Excalibur
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Scritti a cura di Natale Marzari

Dopo 41 anni e 5 mesi, nel maggio 2006 la magistratura di Trento ha riconosciuto l'esistenza  e  la gravità di quella malattia rara che nessuna altra istituzione o persona singola della provincia di Trento ancora mi riconosce, e per negare la quale ancora mi perseguita.    Natale Marzari

 

SMITIZZAZIONI

 

Albero della cuccagna - Buchi blu - cappuccetto rosso - Excalibur - Monolito 2001 - Uova di pasqua - Vello d'oro

EXcALIBUR

L’invasione dell’Inghilterra da parte dei sassoni fu solo una delle invasioni che popolarono l’isola britannica a partire dagli Sciti che chiamiamo scozzesi ai celti o galli da cui il nome Galles e la lingua gaelica, gli Angli da cui il nome Inghilterra, i Romani, i Sassoni appunto, e la imperfetta mescolanza fra queste due popolazioni si riscontra nella singolarità della lingua inglese di mantenere verbi sostantivi ed aggettivi delle due lingue di origine, ed ancora i Normanni della Bretagna da cui Gran Bretagna.

L’arrivo delle prime ondate di sassoni trovava una grande disparità nell’organizzazione sociale e degli armamenti fra gli invasori e le originarie popolazioni celtiche o celtizzate.

Il basso livello di strutturazione celtica comprendeva una forte componente di orgoglio e di indipendenza del singolo individuo ed anche una forte bellicosità anche se questa dava raramente origine a scontri estesi ad intere comunità.

Al contrario l’organizzazione sassone rendeva possibile l’esistenza di corpi strutturati per la guerra e la loro dotazione di armi specifiche. I celti usi a combattere prevalentemente con bastoni, sassi o strumenti agricoli non potevano che soccombere.

Il nome Arsù significava orso in celtico ed uno dei combattenti che tentava di opporsi all’invasione sassone si chiamava Arsù nome poi storpiato in Artù.

Non si trattava di un nobile o di un ricco ma semplicemente era uno dei tanti che tentava di organizzarsi per non soccombere e gli incontri o riunioni che faceva con gli altri non avvenivano in un castello attorno ad una fantomatica tavola, ma più prosaicamente in circolo attorno ad un fuoco e la rotondità del raggruppamento non era tanto una intenzionale ricerca di uguaglianza, ma un normale comportamento fra individui che uguali erano ed altro non immaginavano di essere.

E’ molto probabile invece che il tema delle riunioni fosse quello di come contrastare la superiorità delle armi sassoni non disponendo della tecnologia necessaria per costruirle, e qui probabilmente Arsù insisteva nella sua soluzione di procurarsele nell’unico modo possibile, toglierle a chi le aveva, all’invasore sassone.

Nelle successive elaborazioni questa semplice trovata acquistava il giusto valore, ma le varie traduzioni verbali da una lingua all’altra rendevano magico il concetto pragmatico di impossessarsi delle armi del nemico sassone, facendolo diventare estrazione da un fantomatico sasso.

Natale Marzari

 

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