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aggiornato
al 27 giugno 2007
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Domanda
75
Eredità e esame precoce dell'acido lattico.
A mia figlia è stata diagnosticata la
mito nella scorsa estate. Non abbiamo mai avuto una diagnosi
specifica. I dottori ci dissero che potremmo non sapremo mai perché lei
abbia ora insieme alla acidosi lattica, la cardiomiopatia ed una malattia
mitocondriale sconosciuta.
ci è stato detto che abbiamo una
possibilità su quattro di avere nel futuro bambini che risultino
affetti da questa malattia. Sono incinta alla decima settimana,
e vorrei sapere in quale momento dopo la
nascita del bambino possa essere eseguito l'esame dell'acido
lattico, e se possiamo eseguire gli esami sul cordone ombelicale
piuttosto che sottoporre il bambino a così tanti esami?
Possiamo trovare informazioni su questo, riguardo alla sua
diagnosi? Io mi chiedo se questo significhi la necessità di fare una biopsia muscolare.
Stiamo cercando di conservare le cellule staminali nella
speranza che questo possa essere di aiuto.
Risponde:
David .R. Thorburn, PhD
Avere perso un bambino con malattia mitocondriale, ed
essere nuovamente incinta deve trattarsi di un misto di
incoscienza e di speranza. I vostri ostetrici ed i vostri
pediatri devono sicuramente avere redatto un piano di gestione
in modo che conosciate quali esami possono essere fatti e quando
sul vostro bambino. Questo dovrà presumibilmente essere
fatto discutendone con un medico che sia esperto in malattie
mitocondriali. Senza conoscere i dettagli della malattia di
vostra figlia e quali esami sono stati fatti, non mi è possibile
fare un punto definitivo riguardo alla situazione. così il
meglio che possa fare sono alcuni commenti generali nella
speranza che questi possano esservi di aiuto nel discutere con il
vostro pediatra.
Penso che l'esame dei livelli
dell'acido lattico del sangue del cordone ombelicale sia
improbabile da eseguire. Non ho visto "valori normali" per
questi campioni e sospetto che probabilmente a portare ad alti
livelli l'acido lattico non ultimo sia
lo stress sul nascituro e sulla madre del prelievo vaginale.
Pertanto io dubito che
i risultati possano essere interpretati in modo significativo.
In tema di altri esami sul cordone
ombelicale, è possibile ricavarne una cultura di fibroblasti
cutanei. comunque, in base alle informazioni disponibili, non
posso realmente dire se questo possa essere raccomandato.
Dipende realmente da quanto siano stati estensivi gli esami
effettuati su
vostra figlia. Per esempio se le è stata fatta una biopsia
muscolare e sono stati trovati normali i livelli degli enzimi
della catena respiratoria, non si avrebbe l'indicazione per effettuare il medesimo esame sui fibroblasti del cordone
ombelicale. come regola generale, i fibroblasti non sono un buon
campione per indagare su una malattia mitocondriale, come la
maggior parte delle volte la
malattia può non essere li individuata anche se presente in campioni
di muscolo o di cuore.
E' probabile che i
vostri pediatri vi raccomandino l'esame dei livelli dell'acido
lattico nel sangue del vostro bambino entro i primissimi giorni.
Potrebbero anche volere avere l'esame cardiaco di Guthrie del neonato
per tracciare il profilo dell'acilcarnitina, con il quale si
possono scoprire alcune delle patologie mitocondriali legate
alla ossidazione degli acidi grassi che possono causare la
"cardiomiopatia mitocondriale". Questo esame sta diventando
parte di una routine degli screening neonatali e può essere già una pratica
presso il vostro ospedale. Sarebbe opportuno che vengano
richiesti gli 'esami ECG ed EEG, ed immagino che i vostri
ostetrici vi raccomanderanno una o più ecografia ad ultrasuoni nel
corso della gravidanza per tenere sotto controllo lo sviluppo
del cuore e del cervello del feto.
Mi dispiace di non
potere essere più specifico riguardo agli esami che dovrebbero
essere fatti e quando dovrebbero essere fatti, ma questo può
veramente essere pianificato solo dai vostri dottori alla luce
di tutte le informazioni cliniche e di laboratorio riguardo la
vostra prima figlia. Non mi sento qualificato a esprimere
commenti riguardo la conservazione del sangue del
cordone ombelicale nel caso di qualsiasi problema di salute. Eccetto che per malattie
del midollo osseo, la conservazione del sangue del cordone
ombelicale è ancora oggetto di ricerca.
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Domanda
74
Apnea notturna, Bi-Pap e tracheotomia.
Mio figlio ha tre anni, e gli è stata
diagnosticata la carenza del complesso I e recentemente gli è
stato messo un Bi-Pap per la notte. Dall'esame ENT risulta che il suo
palato molle collassa sulle sue vie respiratorie in completo
rilassamento per
attacco epilettico od in sonno profondo. E' comune questo? E
quanto? Se lui non
tollerasse il Bi-Pap, i nostri dottori suggeriscono la
tracheotomia. Quali altre opzioni abbiamo? Quale è il rischio di
questa procedura?
Risponde:
Andrea L. Gropman, MD
I bambini che hanno un basso tono corporeo possono avere
anche bassa tonia delle vie respiratorie. Questi bambini sono a
rischio di compromissione per le vie respiratorie se vengono
sedati con farmaci, o nello scatenarsi di una crisi epilettica
che li porti in uno stato di sonno profondo. Poiché il
sonno profondo o la sedazione limitano la capacità di
mantenere aperte le vie respiratorie nella fase aspiratoria, i dottori
raccomandano diverse opzioni. Una opzione è il Bi-Pap il quale
procura una depressione positiva sulle vie respiratorie
ristrette in modo che non collassino. ci sono anche altri
fattori, come quando ci sono altre anomalie del sonno come la
ipoventilazione, ecc o che risultino da uno studio del suo sonno
profondo. Non posso dire numeri esatti su quanto sia comune, ma
non è infrequente.
Se il Bi-Pap non funziona il
passo successivo potrebbe essere necessariamente la
tracheotomia. Questa si fa praticando un foro nella trachea ed
inserendo un tubicino con il quale si ottiene una comunicazione
con l'esterno. Io non so quali altre opzioni siano possibili
perché non conosco la storia di vostro figlio, per esempio se è
prematuro, la storia dei problemi respiratori, dei problemi del
sonno, degli studi sul suo sonno, e le manifestazioni della sua
malattia mitocondriale, e di ogni altra compromissione
neuromuscolare. I rischi della tracheotomia sono correlati al
rischio della sedazione, ed alle infezioni poiché attraverso il tracheostoma possono
entrare dall'esterno del corpo. Inoltre, se
il paziente ha secrezioni dense, le secrezioni
possono ostruire il tubo tracheale, e richiederne la sostituzione.
Inoltre, i pazienti con tracheotomia non sono generalmente in
grado di parlare, ma ci sono metodi e dispositivi che il
terapista può indicare per ovviare il problema. La famiglia
deve necessariamente imparare le cure da praticare sui pazienti con tracheotomia, come
l'aspirazione delle secrezioni, e il cPR. Se a vostro
figlio viene praticata la tracheotomia, potrebbe esservi
necessario in servizio infermieristico a domicilio.
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Domanda
73
complesso IV, acido lattico e alanina.
A mia figlia è stata diagnosticata la
carenza del complesso IV ed ha sempre un livello leggermente
elevato dell'acido lattico. Anche molti dei suoi amminoacidi
sono elevati. che cosa significa questo? Prima i suoi
amminoacidi non le erano mai stati misurati.
Risponde:
Michael Bennett, PhD FRcPath DABcc
In pazienti con acidosi lattica, il livello
dell'aminoacido alanina è frequentemente elevato. Questo poiché
alanina e lattato sono entrambi derivati dall'acido piruvico che
è il
primo composto che si forma nei disturbi della catena
respiratoria. Altre anormalità degli amminoacidi possono essere non
specifiche ed includere un aumento generalizzato di molti
amminoacidi in campioni prelevati dopo
un pasto. Livelli elevati
di tiroxina, fenilalaniana,e metionina indicano che ci può
essere un coinvolgimento del fegato nel processo della malattia.
Livelli elevati di leucina, isoleucina e valina indicano che il
paziente può avere digiunato per un periodo prolungato.
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Domanda
72
c.P.E.O.
A mio figlio di 25 anni è stata
diagnosticata la c.P.E.O ed ha perso tutti i movimenti degli
occhi. Non ci sono evidenze di depositi pigmentosi nella retina.
E' stato fatto un ECG che è risultato normale. E' stata fatta
una elettromiografia per cercare una patologia delle
giunzioni neuromuscolari che è risultata negativa. Gli esami per
la MELAS, MERRF, e NARP risultarono pure negativi. Venne fatta una biopsia
muscolare e risultò positiva per la miopatia mitocondriale.
E' possibile che la malattia
abbia colpito i suoi occhi e non altre parti del corpo?
Oltre alla fatica, non ha
altri sintomi ed egli lavora in media 55-60 ore alla settimana.
Inoltre, quando ero incinta soffrivo di forti nausee mattutine e mi
venne somministrato il farmaco bendictin a forti dosi, da 6 a 8
tavolette al giorno, e mi venne poi sospeso quando il farmaco venne tolto dal mercato per
i suoi effetti negativi sul feto. Potrebbe esserci una relazione
tra la malattia ed il farmaco, visto che una indagine completa
della storia familiare non ha dato segni della presenza della malattia?
Risponde:
D. M. Turnbull, MD, PhD
Presumo che con questo lei intenda dire che la biopsia mostra
evidenze di accumuli mitocondriali e di cellule negative per la
citocromo c ossidasi. La mia domanda sarebbe: la biopsia
muscolare è stata esaminata per le delezioni?
Se lui non ha segni di altri
coinvolgimenti il risultato è molto buono. Molti pazienti con
malattia mitocondriale che colpisce gli occhi non hanno
coinvolgimento di altri tessuti oltre ai muscoli. con la c.P.E.O.
si evidenzia che più lei è attivo meglio è. La stragrande
maggioranza dei casi in queste condizioni è ad ereditarietà
sporadica, e non c'è storia familiare di malattia
mitocondriale. Penso che sia molto improbabile che l'anormalità
mitocondriale sia dovuta al farmaco Benedictin. A un certo punto suo figlio
potrebbe avere bisogno di un intervento chirurgico per aiutarlo
nel problema delle palpebre ricadenti. E se questo è necessario
è importante che si rivolga ad un oftalmologo che sia
particolarmente competente in questa forma di chirurgia.
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Domanda
71
Autismo e secretina di maiale anche nella mito.
Sembra esserci una forte tendenza a
prescrivere iniezioni di secretina di maiale ai bambini con
autismo. c'è qualche ricerca scientifica che giustifichi l'uso
della secretina di maiale nei bambini con malattia
mitocondriale? che cosa pensa di questa pratica?
Risponde:
Bruce H. cohen, MD
La secretina è un neuropeptide, una proteina che svolge le
sue funzioni nel sistema nervoso, ed si comporta anche come
ormone nel corpo per controllare i processi digestivi. Essa
aiuta il pancreas e lo stomaco a secernere gli enzimi digestivi,
e stimola il fegato a produrre la bile, che aiuta ad assorbire i
grassi.
Alcuni anni fa la
secretina venne data ai bambini con autismo per vedere sa essa
portava miglioramenti. Sebbene ci furono alcuni bambini che
migliorarono, i risultati dello studio non furono di grande
effetto. ci sono state diverse critiche alla sperimentazione, ma
la Repligen corporation ritiene che il problema fu che la
secretina non aveva la forma ottimale, e essi stanno conducendo
un'altra sperimentazione clinica usando secretina umana
sintetica. La secretina è disponibile presso qualsiasi dottore
negli Stati Uniti, ma ha una cattiva fama all'interno della
comunità medica poiché venne usata senza uno studio adeguato e i
dottori che la davano ne approfittarono enormemente. Un
dottore
non beneficia neanche di un centesimo consigliando il
coenzima Q10 per esempio, ma potrebbe guadagnare più di 500 dollari per
ciascuna dose di secretina senza lavorare o quasi, cosicché ci
sono dottori che hanno cliniche di pazienti ai quali
somministrano la secretina, facendo migliaia di dollari al
giorno senza nemmeno studiare i risultati. Questo comportamento
cozza con quello di altri dottori che spenderanno 5 anni della
loro vita studiando e aggiornando i dati senza alcun ritorno
economico.
Non sono a conoscenza di
sperimentazioni che usino la secretina in qualsiasi forma su
bambini con malattie mitocondriali. comunque la Repligen
ha una sperimentazione aperta per l'autismo, e lei può trovare
informazioni nel seguente sito:
http://www.repligen.com/News/PressReleases/pr030325.html
Ho trovato che il seguente collegamento è una fonte eccellente
di informazioni sulla secretina, con altri eccellenti
collegamenti:
http://curry.edschool.virginia.edu/sped/projects/ose/information/secretin.html
Appoggio al 100% ciò che la Repligen sta facendo. Stanno
studiando l'uso della secretina in modo responsabile. I pazienti
non devono pagare per partecipare allo studio, e ricevono il
farmaco gratis ed i dottori non guadagnano alcun denaro per
sottoporre i loro pazienti allo studio. Se i risultati saranno
positivi o negativi, essi verranno riportati. Poiché i giornali
medici sono una minoranza rispetto alle altre riviste, i
risultati positivi finiranno più probabilmente su un giornale
medico importante. I risultati negativi collocheranno il farmaco
nell'insieme di quelle altre terapie che non sono state di
aiuto, sebbene molte di queste "altre terapie" non sono state
studiate in modo rigoroso.
Lei chiedeva "Perché non ci
sono studi sulla secretina nelle malattie mitocondriali?"
1)
E necessario che un medico se ne interessi. 2) Il dottore
deve scrivere una proposta e questa deve essere approvata e
finanziata da una industria farmaceutica e dalle sue
istituzioni. 3) ci deve essere un chiaro obiettivo finale per
la sperimentazione.
L'ultimo punto è il più difficile
nelle malattie mitocondriali. Ho indirizzato questa richiesta
nell'articolo scritto dal Dott. Gold e da me, che si può leggere
per mezzo dei collegamenti sul sito web della UMDF. Poiché ogni
persona con una malattia mitocondriale è differente, e poiché ci
sono una dozzina di aspetti importanti che dovrebbero essere
studiati (attacchi epilettici, intelletto, funzioni cardiache,
forza), e poiché i modelli statistici richiedono un enorme
numero di pazienti, se si studia più un aspetto, è quasi
impossibile fare uno studio. Il dott. Robert Naviaux sta
lavorando a questo problema da una decina d'anni, e Repligen ci
sta attualmente aiutando nella progettazione di una
sperimentazione nelle malattie mitocondrial.
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Domanda
70
Riflusso e sinusite cronica.
L'otorinolaringoiatra di mio figlio mi ha
chiesto se c'è qualche possibilità che la sinusite cronica, la
rinite e la poliposi possano essere correlate ai suoi problemi
metabolici. Lui è stato
già
sottoposto a tre interventi chirurgici
alle sinusoidi negli scorsi due anni e mezzo. La sua diagnosi
ufficiale è ipertermia maligna con difetti mitocondriali, difetti
sconosciuti.
Risponde:
Richard Boles, MD
Non sono a conoscenza di un qualche collegamento, eccetto
che il riflusso gastroesofageo GERD è comune nella malattia
mitocondriale, e il GERD può infiammare il tratto nasale
causando infine questi problemi.
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Domanda
69
Traumi e herpes nella mito.
Otto anni fa ho avuto la diagnosi di
citopatia mitocondriale. In una visita dalla mia neurologa, che
sta cercando di imparare qualcosa sulle malattie mitocondriali,
notò che, eseguendo il l'esame della sensibilità della
fronte, che c'era una
differenza
appena attraversava la linea di mezzo. Io le
ho avute sino da piccola. Potrebbe essere una componente della
malattia mitocondriale, visto che ho saputo di due altre persone
con la mito a cui è capitata la stessa cosa.
La mia neurologa
pensa che non dovrebbe dipenderne visto che non lo aveva mai notato
prima.
Risponde:
Andrea L. Gropman, MD
E' possibile che lei abbia avuto una storia di herpes
zooster da bambina, o un trauma da un lato del viso? Questo
potrebbe spiegare la differenza di sensibilità che lei descrive.
Non sono a conoscenza che questo si riscontri comunemente nelle
citopatie mitocondriali
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Domanda
68
MERRF ereditarietà.
come viene condotto l'esame per la MERRF?
Se la mutazione è presente ed il paziente è asintomatico il
risultato dell'esame sarà
ancora
positivo? Può saltar fuori che una
donna con la sindrome MERRF abbia sintomi che non coincidono con
la diagnosi classica di MERRF?
Risponde:
K. Michael Gibson, PhD, FACMG
L'esame per la MERRF consiste nel fare una analisi del DNA,
la quale viene eseguita
più probabilmente sul sangue, ma può
essere fatta su ogni tessuto dal quale possa essere ottenuto DNA
genomico. UN paziente può essere asintomatico e
contemporaneamente positivo per la
mutazionee.
Sebbene non ne sia completamente certo, sulla base
della eterogeneità che si vede nelle malattie metaboliche, dovrò
dire che sì, può saltare fuori che una donna che ha la sindrome
MERRF può avere sintomi che non coincidono con la diagnosi
classica di MERRF.
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Domanda 67
GAII diagnostica.
A mio figlio è stata diagnosticata la GA2
nel giugno del 2002. Ha un profilo anormale della acilcarnitina
e l'esame dei fibroblasti cutanei che ha suggerito la GA2. La
sua diagnosi concreta deriva da un esame dell'analisi
enzimatica.
I risultati mostrarono un difetto negli enzimi
della ETF-QO. Ulteriori esami degli enzimi per la conferma dei
risultati, risultarono normali. Ora, sulla base di ciò che ci
venne detto circa l'esame dei fibroblasti cutanei, io non vedo
cosa fare della diagnosi di nostro figlio. ci venne detto che
esso
dipende dalla condizione delle cellule cutanee e da come
vennero
esaminate.
Ora, ritorniamo alla
"probabile
GA2". Può
essa veramente alterare i risultati di questa diagnosi? Si
devono riesaminare nuovamente i fibroblasti cutanei? Quanti tipi
di risultati differenti possono uscire da una biopsia cutanea?
Risponde:
David .R. Thorburn, PhD
Non sono un esperto di GAII e prima di rispondere a questa
domanda ne ho discusso con numerosi colleghi. E' veramente
difficile dare una risposta chiara ed analitica ad una domanda
per la quale non ho una diretta esperienza,
non conoscendo i
dettagli
dei suoi esami
e quale laboratorio
li ha effettuati.
La mia impressione è che
la diagnosi sia da
considerare "probabile" piuttosto che definitiva. Il suo medico potrebbe
essere più
in grado di darle più riscontri al riguardo e se ciò che pensa
sia molto molto astruso da definire o no.
La mia esperienza con l'analisi degli
enzimi fibroblastici è che essi diano raramente risultati
discrepanti ripetendo le analisi. ci sono infine 3 possibili
ragioni per questo:
(1) Talvolta c'è relamente una
spiegazione biologica. Ho avuto tre simili esperienze di prima
mano. Alcuni delle carenze enzimatiche della catena respiratoria
possono tendere alla normalità in colture prolungate dovute al
cambiamento del rapporto fra il genoma mitocondriale sano e
quello malato. Similarmente in alcune ragazze con
patologie
collegate al cromosoma X come la carenza di piruvato
deidrogenato, un'area di pelle
può realmente esprimere più
geni malati di quelli sani. Gli altri esempi che notammo
recentemente fu una linea cellulare che aveva perso una delle due
copie di un particolare cromosoma, il che poteva
avere un effetto su alcune attività enzimatiche. Questi due
primi esempi non hanno rilevanza per la GAII,
ed il terzo esempio è probabilmente molto raro. comunque è
concepibile che altri meccanismi possano causare questo,
così come i fibroblasti agiscono su molti cicli della divisione cellulare
(invecchiando), il
campione degli enzimi che loro esprimono può cambiare. Questo
viene notato solitamente
solo dopo un numero di divisioni molto basso o molto
alto.
(2) Occasionalmente possono esserci
problemi con le attrezzature o con i reagenti ma tutti i
laboratori fanno molti sforzi per evitare e trovare questi
problemi tecnici.
l(3) Il lavoro di laboratorio
diagnostico comporta un lavoro molto duro per evitare ogni
errore come l'uso di una linea cellulare errata o il dimenticare
di aggiungere qualcosa, ma è impossibile completamente evitare
l'errore umano, così questo può occasonalmente portare a
risultati discrepanti.
con tutte queste spiegazioni, io
penso che sia più
probabile che il risultato normale
debba essere quello
"errato", ma non
è possibile dirlo in termini assoluti. così
dunque è apparentemente ciò che è avvenuto nel
suo caso cessendo più
probabile un falso
risultato
negativo che un falso
positivo.
Per quanto riguarda la ripetizione dell'esame
della biopsia cutanea o meno, c'è qualcosa che lei deve
discutere con il suo dottore di riferimento insieme con il
centro dove gli esami vengono condotti. Essa dipenda da un certo
numero di cose, incluso il come si è arrivati a concludere la
diagnosi, e se
ulteriori esami influenzeranno il trattamento
di suo figlio o il consiglio genetico, e
ovviamente
l'insieme dei costi e se siete o meno coperti da assicurazione.
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Domanda 66
Ossigeno valutazione sulla opportunità della
prescrizione.
Mio marito è affetto da malattia
mitocondriale ma non sappiamo quale. Lui fa ossigeno a 2 litri
costanti mo ora ci siamo trasferiti in Virginia e qui
all'ospedale dei Veterani dicono che l'ossigeno deve essere
somministrato fino alla
concentrazione ematica
della
percentuale dell'88% e lui ha 92%.
Il problema sta nel fatto che se lui riceve l'ossigeno
in modo discontinuo lui è molto stanco. Lui dice che va molto
meglio se inala ossigeno, ed io sto cercando informazioni sulla mito
e la necessità di ossigeno in modo che possa riceverlo ancora,
poiché devo dimostrarlo all'ospedale Salem Vets Hospital a
Salem, in Virginia. E' possibile scrivere qualcosa da parte di
un dottore specializzato in mito?
Risponde:
Bruce H. cohen, MD
La risposta alla sua domanda va intesa come una mia
visione
"politica".
I fatti sono questi: Negli Stati Uniti
tutti i dottori possono prescrivere ossigeno. comunque, le
compagnie di assicurazione non lo pagano se non esistono
determinate condizioni. Una di queste condizioni è che il
livello dell'ossigeno nel sangue, sia determinato con un
ossimetro a pulsazioni, quella cosa che viene infilata sul dito,
il quale deve indicare che il livello di
concentrazione dell'ossigeno
sia inferiore a certi
valori. Non sono al corrente dei valori validi per questo anno,
ma presumo che si tratti dell'88%, come dice nella sua nota.
Vi suggerisco di chiedere al vostro
dottore se possa esserci un
qualche altro
esame da fare per giustificare la
necessità di ossigeno.
Ecco la mia opinione politica: Al
fine di risparmiare denaro, il governo e le assicurazioni hanno
preso una determinazione "fa (solo) sentirsi meglio il paziente"
l'altra faccia del ragionamento è che questi deve pagarsi
l'ossigeno.
c'è una buona ragione per cercare di esercitare un
controllo sull'uso dell'ossigeno. costa molto denaro e non deve
essere prescritto se non c'è una buona ragione. Ed io ammetto
che nel passato si sia probabilmente esagerato nel prescrivere
l'ossigeno. capita così che a suo marito non venga pagata la
somministrazione dell'ossigeno perché si era fatto un cattivo
uso delle prescrizioni nel passato.
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Domanda 65
Esercizio fisico.
Sono una donna di 44 anni e mi è stata
recentemente diagnosticata una miopatia mitocondriale, con
mutazione eteroplasmica (A10750G) nel gene ND4L.
E' preferibile "conservare"
energia usando una carrozzina, o non usarla
sebbene
il mio
corpo ne soffra molto e si esaurisca quasi
subito, senza carrozzina? E' possibile per
un paziente con malattia mitocondriale migliorare le proprie
condizioni? Potrebbe essere di aiuto
nuotare o
praticare altri
sport nella speranza di innalzare la mia soglia del dolore
e ritardare l'affaticamento? Ed
inoltre l'affaticamento è sempre il primo sintomo
della malattia
mitocondriale?
Risponde:
Andrea L. Gropman, MD
Questa è una domanda interessante. In generale, i pazienti
in gravi condizioni che possono condurre un programma di
esercizi appropriati ne guadagnano aumentando la massa proteica
muscolare, nella forza e nella resistenza, e in alcuni casi sono
più in grado di affrontare le attività della vita quotidiana.
Entrambi gli esercizi di sforzo e durata hanno mostrato di avere
effetti positivi sui pazienti con malattia mitocondriale,
sebbene numerose domande rimangano senza risposta. Infine, sono
importanti una buona dieta, che includa un adeguato apporto
vitaminico, e l'evitare l'obesità. Poiché il digiuno aumenta il
carico
sui mitocondri, si raccomanda una regolare alimentazione.
Deve anche essere evitato l'esercizio eccessivo. Il livello
dell'attività fisica a cui dovrà sottoporsi dipende dalla
gravità
del danno muscolare, ma per coloro che
sono in grado di fare esercizi, questi dovranno essere fatti ed
in alcuni casi porteranno ad un aumento delle capacità
muscolari.
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Domanda 64
Colonscopia e pericolo del digiuno.
Mi si prospetta la necessità di fare una
colonscopia a seguito di una grave dismotilità gastro-intestinale
i dottori richiedono una preparazione con digiuno da 3 a 5
giorni. Si dovranno tenere delle precauzioni particolari in quei
giorni visto che ho alcune complicazioni di disfunzione
autonomica, in particolar modo si potranno avere episodi di
grave ipoglicemia? Temo il rischio di un blocco metabolico in
quei giorni, ma i miei dottori non sembrano pensarci.
Risponde:
Richard Boles, MD
In molte persone con malattia mitocondriale si nota una
intolleranza al digiuno Sebbene non tutti i pazienti
mitocondriali siano sensibili al digiuno, è difficile predire se
una persona lo è o no. L'intolleranza al digiuno può essere
relativamente lieve e reversibile, come il mal di capo, il
vomito o la fatica, o grave e potenzialmente irreversibile, come
indebolimento del muscolo cardiaco o cardiomiopatia, ictus o
morte improvvisa. L'ipoglicemia può e può non essere presente
nei sintomi del digiuno indotto. Un interventi chirurgico ed
altre procedure mediche sono in generale causa di stress
maggiore che aumenta la richiesta di energia, è di importanza
speciale essere a digiuno durante la procedura. Perciò, io
raccomando che tutte le procedure mediche siano condotte in
assenza di digiuno per tutte le persone con provata o sospetta
malattia mitocondriale. Nella
maggior parte dei casi, le complicazioni da digiuno o da digiuno
indotto possono essere evitate semplicemente effettuando una
flebo dal mattino presto di una soluzione di glucosio al 10%
alla velocità di mantenimento standard. La soluzione al 10% deve
continuare anche durante l'anestesia ed essere portata avanti
fino a che il paziente sia in grado di tollerare il cibo.
Solitamente non è necessario rimanere in ospedale la notte
successiva a meno che non sia richiesto dalla procedura, e
spesso è più appropriata la cura extraospedaliera. Ad eccezione
delle persone che richiedono assistenza continua, con gravi
malattie, o bisognosi di procedure complicate.
Nel suo caso personale, i precedenti di ipoglicemia
rendono probabile l'intolleranza al digiuno. Le manifestazioni
di dismotilità disautonomica possono esere un segno di
intolleranza al digiuno, nella mia esperienza. Da 3 a 5 giorni
sono un tempo lungo, e lei non è in grado di introdurre una
quantità di calorie adeguata in una qualche forma per bocca ad
esempio liquidi da bere per quel tempo, perciò dovrà discutere
di alimentazione endovenosa con i suoi medici.
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Domanda 63
Dolore al petto e complesso III.
Mio figlio ha la mito
complesso III, ha 26 anni ed ha avuto dolore al petto per più di
quattro anni. L'ecografia risultava normale e tutti gli esami
non mostravano alcun problema. Si concluse che probabilmente
aveva una dismotilità esofagea, e gli venne prescritto
Prilosec
e carafate per più di un
anno senza alcun miglioramento anzi il dolore al petto
peggiorava. ci potrebbe essere un'altra spiegazione per il
dolore al petto? E da quali altri specialisti dovrebbe farsi
esaminare? Recentemente ha anche sviluppato macchie rosse sulle
caviglie e sui piedi. Possono essere collegate?
Risponde:
Richard Boles, MD
I medici di suo figlio sono stati corretti
considerando dapprima il riflusso gastroesofageo (GERD) poiché è
comune, e la malattia al cuore, poiché può essere grave anche se
non è una causa comune di dolore al petto. comunque, come Lei
suggerisce ci sono molte altre cause potenziali del dolore al
petto, incluse quelle che sono più comuni nelle persone con
malattia mitocondriale.
Il
dolore muscolare non è raro nella malattia mitocondriale, e le
gambe e le braccia sono le locazioni più comuni del dolore
muscolare. comunque, ho visto casi nei quali il dolore si
manifestava principalmente nella gabbia toracica davanti o
dietro. credo che spesso ci sia una anormalità neurovascolare,
come si possono pure vedere in molti di questi casi cambiamenti
intermittenti o transitori nel colore della pelle, dal rosso,
bianco, o blu purpureo, nella temperatura, caldo o freddo, o un
lieve gonfiore. Ancora, queste alterazioni subentrano
tipicamente nelle membra, ma non sempre. Molti casi presentano
anche emicrania, dolore addominale, e o episodi di vomito. Se il
problema è questo, allora il trattamento con amitriptilina (Elavil)
o ciproeptadina (Periactin)
potrebbero essere di aiuto, e lei dovrebbe
parlarne con suo figlio e con il suo medico.
Il dolore al petto potrebbe non essere correlato
alla malattia mitocondriale; l'infiammazione delle giunzioni
cartilaginee costali, costoconditite è la maggior causa di
dolore al petto nei giovani adulti. La GERD è molto comune e
spesso piuttosto difficile da trattare e potrebbe essere
l'imputata in questo caso. ci sono anche molta cause rare di
dolore al petto.
Se le
macchie purpuree non si muovono o non sbiadiscono, nemmeno
quando si esercita una pressione su di loro con le dita, allora
questo è un problema di coagulazione del sangue o di rottura del
capillari. Il dolore al petto può essere dovuto al medesimo
processo, e può essere serio.
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Domanda 62
Ereditarietà.
Sono incinta da 5 settimane e sono
portatrice della mutazione
t-c 8993
del DNA mitocondriale con
81%
di mitocondri mutanti. Ho
una figlia con una lieve affezione con 87% di mitocondri
mutanti ed un figlio sano totalmente negativo
all'esame delle mutazioni. Sono stata sottoposta
in dicembre all'esame cVS (campionamento dei villi coriali ndt)
e fu meraviglioso quando l'esame mi diede una idea sulla
presenza della mutazioni e la sua estensione alla percentuale
dei mitocondri mutanti. Ho letto informazioni contrastanti sugli
esami genetici prenatali e sarei curiosa di sapere se questo
esame sia possibile e se risulterebbe di aiuto.
Risponde:
Brian H. Robinson, Ph.D.
Non ci sono risposte definitive alle
questioni poste da questa paziente, ma ci sono alcune linee
guida generali per le mutazioni
T8993c
e
T8993G che sembrano essere di aiuto. Prima di
tutto nelle madri con una alta percentuale di eteroplasmia, le
probabilità di procreare un figlio che sarà sempre a sintomatico
e con una bassa eteroplasmia sono più basse che nelle madri con
eteroplasmia bassa. I risultati ottenuti prima della nascita sia
con il cVS che con l'amniocentesi hanno un certo valore
predittivo sebbene le correlazioni non siano assolute. cosicché
un risultato con bassa eteroplasmia nei campioni prenatali darà
buone indicazioni per il feto, dei valori più alti potrebbero
essere più difficili da interpretare.
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Domanda 61
Alanina e acido valproico.
Un livello elevato di
alanina più grande di 750 è indicativo per la mito? L'alanina
può avere un livello significativamente elevato in pazienti che
non hanno la malattia mitocondriale, e l'acido valproico può
alterare i livelli dell'alanina?
Risponde:
Andrea L. Gropman, MD
L'acido valproico
può portare ad un aumento del livello della glicina.
Si osserva un aumento dell'alanina nei
disturbi mitocondriali, queste particolarmente associate con
anormalità nella piruvato deidrogenasi e del complesso I.
comunque un livello elevato di alanina da solo non è sempre
indicativo di malattia mitocondriale
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Domanda
60:
Ereditarietà.
Sono una
donna di 43 anni e recentemente mi è stata
diagnosticata una miopatia mitocondriale, con
una mutazione eteroplasmica (A10750G) nel gene
ND4L.
Nel sangue della mia anziana madre, sono state
trovate alcune mutazioni ma non lamenta
disturbi. è possibile che uno possa avere le
mutazioni ma non i sintomi? Se uno è un
portatore di mutazioni ma sta bene, c’è un
giorno della sua vita in cui i sintomi
appariranno, o può esserci un portatore senza
alcun sintomo?
Ho 3 figlie, le quali hanno avuto un insieme di
problemi di salute sto pensando se sia opportuno
sottoporre le mie figlie ad esami per alcune
malattie. come posso fare perché i dottori
possano capirci di più sulle loro afflizioni?
Risponde:
Susan
Winter, MDLe
mutazioni del DNA mitocondriale sono trasmesse
verticalmente dalla madre ai suoi bambini. Voi
siete eteroplasmiche e questo significa che
avete una parte di DNA mitocondriale mutato ed
una parte di DNA mitocondriale normale. Sua
madre ha mutazioni dunque quando i suoi ovuli si
sono formati, è facile che una alta percentuale
di DNA anormale sia stato passata loro. Il
quantitativo di DNA trasmesso è altamente
variabile e perciò, i sintomi possono variare
in una gamma da nessuno alla gravità. In
aggiunta, quando si forma ogni nuova cellula con
i molti mitocondri, ogni cellula ha un
differente ammontare di mitocondri normali
rispetto agli anormali e questo spiega perché
alcune persone hanno più sintomi muscolari,
alcuni più cardiaci, alcuni più cerebrali o in
altre aree. Perciò, uno può assumere che le
Sue figlie hanno ricevuto alcuni copie delle
mutazioni ma è impossibile predire in quale
grado esse siano presenti in ogni tipo di
tessuto. certamente, i loro problemi di salute
vanno considerati come possibilmente dovuti ai
problemi del DNA mitocondriale. Le raccomando
pressantemente che le Sue figlie ricevano una
esaminazione genetica.
Inoltre, le anormalità del DNA mitocondriale
tendono a peggiorare con l’età e spesso l’eteroplasmia
del DNA anormale va verso l’omoplasmia.
Speranza questo è chiaro per voi. Vi voglio
avvertire pressantemente per le future
conseguenza per voi e per la vostra famiglia,
fino a che non avrete chiarito tutto su questi
punti, e riguardo ai rischi ricorrenti ai segni
ed ai sintomi della malattia mitocondriale.
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Domanda
59
Disautonomia e artrite reumatoide.
c’è
qualche collegamento fra l’artrite reumatoide
e la malattia mitocondriale? E’ possibile
averle entrambe, una peggiora l’altra e rende
meno efficaci i trattamenti? A mia figlia è
stata diagnosticata una carenza di complesso IV,
e mia madre, che non è mai stata esaminata per
la malattia mitocondriale, ha l’artrite
reumatoide che non risponde al trattamento. Lei
ha sudorazioni gravi, e temperatura instabile.
Mia madre deve essere esaminata?
Risponde:
Richard
Boles, MDLa
risposta breve è che non ci sono apparenti
relazioni sostanziali tra l’artrite reumatoide
e la malattia mitocondriale. Ambedue queste
condizioni sono apparentemente comuni, così non
deve sorprendere se alcuni pazienti sofferenti
di una di queste malattie sviluppi
sucessivamente i sintomi dell’altra. Inoltre
ogni situazione stressante che incrementi la
domanda di energia può peggiorare i sintomi
della malattia mitocondriale, è ragionevole
pensare che ogni accesso significativo dell’artrite
possa esacerbare la malattia mitocondriale.
comunque, questo è solo una teoria e non ci
sono studi o articoli nella letteratura medica a
questo riguardo.
Riguardo gli esami, la presenza di artrite non
deve significare che la malattia mitocondriale
non è presente, e si deve prendere in
considerazione una valutazione medica. comunque,
in assenza di una prova di mutazioni nella
vostra famiglia, "esaminare" non è
così facile con membri familiari con lievi
afflizioni, e probabilmente neanche fattibile
con i metodi correnti.
Un ultimo punto: alcuni individui con malattia
mitocondriale soffrono di dolori muscolari,
particolarmenre nelle braccia e nelle gambe, i
quali possono essere malinterpretati come
"artrite". Pazienti con malattia
mitocondriale e disautonomia sembrano essere ad
alto rischio per soffrirre di dolori muscolari .
Gravi sudorazioni ed instabilità della
temperatura sono segni di disautonomia.
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Domanda
58Esami prenatali.
Alla
nostra prima figlia venne diagnosticata nel 1997
una malattia mitocondriale, carenza nei
complessi I-IV. ci sono ora a disposizione test
prenatali? D.L.
Risponde:
David .R. Thorburn, PhD
La
disponibilità di test prenatali per famiglie
con malattia mitocondriale si è incrementata
enormemente a partire dal 1997. Allora, gli
esami prenatali per le mutazioni del DNA
mitocondriale venivano diffusamente considerate
un rischio inaccettabile, non erano stati
identificati i più grandi geni nucleari come
causa della malattia mitocondriale
"OXPHOS", e solo pochi centri al mondo
avrebbero offerto diagnosi prenatali su test
enzimatici. c’è ora un consenso nel campo
mitocondriale che diagnosi prenatali sul DNA
mitocondriale possono essere tentate in alcune
famiglie (una asserzione consensuale su questo
punto fu pubblicata da Poulton e Turnbull, 2000,
Neuromuscular disturbi 10:460-2). Inoltre è
stato ora dimostrato che più di 20 geni
nucleari causano la malattia mitocondriale
OXPHOS. comunque, nonostante questi progressi,
attualmente è ancora solo una minoranza di
famiglie che ha accesso a tali test.
Sebbene questa situazione stia cominciando a
cambiare rapidamente, e sempre più famiglie
avranno una gamma di opzioni riproduttive che
diventeranno disponibili nei prossimi anni. Per
quelli interessati a una esposizione scientifica
dell’argomento, vedere Thorburn & Dahl,
2001, American Journal di Medical Genetics
106(1), 102-114.
Sfortunatamente, in questo caso in cui c’è
una famiglia con un bambino che ha un deficit
nel complesso I-IV, è probabile che non ci
siano test prenatali a disposizione. In tutte
queste situazioni, è meglio discutere le
possibili opzioni con un medico che sia
particolarmente esperto in malattie
mitocondriali e abbia familiarità con le
dettagliate investigazioni di laboratorio sul
paziente affetto. Per quelli interessati voglio
spiegare un poco al riguardo delle opzioni
riproduttive in generale. Per fare questo è
più facile pensare a tre differenti gruppi di
famiglie con disturbi mitocondriali:
(i) In primo luogo la gamma di opzioni più
soddisfacente è per quelle famiglie dove c’è
un paziente che ha avuto malattie causate da
mutazioni identificate in un gene nucleare. E’
dimostrato che ci sono ora sei geni nucleari che
causano carenza del complesso I, quattro
causano carenza del complesso IV, uno causa
carenza del complesso II ed uno causa
carenza del complesso III. Si è provato che
sei geni nucleari sono causa di malattia
interessando l’ammontare o le dimensioni del
DNA mitocondriale, e altri sei che causano
malattia alterando in altri vari modi la
produzione mitocondriale di energia. Alcuni di
questi colpiscono l’attività di più di uno
dei complessi OXPHOS mitocondriali. Altri geni
saranno identificati in pochi anni. Alle
famiglie con mutazioni nei geni nucleari possono
essere offerte comunemente diagnosi prenatali
affidabili con l’esame del DNA del liquido
amniotico o dei villi corionici (cVS) durante la
gravidanza. Possono essere a disposizione altre
opzioni preventive, come per esempio la
donazione di sperma IVF (fecondazione in vitro)
o perfino la diagnosi genetica pre-impiantazione
(biopsia embrionale).
(ii) Il secondo gruppo di famiglie è quello con
una malattia
nota per essere
causata da mutazioni del DNA
mitocondriale. Il più ovvio e
affidabile metodo di prevenire la ricorrenza
della malattia del DNA mitocondriale è
il ricorso ad una donatrice di oociti ed
indi alla
fecondazione in vitro (IVF) usando lo sperma del
partner. Sarebbe altamente sconsigliabile usare
gli
oociti
di una donatrice
appartenente alla stessa
linea materna, anche se la disponibilità di
donatrici di oociti ed i costi complementari
sono un problema in molti paesi. E’ possibile
esaminare il liquido amniotico o i villi corionici
durante la gravidanza per
cercare eventuali
mutazioni del DNA
mitocondriale, ma molti specialisti sono stati
molto diffidenti rispetto a questo
tipo di
approccio
fino a tempi recenti.
Una
preoccupazione importante era che non si
era
certi
se
l'ammontare
di DNA
mitocondriale
mutato presente
in questi campioni dalla
10
fino alla 18 settimana
di
gravidanza dovesse essere
lo stesso
presente nel
cervello
e negli altri
tessuti alla
nascita.
Ricerche più recenti
suggeriscono che per
la
maggior parte delle mutazioni del DNA
mitocondriale
questo non è
probabilmente
un
problema. comunque, c’è
ancora una grande preoccupazione riguardo
l'interpretazione delle
misurazioni al fine di poter affermare se il
bambino sarà o no colpito da una malattia
mitocondriale. Per alcune mutazioni,
come ad
esempio
la mutazione 8993 associata
con la
NARP e
la
malattia di Leigh, ci sono
proprio buoni dati.
Pertanto,
c’è un generale consenso
sul fatto
che tali esami possano
essere offerti alle
famiglie dove
la madre ha
meno del
50% di mutazione
8993 nel proprio sangue.
comunque, per la maggior parte
delle altre mutazioni del mtDNA, questo
rimane un
problema e
la previsione potrebbe essere
correttamente basata
su
un
"oculato
suggerimento" basandosi
sulla storia familiare conosciuta.
Ad ogni coppia
che venga sottoposta ad un esame prenatale del
DNA mitocondriale occorre pertanto venga data
una corretta informazione riguardo ai vari gradi
di incertezza associati a questo tipo di esami.
Un’altra possibile opzione per famiglie con
malattia del DNA mitocondriale è la diagnosi
genetica preimpiantazione. Si tratta di una una
forma di IVF nella quale gli embrioni sono
sviluppati fino allo stadio di 8 cellule, e uno
o due cellule può venire rimossa ed esaminata.
Gli embrioni non interessati dalla malattia
possono essere inseriti (in utero ndt) in modo
da dare inizio alla gestazione. Questa tecnica
viene usata sempre più spesso per la
prevenzione di altre malattie genetiche ed ha
numerose sfaccettature che ne fanno la più
adatta è più probabile da diventare la più
largamente usata per le famiglie con mutazioni
del DNA mitocondriale.
(iii) Un terzo gruppo di famiglie sono quelle
nelle quali non sono state identificate
mutazioni e dove la diagnosi è basata sulla
scoperta di una carenza di uno o più dei
complessi enzimatici OXPHOS. Le basi genetiche
ed il rischio di avere un bambino affetto sono
di solito incerte, eccetto per esempi specifici
esempi dove la carenza enzimatica, gli
aspetti clinici o la storia famigliare
esplicitino il tipo di ereditarietà. In alcuni
casi, potrebbe essere possibile effettuare la
diagnosi prenatale con la misurazione dell’attività
enzimatica negli amniotici o nei villi corionici
durante gravidanza. Questo può di solito essere
fatto solo se la deficienza enzimatica è stata
riscontrata essere presente nei fibroblasti
cutanei di del bambino affetto. ci sono numerosi
limitazioni per questo tipo di esami, comunque,
una attività enzimatica normale in generale non
fornisce una assoluta garanzia di salute per il
futuro. Queste limitazioni significano che gli
esami prenatali basati sugli enzimi sono meno
affidabili dell’esame genetico diretto e essi
sono disponibili solo in un numero molto
limitato di centri internazionali.
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Domanda
57
Acido valproico o
Valproic acid o Depakote.
c’è
qualche possibilità che il Valproic acido
(Depakote) causi anormali acidi organici nelle
urine e aminoacidi plasmatici anormali?
A mia figlia è stata diagnosticata una
probabile mito basata su acidi urinari e
plasmatici anormali, insieme con intermittenti
innalzamenti del lattato. Tutto, ma uno era
stato prelevato con laccio emostatico (uno
prelevato senza laccio emostatico era 0.8). La
sua biopsia muscolare era ok e lei era stata
(trattata) con Valproic acido per 3 anni. Il
Valproic acido può essere causa dei suoi valori
di laboratorio anormali? I suoi risultati di
laboratorio possono essere falsamente anormali?
Il lungo uso di Valproic acido può darci una
falsa diagnosi di malattia mito?
Risponde: Andrea
L. Gropman, MD
La
somministrazione di depakote può portare
all’innalzamento della glicina negli
aminoacidi plasmatici. In aggiunta, il valproic
acido è un acido grasso, sottostà al
metabolismo del fegato con i meccanismi che
producono la degradazione degli acidi grassi gli
acidi grassi della dieta alimentare. Inoltre
molti pazienti con disturbi mitocondriali
mostrano anormalità nel metabolismo degli acidi
o grassi, non è infrequente vedere prodotti
inusuali del metabolismo presenti negli acidi
organici delle urine. Il livello dell’acetilcarnitina
nel plasma può essere di aiuto per distinguere
questo. Inoltre lo stato nutrizionale (per.es.
quando il paziente è digiuno o non digiuno)
può avere effetto su alcuni aminoacidi (per.es.
la taurina è spesso più alta dopo un pasto).
così senza sapere specificatamente quali acidi
organici sono stati ritrovati, o quali
aminoacidi sono anormali, non posso essere più
specifico.
Gli esami di laboratori ripetuti sena depakote,
possono aiutare a chiarire (questa potrebbe non
essere una opzione). Anche, una biopsia
muscolare può essere pienamente giustificata se
è stata suggerita una diagnosi di disturbo
mitocondriale.
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Domanda
56
caffeina.
Quando
un paziente con malattia mitocondriale dorme
eccessivamente, dove traccerebbe la linea di
confine fra l’accettare il rimanere a dormire
o spingere a mantenere un qualche livello di
attività.. Qual è al riguardo la
sperimentazione con la caffeina?
Risponde:
Richard
Boles, MD
Questa
è una domanda molto difficile per la quale
non c’è nessuna risposta corretta. Forse qui,
cultura e convinzioni sono più rilevanti che la
medicina e scienza. La determinazione a essere
"più normali possibile" e di superare
i limiti precedenti è una potente forza che ho
visto usare da persone con malattia
mitocondriale per superare molti ostacoli. Il
prezzo è una montagna di forza di volontà,
battaglie molte "mito-batoste" sulla
strada di questo traguardo. comunque, tale
determinazione è difficile da imporre
continuamente ad un’altra persona (come a un
bambino), e il meglio che uno può fare è
vivere coltivando questi valori e sperare che il
proprio bambino li adotti.
Avendo detto questo, nella malattia
mitocondriale ci sono qui alcuni suggerimenti
medici. Alcuni tipi di esercizio, o almeno una
vita attiva, sono importanti per in mantenere un
livello corrente di forza e resistenza, come
pure la possibilità di aumentarle. come
ciascuno sa, obesità e inattività riducono il
"livello energetico" di chiunque. Nei
pazienti affetti da mito, c’è un doppio
limite con la malattia. L’esercizio dovrebbe
essere abbastanza frequente ( per esempio almeno
due volte alla settimana), da spingere l’individuo
al punto di fatica. Esercizio eccessivo,
specialmente in presenza di crampi o in clima
caldo, può portare a precipitare in un
scompenso metabolico pericoloso e deve essere
evitato. Il problema consiste nella
determinazione del "punto di fatica".
Distinguere fra la vera fatica metabolica dalla
semplice pigrizia non è sempre facile.
Un’altra possibilità che dovrebbe essere
presa in seria considerazione è quella di una
depressione "chimica". Nella mia
esperienza, la depressione è molto comune nella
malattia mitocondriale e può apparire spesso
come fatica e pigrizia. Ho trovato che la
depressione nella malattia mitocondriale
risponde ad alcune medicamenti antidepressivi
che si prescrivono generalmente. Alcuni segni di
depressione sono mancanza di piacere in
attività apprezzate precedentemente e/o
cambiamenti nel dormire o nelle abitudini
alimentari. Se pensa che ci sia la possibilità
che il suo bambino sia depresso, prego di
discuterne con il suo medico. La depressione
può essere molto seria, spesso è progressiva,
ed è trattabile.
Riguardo la caffeina, io suggerisco
frequentemente questo trattamento per sintomi
disautonomi per esempio emicranie, vomito
ciclico e dolore a braccia e gambe. La caffeina
appare essere di aiuto nei pazienti con malattia
mitocondriale. Essa non "cura" la
causa sottostante, ma se pensate che aiuti non
vedo problemi nell’usarla, eccetto che la
fatica probabilmente tornerà con il cessare
dell’effetto della caffeina. comunque, la
caffeina non è un appropriato sostituto per l’esercizio
o gli antidepressivi.
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Domanda
55 Leigh e comportamenti.
c’è
Qualche collegamento tra la diagnosi di
deficienza di piruvato con malattia di Leigh e
il comportamento violento e distruttivo?
A nostra figlia di 17 anni figlia è stata
diagnosticata una deficienza di piruvato e la
malattia di Leigh. Negli ultimi 4 anni abbiamo
notato un aumento del comportamento violento e
distruttivo. Dagli esami fisiatrici i dottori
dicono che non c’è collegamento e che ha
problemi comportamentali che non può essere
trattata.
Risponde:
Andrea
L. Gropman, MD
Sono
sorpreso del responso dei medici affermi che non
possa essere trattata. L’adolescenza è un
periodo particolarmente scabroso per un bambino
con disabilità evolutiva. Perfino i bambini
senza precedenti di problemi di comportamento
possono avere inaspettati ed insoliti
comportamenti. Ho visto questo in bambini con
disturbi di movimento, disturbi cromosomici e
disturbi metabolici inclusi i disturbi
mitocondriali. comportamenti violenti o
distruttivi possono essere una manifestazione di
peggioramento del disturbo in questione, di
problemi sensori (per es. il bambino non può
vedere o sentire molto bene) o può essere una
manifestazione di psicopatologia comorbid
(per.es. malattia bipolare, depressione, ecc).
alcuni bambini con la malattia di Leigh hanno
problemi comportamentali, altri no. Il problema
non è specifico per la malattia di Leigh. L’approccio
dovrebbe essere come segue:
1. Quali sono i tempi dei cambiamenti di
comportamento, hanno una loro caratteristica?
Ogni cambiamento nella famiglia o nelle
attività sociali che possa contribuire,
ulteriori bambini, divorzi, scuole, ecc?
2. Accertare quali dei cambiamenti del
comportamento riflettano un peggioramento
metabolico o del controllo sensoriale, esami del
lattato, piruvato, i livelli degli acidi
organici e degli aminoacidi, la visione, l’udito,
considerare l’EEG regolare per gli attacchi e
la MRI regolare per il progredire della
malattia.
3. Se non sono evidenziati disturbi metabolici
o di peggioramento della malattia si può
considerare una breve cura con farmaci.
comunque, questo può essere una arma a doppio
taglio in bambini con disturbi mitocondriali i
quali possono essere molto sensibili ai farmaci.
Se sono presenti attacchi, o c’è un EEG
anormale, si potrebbe considerare l’uso di un
anticonvulsivo per esempio tegretol per provare
a modulare il comportamento. Un altro mezzo che
potrebbe aiutare sarebbe il risperodol, ma deve
essere usata cautela con queste persone. i
benefici di un trattamento efficace devono
sopravanzare ogni possibile effetto collaterale.
|
Domanda
54
COX.
Una
elevata
attività COX (più di tre volte
quella normale), succinato deidrogenasi e
citrato sintetasi elevate (due e tre volte il
normale) in una biopsia muscolare insieme con
altri leggermente elevati complessi respiratori
e proliferazione mitocondriale sono indicativi
di un problema mitocondriale?
Risponde:
Neil
Buist, MD
Tutto
dipende da un insieme di fattori. I numeri delle
analisi che lei riporta sono relativi ad un
altro enzima che è [normalmente ] pensato
essere indipendente dalla malattia mitocondriale
primaria almeno della catena respiratoria. come
lei li riporta essi non indicano alcuna
difficoltà primaria nella funzione respiratoria
mitocondriale in verità essi sembrano indicare
che ogni cosa stava lavorando eccezionalmente
bene! Per esempio, i risultati sembrano indicare
che il muscolo era In uno stato di eccellente
allenamento così che le attività erano tutte
più che normali!
|
Domanda
53
OXPHOS.
Se
ad un bambino è stato diagnosticato un
disturbo oxphos, quale tipo di medico
specialista dovrebbe essere il più indicato per
seguire il caso di questo bambino?
Risponde:
K.
Michael Gibson, PhD, FACMG
Secondo
me, la direzione della cura di un paziente con
disturbo oxphos dovrebbe essere
multisfaccettata, e non può essere un solo
punto di vista. Il medico di base dovrebbe
essere attivamente coinvolto, come pure dovrebbe
essere assistito da specialisti di neurologia e
del metabolismo (i quali avranno uno stretto
collegamento con i laboratori di biochimica
genetica). I secondi forniranno la chiave per le
interpretazioni biochimiche delle quali
beneficeranno sia i medici di base che i
neurologi coinvolti.
|
Domanda
52
Gastroenterite eosinofila.
c’è
una più alta incidenza di gastroenterite
eosinofila in persone con disturbi
mitocondriali? Se così, perché?
Risponde:
Andrea
L. Gropman, MD
Io personalmente, non ho visto un’aumentata
incidenza di questo nei disturbi mitocondriali,
ma nessuno ha fatto queste osservazioni. I
dottori stanno cominciando a familiarizzare
sempre di più con questo entità e sta venendo
diagnosticata sempre più frequentemente. E’
possibile che un paziente con mito anche averla.
Penso che abbiamo ancora moltissimo da imparare
riguardo alle manifestazioni GI della malattia
mitocondriale, ma a questo punto non mi sono
accorto di una aumento dell’incidenza di questa
nei pazienti con la mito.
|
Domanda
51
Anticonvulsivi.
Quale anticonvulsivo ha avuto il miglior doppio
effetto per il controllo degli attacchi ed il
controllo dei disturbi del movimento?
Ho un bambina che è trattato con Tetrabenazina
(è stato un farmaco miracoloso per la sua distonia
con nessun effetto collaterale), Artane, Klonopin
e Baclofen per la sua distonia e spasticità con
buon successo. Per gli attacchi prende il Neurotin
che le è anche di aiuto per il disturbo dei
movimenti complessi. Dall’anno scorso abbiamo
dovuto più che triplicare il Neurotin per
controllare i suoi attacchi ed ora siamo al
massimo. Non c’è stato nessun significativo
aumento di peso che avrebbe richiesto un aumento
delle dosi cosi stiamo cercando di capire perché
ne abbia un bisogno crescente. Stiamo considerando
di aggiungere un ulteriore farmaco con il pensiero
di cambiare il farmaco del tutto piuttosto che
usarne due. Mia figlia ha una diagnosi di sindrome
di Leigh con una mutazione non identificata.
Risponde:
Bruce H.
cohen, MD
Non
c’è una una unica risposta alla sua domanda.
I disturbi del movimento come gruppo sono
difficili da trattare ed alcuni pazienti non
rispondono ad alcun farmaco. Lei dovrebbe
condividere con il suo dottore queste
informazioni che riguardano la mia personale
esperienza con i miei paziente. Per quanto mi
consta, nessuno ha scritto un libro confrontando
qualunque farmaco che ho menzionato.
La mia prima scelta è generalmente il Lamictal.
E’ difficile da usare perché va preso
"sempre" per avere abbastanza di
questo farmaco nel sistema (corporeo) e ottenere
qualcosa di buono. Andarci piano con l’aumento
della dose è la chiave per la prevenzione di
una terribile eruzione cutanea. Si dovrebbe
prenderla 2-3 mesi aggiustando la dose per
vedere un beneficio terapeutico. Se siete troppo
impazienti e cercate di aumentare la dose troppo
rapidamente, potrebbe capitarvi una eruzione
cutanea da trattare a vita. Lamictal è un
neuro-protettore, e un eccellente farmaco
anti-attacchi e di grande aiuto con molti
movimenti mioclonici ( Il mioclone è uno scatto
repentino) che così tanti dei miei pazienti
hanno.
Ho trovato che il Gabitril può essere molto di
aiuto con il dolore ed i crampi, e talvolta
rilassante per la distonia (la distonia è un
movimento lento a torsione) componente di alcuni
movimenti. E’ un buon anticonvulsivo ma non
usato realmente in prima linea come un singolo
agente anticonvulsivo. Ho avuto numerosi di
pazienti che hanno avuto grandi benefici come
anticonvulsivo addizionale. Se distonia e gli
attacchi sono due sintomi bersaglio nella Sua
bambina questo può essere la scelta migliore.
Tendo ad iniziare con una dose notturna di 2 mg
nei bambini giovani e ad aumentarla se
tollerata.
Keppra è un eccellente anticonvulsivo per
attacchi parziali ed è anche di aiuto in alcuni
tipi di distonia e corea (nella corea si hanno
movimenti rapidi che coinvolgono differenti
gruppi di muscoli che si muovono ciascuno in
direzioni casuali). In circa 10% dei miei
pazienti, il Keppra causa irritabilità e
apatia. (il 90% non ha problemi).
I vecchi farmaci Mysoline e Dilantin sono stati
usati per il trattamento dei disturbi del
movimento per anni, ma io non li uso per l’effetto
sedativo del Mysoline e dell’interazione
farmaco-farmaco di entrambi. Entrambi sono
eccellenti anticonvulsivi.
Io non ho esperienza nell’uso del Topamax per
i disturbi del movimento, ma è pure un
eccellente anticonvulsivo. Non ho trovato che
Tegretol, carbatrol e Trileptal siano di aiuto
per il movimento. Depakote può causare tremore,
e io eviterei questo farmaco nelle persone con
disturbo mitocondriale (sebbene io abbia avuto
molti pazienti ai quali questo farmaco ha fatto
bene e non lo hanno interrotto se lo
tolleravano).
E’ un metodo per tentativi, chiamato talvolta
"arte della medicina" e non
"scienza della medicina".
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