Fondazione FONAMA fonama@fonama.org Tel. 335250742
 

Traduzioni a cura di Natale Marzari

Dopo 41 anni e 5 mesi, nel maggio 2006 la magistratura di Trento ha riconosciuto l'esistenza  e  la gravità di quella malattia rara che nessuna altra istituzione o persona singola della provincia di Trento ancora mi riconosce, e per negare la quale mi perseguita.    Natale Marzari

 
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aggiornato al 27 giugno 2007


Domanda 325

Declino nella mito e rapporto con MS

A mia  figlia adulta di 40 anni è stata diagnosticata una probabile Mito 3 anni fa via biopsia muscolare indicante carenze nei complessi I e III, il meglio che io possa capire dal rapporto della Mayo clinic in MN. Dr. Deborah Renaud's sullo stato dell'impressione, "progressivo declino cognitivo con estese lesioni della materia bianca con evidenze di una disfunzione della catena respiratoria mitocondriale...". Lei ha una grave incontinenza urinaria, tremori, linguaggio confuso, capacità cognitive danneggiate e demenza. Mia figlia risiede ora in una casa di cura per adulti poiché la sua unzione cognitiva  è variabile fra le età di  4 - 12 anni a seconda delle situazioni. Sebbene lei riconosca che ha un marito e quattro bambini, la sua inabilità le rende impossibile il rimanere nella casa di famiglia.
A mio figlio di 38 anni è stata diagnosticata 7 anni fa una tipica RRMS e gli viene iniettato il beta-serone un giorno si ed uno no.
Ho due domande:
1. C'è una qualche connessione fra la Mito e la MS?
2. IE' comune una grave perdita cognitiva ad insorgenza in età adulta?

 

Risposta di: Andrea Gropman, MD

C'è stato un recente interesse sul fatto se ci sia una possibile connessione fra disturbi mitocondriali e la sclerosi multipla. I primi sintomi possono sovrapporsi. La MS è caratterizzata da eventi neurologici separati nello spazio e nel tempo, e generalmente questa viene rilevata con la MRI al cervello che deve soddisfare numerosi criteri  e essere accompagnata da più marcatori specifici nel sangue e nel liquido spinale.
Ci sono stati rari casi nei quali dei pazienti hanno avuto entrambe le condizioni. In aggiunta, la disfunzione mitocondriale è sempre più riconosciuta come una importante causa di danno tissutale nella MS.   Numerose linee di evidenza suggeriscono che anche dei fattori genetici mitocondriali possono influenzare la suscettibilità alla sclerosi multipla.
Sfortunatamente, il declino cognitivo può accompagnare un disturbo mitocondriale sia ad insorgenza infantile sia ad insorgenza in età adulta. Questo può in parte essere attribuibile o esacerbato dagli attacchi epilettici, da ictus, carenza di vitamine, e infezioni.

 

 

Domanda 324

Mito e RRF/COX-negative

Ho ora 38 anni e mi è stata diagnosticata una miopatia mitocondriale. Ho avuto ptosi sino dai 18 anni in entrambi gli occhi, asimmetrica (più grave nell'occhio destro, ma non al punto di perdere campo visivo), nessuna retinite pigmentosa, nessuna intolleranza all'esercizio, diplopia intermittente sino dai 35 anni (esotropia nell'occhio destro), CPK lievemente alto (200, valore normale <190), ittero negativo, EMG miopatica, normale la MRI al cervello, normale l'ecocardiogramma e l'ECG, normale la funzione renale, normale la funzione epatica. La biopsia muscolare nel bicipite brachiale sinistro ha mostrato il 6% di fibre rosse sfilacciate, nessuna fibra atrofica, nessuna fibrosi, 1 (su 3000) di fibre necrotiche. La biochimica mostrato una normale catena respiratoria.
1. Come è possibile avere RRF/COX-negative e una catena respiratoria normale? Cosa altrimenti può essere che non lavora nei mitocondri per provocare ciò che provoca?
2. Riguardo alla gravità della malattia. E' bene, male o non rilevante avere una catena respiratoria normale?
3. E' il caso di provare con i cocktail mito persino con una catena respiratoria normale?

Risposta di: Jerry Vockley, M.D., Ph.D.

Ogni fibra muscolare è una grande cellula e ognuna contiene mitocondri con gli enzimi della catena respiratoria. Nei disturbi della catena respiratoria, le fibre muscolari sono spesso normali nella prima parte della vita e poi iniziano a perdere attività della catena respiratoria con l'età. Questo avviene ad velocità diversa in ogni fibra e così questo è spesso al tempo in cui il disturbo si manifesta quando solamente un piccolo numero  di fibre vengono identificate come anormali all'osservazione al microscopio (conosciute come fibre COX negative fibre). Quando il tessuto viene analizzato per esami enzimatici, tutte le fibre vengono rotte aperte e vengono esaminate tutte assieme. Così se solamente il 10% delle sue fibre sono anormali al tempo in cui viene eseguito l'esame, lei avrà il 90% di attività normale e l'esame verrà letto come normale. Con il tempo, il numero delle fibre anormali aumenterà, e l'attività totale nell'estratto muscolare diminuirà. L'avere una normale attività generale in questo momento è un bene dato che significa che ancora la maggior parte dei suoi muscoli sta generando abbastanza energia per  funzionare appropriatamente. Tutti i tessuti sono differenti, comunque, ed è per questo che lei ha alcuni muscoli più deboli rispetto ad altri, per esempio i muscoli che rialzano le sue palpebre. Da quando lei inizia ad avere fibre muscolari anormali, è il caso di iniziare il trattamento. Molto dell'effetto dei “cocktail” mitocondriali è centrato sulla diminuzione del danno a lungo termine che si accumula in questo disturbo. Cos' prima lei inizia il trattamento, meglio è.

 

 

Domanda 323

Attacchi epilettici, Lacmital

A mio figlio di 6 anni è stata diagnosticata una miopatia mitocondriale. L'estate scorsa, ha iniziato aa avere attacchi epilettici di assenza generalizzati.  Il neurologo gli ha prescritto il Lamictal.  Abbiamo iniziato con 5 mg al giorno per 2 settimane, portati poi a 10 mg al giorno per 2 settimane.  Dopo che abbiamo seguito le indicazione del neurologo, gli attacchi epilettici sono attualmente aumentati sia in frequenza che in durata.  Mio figlio ha iniziato ad  avere forti battiti di palpebre con gli attacchi epilettici e la confusione successiva sembra più grande.  Il neurologo ci ha detto che il Lamictal può avere talvolta effetti collaterali e AUMENTARE l'attività degli attacchi epilettici.  Gli ha prescritto il Zonegran, 50 mg due volte al giorno e ha detto di chiamarlo fra 2-3 settimane per discutere se sospendere il Lamictal. 
Mio marito ha chiamato il dottore ieri.  Gli attacchi epilettici sono diminuiti in intensità, ma sono rimasti costanti in frequenza (circa 10 o più al giorno).  Anche, ce ne sono ancora 1-2 al giorno che sembrano causargli molta confusione successiva.  Il suo neurologo ci ha detto di aumentare il Lamictal - del quale ci aveva precedentemente detto che potrebbe aumentare l'attività degli attacchi epilettici.  Abbiamo una tabella per aumentare il Lamictal dai 10 mg al giorno attuali ai 150 mg al giorno per il 5 novembre.  In aggiunta, dovremo mantenere la dose corrente di Zonegran.  Io non capisco questo dato che ci è stato detto che il Lamictal potrebbe causare un aumento dell'attività degli attacchi epiletticià.  Mi può spiegare come lavorano esattamente questi farmaci per gli attacchi epilettici e quale può essere la causa di un cambiamento nel trattamento?

 

Risposta di: Russ Saneto, DO, PhD

A:  Mi dispiace moltissimo di quanto leggo riguardo suo figlio. Io non ho nessun bambino fra la mia coorte dei miei 100 pazienti con attacchi epilettici che hanno una malattia mitocondriale e le classiche assenze epilettiche così io non so cosa dirle. Suo figlio deve essere molto unico. Nei classici attacchi epilettici con absence vengono sono notate all'EEG dei picchi a 3 Hertz e attività a onde, i quali sono generalizzati e massimali bifrontali. Io faccio parte di una ricerca sulle assenze NIH e non abbiamo visto nessun  bambino con una malattia mitocondriale ed i  classici attacchi epilettici con assenza. I farmaci che funzionano per  i semplici attacchi epilettici infantili con assenze sono ethosuximide, lamotrigina, e l'acido valproico. Una seconda linea di farmaci è il Diamox. Quello che deve sapere è che nessuno dei farmaci che noi usiamo può aumentare gli  attacchi epilettici in un modo o nell'altro. Ci sono alcune classiche situazioni, come gli attacchi epilettici infantili semplici con assenze i quali vengono aumentati con l'uso della carbamazepina.
Quello che deduco dalla sua domanda è che suo figlio ha “assenze atipiche” o quello che la cleveland clinic ha etichettato come attacchi epilettici dialettici. Lo EEG non deve mostrare i classici picchi e onde a 3 Hertz ma consistere in scariche generalizzate e durante questi periodi il bambino non è interattivo o risponde meno ma senza nessuna caratteristica motoria; l'eccezione a quanto sopra sono automatismi quando il paziente può avere movimenti masticatori, battiti di palpebre, o piccoli movimenti delle dita e delle mani. C'è anche uno specifico tipo di attacco epilettico che consiste nel battito ritmico delle palpebre con perdita della risposta chiamata mioclonia palpebrale. Senza vedere l'EEG durante un evento è impossibile per me dirle quale tipo di attacco epilettico tipo suo figlio ha. 
Per le assenze atipiche o attacchi epilettici dialettici, il Lamictal è una buona prima prova. Quando non c'è effetto o peggioramento degli attacchi epilettici (il che talvolta può essere difficile da misurare come sa, sarà molto più facile svelare gli attacchi epilettici ora e probabilmente li noterà di più). Il Lamictal può anche aumentare i livelli del gabal come diminuire il rilascio dell'aminoacido eccitatorio (glutammato). Il Zonisamide può essere una buona seconda scelta e appare come dovesse avere qualche beneficio per suo figlio. Esso aumenta pure i livelli del gaba (più del Lamictal) ed ha effetto sui canali del sodio, effetto sul T-calcio può agie similmente al Diamox inibendo l'anidrasi carbonica. Se suo figlio ha avuto miocloni palpebrali, poi potrebbe essere in forse per un grossolano controllo di questi. Questo tipo di epilessia nel contesto di una malattia mitocondriale è estremamente difficile da trattare. Ho numerosi pazienti con questa ed è stata una sfida.
Io spero che di avere risposto alla sua domanda. Io spero realmente che possa essere trovata una corretta combinazione di farmaci per gli attacchi epilettici per suo figlio.

 

 

Domanda 322

L-carnitina o acetil-Lcarnitina?

Sto prendendo L-carnitina 500mg due volte al giorno associata al CoQ10 200mg tre volte al giorno da più di un anno. Dovrei prendere invece acetil-L-carnitina, e se sì in quali dosi?


Risposta di: Mary Kay Koenig, MD

Alcuni pensano che la acetil-L-carnitina sia meglio assorbita che la levocarnitina.  Visto che è un integratore non tossico, solitamente prescrivo dosi elevate di levocarnitina (meno costosa) per essere sicuro che ne venga assorbita a sufficienza.  Spero che questo Le sia di aiuto.

 



Domanda 321

coenzima Q10 basso

Recentemente mi è stata fatta una biopsia muscolare e mi è stato detto che con la sola osservazione dei mitocondri delle mie cellule hanno trovato tre cose. 1. Ho più mitocondri nelle cellule di quanti ne dovrei avere. 2. E' stata trovata fibrosi nei miei muscoli. e 3. I livelli del mio CoQ10 sono bassi.  Poi vorrebbero esaminare le funzioni mitocondriali, ma per ora mi sarebbe sufficiente sapere se mi potesse spiegare cosa significano questi risultati. Questi risultati sono tipici delle malattie mitocondriali ? Grazie mille.


Risposta di: Michio Hirano, MD

 I 3 ritrovamenti nella sua biopsia muscolare sono comuni nelle malattie mitocondriali. L'anormale proliferazione dei mitocondri è un marchio caratteristico di molte malattie mitocondriali, particolarmente di quelle dovute a mutazioni del DNA mitocondriale (mtDNA) nei geni del RNA di trasferimento (tRNA) come pure a delezioni singole o multiple del mtDNA. Spesso, l'aumento dei mitocondri viene rilevato nei muscoli con la colorazione tricromica di Gomori modificata, la quale normalmente produce una colorazione blu-verde nei muscoli, ma le miofibre con eccesso di mitocondri hanno un bordo rosso e sono chiamate "fibre rosse sfilacciate." La colorazione con la succinato deidrogenasi (SDH) è una tecnica più sensibile per individuare proliferazione anormale dei mitocondri muscolari; le fibre fortemente SDH positive appaiono blu scuro e vengono a volte riportate come "fibre blu sfilacciate." La fibrosi è un ritrovamento comune in molte miopatie croniche incluse le malattie mitocondriali, ma si ritrova anche nelle distrofie muscolari e nelle miopatie infiammatorie. Il basso livello di coenzima Q10 nei muscoli può indicare un difetto primario della sintesi del coenzima Q10 o può essere secondario ad altre cause come difetti primari degli enzimi della catena respiratoria mitocondriale o a mutazioni nel gene della apratassina che causa una malattia chiamata atassia con aprassia oculomotoria di tipo 1 (AOA1) come abbiamo riportato noi ed altri ricercatori. Io ritengo che dovrebbero essere condotti ulteriori studi diagnostici al fine di caratterizzare le sue funzioni mitocondriali e, sperabilmente, individuare con precisione la causa della sua malattia. Il suo basso livello di CoQ10 può essere un importante elemento diagnostico chiave ed ha implicazioni terapeutiche. La carenza di CoQ10 spesso risponde all'integratore orale CoQ10, e pertanto, dovrebbe prendere in considerazione di assumere alte dosi di questa sostanza.


Domanda 320

MNGIE a tarda insorgenza?

Ho 56 anni ed all'età di 43 nel 1995, dopo aver avuto sintomi per 4 anni, mi è stata fatta la diagnosi di miopatia mitocondriale in virtù di una biopsia muscolare, di molteplici esami di laboratorio positivi e altre biopsie, e sintomi. Non è stata individuata una esatta mutazione del DNA . Ho coinvolgimento di ogni sistema organico incluso il sistema gastro-intestinale con duodenite cronica, carenza di enzimi pancreatici, spasmi esofagei e grave riflusso gastroesofageo.  Ultimamente ho sviluppato un nuovo sintomo che mi rende molto debole, diaforetico e più stanco del solito durante i pasti. Ho presunto che questo sia dovuto ad un maggiore afflusso di sangue allo stomaco creante una sorta di fenomeno 'sottrazione circolatoria', ma non sono riuscito a trovare nessuno scritto che sostenga il mio sospetto.  c'è qualcosa che Lei abbia visto o sentito che sia occorso in adulti con malattia mitocondriale?  Se così è c'è qualcosa che io possa fare per ridurre questo nuovo carico?


Risposta di: Greg Enns, MB, chB

 Mi dispiace di sentire dei suoi gravi sintomi.  come lei sa, le persone che hanno una malattia mitocondriale possono avere una ampia gamma di caratteristiche cliniche.  Nella mia esperienza, l'associazione di debolezza e diaforesi durante i pasti non è comune.  Il suo pensiero riguardo un possibile fenomeno 'sottrazione circolatoria' ha certamente senso.  comunque, non ho visto questo nei miei pazienti (con la precisazione che la maggior parte dei miei pazienti sono bambini).  Poiché nelle malattie mitocondriali può essere presente un alterato metabolismo del glucosio, mi assicurerei che i suoi livelli di zucchero nel sangue siano normali durante questi episodi.  Data l'età di insorgenza dei sintomi ed il coinvolgimento gastro-intestinale, io penso che avrebbe senso che si facesse esaminare per una forma di MNGIE a tarda insorgenza (livelli delle timidina e desossiuridina) se questi esami non sono già stati eseguiti.

 



Domanda 319

Mito e difficoltà a scuola

 Ho un figlio di 18 anni a cui è stata diagnosticata una encefalomiopatia mitocondriale, da complesso 1.  La scuola è la maggiore sfida per lui dove riscontra gravi disabilità nell'apprendimento e comportamentali ed estrema fatica.  Desidererei un qualche aiuto per spiegare la sua malattia ai suoi insegnanti.  Due domande:
1.  Può spiegare la biologia della fatica cronica associata con la malattia mitocondriale in una maniera che io possa spiegarla ai suoi insegnanti?
2.  Sempre nella stessa linea, perché i bambini con la mito soffrono fatica in classe ma possono recuperare durante l'intervallo del pranzo o negli intervalli?


 

Risposta di: Russell P. Saneto, DO, PhD

 Mi dispiace di quanto sento riguardo suo figlio. I mitocondri sono la fonte di quasi tutta la nostra produzione di energia. Il corpo necessita di un certo quantitativo di energia per funzionare appropriatamente. Nei vari organi del corpo, differenti organi necessitano di differenti livelli di energia. Per esempio, il cervello necessita di molta energia per funzionare bene così come le cellule muscolari. Se non c'è abbastanza energia disponibile, l'organo inizia ad avere delle disfunzioni. Analogamente alla necessità di energia elettrica per una grande città. Se tutto sta andando bene e c'è abbastanza energia elettrica disponibile, non ci sono problemi con la luce, il riscaldamento, e gli altri dispositivi elettrici. comunque, se i consumi aumentano e le riserve di energia della città non possono coprire la richiesta, si verificano dei “cali di energia” mentre alcuni dispositivi cominciano a non funzionare. In questo caso, per risparmiare energia, viene chiesto ai cittadini di non usare apparecchiature elettriche o di tenere più alta la temperatura dei loro condizionatori d'aria. Questo succede in questi tempi nella città di New York. Se ciò avviene per la fornitura del carburante (aumento del prezzo del carburante), noi useremo meno carburante e ci sposteremo meno. Se a scuola ci si deve applicare (che richiede il funzionamento dei neuroni) come l'apprendere e l'attività mnemonica, o un qualche lavoro muscolare come lo scrivere o rispondere a domande in poco tempo, l'apprendimento ne viene compromesso, la memoria ha dei cedimenti, la scrittura manuale diventa disordinata, ecc.
Talvolta il paziente può recuperare, ma altre volte, un recupero rapido non può avvenire fino a che non aiutiamo il paziente dandogli più carboidrati (energia). così, spesso dico ai miei pazienti di bere bevande per sportivi in classe, o quando fanno ginnastica o averle disponibili per tali occasioni. comunque, se c'è una vero calo di energia, fare una ricreazione non cambia il problema dato che l'attività fisica è una componente del problema. Spero che questo Le sia di aiuto.

 



Domanda 318

Vitamine sintetiche o solo naturali?

Ho letto che le vitamine sintetiche possono causare carenze nutrizionali, per esempio se si prendono le vitamine c o E sintetiche se ne assume solo una frazione o una parte isolata  e non l'intero complesso. Questa può sembrare che lavori, ma le cellule non vengono alimentate con i nutrienti di cui necessitano per la loro chimica per sostenere la vita. Questo può essere inefficace e persino dannoso.
Ho la mito complesso I e prendo le vitamine c, E, B1, acido folico e CoQ10. Mi sto chiedendo se esse fanno realmente qualcosa di positivo o se dovrei cercare e trovare tutti gli integratori nel cibo? cosa ne pensa su questa questione?


Risposta di: Gerard Berry, MD

Ebbene sì, è sempre meglio ingerire i nutrienti e le vitamine che necessitano al nostro corpo attraverso l'uso di cibo naturale.  Ma, se una particolare tipo di condizione di malattia, come una malattia mitocondriale, può essere aiutata con l'ingestione di una vitamina o anti-ossidante ad una dose che è 10-100 volte l'assunzione media, non c'è un altro modo facile di soddisfare questa esagerata richiesta senza ricorrere ad uno speciale, preparato chimico puro.  E, s, è possibile che una megadose di una particolare vitamina possa portare a problemi di assorbimento.  Il solo modo che ci può rassicurare riguardo a eventuali effetti collaterali, è con la misurazione dei livelli della vitamina assunta come pure di altri nutrienti relativi nel plasma o nei componenti del sangue.  Se l'assunzione di dosi elevate di queste sostanze come il CoQ10 abbia effetti benefici dipenderà dai  risultati dei vostri valori clinici e di laboratorio. I suoi medici la aiuteranno a valutare se c'è un qualche effetto benefico.

 


Domanda 317

Relazione fra mito, epilessia, farmaci e ormoni

A mia figlia di  11 anni e mezzo è stato diagnosticato un complesso I nel 2000. L'anno scorso, iniziò a mostrare segni di pubertà e rapido declino.  Questo aprile scorso, quando gli attacchi epilettici sono andati fuori controllo (50+/al giorno) iniziarono le sue mestruazioni. La combinazione di attacchi epilettici, pubertà, e malattia mito divenne palese quando in giugno arrivò all'arresto respiratorio. I dottori raccomandarono la Depo Provera, non per fermare i periodi ma per ridurre i livelli ormonali. Dopo aver letto di più riguardo la Depo Provera, compresi i rischi associati con la malattia epilettica e la fentoina (che per lei è positiva), Mi pongo questa opzione.  Lei ha qualche informazione?


.Risposta di: Russ Saneto, DO, PhD

Mi dispiace di quanto sento riguardo sua figlia. Lo stress dell'inizio della pubertà con una ulteriore domande di energia ed i cambiamenti negli ormoni possono realmente alterare la malattia mitocondriale. Ritrovarsi a gestire attacchi epilettici, pubertà, e malattia mitocondriale è realmente un percorso ad ostacoli come lei ha descritto. ci sono alcune faccende su cui è necessario lavorarci. Io cerco di massimizzare i cambiamenti che posso fare tenendo conto del parere dell'endocrinologo su ciò che è meglio per la particolare giovane donna che sto trattando. Primo, è il caso degli enzimi influenzanti i medicamenti che usiamo per controllare gli attacchi epilettici. Essi influenzano profondamente i livelli ormonali come i farmaci antiepilettici che inducono il sistema cYP (citocromo P450) del fegato ad aumentare il modo in cui gli ormoni sono metabolizzati come pure  le vitamine solubili nei grassi (specialmente la vitamina D necessaria per la mineralizzazione delle ossa). Io lo ho constatato che nella mia pratica professionale, mi tengo lontano da questi farmaci antiepilettici (carbamazepina, fentoina, fenobarbitale, ed in certa misura da oxcarbazapine e topamax) e uso uno o più degli altri medicamenti che non influenzano le funzioni epatiche. Se uso la lamotrigina, devo modificarne il dosaggio dato che gli estrogeni riducono il livello della lamotrigina.
Il passo successivo è decidere cosa è accettabile delle mestruazioni, se devono aversi, così come meglio gestire la malattia mitocondriale con l'arrivo dei periodi mestruali. Alcune pazienti sono regolari ed alcune non lo sono. La regolarità aiuta a prevedere cosa si potrebbe fare per intervenire, come aumentare l'apporto alimentare appena prima del mestruo. L'irregolarità sembra essere più comune nella mia pratica professionale e pertanto dobbiamo proprio fare del nostro meglio per aumentare l'apporto calorico.
come pure nel provare a manipolare i livelli ormonali, io raccomando e faccio raccomandare all'endocrinologo cosa è meglio per la giovane donna particolare. A molte pazienti noi consentiamo proprio di avere le mestruazioni per vedere come la paziente reagisce. La contraccezione è una possibilità per alcune mie pazienti e questo è un altro caso in cui l'endocrinologo può essere molto di aiuto. ci sono altri casi che ho dovuto trattare, come una giovane donna con la sindrome ovarica policistica (PcOS) e la lamotrigina è il solo farmaco che la aiuta nel controllo degli attacchi epilettici. L'endocrinologo sta provando ad usare un farmaco specifico per lei e noi stiamo contestualmente provando a gestire le sue necessità. In un altro caso, la  mineralizzazione ossea e l'età delle ossa  della paziente erano anormali (più giovani della sua età), così noi interrompemmo le mestruazioni con un trattamento ormonale per numerosi anni. Per concludere, è complicato e questi interventi devono essere Individualizzati e perciò lavorare insieme con un endocrinologo è molto di aiuto.
E difficile dare raccomandazioni specifiche visto che non conosco il completo quadro medico di vostra figlia, specialmente il suo stato ormonale. Voi potete cambiare i suoi farmaci epilettici e questo potrebbe rendere le cose più gestibili.

 



Domanda 316

Tre aspetti della disautonomia

Può fornirmi alcune informazioni riguardo la disautonomia?


Risposta di: Sumit Parikh, MD

Riguardo la disautonomia - alcuni pazienti mito appaiono avere numerosi sintomi per i quali la disautonomia è stata invocata come una possibile eziologia - ma non provata con esami del sistema nervoso autonomo. Il sintomo che si pensa essere maggiormente collegato alla disautonomia dovrebbe essere la dismotilità dato che l'intestino è controllato dal sistema nervoso autonomo.  Il dilemma con questa spiegazione è che l'intestino ha anche un suo sistema nervoso  interno e alcuni casi di motilità possono essere dovuti a periodi di motilità anormale dovuta a vera carenza di energia cellulare. La spiegazione per le aritmie cardiache può essere similare, cioè non dovuta a segnali anomali dei controlli autonomi nel tronco cerebrale ma piuttosto ad aberrante generazione/conduzione elettrica in aree carenti di energia.
Altri sintomi che non sono stati spiegati includono:
1) Sensibilità al calore da fare appassire i malati mito con il clima caldo -> Io credo che non si sappia se c'è una inabilità a regolare la temperatura del corpo o il sudore.  La disidratazione può giocare un ruolo nella esacerbazione dei sintomi.
2) Labbra, estremità blu-> tipicamente non sono causa di fastidio. Io non le ho viste ma sono state riportate da genitori.  ci sono relazioni da campioni bioptici di neuropatia in pazienti mito - ma io non so se questo possa spiegare i cambiamenti di colore episodici nei pazienti (specialmente con rapida risoluzione dei sintomi).
3) La tachicardia posturale o ipotensione ortostatica/posizionale -> questo è un lamento comune per molte persone (alcune con anormalità all'esame dell'autonomo alla tavola inclinabile)  - non solo pazienti mitocondriali e noi non sappiamo se questo sia più comune nei pazienti mito  con prove bioptiche o del DNA.


Domanda 315

Diete nella mito, carnitina e diarrea

Mia figlia ha 6 anni e le è stata diagnosticata una "probabile" malattia mitocondriale.  Lei riesce a camminare ma non riesce a parlare o comunicare in nessun modo né a comprendere qualsiasi cosa.  A volte ha gravi problemi di diarrea riguardo ai quali ci è stato detto da numerosi dottori che derivano da tutte le vitamine che lei prende, specificamente, la carnitina.  ci piacerebbe sapere se potesse dipendere, ad esempio, da un comune problema di intolleranza al latte in questi tipi di malattie, e nel qual caso, le sarebbe di beneficio se le dessimo latte di soia o di riso al posto del 2% di latte che ci è stato raccomandato?  c'è qualche cibo da eliminare dalla dieta che possa essere la causa del problema di diarrea?  Noi abbiamo notato che il mais ed il pepe verde le hanno molto peggiorato la sua diarrea, così evitiamo questi cibi, ma vorrei sapere se si conosce qualche altro alimento che possa causare diarrea.  Inoltre, c'è una qualche dieta speciale che si conosca essere di aiuto nelle malattie mitocondriali similmente a quanto è stato trovato recentemente essere di aiuto nell'autismo?


Risposta di: Richard G. Boles, M.D.

Il sistema gastrointestinale (GI) è uno dei sistemi d'organo che sono più frequentemente colpiti nelle persone con molte differenti malattie mitocondriali. Generalmente, il problema coinvolge la motilità, e ciò significa che il movimento del cibo e e dei suoi elaborati attraverso gli intestini è anormale. Ed è ben risaputo che i pazienti con malattia mitocondriale possono soffrire di costipazione. comunque, molti altri pazienti mito soffrono di diarrea, mentre altri alternano fra costipazione e diarrea.
In molti pazienti mito, speciali diete possono essere di aiuto con motilità, mentre non è così per altri. comunque, come è generalmente il caso in queste malattie complesse, non c'è una risposta semplice alla sua domanda. Alcuni pazienti mito vanno meglio con piccoli pasti frequenti. Alcuni pazienti mito vanno bene con un certo grado di limitazione dei grassi (che è generalmente considerata essere una "dieta salutare"). Alcuni pazienti mito non possono tollerare alcuni amidi, e vanno meglio con il grano integrale e/o on diete altamente proteiche (come nelle diete "paleolitiche" talvolta adottate per bambini con malattie dello spettro autistico). La sua descrizione di intolleranza al riso, mais e soia in sua figlia mi suggerisce che questo potrebbe essere il caso. Inoltre, alcuni pazienti mito hanno intolleranza a vari cibi ed il latte potrebbe essere il più probabile.
Infine, l'integrazione con carnitina può spesso contribuire alla diarrea. Due suggerimenti da discutere con il suo medico sono il distribuire la carnitina in piccoli quantitativi dati più frequentemente, e/o il diminuire la dose totale somministrata ad un quantitativo minore.
Sfortunatamente, i sintomi gastrointestinali e le diete nelle malattie mito sono aree che non sono ben studiate, e le opinioni sono di gran lunga più numerose dei fatti. La miglior risposta per la sua bambina può essere fare quello che funziona (provando e riprovando ndt). [In aggiunta, Io personalmente credo che tutti i pazienti mito dovrebbero evitare il digiuno, fino a che una osservazione attenta non dimostri che questo non è un problema.]

  

Domanda 314

Mutazioni POLG non Alpers

Ho un figlio di 10 anni che ha una serie di problemi: attacchi epilettici intrattabili, costipazione cronica, riflusso, RTA, ha perso la capacità di camminare, il suo sviluppo mentale è ritardato all'età di circa 3-5 anni. Lo trattiamo anche per l'affaticamento, ed ha molte difficoltà a mantenere la regolazione della temperatura corporea sia con il clima freddo che con quello caldo. Recentemente è stato esaminato per la POLG e sono state trovate due mutazioni a467t e g848s. A parte la Alpers quali altre malattie possono essere causate da queste mutazioni? ci sono forme di Alpers che sono più lievi? Mi hanno appena fatto il prelievo del sangue ed ora stiamo aspettando di ricevere i risultati degli esami per vedere di quali mutazioni io sia portatrice, ma se io avessi qualche altro bambino quali sono le probabilità che essi ne siano colpiti?


Risposta di: Fernando Scaglia, M.D.

Primo di tutto io vorrei dire che non può avere la sindrome di Alpers. clinicamente la diagnosi di sindrome di Alpers è stabilita quando ci sono attacchi epilettici intrattabili, ritardo psicomotorio e problemi di fegato. che non vedo nella sua descrizione. E' stato esaminato per l'innalzamento dei suoi enzimi epatici? Le mutazioni nel gene POLG possono essere associate con altre presentazioni cliniche o sindromi oltre la sindrome di Alpers. ci sono altre malattie dove i bambini possono presentare attacchi epilettici, una instabile andatura (atassia) e problemi di costipazione. Recentemente si è scoperto che mutazioni in questo gene non necessariamente debbono causare la tipica Alpers in tutti i casi. Ha difficoltà a muovere gli occhi? Io penso che sia molto importante documentare che entrambi, lei ed il padre di suo figlio, siate portatori di queste mutazioni. Se  questo è il caso le probabilità di avere bambini colpiti saranno il 25% per ogni gravidanza.


 

Domanda 313

complesso III allergie ed arrossamenti

Ho un figlio di 3 anni e mezzo con complesso 3. Ho notato da un paio di giorni che durante il giorno occasionalmente gli accadono cose insolite come occasionalmente rantolare per un respiro. Non sono sicuro che abbia qualcosa. Ha anche sviluppato un certo rossore sul viso; gli sto applicando della crema agli steroidi. Oggi mentre gli sto facendo il trattamento per la respirazione sto pensando, che potrebbe trattarsi della sua allergia. Potrebbe trattarsi della sua Mito? Ha un difetto della fosforilazione ossidativa. Devo preoccuparmi?


 

Risposta di: Russell P. Saneto, DO, PhD

come si dice in medicina "la maggior parte delle volte cose comuni avvengono comunemente,” per esempio: un naso che cola, occhi che lacrimano, un lieve stato febbrile, alcuni muscoli indolenziti e sentirsi stanchi è solitamente segno di un malessere di origine virale. Questo è ciò che usiamo dire nel nostro esercizio ed è pressocché ciò che la maggior parte di noi trova essere vero nella nostra pratica. ciò può portare a confusione nella malattia mitocondriale poiché molti eventi clinici che avvengono possono essere delle “cose comuni”, cose in relazione al mitocondriale, o una combinazione di entrambi. Escludere le cose comuni e ricorrere ad un trattamento medico standard è ciò che più comunemente si considera da fare inizialmente nella nostra prassi medica. Detto questo, la maggior parte di noi nel campo del mitocondriale tiene sempre in un angolo del proprio pensiero il fatto che l'insieme dei sintomi può essere impattato in un paziente con una malattia mitocondriale.
così, il respiro ansimante può significare qualcosa: dal semplice esercizio all'insufficienza cardiaca. Si devono giudicare le circostanze che accompagnano i sintomi, esaminare il paziente, usare il giudizio clinico (vedi sopra), e quindi formulare un piano per comprendere perché i sintomi siano comparsi e se necessario, come trattarli. Trovarsi a valutare un paziente basandosi solamente su un sintomo non è solitamente saggio. Molti pazienti con una malattia mitocondriale hanno quella che noi chiamiamo “fame d'aria” o periodi di ansimazione senza ragione apparente. Molti pazienti hanno asma e rantolii respiratori dovuti ad esacerbazione dell'asma. Alcuni pazienti hanno cardiomiopatia, e l' ansimazione è dovuta a ridotta funzione cardiaca (fiato corto). Lo stesso vale per il rossore. così, io le raccomanderei di vedere il suo medico e di inquadrare i suoi sintomi entro un contesto clinico generale per un possibile trattamento.


Domanda 312

Mito in menopausa e trattamenti non ormonali

Sono una donna di 51 anni con una miopatia mitocondriale (una carenza nella catena respiratoria nei complessi II e III - Non ho fatto ulteriori studi per determinare esattamente quale tipo, dato che il mio dottore dice che non ne vale la pena, tanto il trattamento è lo stesso).  comunque, sto entrando in menopausa e veramente non vorrei usare ormoni sostitutivi.  Preferirei provare dapprima integratori ed erbe e vorrei sapere se il dottore ne suggerirebbe qualcuno o se ha sentito di qualche uno che sia di aiuto per una donna in menopausa con una miopatia mitocondriale. Qualsiasi suggerimento che Lei possa darmi sarebbe apprezzato moltissimo. Attualmente sto prendendo:  acido alfa lipoico, carnitina, multi-vitamine, CoQ10, B12.......


 

Risposta di: Maria Yialamas, MD

Sfortunatamente, è stato dimostrato che la maggio parte degli integratori ed erbe comunemente segnalati essere di aiuto per le vampate di calore e la sudorazione notturna non sono migliori dei placebo. Se lei ha sintomi gravi, può sempre chiedere al suo medico se lei è una buona candidata per il farmaco non-ormonale venlaxafine il quale è stato dimostrato migliorare lo stato della sudorazione notturna e delle vampate di calore.


Domanda 311

Gallio e mito

A mia figlia di 29 anni è stata recentemente diagnosticata una malattia mitocondriale e sta prendendo CoQ10. Sto disperatamente cercando qualunque cosa che possa essere di aiuto. Ho sentito che il gallio (forma liquida) è molto efficace nel trattamento della depressione e altre malattie. Può dirmi se questo metallo è di aiuto (o dannoso) per sofferenti di mito? Inoltre, quale dosaggio è appropriato?


Risposta di: Sumit Parikh, MD

Attualmente il gallio è più comunemente usato nella medicina nucleare come parte di esami diagnostici - ma non per trattamento di qualche problema di salute.  E' stato studiato per le potenziali proprietà anti-infiammatorie e antibiotiche - ma non è la terapia raccomandata per nessuna malattia.
Non sono conosciuti aneddoti o utilizzi studiati del gallio per la malattia mitocondriale.  Perciò io non posso dirle se è qualcosa che sarebbe di aiuto o nocivo per una persona con una malattia mitocondriale e non posso raccomandare nessun dosaggio.


Domanda 310

Vaccinazioni nella mito

Alla luce di tutte le notizie vaccini/autismo/mito, vorrei sapere cosa si deve fare. A mio figlio è stata diagnosticata una malattia mito.  Lui presenta molti comportamenti autistici. Io capisco che il suo ritardo e gli attacchi epilettici siano originati dalla malattia mito, ma dopo tutte le ultime notizie, chi dovrebbe dire che tutto il resto non possa provenire dai suoi vaccini. Potrebbe essere che sarebbe altrimenti “normale’ con attacchi epilettici.  Tutto quello che questi articoli cDc dicono si riferisce al caso Polling poiché lei aveva una sottostante malattia mito prima che le fosse praticata la vaccinazione. così è stato per mio figlio. Ora non so se sia il caso di investigare.


 
Risposta di: Salvatore DiMauro, MD

La sua preoccupazione è certamente comprensibile, data la recente pubblicità riguardo una potenziale relazione fra malattia mitocondriale, autismo, e vaccinazioni. Qui dobbiamo considerare tre "punti": due di questi (disfunzione mitocondriale e autismo) sono stati definitivamente connessi: sebbene probabilmente solo una minoranza di bambini autistici hanno una sottostante malattia mitocondriale, alcuni (come, apparentemente, suo figlio) certamente si. Il terzo "punto" (vaccinazioni) comunque NON è stato connesso né alle malattie mitocondriali né all'autismo. Dubito molto che le vaccinazioni scatenino le caratteristiche autistiche nel suo bambino, le quali possono essere semplicemente spiegate con la sua disfunzione mitocondriale. I bambini con malattie mitocondriali devono essere vaccinati per proteggerli dalle orribili malattie infettive!


Domanda 309

Mona Vie e mito

c'è qualche informazione riguardante il Mona Vie (bacche di acai liofilizzate più 18 altri frutti misti antiossidanti) e il suo effetto sui pazienti mito?  c'è una qualche controindicazione con il cocktail mito o il carnitor?


  Risposta di: Mary Kay Koenig, MD

Io non sono riuscito a trovare nessuna informazione sugli effetti della bacca di acai nei pazienti mitocondriali.  Le informazioni su queste bacche indicano che è un "anti-ossidante" ma anche che l'esatto meccanismo della sua proprietà antiossidante è sconosciuto.  Sebbene si pensi che gli anti-ossidanti siano di beneficio nei pazienti con malattie mitocondriali, la loro efficacia non è stata provata.  In ogni modo non appaiono essere nocivi. Sulla base delle informazioni che sono stato in grado di trovare, io non vedo nessuna controindicazione nel prendere l'integratore Mona Vie con qualcuno dei seguenti:  carnitina, coenzima Q10, riboflavina o folato.


Domanda 308

 

complesso I e intolleranza ai carboidrati

Un dottore genetico afferma che un difetto del complesso I può causare intolleranza ai carboidrati, ma non da ulteriori spiegazioni.   Il nostro dottore mito è d'accordo, ma nessuno è in grado di dire come questo potrebbe essere.  E' in grado di spiegarcelo, per favore? 


 

 Risposta di: Russell P. Saneto, DO, PhD

Quando noi digeriamo il cibo o il nostro corpo lo metabolizza immagazzina energia sotto forma di grassi e carboidrati, noi spezziamo ulteriormente queste molecole attraverso vari percorsi metabolici, tipicamente con il metabolismo intermedio o la beta ossidazione. I prodotti sono poi metabolizzati attraverso il ciclo dell'acido citrico (dentro i mitocondri) e l'energia immagazzinata sotto forma di ioni (in questo caso un elettrone) che vengono fatti scorrere attraverso la catena di trasporto degli elettroni dentro I mitocondri. Il prodotto finale è ATP (la sostanza energetica). I prodotti metabolici aventi un elettrone extra sono sotto forma di due sostanze, NADH e FADH2. La maggior parte del NADH viene prodotto dalla rottura dei carboidrati e una porzione ancora maggiore del FADH2 è ricavato dalla beta ossidazione dei grassi. Il NADH porta dentro l'elettrone tramite il complesso I e il FADH2 lo introduce tramite il complesso II. Ora, le proporzioni sono relative ed entrambi carboidrati e grassi producono NADH e FADH2. così un paziente con un disturbo del complesso I può non essere in grado di disporre di altrettanto NADH di quanto ne abbisogna una persona normale. Dato che il complesso II dovrebbe essere normale, l'utilizzazione del FADH2 passando elettroni dentro il complesso II dovrebbe andare a tutta velocità visto che il complesso I è compromesso. Teoricamente, poi in questo scenario i grassi dovrebbero essere meglio utilizzati dei carboidrati. Fatti o finzione? Ho molti pazienti con malattie del complesso I che in realtà vanno meglio con i carboidrati che con i grassi. così, probabilmente ci sono altri fattori coinvolti come quando l'anormalità colpisce il sito di legame del NADH o ad un'altro sito dentro la molecola del complesso I. Spero che questa spiegazione la aiuti un poco. 


Domanda 307

Tremori in aumento

Nostra figlia ha ora sei anni e le è stata diagnosticata una possibile encefalopatia mitocondriale  --- complesso IV.  Questa non è mai stata confermata ma ci si è lavorato su molto.  Abbiamo visto più tremori nello scorso anno.  Questi compaiono solitamente dopo una grave regressione con una malattia virale e si vanno risolvendo quando lei "ritorna" allo stato normale ma ora essi ci sono per la maggior parte del tempo e non se ne vanno.  Negli ultimi mesi lei ha iniziato ad avere tremori intenzionali.  Questo ci preoccupa.  Le è stata fatta una MRI un anno fa che non mostrava nessuna alterazione nel cervello.  La leggera atrofia che era già stata rilevata prima non era peggiorata e non si riscontrava altro. Lei ora prende il carnitor e CoQ10.  Avrebbe una spiegazione per questi tremori continui come pure per i tremori intenzionali che ha?


 

 Risposta di: Russell P. Saneto, DO, PhD

Mi dispiace di quanto sento riguardo vostra figlia. Io so che è così difficile constatare che vostra figlia ha tutti questi problemi. I tremori sono difficili da controllare, specialmente se essi sono dovuti a malattie mitocondriali. E' molto comune vedere deficit neurologici durante gli stati di malattia dato che questi producono forte stress ai nostri sistemi e le richieste di energia aumentano (combattere le infezioni, mantenere l'efficienza corporea, ecc) ed i poveri mitocondri si trovano davanti a ulteriori richieste di energia che in presenza di una malattia mitocondriale, ha compromesso le loro funzioni persino in grande estensione. E' per questo ché molti pazienti hanno i loro primi sintomi durante una malattia virale. Nel tempo con il progredire della malattia mitocondriale, questi stessi sintomi possono aumentare e possono, similmente con vostra figlia, diventare continui. Secondo la mia opinione state facendo le cose corrette, con il coenzima Q10 e carnitor. Pure l'aumento del livello dei carboidrati nella dieta può portare un piccolo aiuto. Non ho trovato che i soliti medicamenti come i beta bloccanti o mysoline siano molto di aiuto, ma potete chiedere al vostro medico riguardo questi farmaci.
ci sono alcuni punti pratici. con i tremori intenzionali, usare penne grandi per scrivere o colorare. Il bicchiere va riempito a metà e non completamente. A scuola, vedere se va bene usare un ausilio come un computer per i lavori in classe e per scrivere testi lunghi. Quando è possibile un certo quantitativo di lavoro manuale, potrebbe essere di aiuto un sostegno alleggerente (sebbene non dovrebbe essere usato continuamente). Il velcro è un mezzo di sostegno di facile applicazione e può essere usato in molte situazioni quando il tremore diventa un problema.


Domanda 306

Ipotonia marcata e rilassamento delle giunture

Nostra figlia di 2 anni e mezzo ha una sospetta malattia mitocondriale. (stiamo proprio aspettando i risultati finali della biopsia.) Lei ha avuto ipotonia e rilassamento nelle giunture in concomitanza con l'aumento dell'azoto, un elevato rapporto lattato/piruvato, problemi intestinali, recuperi complicati da ogni malessere, emicranie, ecc.  
Nelle ultime due settimane, ho notato che quando provo ad alzarla, la parte superiore della sua schiena sembra "separata". La schiena può diventare "lasca?”  E se così è, quali tipi di esami e terapie dovremmo effettuare?


 Risposta di: Amy c. Goldstein, MD

Molti bambini con ipotonia, o ridotto tono muscolare, vanno incontro ad una associata ipermobilità/rilassamento delle giunture.  Quando i bambini hanno una ipotonia significante, specialmente colpente i muscoli del tronco e muscoli riconducenti al corpo (muscoli prossimali come le aree delle spalle e delle anche), avranno difficoltà nel controllare la postura e non saranno in gradi di sedere o sedere in una posizione piegata in avanti. Rialzare un bambino da sotto le braccia produrrà una "piegatura a mezza vita" se lo si tiene verticalmente.  La schiena può essere una tipica localizzazione per notare l'ipotonia, e la debolezza può rendere l'ipotonia più pronunciata.
Io prenderei un appuntamento per fare esaminare vostra figlia dal suo PcP e/o neurologo per vedere se c'è la necessita di fare eseguire altri esami.  Se il problema è dovuto alle ipotonia/debolezza, si dovrebbe fare eseguire una terapia fisica per arrivare ad un certo rafforzamento e si possono usare dei dispositivi ulteriori di supporto per l'ipotonia troncale.


Domanda 305

Epigenetica e mito

Sono un genitore con malattia mito ed ho un bambino pure colpito.  I ricercatori mitocondriali stanno ricercando riguardo l'epigenetica; questa dovrebbe mostrarsi promettente riguardo al trattamento per le citopatie mitocondriali?


 

 Risposta di: David Thorburn, PhD

Questa è una complicata questione scientifica. Prima delle attuali conoscenze sulle malattie mitocondriali eravamo soliti pensare che l'ereditarietà riguardava unicamente le sequenze del DNA dei geni nel nucleo di ogni cellula, metà del quale ereditiamo dalla madre e metà dal padre. La comprensione che molte malattie mitocondriali sono causate da cambiamenti nelle sequenze dei geni localizzati nei mitocondri fu qualcosa di scioccante per i genetisti. Probabilmente il campo dell'epigenetica è stata un'altra sorpresa ed ha ricevuto molta attenzione negli anni recenti. L'epigenetica riguarda essenzialmente il fine aggiustamento dell'espressione dei geni nel fare direttamente le sequenze del DNA o nel fare il rivestimento di proteine istoniche che circondano i geni nel nucleo. Questi marcatori determinano se un gene può produrre o no il suo regolare prodotto ed in alcuni casi la produzione può essere influenzata da fattori ambientali. I geni del DNA mitocondriale non sembrano essere direttamente influenzati da marcatori epigenetici, poiché mancano loro le specifiche sequenze di DNA (conosciute come "isole cpG") ed il rivestimento delle proteine alle quali si legano i marcatori epigenetici. comunque, la maggior parte delle proteine mitocondriali sono codificate dai geni nel nucleo, includendo quelle coinvolte nel mantenimento e nell'espressione dei geni del DNA mitocondriale. così è certamente possibile, e sicuramente probabile, che l'epigenetica influenzerà alcuni aspetti delle funzioni mitocondriali. Non ho informazioni di una qualche maggiore scoperta dei ricercatori mitocondriali che stanno lavorando all'epigenetica e nemmeno per ovvie applicazioni dell'epigenetica in termini di trattamento delle malattie mitocondriali. comunque, questi sono campi in rapido movimento e che possono riflettere la mia ignoranza e la mia limitata immaginazione. Devo ricordare che nel mondo ci sono molti ricercatori che stanno lavorando ad una ampia gamma di approcci per aumentare i trattamenti delle malattie mitocondriali. La fondazione UMDF è stata importante in incoraggiare i ricercatori a perseguire progetti innovativi in questa area, poiché essi sono spesso difficili da effettuare dalle agenzie governative, le quali tendono ad essere conservative nel prendere decisioni in materia di ricerche.


Domanda 304

Difetto OXPHOS 1, incontinenza e procedura MAcE

A mia figlia, di 6 anni, è stato recentemente diagnosticato un difetto OXPHOS 1 con biopsia muscolare. La mia domanda è: lei ha una grave costipazione; finora niente la ha aiutata inclusi Miralax, latte di magnesio, ecc. Io devo farle frequentemente clisteri. Lei ha avuto riflusso urinario che si è risolto, sebbene lei si fa la pipì addosso durante il giorno ed anche durante la notte. Nel passato lei era asciutta durante il giorno.  Lei se la fa ancora frequentemente nei pantaloni. Le sue feci sono solitamente da soffici a molto soffici.  Il suo urologo ha menzionato una procedura MAcE. E' appropriata? c'è qualcosa d'altro che noi possiamo provare? Sono molto preoccupata riguardo il fatto che questo problema continui anche quando lei andrà a scuola.
La dismotilità sembra essere presente nella nostra famiglia. Lei ha una zia a cui da adulta le è stata asportata una grande porzione del colon. Inoltre tutti gli studi gastrointestinali sono risultati essere normali.


 Risposta di: Jerry Vockley, M.D., Ph.D.

La procedura MAcE è usata per correggere l'incontinenza urinaria e vescicale in pazienti con una eziologia neurologica. Io non sono a conoscenza di un suo uso specificamente in un contesto di malattia mitocondriale ma è certamente adatto per una causa neurogenica e sembra ragionevole prenderlo in considerazione. come sempre, la famiglia dovrà discuterne in dettaglio con i suoi dottori metabolici e gastrointestinali prima di effettuare una correzione chirurgica. Io ricorrerei alla chirurgia solo se tutte le opzioni mediche sono state esaurite.


Domanda 303

Miopatia di Bethlehem e danni secondari

Le analisi del sangue di mia figlia documentano bassa carnitina, basso CoQ10, lattato elevato, elevato rapporto lattato:piruvato, normali gli studi dei fibroblasti, e accumulo muscolare di c-2, c-15, c-16 e c-18 da biopsia muscolare.  Lei ha anche una significante mutazione del collagene VI indicante miopatia di Bethlehem.  I suoi segni clinici includono una storia di FTT, dismotilità-riflusso gastrointestinale, costipazione intermittente, sazietà precoce, dolore muscolare, debolezza muscolare, alcuni crampi muscolari, cefalea, malattia reattiva delle vie respiratorie, insonnia da difficoltà a rimanere addormentata, bassi livelli di ferritina, ed età ossea ritardata.  Lei ha frequenti infezioni e difficoltà a superare i più piccoli malesseri sebbene le sue funzioni immunitarie siano a posto. Quale è la sua opinione su tutto questo?  E una mito o disturbo dell'ossidazione dei grassi la cosa più probabilmente?  Dobbiamo fare eseguire altre diagnostiche? 


Risposta di: Sumit Parikh, MD

Sappiamo ora che molte altre malattie, medicamenti e condizioni genetiche possono danneggiare secondariamente le funzioni mitocondriali - e che gli esami biochimici come i livelli della carnitina o del lattato nel sangue e nelle urine, e le analisi degli enzimi tissutali possono pure risultare anormali in questi casi. Una delle sfide nel campo è provare ad escludere le cause 'secondarie' dei sintomi mitocondriali. Nel caso di sua figlia, se è stata geneticamente diagnosticata la miopatia di Bethlehem (BM), i suoi altri sintomi possono essere dovuti a danneggiamento secondario delle funzioni mitocondriali; si sa che nei modelli di topo, la BM colpisce la struttura e le funzioni mitocondriali.  c'è anche la possibilità che lei abbia anche una mutazione 'minore' che colpisce le funzioni mitocondriali e che non è stata identificata - una che non causerebbe problemi se lei non avesse la BM. Il trattamento dei sintomi mitocondriali, indipendentemente dalla causa, è sfortunatamente lo stesso - e se questi medicamenti/integratori le sono di aiuto, è obbligo continuarli. Se intendete fare eseguire ulteriori esaminazioni, io consiglierei di focalizzare l'esame genetico, specialmente sui geni che controllano la fissione e la fusione mitocondriale, poiché questi processi possono essere stressati dalla BM  (sebbene abbiamo appena iniziato a capire qualcosa riguardo a come la BM colpisca le funzioni mitocondriali).


Domanda 302

Riduzione dell'udito ed impianto cocleare

A nostro figlio di 12 anni è stata diagnosticata una sindrome CPEO(più KSS) l'anno scorso quando vivevamo a Houston nel Texas. Recentemente ci siamo trasferiti a Richmond nell'area della Virginia e qui non abbiamo ancora avuto un appuntamento con un dottore. Dall'ultimo appuntamento di nostro figlio da un audiologo, ha avuto una ulteriore perdita di udito e nel suo esame di ripetizione della parola. L'audiologo dice che lui è ora arrivato al punto di aver bisogno di un impianto cocleare. Io e mio marito abbiamo iniziato ad informarci su questa opzione. La nostra domanda: ci sono ricerche/dati che riguardino il rapporto fallimento/successo nei pazienti mito a cui è stato fatto un impianto cocleare? E potrebbe darci la sua opinione?


 

 Risposta di: Andrea Gropman, MD

ci sono un pugno di casi nella letteratura nei quali pazienti con malattie mitocondriali e sordità neurosensoria hanno ricevuto un impianto cocleare con successo, inclusi pazienti con Kearns Sayre, con aumento nella qualità della vita. Tipicamente vengono riportati i casi con successo; io non sono a conoscenza riguardo di eventuali altri insuccessi. E poiché i numeri sono piccoli, è difficile generalizzare e forse si dovrebbero effettuare delle statistiche.  In molti pazienti con SNHL come parte di una citopatia mitocondriale, si tratta di una anormalità cocleare, così in teoria, un impianto cocleare appare un ragionevole approccio. ci si deve, comunque, informare, sugli speciali rischi che l'anestesia può porre in pazienti con malattie mitocondriali, e questi devono avere la maggiore considerazione nella decisione di procedere. Le informazioni riguardo l'anestesia, i farmaci per la sua induzione e le soluzioni intravenose che sono di pertinenza per pazienti con malattie mitocondriali sottoposti a interventi chirurgici possono essere trovati nel sito web della UMDF.


Domanda 301

Mancanza di diagnosi ed interventi d'urgenza

Ho una brava neurologa che sta cercando di farmi una diagnosi accurata.  Lei, con l'aiuto di un neurogeneticista, hanno fatto i minimi esami genetici (6 DNA per MELAS e 5 per MERRF) mostranti la sola anormalità 1438A>G.  Mi è stata fatta una biopsia muscolare negativa per le per fibre rosse sfilacciate ma numerosi esami del sangue anormali per acidi organici includendo il rapporto acido piruvico/acido lattico ed un possibile acido lattico il quale potrebbe però essere stato causato dal prelievo.  La mia MRS mostrava acido lattico aumentato.  Ho una lesione cerebrale (potrebbe trattarsi di un'altra placca accoppiata vagamente). Ho attacchi epilettici simil-ictus, cefalea spinale con nausea, problemi di equilibrio / atassia, vertigini, difficoltà respiratorie, dolore muscolare e tachicardia e altri sintomi senza cause "normali" per i miei specialisti, con problemi di memoria da più di 6 anni.  Poiché i miei sintomi non rappresentano tutti i criteri di una specifica malattia, sono ancora senza una diagnosi. La mia compagnia di assicurazione non copre una clinica che abbia più familiarità con disfunzione mito e siamo arrivati alla bancarotta così mi sarebbe difficile andare incontro ad altri debiti.  Sono sulla cinquantina ed ho paura ad andare in un pronto soccorso quando i sintomi sono estremamente dolorosi o "spaventosi" per gli errori diagnostici o per i trattamenti ricevuti dai quali ho avuto un aiuto miserevole.  In mancanza di una diagnosi definitiva non so come procedere quando avvengono gli ictus o gli attacchi epilettici simil-ictus o ho troppe vertigini ed ho nausea a stare in piedi o persino seduto a volte per giorni.  Ho anche la malattia celiaca in remissione per più di 4 anni, la quale non rende le cose più facili. come si fa a determinare quando è necessario andare al pronto soccorso e come trovare il miglior ospedale per curarmi?


Risposta di: Gregory M. Enns, M.B., ch.B.

Mi dispiace di quanto sento riguardo i suoi sintomi e comprendo il suo dilemma.  Sfortunatamente, può essere difficile trovare un ospedale con qualcuno con esperienza su come gestire una persona che potrebbe avere una sottostante malattia mitocondriale.  comunque, sembra che lei abbia un eccellente neurologo che ha le potenzialità che servono a guidarla riguardo le possibilità di cura ospedaliera locale. Il suo neurologo dovrà ancora esserle di guida ed aiuto nel determinare quando dovrebbero essere cercate appropriate attenzioni e cure mediche immediate o persino ospedalizzazione.  Noi abbiamo trovato utile fornire ai nostri pazienti una lettera dettagliata su un piano di cure di emergenza in caso di un evento di urgenza.  Dovrebbe essere importante che lei discuta un tale piano con il suo neurologo o neurogeneticista, i quali devono essere in grado di aiutarla ad interagire con gli ospedali locali e dare loro un "indirizzo" nel caso che lei abbisogni di cure urgenti.  I dottori che l'hanno curata sono già preparati e la conoscono al meglio, faccia perciò uso della loro esperienza.