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Storia di Natale Marzari Dopo 41 anni e 5 mesi, nel maggio 2006 la magistratura di Trento ha riconosciuto l'esistenza e la gravità di quella malattia rara che nessuna altra istituzione o persona singola della provincia di Trento ancora mi riconosce, e per negare la quale ancora mi perseguita. Natale Marzari |
I MECCANISMI SOCIALI precedente: I comportamenti I pregiudizi In un momento di sfacelo imperiale i rampolli borghesi e nobili di un impero centroeuropeo si trovarono privi delle entrate automatiche che avevano cullato ed addormentato la capacità ad affrontare la vita loro e dei loro ascendenti: inetti quindi al lavoro cercavano chi desse una spiegazione al loro disagio. Ricchi lo erano e la spiegazione a pagamento venne trovata, erano turbati per essere caduti dal seggiolone da piccoli e necessitavano di lunghe e costose cure per riparare un organo inesistente. La scoperta di questo organo inesistente e che si ammalava solo nei ricchi sarebbe stata esiziale poi per chi ricco non era. Gli antichi greci assegnavano un dio ad ogni funzione sociale importante, alla personalità giuridica ovvero alla facoltà di possedere, commerciare, e pagare le tasse, votare ed essere votati, assegnarono la dea Psiche, raggruppando in un unico concetto la capacità giuridica di decidere, e quelle personali di pensare e intuire. Successivamente e per molti secoli, dopo Paolo che negando la deità di Psiche la identificò nel medesimo concetto di personalità giuridica ebrea ovvero l’anima, i cristiani si chiesero se le donne fossero o meno dotate di anima, visto che personalità giuridica non ne avevano. In tempi più recenti avvenne che l’ulcera, fosse classificata come una malattia di origine psichica, fino a quando un ricercatore australiano giovane e particolarmente ostinato ne dimostrò una causa ignorata fino a quel momento: similmente all’ulcera, chi è stanco o ha difficoltà di movimento e contemporaneamente una elettromiografia nella norma, deve per forza avere una malattia della psiche. Pregiudizi simili riempiono la storia della medicina a partire dalle macchie dell’anima da ripulire con penitenze, digiuni e preghiere, all’uso di tranquillanti che se non curano il male diminuiscono il lamentarsi del malato e confermano l’origine psichica del male stesso. Dall’illuminismo la capacità dei medici di intervenire contro le malattie è aumentata di pari passo al diminuire delle preghiere come mezzo terapeutico. Speriamo che la comprensione dei meccanismi incrociati che sono causa o aggravante dei mali vengano sempre più depurate da quelle scappatoie come la Psiche che sembrano avere molto più importanza a mascherare i limiti soggettivi e di categoria dei medici che ad indicare dei sicuri obiettivi per terapie mirate. Esistono delle patologie che colpiscono il cervello! E le tecniche moderne di indagine in vivo mettono in ridicolo le precedenti supposizioni. Si studiano le variazioni della biochimica cerebrale, delle alterazioni strutturali di origine traumatica, ereditaria, dell’età, degli abusi eccetera. Ma con un effetto volano si continua ad usare il marchio caratteriale per evitare di approfondire ciò che non si è ancora capito e che non rientra nella prassi clinica! Ogni progresso nel sapere e quindi nel fare ha origine in qualcuno che abbia il coraggio di dirsi non so! o non mi convince davanti a dei fatti che fino a quel momento trovavano una risposta accettata. E nei secoli chiunque lo abbia fatto ha incontrato più difficoltà ad affrontare l’ostracismo dei colleghi che le difficoltà del nuovo indirizzo di esplorazione. successivo: Il feed back |