Domanda 325
Declino nella mito e rapporto con MS
A mia figlia adulta di 40 anni è stata diagnosticata
una probabile Mito 3 anni fa via biopsia muscolare indicante
carenze nei complessi I e III, il meglio che io possa capire dal
rapporto della Mayo clinic in MN. Dr. Deborah
Renaud's sullo stato dell'impressione, "progressivo
declino cognitivo con
estese lesioni della materia bianca con evidenze di una
disfunzione della catena respiratoria
mitocondriale...". Lei ha una grave incontinenza urinaria, tremori,
linguaggio confuso, capacità cognitive danneggiate e demenza. Mia figlia
risiede ora in una casa di cura per adulti poiché la sua unzione
cognitiva è variabile fra le età di 4 - 12
anni a seconda delle situazioni. Sebbene lei riconosca che ha un
marito e quattro bambini, la sua inabilità le rende impossibile
il rimanere nella casa di famiglia.
A mio figlio di 38 anni è stata diagnosticata 7 anni fa una tipica RRMS e
gli viene iniettato il beta-serone un giorno si ed uno no.
Ho due domande:
1. C'è una qualche connessione fra la Mito e la MS?
2. IE' comune una grave perdita cognitiva ad insorgenza in età
adulta?
Risposta di: Andrea Gropman, MD
C'è stato un recente interesse sul fatto se ci sia una possibile connessione fra disturbi mitocondriali
e la sclerosi multipla. I primi sintomi possono sovrapporsi. La MS
è caratterizzata da eventi neurologici separati nello spazio e
nel tempo, e
generalmente questa viene rilevata con la MRI al cervello che
deve soddisfare
numerosi criteri e essere accompagnata da più marcatori
specifici nel sangue e nel liquido spinale.
Ci sono stati rari casi nei quali dei pazienti hanno avuto
entrambe le
condizioni. In aggiunta, la disfunzione mitocondriale è sempre
più riconosciuta come una importante causa di danno tissutale
nella MS. Numerose linee di evidenza suggeriscono
che anche dei fattori genetici mitocondriali possono influenzare
la suscettibilità alla sclerosi multipla.
Sfortunatamente, il declino cognitivo può accompagnare un
disturbo mitocondriale sia ad insorgenza infantile sia ad
insorgenza in età adulta. Questo può in parte essere
attribuibile o esacerbato dagli attacchi epilettici, da ictus,
carenza di vitamine, e infezioni.
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Domanda 324
Mito e RRF/COX-negative
Ho ora 38 anni e mi è stata
diagnosticata una miopatia mitocondriale. Ho avuto ptosi sino
dai 18
anni in entrambi gli occhi, asimmetrica (più grave nell'occhio
destro, ma non al punto di perdere campo visivo), nessuna retinite pigmentosa, nessuna
intolleranza all'esercizio, diplopia intermittente sino dai 35
anni (esotropia nell'occhio destro), CPK lievemente alto (200,
valore normale <190),
ittero negativo, EMG miopatica, normale la MRI al cervello, normale
l'ecocardiogramma e l'ECG, normale la funzione renale, normale
la funzione epatica. La biopsia muscolare nel bicipite brachiale
sinistro ha mostrato il 6%
di fibre rosse sfilacciate, nessuna fibra atrofica, nessuna fibrosi, 1 (su
3000) di fibre necrotiche. La biochimica mostrato una normale
catena respiratoria.
1. Come è possibile avere RRF/COX-negative e una catena
respiratoria normale? Cosa altrimenti può essere che non lavora
nei
mitocondri per provocare ciò che provoca?
2. Riguardo alla gravità della malattia. E' bene, male o non
rilevante avere una catena respiratoria normale?
3. E' il caso di provare con i cocktail mito persino con una
catena
respiratoria normale?
Risposta di: Jerry Vockley, M.D., Ph.D.
Ogni fibra muscolare è una grande cellula e
ognuna contiene mitocondri con gli enzimi della catena respiratoria.
Nei disturbi della catena respiratoria, le fibre muscolari sono spesso normali
nella prima parte della vita e poi iniziano a perdere attività
della catena respiratoria con l'età. Questo avviene ad velocità
diversa in ogni fibra e così
questo è spesso al tempo in cui il disturbo si manifesta quando solamente
un piccolo numero di
fibre vengono identificate come anormali all'osservazione al microscopio (conosciute
come fibre COX negative fibre). Quando il tessuto viene
analizzato per esami enzimatici, tutte le fibre vengono rotte
aperte e vengono esaminate tutte assieme. Così se solamente il 10%
delle sue fibre sono anormali al tempo in cui viene eseguito l'esame,
lei avrà il 90% di attività normale e l'esame verrà letto come normale.
Con il tempo, il numero delle fibre anormali aumenterà, e l'attività
totale nell'estratto muscolare diminuirà. L'avere una normale attività
generale in questo momento è un bene dato che significa che
ancora la maggior parte dei suoi muscoli
sta generando abbastanza energia per funzionare
appropriatamente. Tutti i tessuti sono differenti, comunque, ed
è per questo che lei ha alcuni
muscoli più deboli rispetto ad altri, per esempio i muscoli che
rialzano le sue palpebre. Da quando lei inizia ad avere fibre
muscolari anormali, è
il caso di iniziare il trattamento. Molto dell'effetto dei “cocktail”
mitocondriali è centrato sulla diminuzione del danno a lungo
termine che si accumula in questo disturbo. Cos' prima lei
inizia il trattamento, meglio è.
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Domanda 323
Attacchi epilettici, Lacmital
A mio figlio di
6 anni è stata diagnosticata una miopatia mitocondriale. L'estate scorsa, ha iniziato aa avere attacchi epilettici di assenza generalizzati. Il neurologo gli ha prescritto il Lamictal. Abbiamo
iniziato con 5 mg al giorno per 2 settimane, portati poi a 10 mg al giorno
per 2 settimane. Dopo che abbiamo seguito le indicazione del neurologo, gli attacchi epilettici sono attualmente aumentati sia in
frequenza che in durata. Mio figlio ha iniziato ad avere forti battiti di palpebre con gli attacchi epilettici e la confusione successiva sembra più grande. Il neurologo ci ha detto che il Lamictal può avere
talvolta effetti collaterali e AUMENTARE l'attività degli attacchi epilettici. Gli ha prescritto il Zonegran, 50 mg due volte al giorno e ha detto di chiamarlo fra 2-3 settimane per discutere se sospendere il Lamictal.
Mio marito ha chiamato il dottore ieri. Gli attacchi epilettici sono
diminuiti in intensità, ma sono rimasti costanti in frequenza
(circa 10 o più al giorno). Anche, ce ne sono ancora 1-2 al giorno che sembrano causargli molta confusione successiva. Il suo neurologo ci ha detto di aumentare il Lamictal - del quale ci aveva precedentemente detto che potrebbe aumentare l'attività degli attacchi epilettici. Abbiamo una tabella per aumentare il Lamictal dai 10 mg al giorno attuali ai 150 mg al giorno per il 5 novembre. In aggiunta,
dovremo mantenere la dose corrente di Zonegran. Io non capisco questo dato che ci è stato detto che il Lamictal potrebbe causare un aumento dell'attività degli attacchi epiletticià. Mi può spiegare come lavorano esattamente questi farmaci per gli attacchi epilettici e quale può essere la causa di un cambiamento nel trattamento?
Risposta di: Russ Saneto, DO, PhD
A: Mi dispiace moltissimo di quanto leggo riguardo suo figlio. Io
non ho nessun bambino fra la mia coorte dei miei 100 pazienti
con attacchi epilettici che hanno una malattia mitocondriale e
le classiche assenze epilettiche così
io non so cosa dirle. Suo figlio deve essere molto unico.
Nei classici attacchi epilettici con absence vengono sono notate
all'EEG dei picchi a 3 Hertz
e attività a onde, i quali sono generalizzati e massimali bifrontali. Io
faccio parte di una ricerca sulle assenze NIH e non abbiamo
visto nessun bambino
con una malattia mitocondriale ed i classici attacchi epilettici
con assenza. I farmaci che funzionano per i semplici
attacchi epilettici infantili con assenze sono ethosuximide, lamotrigina, e
l'acido valproico. Una seconda linea di farmaci è il Diamox.
Quello che deve sapere è che
nessuno dei farmaci che noi usiamo può aumentare gli attacchi epilettici
in un modo o nell'altro. Ci sono alcune classiche situazioni,
come gli attacchi epilettici infantili semplici con assenze i
quali vengono aumentati con l'uso della
carbamazepina.
Quello che deduco dalla sua domanda è che suo figlio ha
“assenze atipiche” o quello che la cleveland clinic ha
etichettato come attacchi epilettici dialettici. Lo EEG non deve
mostrare i classici picchi e onde a 3 Hertz
ma consistere in scariche generalizzate e durante
questi periodi il bambino non è interattivo o risponde meno ma
senza nessuna caratteristica motoria; l'eccezione a quanto sopra sono
automatismi quando il paziente può avere movimenti masticatori,
battiti di palpebre, o piccoli movimenti delle dita e delle mani. C'è anche
uno specifico tipo di attacco epilettico che consiste nel
battito ritmico delle palpebre con perdita della risposta
chiamata mioclonia palpebrale. Senza vedere l'EEG
durante un evento è impossibile per me dirle quale tipo di attacco epilettico tipo suo figlio ha.
Per le assenze atipiche o attacchi epilettici dialettici, il Lamictal è
una buona prima prova. Quando non c'è effetto o peggioramento
degli
attacchi epilettici (il che talvolta può essere difficile da
misurare come sa, sarà molto più facile svelare gli attacchi epilettici
ora e
probabilmente li noterà di più). Il Lamictal può anche aumentare
i livelli del gabal come diminuire il rilascio dell'aminoacido
eccitatorio (glutammato).
Il Zonisamide può essere una buona seconda scelta e appare come
dovesse avere qualche beneficio per suo figlio. Esso aumenta
pure i livelli del gaba
(più del Lamictal) ed ha effetto sui canali del sodio,
effetto sul T-calcio può agie similmente al Diamox inibendo
l'anidrasi carbonica. Se suo figlio ha avuto miocloni palpebrali, poi
potrebbe essere in forse per un grossolano controllo di questi.
Questo tipo di epilessia nel contesto di una malattia mitocondriale è estremamente difficile
da trattare. Ho numerosi pazienti con questa ed è stata una
sfida.
Io spero che di avere risposto alla sua domanda. Io spero realmente
che possa essere trovata una corretta
combinazione di farmaci per gli attacchi epilettici per suo figlio.
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Domanda 322
L-carnitina o
acetil-Lcarnitina?
Sto prendendo
L-carnitina 500mg due volte al giorno
associata al CoQ10 200mg tre volte al
giorno da più di un anno. Dovrei
prendere invece acetil-L-carnitina, e se sì in quali dosi?
Risposta di:
Mary Kay Koenig, MD
Alcuni pensano che la
acetil-L-carnitina sia meglio assorbita
che la levocarnitina. Visto che è
un integratore non tossico, solitamente
prescrivo dosi elevate di levocarnitina
(meno costosa) per essere sicuro che ne venga
assorbita a sufficienza. Spero che
questo Le sia di aiuto.
Domanda 321
coenzima Q10 basso
Recentemente mi è stata fatta una
biopsia muscolare e mi è stato detto che
con la sola osservazione dei mitocondri
delle mie cellule hanno trovato tre
cose. 1. Ho più mitocondri nelle cellule
di quanti ne dovrei avere. 2. E' stata
trovata fibrosi nei miei muscoli. e 3. I
livelli del mio CoQ10 sono bassi. Poi
vorrebbero esaminare le funzioni mitocondriali, ma per ora mi sarebbe
sufficiente sapere se mi potesse
spiegare cosa significano questi
risultati. Questi risultati sono tipici
delle malattie mitocondriali ? Grazie
mille.
Risposta di:
Michio Hirano, MD
I
3 ritrovamenti nella sua biopsia muscolare
sono comuni nelle malattie mitocondriali.
L'anormale proliferazione dei mitocondri
è un marchio caratteristico di molte
malattie mitocondriali, particolarmente
di quelle dovute a mutazioni del DNA
mitocondriale (mtDNA) nei geni del RNA
di trasferimento (tRNA) come pure a
delezioni singole o multiple del mtDNA.
Spesso, l'aumento dei mitocondri viene
rilevato nei muscoli con la colorazione
tricromica di Gomori modificata, la
quale normalmente produce una
colorazione blu-verde nei muscoli, ma le
miofibre con eccesso di mitocondri hanno
un bordo rosso e sono chiamate "fibre
rosse sfilacciate." La colorazione con
la succinato deidrogenasi (SDH) è una
tecnica più sensibile per individuare
proliferazione anormale dei mitocondri
muscolari; le fibre fortemente SDH
positive appaiono blu scuro e vengono a
volte riportate come "fibre blu
sfilacciate." La fibrosi è un
ritrovamento comune in molte miopatie
croniche incluse le malattie
mitocondriali, ma si ritrova anche nelle
distrofie muscolari e nelle miopatie
infiammatorie. Il basso livello di
coenzima Q10 nei muscoli può indicare un
difetto primario della sintesi del
coenzima Q10 o può essere secondario ad
altre cause come difetti primari degli
enzimi della catena respiratoria
mitocondriale o a mutazioni nel gene
della apratassina che causa una malattia
chiamata atassia con aprassia
oculomotoria di tipo 1 (AOA1) come
abbiamo riportato noi ed altri
ricercatori. Io ritengo che dovrebbero
essere condotti ulteriori studi
diagnostici al fine di caratterizzare le
sue funzioni mitocondriali e,
sperabilmente, individuare con
precisione la
causa della sua malattia. Il suo basso
livello di CoQ10 può essere un
importante
elemento diagnostico chiave ed ha implicazioni
terapeutiche. La carenza di CoQ10 spesso
risponde all'integratore orale CoQ10,
e pertanto, dovrebbe prendere in considerazione
di assumere
alte dosi di questa sostanza.
Domanda 320
MNGIE a tarda
insorgenza?
Ho 56 anni ed all'età
di 43 nel 1995, dopo aver avuto sintomi
per 4 anni, mi è stata fatta la diagnosi
di miopatia mitocondriale in virtù di
una biopsia muscolare,
di molteplici esami di laboratorio positivi
e altre biopsie, e sintomi. Non è stata individuata una
esatta mutazione del DNA . Ho coinvolgimento di ogni sistema organico
incluso il sistema gastro-intestinale con duodenite cronica,
carenza di enzimi pancreatici, spasmi
esofagei e grave riflusso gastroesofageo. Ultimamente ho sviluppato
un nuovo sintomo che mi rende molto debole, diaforetico e più stanco del solito
durante i pasti. Ho presunto che questo sia dovuto
ad un maggiore afflusso di sangue allo
stomaco creante una sorta di fenomeno 'sottrazione
circolatoria', ma non sono riuscito a trovare nessuno scritto che sostenga il mio sospetto. c'è qualcosa che
Lei abbia visto o sentito che sia
occorso in
adulti con malattia mitocondriale? Se
così è c'è qualcosa che io possa fare
per ridurre questo nuovo carico?
Risposta di:
Greg Enns, MB, chB
Mi dispiace di sentire
dei suoi gravi sintomi. come lei
sa, le persone che hanno una malattia mitocondriale possono avere una ampia gamma
di caratteristiche cliniche. Nella mia esperienza, l'associazione di debolezza
e diaforesi durante i pasti non è comune. Il suo pensiero riguardo un possibile
fenomeno 'sottrazione circolatoria' ha certamente senso.
comunque, non ho visto questo nei miei pazienti
(con la precisazione che la maggior parte dei miei pazienti
sono bambini). Poiché nelle
malattie mitocondriali può essere presente
un alterato metabolismo del glucosio, mi assicurerei che i suoi livelli di zucchero nel sangue siano normali durante questi episodi. Data l'età di insorgenza dei sintomi ed
il coinvolgimento gastro-intestinale, io penso che avrebbe senso che
si facesse esaminare per una forma di MNGIE a tarda insorgenza (livelli delle timidina e
desossiuridina) se questi esami non sono
già stati eseguiti.
Domanda 319
Mito e difficoltà a
scuola
Ho un figlio di
18 anni a cui è stata diagnosticata una encefalomiopatia mitocondriale,
da complesso 1. La scuola
è la maggiore sfida per lui dove
riscontra gravi disabilità nell'apprendimento e comportamentali ed estrema fatica.
Desidererei un qualche aiuto per spiegare la sua malattia
ai suoi insegnanti. Due domande:
1. Può spiegare la biologia della fatica cronica associata con
la malattia mitocondriale in una maniera che io possa spiegarla ai
suoi insegnanti?
2. Sempre nella stessa linea, perché
i bambini
con la mito soffrono fatica in classe
ma possono recuperare durante
l'intervallo del pranzo o negli
intervalli?
Risposta di:
Russell P. Saneto, DO, PhD
Mi dispiace di
quanto sento riguardo suo figlio. I mitocondri
sono la fonte di quasi tutta la nostra
produzione di
energia. Il corpo necessita di un certo quantitativo di energia per funzionare
appropriatamente. Nei vari organi del corpo, differenti organi necessitano
di
differenti livelli di energia. Per esempio,
il cervello necessita di molta energia per funzionare
bene così come le cellule muscolari. Se non c'è abbastanza energia disponibile, l'organo inizia ad avere
delle disfunzioni. Analogamente alla
necessità di energia elettrica
per una grande città. Se tutto sta andando bene e c'è abbastanza energia elettrica disponibile, non ci sono
problemi con la luce, il riscaldamento, e
gli altri dispositivi
elettrici. comunque, se i consumi
aumentano e le riserve di energia della
città non possono coprire la richiesta,
si verificano dei
“cali di energia” mentre alcuni
dispositivi cominciano a non funzionare.
In questo caso, per risparmiare energia, viene chiesto ai cittadini di non usare apparecchiature elettriche o
di tenere più alta la temperatura dei
loro condizionatori d'aria. Questo
succede in questi tempi nella città di New York.
Se ciò avviene per la fornitura del
carburante (aumento
del prezzo del carburante), noi useremo meno
carburante e ci sposteremo meno. Se a scuola ci si deve
applicare (che richiede il funzionamento
dei neuroni)
come l'apprendere e l'attività mnemonica, o
un qualche lavoro muscolare come lo
scrivere o rispondere a domande in poco
tempo, l'apprendimento ne viene
compromesso,
la memoria ha dei cedimenti, la
scrittura manuale diventa disordinata, ecc.
Talvolta il paziente può recuperare, ma
altre volte, un recupero rapido non può avvenire fino a che
non aiutiamo il paziente dandogli più carboidrati (energia).
così,
spesso dico ai miei pazienti di bere
bevande per sportivi in classe, o quando
fanno ginnastica o averle disponibili per tali occasioni.
comunque, se c'è una vero calo di energia,
fare una ricreazione non cambia il
problema dato che l'attività fisica è
una componente del problema. Spero che questo Le sia di aiuto.
Domanda 318
Vitamine sintetiche o
solo naturali?
Ho letto che
le vitamine sintetiche possono causare
carenze nutrizionali, per esempio se si
prendono le vitamine c o E sintetiche se ne assume solo
una
frazione o una parte isolata e non l'intero complesso.
Questa può sembrare che lavori,
ma le cellule non vengono alimentate con
i
nutrienti di cui necessitano per la loro
chimica per sostenere la vita. Questo può essere
inefficace e persino dannoso.
Ho la mito complesso I e prendo le vitamine c,
E, B1, acido folico e CoQ10. Mi sto
chiedendo se esse fanno realmente
qualcosa di positivo o se dovrei cercare
e trovare tutti gli integratori nel cibo? cosa ne pensa
su questa questione?
Risposta di:
Gerard Berry, MD
Ebbene sì, è sempre meglio ingerire
i nutrienti e
le vitamine che necessitano al nostro corpo attraverso l'uso
di cibo naturale. Ma, se
una particolare tipo di condizione di malattia,
come una malattia mitocondriale, può
essere
aiutata con l'ingestione di una vitamina o
anti-ossidante ad una dose che è 10-100
volte l'assunzione media, non c'è
un altro modo facile di soddisfare questa esagerata richiesta senza
ricorrere ad uno speciale, preparato chimico puro. E, s, è possibile
che una megadose di una particolare vitamina
possa portare a problemi di assorbimento.
Il solo modo che ci può rassicurare
riguardo a eventuali effetti collaterali, è con la misurazione dei livelli
della vitamina assunta come pure di
altri
nutrienti relativi nel plasma o nei
componenti del sangue.
Se l'assunzione di dosi elevate di queste sostanze come il CoQ10
abbia effetti benefici dipenderà dai
risultati dei vostri valori clinici e di
laboratorio. I suoi medici la
aiuteranno a valutare se c'è un qualche
effetto benefico.
Domanda 317
Relazione fra mito,
epilessia, farmaci e ormoni
A mia
figlia di
11 anni e mezzo è stato diagnosticato un
complesso I nel 2000. L'anno scorso,
iniziò a mostrare segni di pubertà e
rapido declino. Questo aprile
scorso, quando gli
attacchi epilettici sono andati fuori controllo
(50+/al giorno) iniziarono le sue mestruazioni. La
combinazione di attacchi epilettici, pubertà, e malattia mito
divenne palese
quando in giugno arrivò all'arresto
respiratorio. I dottori raccomandarono
la Depo
Provera, non per fermare i periodi ma per
ridurre i livelli ormonali. Dopo aver
letto di più riguardo la Depo Provera,
compresi i rischi associati con la malattia epilettica e
la fentoina (che per lei è positiva),
Mi pongo questa opzione. Lei ha qualche informazione?
.Risposta di:
Russ Saneto, DO, PhD
Mi dispiace di
quanto sento riguardo sua figlia. Lo stress dell'inizio
della pubertà con una ulteriore domande
di energia ed i cambiamenti negli ormoni possono realmente
alterare la malattia mitocondriale. Ritrovarsi a gestire attacchi epilettici, pubertà, e
malattia mitocondriale è realmente un percorso ad ostacoli
come lei ha descritto. ci sono
alcune faccende su cui è necessario
lavorarci. Io cerco di
massimizzare i cambiamenti che posso fare
tenendo conto del parere dell'endocrinologo
su ciò che è meglio per
la particolare giovane donna che sto
trattando. Primo, è
il caso degli enzimi influenzanti i
medicamenti che usiamo per controllare gli attacchi epilettici.
Essi influenzano profondamente i livelli
ormonali come i farmaci antiepilettici che
inducono il sistema cYP (citocromo
P450) del fegato ad aumentare
il modo in cui gli ormoni sono
metabolizzati come pure le vitamine solubili nei grassi (specialmente
la vitamina D necessaria
per la mineralizzazione delle ossa). Io
lo ho constatato che nella mia pratica
professionale, mi tengo lontano da questi
farmaci antiepilettici (carbamazepina,
fentoina, fenobarbitale, ed in certa
misura da
oxcarbazapine e topamax) e uso uno o più
degli altri medicamenti che non
influenzano le funzioni epatiche. Se uso
la lamotrigina, devo modificarne il dosaggio
dato che gli estrogeni riducono il
livello della lamotrigina.
Il passo successivo è decidere cosa è
accettabile delle mestruazioni,
se devono aversi,
così come meglio gestire la malattia mitocondriale con
l'arrivo dei periodi mestruali. Alcune pazienti
sono regolari ed alcune non lo sono. La regolarità
aiuta a prevedere cosa si potrebbe fare
per
intervenire, come aumentare l'apporto
alimentare appena prima del mestruo. L'irregolarità
sembra essere più comune nella
mia pratica professionale e pertanto dobbiamo
proprio fare del nostro meglio per
aumentare l'apporto calorico.
come pure nel provare a manipolare i livelli
ormonali, io raccomando e faccio
raccomandare all'endocrinologo cosa è
meglio per la giovane
donna particolare. A molte pazienti noi consentiamo
proprio di avere le mestruazioni per
vedere come la paziente reagisce. La contraccezione
è una possibilità per alcune mie pazienti e
questo è un altro caso in cui l'endocrinologo può essere molto di aiuto.
ci sono altri casi che ho dovuto
trattare, come una giovane donna con la sindrome ovarica policistica (PcOS) e
la lamotrigina è il solo farmaco che la aiuta
nel controllo degli
attacchi epilettici. L'endocrinologo
sta provando ad usare un farmaco
specifico
per lei e noi stiamo contestualmente
provando a gestire le sue necessità. In
un altro caso, la mineralizzazione ossea e l'età
delle ossa della paziente erano
anormali (più giovani della sua età), così noi interrompemmo le mestruazioni con
un trattamento ormonale per
numerosi anni. Per concludere, è complicato e
questi interventi devono essere
Individualizzati e perciò lavorare insieme con
un
endocrinologo è molto di aiuto.
E difficile dare raccomandazioni
specifiche visto che non conosco il
completo quadro medico di vostra figlia,
specialmente il suo stato ormonale. Voi
potete cambiare i suoi farmaci
epilettici e questo potrebbe rendere le cose più gestibili.
Domanda 316
Tre aspetti della disautonomia
Può fornirmi alcune informazioni
riguardo la disautonomia?
Risposta di:
Sumit Parikh, MD
Riguardo la
disautonomia - alcuni pazienti mito
appaiono avere numerosi sintomi per i
quali la
disautonomia è stata invocata come una
possibile eziologia - ma non provata con
esami
del sistema nervoso autonomo. Il sintomo che si pensa
essere maggiormente collegato alla disautonomia
dovrebbe essere la dismotilità dato che l'intestino è controllato
dal sistema nervoso autonomo. Il dilemma con
questa spiegazione è che l'intestino ha
anche un suo sistema nervoso
interno e alcuni casi di motilità possono
essere dovuti a periodi di motilità anormale
dovuta a vera carenza di energia cellulare.
La spiegazione per le aritmie cardiache
può essere similare, cioè non dovuta a segnali anomali dei controlli autonomi nel tronco cerebrale ma piuttosto
ad aberrante
generazione/conduzione elettrica in aree carenti di energia.
Altri sintomi che non sono stati
spiegati includono:
1) Sensibilità al calore da fare
appassire i malati mito con il clima caldo ->
Io credo che non si sappia
se c'è una inabilità a regolare
la temperatura del corpo o il sudore. La disidratazione può giocare un ruolo
nella esacerbazione dei sintomi.
2) Labbra, estremità blu-> tipicamente
non sono causa di fastidio. Io non le ho viste
ma sono state riportate da genitori. ci sono relazioni
da campioni bioptici di neuropatia
in pazienti mito - ma io non so se
questo possa spiegare i cambiamenti di colore
episodici nei pazienti (specialmente con
rapida risoluzione dei sintomi).
3) La tachicardia posturale o ipotensione ortostatica/posizionale ->
questo è un lamento comune per molte persone (alcune con
anormalità all'esame dell'autonomo alla tavola inclinabile) - non solo pazienti mitocondriali e noi non sappiamo se questo sia più comune
nei pazienti mito con prove bioptiche o del DNA.
Domanda 315
Diete
nella mito, carnitina e diarrea
Mia figlia ha 6
anni e le è stata diagnosticata una "probabile"
malattia mitocondriale. Lei riesce a camminare ma
non riesce a parlare o comunicare in nessun modo
né a comprendere qualsiasi cosa.
A volte ha gravi
problemi di
diarrea riguardo ai quali ci è stato
detto da numerosi dottori che derivano da tutte le vitamine
che lei prende,
specificamente, la carnitina. ci piacerebbe sapere se
potesse dipendere, ad esempio, da un comune
problema di intolleranza al latte
in questi tipi di malattie, e nel qual
caso, le sarebbe di beneficio
se le dessimo latte di soia o di riso al
posto del
2% di latte che ci è stato raccomandato? c'è
qualche cibo da eliminare dalla dieta
che possa essere la causa del problema
di diarrea? Noi abbiamo notato che
il mais ed il pepe verde
le hanno molto peggiorato la sua diarrea, così evitiamo questi cibi, ma
vorrei sapere se si conosce qualche
altro alimento
che possa
causare diarrea. Inoltre, c'è una qualche dieta speciale che
si conosca essere di aiuto nelle
malattie mitocondriali similmente a quanto è stato trovato recentemente essere di aiuto nell'autismo?
Risposta di:
Richard G. Boles, M.D.
Il sistema gastrointestinale
(GI) è uno dei sistemi d'organo che sono più frequentemente colpiti nelle persone con
molte differenti malattie mitocondriali. Generalmente, il problema coinvolge
la motilità,
e ciò significa che il movimento del cibo e
e dei suoi elaborati attraverso gli intestini è
anormale. Ed è ben risaputo che
i pazienti con malattia mitocondriale possono soffrire di costipazione. comunque,
molti altri pazienti mito soffrono di diarrea,
mentre altri alternano fra costipazione
e diarrea.
In molti pazienti mito, speciali diete
possono essere di aiuto con motilità,
mentre non è così per altri. comunque, come è generalmente
il caso in queste malattie complesse,
non c'è una risposta semplice alla sua domanda. Alcuni pazienti mito
vanno meglio
con piccoli pasti frequenti. Alcuni pazienti mito
vanno bene con un certo grado di limitazione dei grassi (che è generalmente
considerata essere una "dieta salutare"). Alcuni pazienti mito non possono tollerare alcuni
amidi, e vanno meglio con il grano
integrale e/o
on diete altamente proteiche (come nelle
diete "paleolitiche" talvolta adottate
per bambini
con malattie dello spettro autistico).
La sua
descrizione di intolleranza al riso,
mais e soia in sua figlia mi suggerisce
che questo potrebbe essere il caso.
Inoltre, alcuni pazienti mito hanno
intolleranza a vari cibi ed il latte
potrebbe essere il più probabile.
Infine, l'integrazione con carnitina può spesso contribuire alla diarrea. Due
suggerimenti da discutere con il suo medico
sono il distribuire la carnitina in piccoli quantitativi dati più
frequentemente, e/o il diminuire la dose totale somministrata
ad un quantitativo minore.
Sfortunatamente, i sintomi gastrointestinali e
le diete nelle malattie mito sono aree che non sono ben
studiate, e le opinioni sono di gran lunga più numerose
dei fatti. La miglior risposta per la
sua bambina può
essere fare quello che funziona
(provando e riprovando ndt). [In aggiunta, Io personalmente credo che tutti
i pazienti mito dovrebbero evitare il digiuno, fino a che
una osservazione attenta non dimostri che
questo non è un problema.]
Domanda 314
Mutazioni POLG non
Alpers
Ho
un figlio di 10 anni che ha una serie di problemi: attacchi epilettici intrattabili, costipazione cronica, riflusso, RTA, ha perso la capacità di camminare,
il suo sviluppo mentale è ritardato all'età
di circa 3-5 anni. Lo trattiamo anche
per l'affaticamento, ed ha molte difficoltà a
mantenere la regolazione della
temperatura corporea sia con il clima freddo
che con quello caldo. Recentemente è stato esaminato per
la POLG e sono state trovate due mutazioni a467t e
g848s. A parte la Alpers quali altre malattie possono essere causate da queste mutazioni?
ci sono forme di Alpers che sono più
lievi? Mi hanno appena fatto il prelievo
del sangue ed ora
stiamo aspettando di ricevere i risultati degli esami per vedere
di quali mutazioni io sia portatrice, ma
se io avessi qualche altro bambino quali
sono le probabilità che essi ne siano colpiti?
Risposta di:
Fernando Scaglia, M.D.
Primo di tutto io vorrei dire che non può avere
la sindrome di Alpers. clinicamente la diagnosi
di sindrome di Alpers è stabilita quando ci sono attacchi epilettici intrattabili,
ritardo psicomotorio e problemi di fegato. che non vedo nella sua
descrizione. E' stato esaminato per
l'innalzamento dei suoi enzimi epatici?
Le mutazioni nel gene POLG possono essere
associate con altre presentazioni cliniche o sindromi
oltre la sindrome di Alpers. ci sono altre malattie
dove i bambini possono presentare attacchi
epilettici, una instabile andatura (atassia) e
problemi di costipazione. Recentemente si è scoperto che mutazioni in
questo gene non necessariamente debbono causare
la tipica Alpers in tutti
i casi. Ha difficoltà
a muovere gli occhi? Io penso che sia molto importante documentare che
entrambi, lei ed il padre di suo figlio, siate portatori
di queste mutazioni.
Se questo è il caso le probabilità di avere
bambini colpiti saranno il 25% per ogni
gravidanza.
Domanda 313
complesso III allergie
ed arrossamenti
Ho
un figlio di 3 anni e mezzo con complesso 3. Ho notato da un paio di giorni
che durante il giorno occasionalmente gli accadono cose insolite
come occasionalmente rantolare per un respiro. Non sono sicuro
che abbia qualcosa. Ha anche sviluppato
un certo rossore sul viso; gli sto
applicando della crema agli steroidi.
Oggi mentre gli sto facendo il trattamento
per la respirazione sto pensando,
che potrebbe trattarsi della sua
allergia. Potrebbe
trattarsi della sua Mito? Ha un difetto della fosforilazione ossidativa. Devo preoccuparmi?
Risposta di:
Russell P. Saneto, DO, PhD
come si dice in
medicina "la maggior parte delle volte cose comuni avvengono
comunemente,” per esempio: un naso che cola, occhi che lacrimano,
un lieve stato febbrile, alcuni muscoli indolenziti e sentirsi stanchi è solitamente
segno di un malessere di origine virale. Questo è
ciò che usiamo dire nel
nostro esercizio ed è pressocché ciò che la maggior parte di noi trova essere vero nella nostra pratica. ciò può portare a
confusione nella malattia mitocondriale
poiché molti
eventi clinici che avvengono possono essere
delle
“cose comuni”, cose in relazione al mitocondriale, o
una combinazione di entrambi. Escludere le cose comuni e
ricorrere ad un trattamento medico standard
è ciò che più comunemente si considera
da fare inizialmente nella nostra prassi medica. Detto questo, la maggior parte di noi nel campo del mitocondriale tiene sempre in un angolo del proprio pensiero
il fatto che l'insieme dei sintomi può essere
impattato in un paziente con una
malattia mitocondriale.
così, il respiro ansimante può
significare qualcosa: dal semplice
esercizio all'insufficienza cardiaca. Si
devono giudicare le circostanze che
accompagnano i sintomi, esaminare il
paziente, usare il giudizio clinico
(vedi sopra), e quindi formulare un
piano per comprendere perché i sintomi
siano comparsi e se necessario, come
trattarli. Trovarsi a valutare un
paziente basandosi solamente su un
sintomo non è solitamente saggio.
Molti pazienti con una malattia mitocondriale
hanno quella che noi chiamiamo “fame d'aria” o
periodi di ansimazione senza ragione apparente. Molti pazienti hanno
asma e rantolii respiratori dovuti ad
esacerbazione dell'asma. Alcuni pazienti hanno cardiomiopatia, e
l'
ansimazione è dovuta a ridotta funzione cardiaca (fiato corto). Lo stesso vale per
il rossore.
così, io le raccomanderei di vedere il suo medico e
di inquadrare i suoi sintomi entro un
contesto clinico generale per un possibile
trattamento.
Domanda 312
Mito in menopausa e
trattamenti non ormonali
Sono
una donna di 51 anni con una miopatia
mitocondriale (una carenza nella catena respiratoria nei complessi II e III
- Non ho fatto ulteriori studi per determinare esattamente quale tipo, dato che il mio dottore dice che non ne vale la pena,
tanto il trattamento è lo stesso). comunque, sto entrando in menopausa e
veramente
non vorrei usare ormoni sostitutivi. Preferirei provare dapprima integratori ed erbe e vorrei sapere se il dottore
ne suggerirebbe qualcuno o se ha sentito
di qualche uno
che sia di aiuto per una donna in menopausa con una miopatia mitocondriale. Qualsiasi
suggerimento che Lei possa darmi sarebbe apprezzato moltissimo. Attualmente sto prendendo: acido alfa lipoico,
carnitina, multi-vitamine, CoQ10,
B12.......
Risposta di:
Maria Yialamas, MD
Sfortunatamente, è
stato dimostrato che la
maggio parte degli integratori ed erbe
comunemente segnalati essere di aiuto
per le vampate di calore e la sudorazione notturna
non sono migliori dei placebo.
Se lei ha sintomi gravi, può sempre chiedere
al suo medico se lei è una buona candidata per il farmaco non-ormonale venlaxafine il quale è stato dimostrato
migliorare lo stato della sudorazione notturna e
delle vampate di calore.
Domanda 311
Gallio e
mito
A mia
figlia di 29
anni è stata recentemente
diagnosticata una malattia mitocondriale e
sta prendendo CoQ10. Sto disperatamente
cercando
qualunque cosa che possa essere di aiuto. Ho sentito che
il gallio (forma liquida) è molto efficace
nel trattamento della depressione e altre malattie.
Può dirmi se questo metallo è di aiuto
(o dannoso) per sofferenti di mito?
Inoltre,
quale dosaggio è appropriato?
Risposta di:
Sumit Parikh, MD
Attualmente il gallio
è più comunemente usato nella medicina
nucleare come parte di esami diagnostici
- ma non per trattamento di qualche
problema di salute. E' stato studiato per le potenziali
proprietà anti-infiammatorie e antibiotiche - ma non è
la terapia
raccomandata per nessuna malattia.
Non sono conosciuti aneddoti o utilizzi studiati
del gallio per la malattia mitocondriale. Perciò io non posso dirle se
è qualcosa che sarebbe di aiuto o nocivo per una persona
con una malattia mitocondriale e
non posso raccomandare nessun dosaggio.
Domanda 310
Vaccinazioni nella mito
Alla luce di tutte
le notizie vaccini/autismo/mito, vorrei sapere cosa si deve fare.
A mio figlio è stata diagnosticata una malattia mito. Lui
presenta molti comportamenti autistici. Io capisco
che il suo ritardo e
gli attacchi
epilettici siano originati dalla malattia mito,
ma dopo tutte le ultime notizie, chi
dovrebbe
dire che tutto il resto non possa
provenire dai suoi vaccini. Potrebbe
essere che sarebbe
altrimenti “normale’ con attacchi
epilettici. Tutto quello che questi articoli cDc
dicono
si riferisce al caso Polling
poiché lei aveva una sottostante malattia mito prima
che le fosse praticata la
vaccinazione. così è stato per mio
figlio. Ora non so se sia il caso di investigare.
Risposta di: Salvatore
DiMauro, MD
La sua preoccupazione è
certamente comprensibile, data la recente pubblicità riguardo una potenziale relazione fra malattia mitocondriale,
autismo, e vaccinazioni. Qui dobbiamo
considerare tre "punti": due di
questi (disfunzione mitocondriale e autismo) sono stati definitivamente connessi: sebbene probabilmente solo una minoranza di bambini autistici hanno una sottostante malattia mitocondriale,
alcuni (come, apparentemente, suo
figlio) certamente si. Il terzo "punto"
(vaccinazioni) comunque NON è stato
connesso né alle
malattie mitocondriali né all'autismo. Dubito molto che
le vaccinazioni scatenino le caratteristiche autistiche nel suo bambino,
le quali possono essere semplicemente spiegate
con la sua disfunzione mitocondriale.
I bambini con malattie mitocondriali
devono essere vaccinati per proteggerli
dalle orribili malattie infettive!
Domanda 309
Mona Vie e mito
c'è qualche informazione riguardante
il Mona Vie
(bacche di acai liofilizzate più 18 altri
frutti misti antiossidanti) e il suo effetto sui pazienti mito? c'è una qualche controindicazione
con il cocktail mito o il carnitor?
Risposta di:
Mary Kay Koenig, MD
Io non sono riuscito a trovare
nessuna informazione sugli effetti della
bacca di acai nei pazienti mitocondriali.
Le informazioni su queste bacche
indicano che è un "anti-ossidante" ma
anche che l'esatto meccanismo della sua proprietà antiossidante è sconosciuto. Sebbene
si pensi che gli anti-ossidanti siano di
beneficio nei pazienti con
malattie mitocondriali, la loro
efficacia non è stata provata. In
ogni modo non appaiono essere nocivi. Sulla base delle informazioni che sono stato in grado di trovare, io non vedo nessuna controindicazione
nel prendere l'integratore Mona Vie con qualcuno
dei seguenti: carnitina, coenzima
Q10, riboflavina o folato.
Domanda 308
complesso I e intolleranza ai
carboidrati
Un dottore genetico afferma che
un difetto del complesso I può causare intolleranza ai carboidrati, ma
non da ulteriori spiegazioni. Il nostro dottore mito
è d'accordo, ma nessuno è in grado di dire come questo potrebbe essere. E' in grado di spiegarcelo,
per favore?
Risposta di:
Russell P. Saneto, DO, PhD
Quando noi digeriamo il cibo o
il nostro corpo lo metabolizza
immagazzina energia sotto forma di
grassi e carboidrati, noi spezziamo
ulteriormente queste molecole attraverso
vari percorsi metabolici, tipicamente
con il metabolismo intermedio o la beta ossidazione.
I prodotti sono poi metabolizzati
attraverso il ciclo dell'acido citrico (dentro
i mitocondri) e l'energia immagazzinata
sotto
forma di ioni (in questo caso un elettrone)
che vengono fatti scorrere attraverso la catena di trasporto degli elettroni dentro I mitocondri.
Il prodotto finale è ATP (la sostanza energetica). I prodotti metabolici aventi
un elettrone extra sono sotto forma di
due sostanze, NADH e FADH2. La maggior parte del NADH
viene prodotto dalla rottura dei carboidrati e
una porzione ancora maggiore del FADH2 è
ricavato dalla beta
ossidazione dei grassi. Il NADH porta
dentro l'elettrone tramite il complesso I e
il FADH2 lo introduce tramite il complesso II. Ora,
le
proporzioni sono relative ed entrambi
carboidrati e grassi producono NADH e FADH2.
così un paziente con un disturbo del complesso I
può non essere in grado di disporre di
altrettanto NADH
di quanto ne abbisogna una persona
normale. Dato che il
complesso II dovrebbe essere normale,
l'utilizzazione del FADH2 passando elettroni
dentro il complesso II dovrebbe andare a
tutta velocità visto che il complesso I è
compromesso. Teoricamente, poi in questo
scenario i grassi
dovrebbero essere meglio utilizzati dei
carboidrati. Fatti o finzione? Ho molti pazienti con malattie del complesso
I che in realtà
vanno meglio con i
carboidrati che con i grassi. così, probabilmente
ci sono altri fattori coinvolti come
quando
l'anormalità colpisce
il sito di legame del NADH o ad un'altro sito dentro
la molecola del complesso I. Spero che questa
spiegazione la aiuti un poco.
Domanda 307
Tremori in aumento
Nostra
figlia ha ora sei anni e le è stata
diagnosticata una possibile
encefalopatia mitocondriale --- complesso IV. Questa non è mai stata confermata ma
ci si è lavorato su molto. Abbiamo visto più tremori
nello scorso anno. Questi
compaiono solitamente dopo una grave regressione con una malattia virale e
si vanno risolvendo quando lei "ritorna"
allo stato normale ma ora essi ci sono
per la maggior parte del tempo e non se
ne vanno. Negli ultimi mesi lei ha iniziato ad avere tremori intenzionali. Questo ci preoccupa.
Le è stata fatta una MRI un anno fa che non mostrava nessuna
alterazione nel cervello. La leggera atrofia che
era già stata rilevata prima
non era peggiorata e non si riscontrava
altro. Lei ora prende il carnitor e CoQ10.
Avrebbe una spiegazione per questi tremori
continui come pure per i tremori intenzionali che
ha?
Risposta di: Russell P. Saneto,
DO, PhD
Mi dispiace di
quanto sento riguardo vostra figlia. Io so
che è
così difficile constatare che vostra figlia ha
tutti questi problemi. I tremori sono
difficili da controllare, specialmente se essi sono dovuti
a malattie mitocondriali.
E' molto comune vedere deficit neurologici durante
gli stati di malattia dato che questi
producono forte stress ai nostri sistemi e
le richieste di energia aumentano (combattere le infezioni,
mantenere l'efficienza corporea, ecc) ed i poveri
mitocondri si trovano davanti a ulteriori
richieste di energia che in presenza di una malattia mitocondriale,
ha compromesso le loro funzioni
persino in grande estensione.
E' per questo ché molti pazienti hanno i loro primi sintomi durante una malattia virale.
Nel tempo con il progredire della malattia mitocondriale, questi stessi sintomi
possono
aumentare e possono, similmente con vostra figlia, diventare continui. Secondo
la mia opinione state facendo le cose
corrette,
con il coenzima Q10 e carnitor.
Pure l'aumento del livello dei carboidrati nella dieta
può portare un piccolo aiuto. Non ho trovato che i soliti medicamenti come i beta bloccanti o mysoline
siano molto
di aiuto, ma potete chiedere al vostro medico
riguardo questi farmaci.
ci sono alcuni punti pratici. con i tremori intenzionali,
usare penne grandi per scrivere o
colorare. Il bicchiere va riempito a
metà e non completamente. A scuola,
vedere se va bene usare un ausilio come
un computer per i lavori in classe e per
scrivere testi lunghi. Quando è
possibile un certo quantitativo di
lavoro manuale, potrebbe essere di aiuto
un sostegno alleggerente (sebbene non dovrebbe essere
usato continuamente). Il velcro è un
mezzo di sostegno di facile applicazione e può essere usato in molte
situazioni quando il tremore diventa un problema.
Domanda 306
Ipotonia marcata e
rilassamento delle giunture
Nostra
figlia di 2 anni e mezzo ha una sospetta
malattia mitocondriale. (stiamo proprio
aspettando i risultati finali della
biopsia.) Lei ha avuto ipotonia e
rilassamento nelle giunture in
concomitanza con l'aumento dell'azoto,
un elevato rapporto lattato/piruvato,
problemi intestinali, recuperi
complicati da ogni malessere, emicranie,
ecc.
Nelle ultime due settimane, ho notato
che quando provo ad alzarla, la parte
superiore della sua schiena sembra "separata". La
schiena può diventare "lasca?”
E se così è, quali tipi di esami e terapie
dovremmo effettuare?
Risposta di:
Amy c. Goldstein, MD
Molti bambini
con ipotonia, o ridotto tono muscolare,
vanno incontro ad una associata ipermobilità/rilassamento
delle giunture. Quando i bambini hanno
una ipotonia significante, specialmente colpente i muscoli del tronco e muscoli
riconducenti al
corpo (muscoli prossimali come le aree
delle spalle e delle anche), avranno difficoltà
nel controllare la postura e non saranno
in gradi di sedere o
sedere in una posizione piegata in
avanti. Rialzare un bambino da sotto le
braccia produrrà una "piegatura a
mezza vita" se lo si tiene verticalmente. La schiena può essere
una
tipica localizzazione per notare l'ipotonia,
e la debolezza può rendere l'ipotonia più
pronunciata.
Io prenderei un appuntamento per fare
esaminare vostra figlia dal suo PcP e/o
neurologo per vedere se c'è la
necessita di fare eseguire altri esami. Se il problema è dovuto
alle ipotonia/debolezza, si dovrebbe
fare eseguire una terapia fisica per
arrivare ad un certo rafforzamento e si
possono usare dei dispositivi ulteriori
di supporto per l'ipotonia troncale.
Domanda 305
Epigenetica e mito
Sono un
genitore con malattia mito ed ho un
bambino pure colpito. I ricercatori
mitocondriali
stanno ricercando riguardo l'epigenetica;
questa dovrebbe mostrarsi promettente
riguardo al trattamento per le citopatie mitocondriali?
Risposta di:
David Thorburn, PhD
Questa è una
complicata questione scientifica. Prima
delle attuali conoscenze sulle malattie
mitocondriali eravamo soliti pensare che
l'ereditarietà riguardava unicamente le
sequenze del DNA dei geni nel nucleo di
ogni cellula, metà del quale ereditiamo
dalla madre e metà dal padre. La
comprensione che molte malattie
mitocondriali sono causate da
cambiamenti nelle sequenze dei geni
localizzati nei mitocondri fu qualcosa
di scioccante per i genetisti.
Probabilmente il campo dell'epigenetica
è stata un'altra sorpresa ed ha ricevuto
molta attenzione negli anni recenti.
L'epigenetica riguarda
essenzialmente il fine
aggiustamento dell'espressione dei geni
nel fare direttamente le sequenze del DNA o
nel fare il rivestimento di proteine istoniche che
circondano i geni nel nucleo. Questi
marcatori determinano se un gene può
produrre o no il suo regolare prodotto ed in alcuni casi
la produzione può
essere influenzata da fattori ambientali.
I geni del DNA mitocondriale non
sembrano essere direttamente influenzati da
marcatori
epigenetici, poiché mancano loro le specifiche sequenze di DNA (conosciute come "isole cpG") ed
il rivestimento delle proteine
alle quali si legano i marcatori
epigenetici. comunque,
la maggior parte delle proteine mitocondriali sono codificate
dai geni nel nucleo, includendo
quelle coinvolte nel mantenimento e
nell'espressione dei geni del DNA mitocondriale.
così è certamente possibile, e
sicuramente
probabile, che l'epigenetica influenzerà
alcuni aspetti delle funzioni
mitocondriali. Non ho informazioni di
una qualche
maggiore scoperta dei ricercatori mitocondriali
che stanno lavorando all'epigenetica e nemmeno
per ovvie applicazioni dell'epigenetica in termini di trattamento
delle malattie mitocondriali. comunque, questi sono campi in rapido movimento e che possono riflettere la mia ignoranza e
la mia limitata immaginazione. Devo ricordare che
nel mondo ci sono molti ricercatori
che stanno lavorando ad una ampia gamma
di approcci per aumentare i trattamenti delle malattie
mitocondriali. La fondazione UMDF è stata
importante in incoraggiare i ricercatori
a perseguire progetti innovativi in questa area,
poiché essi sono spesso difficili da
effettuare dalle agenzie governative, le quali
tendono ad essere conservative nel
prendere decisioni in materia di
ricerche.
Domanda 304
Difetto OXPHOS 1, incontinenza e
procedura MAcE
A mia figlia,
di 6 anni, è stato recentemente
diagnosticato un difetto OXPHOS 1 con
biopsia muscolare. La mia domanda è: lei ha
una grave costipazione; finora niente la ha
aiutata inclusi Miralax, latte di
magnesio, ecc. Io devo farle frequentemente
clisteri. Lei ha avuto riflusso urinario che si è risolto, sebbene
lei si fa la pipì addosso durante il giorno ed anche
durante la notte. Nel passato
lei era asciutta durante il giorno.
Lei se la fa ancora
frequentemente nei pantaloni. Le sue feci
sono solitamente da soffici a molto soffici.
Il suo urologo ha menzionato una
procedura MAcE. E' appropriata? c'è qualcosa
d'altro che noi possiamo provare? Sono molto preoccupata riguardo
il fatto che questo problema continui
anche quando lei andrà a scuola.
La dismotilità sembra essere presente
nella nostra famiglia.
Lei ha una zia a cui da adulta le è
stata asportata
una grande porzione del colon. Inoltre tutti gli studi gastrointestinali
sono risultati essere normali.
Risposta di:
Jerry Vockley, M.D., Ph.D.
La
procedura MAcE è usata per correggere
l'incontinenza urinaria e
vescicale in pazienti con una eziologia neurologica. Io non sono a conoscenza
di un suo uso specificamente in un
contesto di malattia mitocondriale ma è
certamente adatto per una causa neurogenica e sembra ragionevole
prenderlo in considerazione. come sempre, la famiglia dovrà discuterne
in dettaglio con i suoi dottori metabolici e
gastrointestinali prima di effettuare una correzione chirurgica. Io
ricorrerei alla chirurgia
solo se tutte le opzioni mediche sono state esaurite.
Domanda 303
Miopatia di Bethlehem e danni secondari
Le analisi del sangue di mia figlia documentano bassa carnitina, basso CoQ10, lattato elevato,
elevato rapporto lattato:piruvato, normali
gli studi dei fibroblasti, e accumulo muscolare
di c-2, c-15, c-16 e c-18 da biopsia
muscolare. Lei ha anche una significante
mutazione del collagene VI indicante
miopatia di Bethlehem. I suoi segni clinici includono una storia
di FTT, dismotilità-riflusso gastrointestinale, costipazione intermittente, sazietà precoce, dolore muscolare,
debolezza muscolare, alcuni crampi muscolari,
cefalea, malattia reattiva
delle vie respiratorie, insonnia da
difficoltà a rimanere addormentata, bassi livelli di ferritina, ed
età ossea ritardata. Lei ha
frequenti infezioni e difficoltà a
superare i più piccoli malesseri sebbene
le sue
funzioni immunitarie siano a posto. Quale è la sua opinione su tutto questo?
E una mito o disturbo dell'ossidazione dei grassi
la cosa più probabilmente? Dobbiamo fare eseguire
altre diagnostiche?
Risposta di:
Sumit Parikh, MD
Sappiamo ora che molte
altre malattie, medicamenti e condizioni
genetiche possono danneggiare
secondariamente le funzioni
mitocondriali - e che gli esami
biochimici come i livelli della
carnitina o del lattato nel sangue e
nelle urine, e le analisi degli enzimi
tissutali possono pure risultare
anormali in questi casi. Una delle sfide
nel campo è provare ad escludere le
cause 'secondarie' dei sintomi
mitocondriali. Nel caso di sua figlia,
se è stata geneticamente diagnosticata
la miopatia di Bethlehem (BM), i
suoi
altri sintomi possono essere dovuti a danneggiamento secondario delle funzioni mitocondriali;
si sa che nei modelli di topo, la BM colpisce
la struttura e le funzioni mitocondriali.
c'è anche la possibilità che lei abbia anche
una mutazione 'minore' che colpisce
le funzioni mitocondriali e che non è stata identificata - una che non causerebbe problemi se lei non avesse la BM. Il trattamento dei sintomi mitocondriali, indipendentemente dalla causa, è
sfortunatamente lo stesso - e se questi
medicamenti/integratori le sono di aiuto,
è obbligo continuarli. Se
intendete fare eseguire ulteriori esaminazioni, io consiglierei
di focalizzare l'esame genetico, specialmente
sui geni che controllano la fissione e
la fusione mitocondriale,
poiché questi processi possono essere stressati
dalla BM
(sebbene abbiamo appena iniziato a
capire qualcosa
riguardo a come la BM colpisca le funzioni
mitocondriali).
Domanda 302
Riduzione dell'udito ed
impianto cocleare
A nostro
figlio di
12 anni è stata diagnosticata una
sindrome CPEO(più KSS) l'anno scorso quando vivevamo a Houston
nel Texas. Recentemente
ci siamo trasferiti a Richmond nell'area
della
Virginia e qui non abbiamo ancora avuto
un
appuntamento con un dottore. Dall'ultimo
appuntamento di nostro figlio da un
audiologo, ha avuto una ulteriore perdita
di udito e nel suo esame di ripetizione
della parola. L'audiologo dice che
lui è ora arrivato al punto di aver
bisogno di un impianto cocleare. Io e mio marito
abbiamo iniziato ad informarci su questa opzione. La nostra domanda:
ci
sono ricerche/dati che riguardino il
rapporto fallimento/successo nei pazienti mito
a cui è stato fatto un impianto cocleare? E
potrebbe darci la sua opinione?
Risposta di:
Andrea Gropman, MD
ci sono un pugno di casi nella letteratura nei quali pazienti con malattie mitocondriali e sordità
neurosensoria hanno ricevuto un impianto
cocleare con successo,
inclusi pazienti con Kearns Sayre, con
aumento nella qualità della vita.
Tipicamente vengono riportati i casi con successo;
io non sono a conoscenza riguardo
di eventuali altri insuccessi. E poiché i numeri sono
piccoli,
è difficile generalizzare e forse si
dovrebbero effettuare delle statistiche. In
molti pazienti con SNHL come parte di una
citopatia mitocondriale, si tratta di una
anormalità cocleare, così in teoria, un impianto cocleare appare
un ragionevole
approccio. ci si deve, comunque,
informare, sugli speciali rischi che l'anestesia
può porre in pazienti con malattie mitocondriali, e
questi devono avere la maggiore considerazione nella decisione di procedere. Le informazioni riguardo
l'anestesia, i farmaci per la sua induzione e le soluzioni intravenose
che sono di pertinenza per pazienti con
malattie mitocondriali sottoposti a interventi chirurgici possono essere trovati nel sito web della UMDF.
Domanda 301
Mancanza di diagnosi ed
interventi d'urgenza
Ho
una brava neurologa che sta cercando di
farmi una diagnosi accurata. Lei, con l'aiuto
di un neurogeneticista, hanno fatto i
minimi
esami genetici (6 DNA per MELAS e 5 per
MERRF) mostranti la sola anormalità 1438A>G.
Mi è stata fatta una biopsia
muscolare negativa per le per fibre rosse sfilacciate ma
numerosi esami del sangue anormali per acidi organici includendo
il rapporto acido piruvico/acido lattico ed
un possibile acido lattico il quale
potrebbe però essere stato causato dal
prelievo.
La mia MRS mostrava acido lattico aumentato. Ho
una lesione cerebrale (potrebbe
trattarsi di un'altra placca accoppiata
vagamente). Ho attacchi epilettici simil-ictus, cefalea spinale con
nausea, problemi di equilibrio / atassia,
vertigini, difficoltà respiratorie,
dolore muscolare e tachicardia e altri
sintomi senza cause "normali" per
i miei
specialisti, con problemi di memoria da
più di
6 anni. Poiché i miei sintomi non
rappresentano tutti i criteri di una specifica malattia,
sono
ancora senza una diagnosi. La
mia
compagnia di assicurazione non copre una clinica
che abbia più familiarità con
disfunzione mito e siamo arrivati alla
bancarotta così mi sarebbe difficile
andare incontro ad altri debiti. Sono
sulla cinquantina ed ho paura ad andare in un
pronto soccorso quando i sintomi sono
estremamente dolorosi o "spaventosi" per
gli errori diagnostici o per i trattamenti
ricevuti dai quali ho avuto un aiuto
miserevole. In mancanza di una
diagnosi definitiva non so come
procedere quando avvengono gli ictus o
gli attacchi epilettici simil-ictus o ho
troppe vertigini ed ho nausea a stare in
piedi o persino seduto a volte per
giorni. Ho anche la
malattia celiaca in remissione per più
di 4 anni, la quale non rende le cose più
facili. come si fa a determinare quando
è necessario andare al pronto soccorso e
come trovare il miglior ospedale per
curarmi?
Risposta di:
Gregory M. Enns, M.B., ch.B.
Mi dispiace di
quanto sento riguardo i suoi sintomi e comprendo
il suo dilemma. Sfortunatamente,
può essere
difficile trovare un ospedale con qualcuno
con esperienza su come gestire una persona
che potrebbe avere una sottostante malattia mitocondriale. comunque, sembra
che lei abbia un eccellente neurologo che ha
le
potenzialità che servono a guidarla
riguardo le possibilità di cura
ospedaliera locale. Il suo
neurologo dovrà ancora esserle di guida
ed aiuto nel determinare quando dovrebbero essere
cercate appropriate attenzioni e cure
mediche immediate o persino ospedalizzazione. Noi abbiamo trovato utile
fornire ai nostri pazienti
una lettera dettagliata su un piano di
cure di emergenza in caso di un evento
di urgenza. Dovrebbe essere importante che
lei discuta un tale piano con il suo
neurologo o neurogeneticista, i quali
devono essere in grado di aiutarla ad
interagire con gli ospedali locali e
dare loro un "indirizzo" nel
caso che lei abbisogni di cure urgenti. I dottori
che l'hanno curata sono già preparati e
la conoscono al meglio, faccia perciò
uso della loro esperienza.
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