologiche estreme quando
ognuno corre al riscaldamento o all’aria
condizionata. Similmente, nella malattia
mitocondriale le cellule del corpo soffrono nei
picchi di richiesta energia a causa della bassa
disponibilità di potenza, per esempio durante
il clima caldo e freddo, l’esercizio, la
febbre, le malattie in generale e lo stress.
Debolezza e dolore sono sintomi tipici di quando
il muscolo dispone di poca energia. Lo
scoordinamento può essere secondario alla
debolezza muscolare o al basso livello di
energia nei nervi.
Vorrei poter rispondere sta sua domanda riguardo
ad una linea guida per le attività, ma non
posso. In effetti, nessuno lo può, eccetto
forse lei stesso. Quando ha dolore o debolezza
rilevanti, quello è il momento di fermarsi. L’ammontare
delle possibili attività varia sostanzialmente
tra i pazienti, e, come lei stesso ha rilevato,
c’è una tremenda variabilità da momento a
momento perfino nello stesso paziente.
In alcuni pazienti, l’esercizio può causare
rabdomiolisi (rottura del muscolo). Altri
potenziali fattori scatenanti la rabdomiolisi
sono la malattia, la febbre, il digiuno, l’alcool
e lo stress. Si dovrebbe sospettare la
rabdomiolisi quando le urine diventano
"color coca cola". Se esso è
presente, l’attenzione medica dovrebbe
immediatamente rivolta all’idratazione (per
bocca o per vena) per evitare il possibile danno
renale.
Prego di non prendere questa affermazione
pensando che l’esercizio sia pericoloso e
debba essere evitato. Molti specialisti della
"mito" sono fermamente convinti del
contrario: che esercizio è necessario e che
può aumentare la forza e la resistenza
muscolare, come pure sarebbe bene in generale in
pazienti con malattia mitocondriale. Il miglior
consiglio è la moderazione: Non esagerare, non
astenersi. Esercitare frequentemente fino alla
personale tolleranza (la quale varierà da
momento a momento), e fermarsi quando i sintomi
diventano significativi.
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Domanda
34 Tasso lattato -
piruvato.
So
che un tasso di lattato:piruvato maggiore di 20
potrebbe suggerire che un individuo ha un
disturbo oxphos. Mi può dire perché? Questo
tasso va riferito anche al lattato e piruvato
urinari, ai campioni di sangue, ai fluidi
cerebrospinali, o a tutti e tre? A.J.
Risponde:
Bruce H.
cohen, MD
Qui
lei potrebbe voler superare la letteratura nel
campo del metabolismo. Non è facile spiegarlo.
comunque, se segue la linea dei dottori, si
farà tutto con molto buon senso. Ora iniziamo.
Il tasso del lattato piruvato riflette il tasso
da NAD+ a NADH.
Il glucosio è convertito in piruvato, il quale
entra nel ciclo dell’acido citrico, dove viene
generata una grande quantità di energia NADH.
Il sistema di trasporto degli elettroni accetta
l’elevata energia del NADH e quando questo è
riconvertito in NAD+ gli elettroni vengono
pompati attraverso la membrana interna
mitocondriale. La carica creata con questo
potenziale elettrico potrà essere usata per
generare l’alta energia usabile sotto forma di
energia (ATP) a partire dall’ADP.
Se la catena di trasporto degli elettroni non
lavora, lo NADH non può essere convertito in
NAD+ (e non può essere prodotta energia ATP).
con la conversione del normale prodotto chimico
intermedio piruvato in lattato (che non ha un
ruolo nel corpo umano), il corpo è in grado di
convertire tutti gli NADH extra che si
accumulano in NAD+. Perché è importante
questo? Perché un passaggio della glicolisi (l’insieme
set di reazioni dove glucosio è convertito in
piruvato) succede così giusto per fare un poco
di ATP con la conversione di NADH in NAD+.
Ricordo che la glicolisi non richiede nemmeno
ossigeno. Dunque, il corpo ha sviluppato una
via, convergendo il piruvato in lattato, per
rigenerare un composto (NAD+) che può
essere
usato per tirare ancora un poco di ATP quando la
catena di trasporto degli elettroni non sta
lavorando o quando non c’è attorno abbastanza
ossigeno. Il corpo non usa il lattato, ma
questo è un meccanismo compensatorio per
mandare l’inutilizzabile NADH indietro a NAD+
il quale viene girato in aiuto per generare
ancora un poco di ATP. Facendo così, comunque,
viene fatto più piruvato, con il risultato di
peggiorare la situazione dell’acidosi lattica.
Quello che accade all’interno del il corpo
durante una crisi mitocondriale o di carenza di
ossigeno è che cresce il tasso del lattato su
piruvato. Il tasso di 20:1 è quello che si
trova nella letteratura. Questo si dovrebbe
applicare pure al cSF (liquido cerebrospinale).
Io non lo userei con le urine comunque.
Alcuni punti chiave comunque:
1. MOLTI centri medici non fanno correttamente
il piruvato. A meno che il sangue non sia
istantaneamente deproteinizzato, non c’è un
metodo standard d’oro per l’esecuzione dell’esame.
2. Se il lattato non è aumentato, al diavolo
guardare il tasso. Non è importante. In altre
parole, il solo caso in cui è importante il
tasso lattato/piruvato è quando il lattato è
alto.
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Domanda
33
coenzima Q10 e
sperimentazione sui vermi.
Ho
letto recentemente un articolo riguardo gli
effetti negativi del co enzima Q sui vermi. L’articolo
era riguardo uno studio che indicava che vermi
ai quali viene dato co Enzima Q hanno avuto la
vita abbreviata di alcune spanne. Quali sono le
implicazioni di questo studio per i pazienti
mito? JB
Risponde:
Salvatore
DiMauro MD
Anch’io
ho letto quell’articolo ed ho riflettuto
riguardo le sue potenziali implicazioni per gli
umani. Per primo, naturalmente, uno si deve
mettere in testa che l’estrapolazione di dati
ottenuti dai vermi alla situazione umana è
pericoloso. Secondo, la mia reazione intuitiva
è che, in natura, troppo pochi e troppo tanti
buoni pensieri possono essere pregiudizievoli.
chiaro, pazienti con carenza primaria di
CoQ10 sono gravemente malati e beneficiano della
integrazione con il CoQ10. Quando eccediamo nel
dare CoQ10? Stiamo studiando questa questione,
con l’obiettivo di stabilire la dose minima di
CoQ10 necessaria per raggiungere un livello
massimo nel sangue. comunque, è dunque chiaro
dalla nostra esperienza con pazienti con
carenza di CoQ10 e pazienti ALS , e dall’esperienza
del Domande di studio della Huntington
(pubblicato nell’ultimissimo numero di
Neurology) che dosi alte di CoQ10 sono bene
tollerate dai pazienti .
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Domanda
32
coenzima Q10 e
sperimentazione sui vermi.
Ho
letto recentemente un articolo riguardo gli
effetti negativi del co enzima Q sui vermi. L’articolo
era riguardo uno studio che indicava che vermi
ai quali viene dato co Enzima Q hanno avuto la
vita abbreviata di alcune spanne. Quali sono le
implicazioni di questo studio per i pazienti
mito? JB
Risponde:
Bruce H.
cohen, MD
Trovo
questo molto interessante ed emergono diversi
punti:
1. Molte poche cose nella vita e nella medicine
sono senza costo e senza rischi. La vitamina A
è essenziale per la vita ma troppa (25.000 UI
al giorno possono causare in alcune persone
danni al fegato ed agli occhi. La vitamina B6,
in leggero sovradosaggio (500 mg al giorno) può
causare danni ai nervi negli esseri umani. Ora
ci sono dati che suggeriscono che nelle forme di
vita primitive, l’eccesso di CoQ10 abbrevia la
vita.
2. Si dovrebbe usare cautela riguardo l’uso
dei dati su animali quando si prendono decisioni
riguardo la salute e le malattie umane. Per
esempio, scienziati sono stati in grado di
curare molte forme maligne di cancro al cervello
in topi di laboratorio per oltre 20 anni, ma non
hanno trovato la via giusta per gli umani.
Inoltre, cibo come la cioccolata può essere
velenoso per i cani ma innocuo (alcune
definizioni salvano la vita) per gli umani. ci
possono essere nei vermi dei fattori che è
giusto non trasportare alla fisiologia umana.
3. I vermi non hanno a malattia mitocondriale.
4. A dispetto dei costi e degli inconvenienti,
molti dei miei pazienti che iniziano con CoQ10
continuano con esso poiché procura alcuni
benefici, i quali sono difficili da misurare, o
perché loro (ed i loro dottori) credono che
"faccia senso" ficcare un gruppo di
malati in un trattamento senza una cura.
5. In rare occasioni , ho visto un bambino o
adulto con una reazione negativa al CoQ10.
Questo ha incluso ansietà, iperattività e
comportamento disadattivo, e recentemente un
drammatico incremento degli attacchi (anche se
contemporaneamente erano stati aggiunti altri
integratori). Noi non abbiamo una spiegazione
per questo.
6. Gli autori dello studio fanno un buon lavoro
spiegando la trappola in questo studio. In certe
condizioni i farmaci antiossidanti possono
comportarsi come farmaci ossidanti, come questo
studio probabilmente dimostra. Nostra nonna ci
diceva " troppo pochi e troppo tanti buoni
pensieri ......"
Questo ci deve porre la questione di sempre se
il Q10, o altri integratori, siano di aiuto o no
per ogni singola persona. Molti medici del campo
credono che una prova per il coenzima Q10 sia
indicata per chi ha una citopatia mitocondriale,
ma tutti noi vorremmo sapere se ha senso
continuare con questo integratore in una persona
che non sembra mostrare alcuna forma di
miglioramento. Io non penso che i livelli del
coenzima Q10 siano la risposta ad una o l’altra
delle domande, sebbene potrebbe avere una certa
importanza conoscere quale sia il livello del
CoQ10 in una persona prima e dopo trattamento. I
risultati di questo studio non influenzeranno in
pratica le vie della medicina. Avendo riguardato
recentemente la letteratura per un capitolo
scritto da me e dal Dr. Gold nella monografia
del Dr. Shoffner sulle malattie mitocondriali, i
dati suggeriscono il che
coenzima Q10 e la levocarnitina vanno provati in ogni paziente con
una citopatia mitocondriale.
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Domanda
31 confronto
idebenone
coenzima Q10.
A
mio figlio è stata diagnosticata una malattia
mitocondriale. Nella pubblicazione "Winter
2000 UMDF" nell’articolo "
Mitochondrial Disease in Perspective Symptoms,
Diagnosis e Hope for the Future (Malattia
mitocondriale sintomi prospettive, diagnosi e
speranze per il futuro)", Ho letto che l’idebenone
agisce sui sintomi nervosi più facilmente. Il
mio medico vorrebbe prescriverglielo, ma è
insicuro sul dosaggio. Mio figlio pesa 10 ,4 Kg
ed ha 3 anni. Dove possiamo trovare più
informazioni? D.W.
Risponde:
Bruce
H. cohen, MD
Idebenone
è una molecola simile al
coenzima Q10. Essa non
è al momento disponibile negli USA, sebbene
abbia sentito che qualcuno sia in grado di
procurarlo facilmente da fonti oltreoceano. Io
non so dove si possa ottenere questo prodotto.
Il vantaggio riportato è che esso arriva dentro
il cervello meglio del
coenzima Q10. Ho parlato
con un europeo esperto che usa l’idebenone ed
ho sentito che lui lavora altrettanto o meglio
che con il
coenzima Q10, ma questo era basato su
una esperienza limitata ed al di fuori del
contesto di uno studio attualmente. Ho dunque
parlato ed ho sentito con questo non c’erano
miglioramenti o peggioramenti. Per questa
ragione, io non raccomando questo integratore a
tutti i miei pazienti .
ci sono state riportati numerosi casi indicanti
aumento nella forza, nella acuità visiva,
intelletto ed altri fattori neurologici.
comunque, non sembrano essere riportati tutti i
casi. I dottori do scrivono di casi in cui la
terapia ha mancato. L’Idebenone può essere di
grande aiuto nella cardiomiopatia associata con
disturbi mitocondriali ed è stata studiata come
indicazione molto specifica nella atassia di
Friedreich (una malattia che causa disturbo
mitocondriale disfunzione). Le dosi che ho
trovato nella letteratura variano tra 100-200 mg
al giorno per bambini grandi ed adulti ma non
sono stato in grado di trovare le dosi (per
poter rispondere a questa email) che sono da
usare in uno studio FA. Vorrei chiedere al sua
dottore di cercare gli studi FA o attraverso le
NIH se intende perseguire questo trattamento.
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Domanda
30 Apnea centrale
nel sonno e mito.
Soffro
di apnea centrale nel sonno apparsa al momento
della prepubertà, potrebbe spiegarmi come
progredisce o il possibile temporaneo stress sul
corpo? Dato che è stata diagnosticata una apnea
centrale nel sonno, può questa essere stabile e
non causare dei rischi significativi per la
salute o ci si può aspettare che una volta
iniziata essa continui e vada peggiorando?
L.S.
Risponde:
Bruce H.
cohen, MD
ci
sono
numerose cause dell’apnea durante
il sonno, e la risposta alla sua domanda dipende
dalla causa esatta. L’apnea nel sonno non è
comune nei disturbi mitocondriali ma l’ho
visto accadere. L’apnea nel sonno è rara e le
cause possono essere suddivise in due larghi
gruppi: l’apnea nel sonno ostruttiva e l’apnea
nel sonno centrale. Voglio offrire un punto di
vista semplicistico sulle notizie che ha
richiesto.
Le più comuni cause della ostruttiva sono l’obesità,
tonsille ingrossate, debolezza muscolare nella
gola. Queste sono facili da diagnosticare e
sebbene il trattamento non sia facile, esso è
generalmente efficace. Ho un paziente
mitocondriale che è sovrappeso ed ha muscoli
della gola deboli. Il suo sonno era interrotto
uno centinaio di volte ogni notte a causa della
apnea che sopravveniva come risultato di questi
problemi. Dormendo con un dispositivo chiamato
BiPAP, il quale "forza" continuamente
aria pressurizzata nel naso, può dormire senza
le ostruzioni ed i ripetuti risvegli. La sua
mente si è schiarita ed i suoi mal di testa si
sono risolti. ci sono comunque trattamenti
chirurgici alle apnee ostruttive nel sonno.
La causa dell’apnea centrale nel sonno
coinvolge un difetto nella regolazione della
respirazione durante il sonno. La parte del
cervelletto che controlla la respirazione e
altre funzioni del ciclo sonno -veglia può
essere affetta da una funzione mitocondriale
difettosa. Se questo è il caso, i problemi
possono aggravarsi nel tempo. Nel peggiore dei
casi, può risultare mortale. Spesso è
necessario un trattamento con l’uso di
dispositivi per la respirazione assistita, che
sono chiamati "polmoni artificiali".
Non esistono solo i polmoni artificiali, ma ci
sono due dispositivi che funzionano lo stesso.
Uno fatto a mo di tenda e l’altro appare come
una conchiglia di plastica dura a torta. La
persona dorme a lato dell’apparecchio, il
quale è attaccato ad una pompa che assiste la
respirazione creando una pressione negativa alla
gabbia toracica (così che i polmoni inspirano).
Attacchi e debolezza dei muscoli toracici
possono causare una apparente apnea di sonno.
Se si considera l’esistenza di un’apnea nel
sonno, la persona dovrebbe sottoporsi ad uno
studio del sonno in un laboratorio a ciò
attrezzato, facendo un consulto fra pneumologo,
un otorinolaringoiatra e pure un neurologo, per
arrivare a stendere un piano di trattamento.
La linea di fondo è che l’apnea nel sonno
apparsa possa essere parte di a citopatia
mitocondriale. Il trattamento dipende dalla
causa. come per ogni nuovo segno dia malattia,
è impossibile fare previsioni.
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Domanda
29 Dosaggio del
coenzima Q10.
Quali
sono i possibili effetti collaterali dell’enzima
coenzima Q10? c’è una ragione perché sia
prioritariamente necessario un esame del sangue
per la vitamina E prima di prendere il coenzima
Q10. K.S.
Risponde:
Salvatore
DiMauro MD
Il
coenzima Q10 non è un enzima, ma un
componente naturalmente necessario della catena
respiratoria. Nella nostra esperienza (ed in
sintonia con la letteratura disponibile), non ci
sono effetti collaterali perfino con la dose
alta di (800 mg/giorno) di coenzima Q10. Non vedo una
qualche ragione per l’esame per la vitamina E.
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Domanda
28 Misura dell'acido
lattico corretta.
E’
possibile avere acido lattico molto alto in
esercizio, senza avere un disturbo
mitocondriale? Se così, quale potrebbe essere
un’altra causa? Gli esami per l’acido
lattico sono una procedura normale per cercare
disturbi mitocondriali? Y.B.
Risponde:
D.
M. Turnbull, MD, PhD
Si,
l’acido lattico può essere molto alto nell’esercizio
anaerobico o in un bambino piccolo strillante.
Questo è il motivo per cui è essenziale fare
la misura del livello dell’acido lattico solo
sotto condizioni basali o sotto un esame in
esercizio controllato accuratamente. Le
misurazioni dell’acido lattico nel sangue e
nel fluido spinale sono comunemente usate per
aiutare nella diagnosi di mitocondriale malattie
specialmente in bambini, ma solo in condizioni
di misura strettamente controllate.
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Domanda
27 Predominanti
fibre muscolari di tipo I.
Sarebbe
in grado di dirmi qualcosa riguardo la
predominanza di fibre di tipo I. Mio figlio ha
avuto una biopsia e questa mostrava che aveva
fibre muscolari di dimensioni irregolari è la
stessa cosa? che cosa deve farci pensare?
J.O.
Risponde:
John
Shoffner, MD
No,
non è necessariamente la stessa cosa. Spero che
aiuti il riassunto seguente. E’ una buona
domanda ma un poco complicata.
La predominanza di fibre di tipo I si riferisce
ad un aumento in numero delle fibre di tipo più
del livello previsto per un dato muscolo. Per
esempio, il tasso delle fibre di tipo I (OXPHOS
dipendente) sul tipo II (glicolitico) è circa
1:2 (Tricipite superficiale, bicipite, vastus
lateralis. Il ritrovamento non è specifico per
un certo disturbo e può essere visto in molti
differenti condizioni includendo la distrofia
miotonica, vari tipi di miopatia congenita, nei
muscoli delle gambe di bambini con piedi
caprini, disturbi mitocondriali, ecc. come può
vedere, trovare questo non indica la presenza di
un disturbo specifico. Le f di tipo I sono
generalmente più sottili delle fibre di tipo
II.
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Domanda
26 Biopsie post mortem.
Se
si interviene post mortem su un bambino con la
malattia di Leigh o un errore congenito del
metabolismo. Quali campioni dovrebbero essere
raccolti e come dovrebbero questi essere
conservati per confermare questa diagnosi ed
essere dunque in grado di esaminare per l’esatto
difetto che causa la Leigh ? J.M.
Risponde:
Salvatore
DiMauro MD
In caso di autopsie su pazienti con possibile sindrome di Leigh (o di ogni altro disturbo metabolico),
chiediamo di routine al medico patologo di congelare porzioni di dei seguenti tessuti: muscolo scheletrico, muscolo cardiaco, fegato, cervello, e rene
(circa l’ammontare di 1 g per ogni tessuto). Usiamo questi tessuti per analisi biochimiche, e se autorizzati, analisi molecolari.
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