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Quesiti agli esperti
 Le informazioni riportate in "Domande agli esperti"sono informazioni unicamente per scopi informativi e didattici. Dette informazioni non intendono sostituirsi, e non devono essere interpretate o contate come dei consigli professionali, se medici o altrimenti. Ho letto completamente il Domande agli esperti MDA Liberatoria, ho compreso ed ne accetto le condizioni.

  Alle domande successive:    II Gruppo,    III Gruppo,    IV Gruppo    

MIOPATIA MITOCONDRIALE (MITO)

La data approssimativa della risposta si trova sopra ad ogni domanda

 

  aggiornato il 27-febbraio-2005 fonama@fonama.org

 

DOMANDA 2143 (7/00):

 

EPATITE C, CALCIO E MITO

 

     Sono una donna di 56 anni a cui è stata fatta molti anni fa una diagnosi di miopatia mitocondriale (MITO), confermata con una recente biopsia. Se si ha un disturbo mitocondriale, (1) è possibile avere una falsa positività all'epatite C e se è così, come può entrare in gioco l'epatite C? (2) C'è una ragione per non prendere il calcio e se è così, perché?

Non vedo alcuna ragione perché una qualche miopatia mitocondriale possa causare false positività all'esame per l'epatite C. Prendere dosi sicure di calcio non dovrebbe influenzare negativamente le funzioni mitocondriali.

 

RISPOSTA dalla MDA: Salvatore DiMauro, M.D., Columbia University College of Physicians & Surgeons, New York, NY


DOMANDA 2141 (7/00):

 

DOLORE CORPOREO A RIPOSO CON MIOPATIA MITOCONDRIALE?

 

     Due anni e mezzo fa mi venne diagnosticata una miopatia mitocondriale (MITO) con coinvolgimento del  complesso III. Questo venne confermato con una biopsia muscolare. Venne anche diagnosticata una distrofia con riflesso simpatico (RSD) nella mia gamba sinistra 18 anni fa. In aggiunta, avevo un neuroma acustico rimosso sei anni fa. Nel corso degli ultimi anni, ho sperimentato un dolore crescente in tutto il corpo a riposo. Questo dolore si intensifica con esercizio addizionale. Mi sono detto che questo dolore non può venire dalla miopatia mitocondriale. E stato suggerito che questo è il risultato di un'altra malattia. Ha osservato che il dolore corporeo a riposo sia associato alla condizione mitocondriale?

 

     Il dolore corporeo A RIPOSO è una manifestazione insolita della malattia mitocondriale. Dolore muscolare e precoce affaticamento CON ESERCIZIO sono sintomi comuni. Se ha una diagnosi di carenza del complesso III, sarebbe importante  sequenziare il gene del DNA mitocondriale codificante il citocromo b, perché mutazioni in questo gene sono associate con gravi intolleranze all'esercizio.

 

RISPOSTA dalla MDA: Salvatore DiMauro, M.D., Columbia University College of Physicians & Surgeons, New York, NY


Osservazione di Natale Marzari: E' vero che l'esercizio scatena crisi dolorose, ma lo fa anche qualsiasi tipo di consumo energetico di altro tipo come una temperatura al di sotto dei 24 gradi, degli indumenti non riparanti a sufficienza, un innalzamento della temperatura corporea per febbre, ed anche una digestione difficile.

DOMANDA 2139 (7/00):

 

FIBRE "BIANCHE" RAGGED?

 

     Mia figlia, ora di 10 anni, pesa 19 kg., ed è alta 120 cm. Le venne diagnosticata all'età di 2 anni un tipo sconosciuto di miopatia  mitocondriale (MITO) attraverso una biopsia muscolare. Lei aveva fibre sfilacciate ma BIANCHE non rosse. E' a conoscenza di una tale diagnosi?
     Il corpo di mia figlia si presenta esattamente come un bambino con miopatia mitocondriale. Alla nascita pesava 1,6 kg., ed  è stata segnata come "mancata crescita." E stata nutrita con sondino gastrico fino ai 4 anni. E' di piccola corporatura rispetto alla sua età e negli ultimi tre anni ha un ritardo nello sviluppo.
     I dottori sono perplessi e non sanno cosa altro potrebbero fare per mia figlia. C'è qualcuno in Canada che io possa contattare e che possa interessarsi per vederla o per un consulto sulla sua biopsia muscolare? I dottori stanno pianificando per inviare una ulteriore biopsia muscolare ad un patologo così da fare ulteriori indagini dato che la biopsia fu fatta otto anni fa. Una seconda biopsia darà più benefici dato che sono passati otto anni dalla sua diagnosi?

 

     Fibre "bianche" sfilacciate non hanno molto senso, a meno che il "bianco" non si riferisca alla colorazione istochimica per la citocromo ossidasi (COX), l'enzima terminale della catena respiratoria. Le fibre normali si colorano di marrone con la reazione COX, ma in molte malattie mitocondriali l'attività COX è bassa, specialmente nelle "fibre rosse sfilacciate" (RRF), nelle quali appaiono "bianche". Avere una seconda opinione suona come una buona idea. Potrebbe essere necessaria una seconda biopsia.
     In Canada, ci sono diversi esperti in malattie mitocondriali: Toronto (Ingrid Tein, Brian Robinson - Ospedale per Sick Children), Montreal (George Karpati, Eric Shoubridge - Montreal Neurological Institute), Vancouver (Hillary Vallance, University di British Columbia).

 

RISPOSTA dalla MDA: Salvatore DiMauro, M.D., Columbia University College of Physicians & Surgeons, New York, NY


DOMANDA 2137 (7/00):

 

DIETA, VITAMINE E INTEGRATORI

 

     A mio figlio di 20 mesi è stata diagnosticata quattro mesi fa, dopo una prima biopsia muscolare, una miopatia mitocondriale (MITO) del complesso III o encefalomiopatia (il dottore non ne era certo).
     Sta prendendo un "cocktail" di diversi integratori che includono Carnitor,
coenzima Q10, multivitamine, e anche la terapia combinata con vitamina C e vitamina K-3 (che abbiamo dovuto importare dalla Svizzera perché non è disponibile qui negli USA).
     Mio figlio iniziava con le vitamine C e K-3 tre mesi fa, prima non era in grado di camminare o fare dei passi ed ora cammina dappertutto e verbalizza di più. "Sembra" essere più felice e/o "sembra" sentirsi meglio. Ha qualche informazione su questo o non è questa combinazione terapeutica che lo avrebbero aiutato così tanto o devo credere che avrebbe eventualmente camminato in ogni caso? Sto parlando principalmente delle C e K-3 perché, mentre posso trovare molte informazioni sugli altri, non riesco a trovarne sulla combinazione C e K-3.

     La risposta di vostro figlio al "cocktail" di vitamine e cofattori è gratificante. Sono d'accordo con voi che il maggior beneficio possa provenire dalle vitamine K + C, se è davvero carente il complesso III è chiaramente documentato. La ragione per pensare così è che questo approccio terapeutico venne "inventato" dal Dr. Britton Chance in Philadelphia (uno dei grandi leaders nel campo della bioenergetica mitocondriale) nel 1984 perché queste vitamine hanno la capacità di "fare da ponte" al divario nella catena di trasporto degli elettroni creata dalla carenza del complesso III. L'esperimento aveva avuto successo per la giovane donna con carenza di complesso III per la quale l'esperimento era stato progettato(Eleff et al, Proc Nat Acad Sci USA 1984;81:3529-3533). Per finire, lei trasse beneficio delle vitamine K + C per diversi anni, poi l'effetto calò. Noi abbiamo avuto un successo minore con diversi pazienti con carenza di complesso III e miopatia pura. La vostra domanda se vostro figlio sia migliorato spontaneamente è ben posta e di difficile risposta, a meno che voi non siate disposti a cessare le vitamine e vedere se peggiora, un tipo di azione a cui i genitori (ed i dottori) sono riluttanti ad intraprendere a meno che non sia di importanza cruciale.

 

RISPOSTA dalla MDA: Salvatore DiMauro, M.D., Columbia University College of Physicians & Surgeons, New York, NY


DOMANDA 2133 (12/00):

 

COCKTAIL DI CARNITINA, COENZIMA Q10 E RIBOFLAVINA

 

Mio figlio di 6 anni ha una biopsia muscolare congelata all'età di 8 mesi. Il risultato della biopsia era un'aumentata sintesi di citrato e troppi lipidi nei suoi muscoli. Abbiamo rivisto recentemente le sue diapositive ed immagini al microscopio elettronico. Ci eravamo detti se le sue condizioni si dovevano trattare come un disturbo mitocondriale (MITO) dati i troppi lipidi nei suoi muscoli, il basso tono muscolare, ADHD, il ritardo nello sviluppo mentale, nelle capacità motorie e di linguaggio, anche se nessun esame determinava direttamente questa diagnosi. Mio figlio sta prendendo un cocktail di carnitina, coenzima Q-10 e riboflavina. Non si lamenta più dei dolori muscolari alle sue gambe, non si affatica così a lungo e sembra avere più fiducia nel provare ad arrampicarsi, ecc. Questo cocktail è veramente solo per la malattia mitocondriale? Potremmo vedere un miglioramento se non si trattasse di malattia mitocondriale? Ci sono dati che confermino miglioramenti a lungo termine con questo cocktail?

 

La risposta positiva al "cocktail" di vitamine e cofattori in vostro figlio è un buona, sebbene indiretta, evidenza che egli ha davvero un disturbo mitocondriale. Per ottenere una diagnosi più precisa, potrebbe essere importante misurare: (1) carnitina; (2) coenzima Q10; e (3) gli enzimi della catena respiratoria nei suoi muscoli congelati (a meno che queste misure non siano già state fatte).

RISPOSTA dalla MDA: Salvatore DiMauro, M.D., Columbia University College of Physicians & Surgeons, New York, NY


 

DOMANDA 2129 (12/00):

 

DIFFERENZE DELLE CELLULE MUSCOLARI

 

Cosa rende diversa una cellula muscolare di una persona con miopatia muscolare da quella di una persona sana?

 

Occorre ricordare che il termine miopatia mitocondriale può essere assegnato ad una intera classe di disturbi differenti nei quali c'è un anomalia nelle funzioni mitocondriali che causano una malattia. Comunque, esiste anche una malattia specifica alla quale ci si riferisce come miopatia mitocondriale la quale è inclusa nella categoria generale delle citopatie mitocondriali.

Chiedevi se c'è una differenza nei muscoli fra la miopatia mitocondriale ed il muscolo normale. In alcune forme c'è una differenza che può essere vista al microscopio con speciali coloranti. Alcune miopatie mitocondriali daranno un'immagine del tessuto muscolare a "fibre rosse sfilacciate." Qui è usato un colorante speciale per illuminare i mitocondri di una cellula.

Nelle miopatie mitocondriali, come mezzo per compensare il funzionamento anormale, il numero dei mitocondri può aumentare drammaticamente. I mitocondri sono la fonte dell'energia per far funzionare tutti i tipi  di cellule. Quando i mitocondri sono anormali, e per questo non viene prodotta abbastanza energia, la reazione è di produrre più mitocondri nel tentativo di fare abbastanza energia per le richieste basilari della cellula per il suo funzionamento. Il grande numero di mitocondri che risultano con la colorazione danno l'apparenza di uno straccio che contrasta con la usuale uniforme apparenza del tessuto con molto meno mitocondri.

I mitocondri anormali colpiscono particolarmente quei tessuti che richiedono un alto livello energetico come i muscoli o il sistema nervoso. Pertanto, quelli con citopatie mitocondriali mostreranno maggiori problemi coi muscoli e con il sistema nervoso (encefalomiopatie).

 

RISPOSTA dalla MDA: Bill Moore, Coordinatore dei programmi di ricerca e del dipartimento programmi dei servizi, MDA quartiere generale, Tucson, AZ


 

DOMANDA 2127 (12/00):

 

PROBLEMI NELL'ORECCHIO INTERNO CHE CAUSANO VERTIGINI

 

Sono una donna di 31 anni. Una biopsia muscolare ha determinato che ho una citopatia mitocondriale (MITO), ma ulteriori esami del DNA del sangue non hanno potuto confermare una forma specifica di miopatia mitocondriale. Nell'ultimo anno ho sperimentato vertigini ed imparato che l'esame ENG risultava inconcludente. C'è una forma di miopatia mitocondriale che causa problemi all'orecchio interno come vertigini?

 

La sordità è un sintomo molto comune nella malattia mitocondriale, ma in letteratura ci sono anche riferimenti ad anormalità vestibolari (problemi con la sensibilità al movimento) in relazione alla malattia mitocondriale. Ho accluso una relazione che descrive una famiglia con una mutazione specifica del DNA mitocondriale che presenta sordità e qualche volta sintomi di mal di mare. Ho anche trovato un referto che descrive un paziente che ha vertigini e problemi di equilibrio senza perdita di udito. E' stato trovato che questa persona aveva mitocondri anormali nelle cellule sensorie responsabili dell'equilibrio. Dato questo, io penso che sia possibile avere episodi di vertigine come conseguenza di malattia mitocondriale, ma andrebbero cercate per bene anche altre cause potenziali delle vertigini.

 

Relazioni:

1) Arch Otolaringologo Head Neck Surg 1998 Ag;124(8):886-91 Insorgenza precoce di sordità neurosensoriale e successivo danno neurologico causati da una mutazione mitocondriale alla posizione 7472. Ensink RJ, Verhoeven K, Marres HA, Huygen PL, Padberg GW, ter Laak H, van Camp G, Willems PJ, Cremers CW Dipartimento di otorinolaringologia, ospedale universitario di Nijmegen, Olea. r.ensink@kno.azn.nl

OBIETTIVI: Scoprire la mutazione mitocondriale responsabile della trasmissione in linea materna della perdita di udito e del successivo danno neurologico in tre generazioni di una famiglia olandese, e descrivere la perdita di udito, i sintomi associati, e la disfunzione vestibolare.

PAZIENTI E METODI: Sono stati esaminati tutti i membri con relazione matrilineare (n = 69) usando l'audiometria standard. In un gruppo selezionato, sono stati condotti esami aggiuntivi vestibolo-oculari neurologici ed oftalmologici. Sono stati prelevati venti millilitri di sangue venoso da tutti i partecipanti allo studio genetico.

PRESSO: Centro medico universitario.

RISULTATI: Tutte le persone con relazione matrilineare portavano una C addizionale alla posizione 7472 del genoma mitocondriale. La perdita dell'udito era l'unico sintomo o sintomo presentato nella maggior parte dei membri della famiglia ed era più marcato alle frequenze più alte. La perdita di udito alle basse frequenze era riscontrabile nelle persone che avevano un 'età superiore ai 10 anni. La maggior parte dei pazienti aveva una iperreattività vestibolare ed era sensibile al mal di mare, suggerendo una disfunzione vestibolo-cerebrale. Le sofferenze neurologiche non erano frequenti ed erano presente negli individui più anziani; comunque, in un campione di biopsia muscolare sono stati trovati numerosi mitocondri ingranditi in una persona con perdita di udito ma senza sintomi neurologici.

CONCLUSIONI: La disfunzione della catena respiratoria deve essere considerata come possibile causa di progressiva sordità neurosensoriale. Sarebbe il caso di fare ulteriori ricerche sulla causa del danneggiamento alle alte frequenze, specialmente quando la sordità neurosensoriale, sindromale o non sindromale, è trasmessa esclusivamente in linea materna. La trasmissione materna dei danni uditivi può anche essere preziosa nella diagnosi di sindromi neurologiche non chiare. [PubMed Abstract]

2) Neurology 1997 Nov;49(5):1377-82. Correlazione clinico patologica in un paziente con perdita selettiva di cellule ciliari nell'organo vestibolare interno. Baloh RW, Lopez I, Beykirch K, Ishiyama A, Honrubia V Department di Neurology, UCLA School di Medicine, USA.

Abbiamo riscontrato una perdita selettiva di cellule ciliari vestibolari in un paziente seguito per più di 10 anni con sbilanciamenti ed oscillazioni dovute a perdita idiopatica progressiva della funzione vestibolare. La funzione uditiva e le cellule ciliari cocleari sono normali. Il riflesso vestibolo-oculare (VOR) e la risposta alle alte frequenze si era relativamente mantenuto a dispetto di un marcato accorciamento della dominante costante di tempo VOR (minore di 500 ms). L'esame subcellulare delle rimanenti cellule ciliari mostrava anormalità mitocondriali. L'estremo accorciamento della costante di tempo VOR risulta probabilmente da cambiamenti nel modello di tiro dei primi nervi afferenti dovuti alla perdita di cellule ciliari ed alla perdita di energia metabolica nelle rimanenti cellule ciliari. [PubMed Abstract]

 

Risposta dalla MDA: Sharon Hesterlee, Ph.D., coodinatrice del dipartimento programmi di ricerca della, Muscular Dystrophy Association, Tucson, AZ


 

DOMANDA 2125 (2/01):

 

PTOSI ASIMMETRICA

 

Ho una diagnosi documentata di disfunzione mitocondriale (MITO) con una biopsia muscolare. Una delezione nel mtDNA e probabile duplicazione con carenza del complesso I mi è stata diagnosticata due anni fa. In seguito vennero diagnosticate probabili atipiche deplezioni multiple. Il Dr. DiMauro menzionava in una precedente risposta agli esperti che " una ptosi molto asimmetrica ... non è comune nelle malattie mitocondriali". Venticinque anni fa, un neurologo notava l'inizio di abbassamento della mia palpebra destra. Otto anni dopo, la mia palpebra destra ricopriva la pupilla. Ho avuto due interventi alla sola palpebra destra. La palpebra sinistra non presenta ptosi. Ora ho 51 anni.

 

Vivi ed impara! Sebbene io ripeta che una ptosi asimmetrica è inusuale nei disturbi mitocondriali, il suo caso prova che può accadere, perché lei ha avuto una biopsia muscolare documentante i cambiamenti morfologici mitocondriali (come minimo, presumo si erano viste fibre rosse sfilacciate? O per la citocromo ossidasi, la negatività del COX nelle fibre?), biochimicamente e con l'esame molecolare. E' importante definire se lei ha una deplezione singola (più o meno duplicata) del mtDNA o deplezioni multiple del mtDNA, perché le implicazioni sono differenti per la famiglia. Deplezioni singole nel mtDNA sono di solito sporadiche mentre deplezioni multiple nel mtDNA sono trasmesse con ereditarietà autosomica dominante o, meno frequentemente, come tratti autosomici recessivi. Alcune storie familiari di ptosi o limitazioni nei movimenti dell'occhio nei suoi genitori, fratelli o figli?

 

Risposta dalla MDA: Salvatore DiMauro, M.D., Columbia University College of Physicians & Surgeons, New York, NY


 

DOMANDA 2123 (5/01):

 

PROCESSI METABOLICI DANNEGGIATI DA KSS?

 

Sono un uomo di 49 anni e mi è stata diagnosticata la Sindrome di Kearns Sayre (KSS). So che sono coinvolte delle delezioni nel genoma mitocondriale. Comunque, c'è una parte specifica del processo metabolico che è colpito in questa malattia, o è variabile da persona a persona? E' compromesso il processo dell'ATP? Se è così, quale porzione di esso? Come può fare un individuo a scoprire quale è il suo specifico problema metabolico?

 

Circa il 30-50 per cento delle persone con diagnosi di KSS hanno la stessa larga deplezione nel proprio DNA mitocondriale (conosciute come "deplezioni comuni"). Questa larga deplezione, che misura almeno un terzo del totale del DNA mitocondriale, svuota all'interno parte dei geni mitocondriali richiesti per lo stadio finale della produzione energetica cellulare, conosciuta anche come "fosforilazione ossidativa." Parte dei geni specifici persi in questa grande deplezione includono la citrocromo c ossidasi III (COX III), NADH-coenzima Q riduttasi, e la ATPasi 8. La perdita di questi geni concerne la capacità di contenimento delle perdite dei mitocondri a generare la molecola energetica ATP (adenosin trifosfato).

Altri geni mitocondriali perduti in questa deplezione non codificano le proteine in sé, ma per le "RNA transferasi" o "tRNA" che sono necessarie per la replicazione del DNA mitocondriale. Può sorgere così un problema diverso perché la mancanza di talune tRNAs può lasciare i mitocondri mutati senza i mezzi per replicare il loro DNA, molto bene. Persone con deplezioni diverse dalla "deplezione comune" possono avere malati geni mitocondriali diversi, ma i sintomi della KSS sono sorprendentemente costanti fra quelli con il disturbo. Alcuni ricercatori pensano che i sintomi possano essere simili perché sospettano che ogni tipo di grande deplezione del DNA mitocondriale colpisca tutti i geni mitocondriali in un modo non specifico, perfino quelli che non sono danneggiati. Così rispondendo in breve il difficile è predire esattamente quali parti delle vie metaboliche sono colpite dalle deplezioni che causano la KSS. Quello che noi sappiamo è che la capacità delle cellule a produrre ATP è compromessa.

Anche se sapessi con precisione quale deplezione abbia colpito il tuo DNA mitocondriale, la definizione della tua specifica deplezione KSS non ti porterebbe comunque grandi benefici dal punto di vista di predire i sintomi futuri o la gravità del progredire della malattia. Comunque se realmente lo vuoi sapere, ci sono alcuni laboratori che sono in grado di eseguire questi esami, ma probabilmente dovrai pagare per il test perché non è commercialmente disponibile.

 

Risposta dalla MDA: Sharon Hesterlee, Ph.D., Direttrice dello sviluppo ricerche dalla MDA, Tucson, AZ


 

DOMANDA 2121 (5/01):

 

SI PUO' SCOPRIRE UN DISTURBO MITOCONDRIALE CON UNA BIOPSIA CUTANEA?

 

Alla mia bambina di 5 anni è stata diagnosticata una miopatia mitocondriale (MITO) con fibre rosse sfilacciate con una biopsia muscolare all'età di 18 mesi. Al fratello di 4 anni  sono capitati recentemente degli attacchi che noi pensavamo essere collegati a stati febbrili, ma che si sono ripetuti e diventati più frequenti. Gli era stata fatta una diagnosi di soffio al cuore sei settimane fa ed aveva mostrato segni di affaticamento. Un EEG recente mostrava sullo sfondo onde, non specifiche e assenza  di attività epilettiforme (somiglianti a quelle dell'epilessia). Quando a mia figlia venne fatta la biopsia muscolare, non avevamo l'idea dell'esistenza di altre forme di esame non invasivo che avrebbe scoperto tutto questo. Ho sentito parlare di biopsie della pelle che possono scoprire un disturbo mitocondriale. Può dirmi di più su questo?

Le malattie mitocondriali possono spesso essere diagnosticate con culture di fibroblasti cutanei; comunque, esse sono di aiuto si si conosce già in partenza il difetto specifico da cercare.

 

Risposta dalla MDA: Darryl C. De Vivo, M.D., direttore della clinica dalla MDA, Columbia Presbyterian Medical Center, New York, NY


DOMANDA 2119 (5/01):

 

MITOCONDRI ALLUNGATI

 

La mia biopsia muscolare indicava "che parte dei mitocondri delle fibre muscolari appaiono allungati. Questi mitocondri allungati sono un po' più lunghi di un sarcomere. Questa è l'unica anormalità, che indica la possibilità della presenza della miopatia mitocondriale (MITO)." Che cosa significa "allungati" e "sarcomere" nel contesto di questa descrizione?

 

 

Risposta dalla MDA: Dan Stimson, Ph.D., scrittore scientifico, del dipartimento informazioni pubbliche dalla MDA, Tucson, AZ

Per capire cosa è un sarcomere ricordi che per la contrazione, i suoi muscoli contano su filamenti che percorrono ogni fibra muscolare nel senso della lunghezza. Questi filamenti sono ancorati a intervalli regolari lungo la fibra del muscolo, e quando i filamenti si accorciano, la fibra muscolare si accorcia  (in altre parole si contrae). Quando una fibra muscolare è esaminata al microscopio, i punti di ancoraggio si possono vedere come una serie regolare di linee che dividono la fibra in unità della stessa misura - Queste unità sono i sarcomeri (dal latino "sarco" per muscolo e "meros" per parte).

Normalmente, i mitocondri all'interno delle fibre muscolari assomigliano a piccole palline compatte che si trovano vicino agli orli di ogni sarcomere. Ma, nei muscoli danneggiati o affetti da malattia, i mitocondri qualche volta si stirano (o si allungano) per l'intera lunghezza del sarcomere. Sembra essere il caso della sua biopsia muscolare.

Sebbene questo può voler dire che ha una miopatia mitocondriale, mitocondri allungati si possono Vedi anche in altre condizioni mediche. Per esempio, si vedono in muscoli che non ricevono una adeguata stimolazione dal nervo ed in muscoli che non ricevono un adeguato rifornimento sanguigno. Per distinguere fra queste possibilità, può richiedere al suo medico di rivolgersi ad una clinica della MDA.

 


 

DOMANDA 2117 (5/01):

 

PROBLEMI DI APPRENDIMENTO

 

A mia figlia è stata diagnosticata una miopatia mitocondriale (MITO) alla nascita. Alcuni dottori sono d'accordo con quella diagnosi; altri credono si tratti di un'altra forma di malattia muscolare. Ha 8 anni e frequenta la seconda classe. E' sempre in ritardo perché la malattia era molto grave fin dalla nascita. Lei è quasi normalmente in grado di camminare, correre, strisciare, parlare eccetera. Secondo i suoi dottori il momento peggiore fu alla nascita, e d'ora in poi dovrebbe solo migliorarsi con l'esercizio.

Il problema è che la scuola ha indicato una apparente carenza di attenzione e di concentrazione. Sta tenendo un rendimento nella media per la sua età, sebbene sia ritardata in alcune aree. Ha una memoria eccellente. La malattia mitocondriale dei muscoli può influenzare la sua capacità di attenzione e di concentrazione? Lei è molto autosufficiente ed indipendente. Trova piacere nella scuola ed è molto socievole. I suoi studi sono migliorati con rapidità negli ultimi due-tre anni e lei sembra capire quello che le si sta insegnando a volte con qualche piccolo aiuto. Specialmente il suo ragionamento astratto appare ritardato, ma sembra ancora in miglioramento. Io non vorrei incoraggiare la scuola, nei fatti a fare altre diagnosi, se è la malattia muscolare a causare debolezza o ritardo nell'area dell'attenzione e della concentrazione. Per favore mi aiuti a capire meglio come la malattia mitocondriale può essere di impedimento nella scuola.

 

La ragione perché sta ricevendo informazioni piuttosto contrastanti dai suoi dottori è che la malattia mitocondriale è un'area della medicina che sta ancora evolvendo ed espandendo molto in termini di conoscenza e comprensione. Se ha inclinazione (ad approfondire ndt) c'è un recente eccellente articolo che riporta aggiornamenti, molto dettagliati sul ruolo che hanno le disfunzioni mitocondriali nelle malattie dei nervi e dei muscoli.

Il riferimento è Nardin RA, Johns DR. Mitocondriale dysfunction e neuromuscular malattia. Muscle Nerve 2001; 24(2): 170-191. Può suggerire l'articolo ai suoi medici dato il suo contenuto tecnico. Questa è la migliore rivista ed è facilmente accessibile in ogni biblioteca medica.

In ogni modo, è vero, la miopatia mitocondriale può comprendere problemi di cognizione e di apprendimento e possono anche essere coinvolte altre aree che non concernono tipicamente le malattie muscolari infantili (i movimenti dell'occhio, per esempio). Comunque, i suoi medici sono corretti quando dicono che potrebbe migliorare con l'età, sebbene io non sia sicuro che qualcuno abbia una spiegazione fisiologica dietro a questo. Come una riabilitazione specialistica richiede tanto tempo, "Che si mantenga nel tempo?" In alcuni casi la risposta è facile ma con problemi non comuni come la miopatia mitocondriale è un po' più difficile perché abbiamo pochi dati aneddotici (osservazionali) da riferire. Non ci sono buoni studi a lungo termine che abbiano seguito le caratteristiche funzionali di persone con questi problemi. Inoltre, le malattie mitocondriali sono veramente una famiglia di malattie, con al loro interno una variabilità di espressione fisica all'interno.

Penso che tutti i problemi che descrive sopra possono essere spiegati sulla base di una malattia mitocondriale. Non penso che sia necessaria la ricerca di una "diagnosi secondaria". Ad ogni modo, questa decisione dovrebbe essere presa dai medici curanti di sua figlia, non dalla scuola! Comunque, quello che descrive non è affatto insolito.

Per vedere più avanti le raccomanderei:

1) Prima di tutto, sia grato che alla sua bambina sta andando così bene. E' piacevole sentire il caso benigno.

2) In secondo luogo, si assicuri che le sue necessità siano ben indirizzate. Lei abbisogna di una terapia per lo sviluppo fisico-mentale, della parola (cognitiva) così come necessita di essere seguita da uno specialista di malattie neuromuscolari. Raccomando sempre al minimo una valutazione periodica del cuore (il muscolo più importante che abbiamo, uno solo) e il controllo della colonna vertebrale per la scoliosi (incurvamento).

3) Incoraggi "la vita di relazione" il più possibile con i suoi pari. La mia sola cautela è la sorveglianza dell'educazione fisica, alcuni istruttori di questa possono essere brutali.

4) Provi a mandarla al campeggio estivo MDA più vicino dove potrà avere uno dei periodi più divertenti della sua vita. A 8 anni è già grande a sufficienza per partecipare alla festa!

 

RISPOSTA dalla MDA: Gregory T. Carter, M.D., MDADirettore di clinica, St. Peter's Ospedale, Olympia, WA

 


 

DOMANDA 2115 (8/01):

 

KSS-ANEMIA,  AFFATICAMENTO  E  RAFFREDDAMENTO

 

Ho  avuto una oftalmoplegia esterna totale già dall'età di 16 anni con ptosi progressiva. Ora ho 53 anni. Ho cominciato a manifestare gradualmente altra debolezza muscolare, sviluppo di emicranie, sindrome del colon irritabile (la quale venne inizialmente diagnosticata come una colite atipica) e problemi di visione la notte.  

Nove anni fa, iniziai a manifestare delle debolezze muscolari generalizzate e mi venne infine diagnosticata la sindrome di Kearns-Sayre (KSS) per mezzo di una biopsia muscolare, puntura lombare e l'esame dei miei occhi. Trovarono fibre rosse sfilacciate, proteine spinali elevate, una leggera retinite pigmentosa che si assomma alla oftalmoplegia ed alla ptosi. Da allora il grado di debolezza muscolare sembra sia rimasto costante, ma io provo fatica muscolare e dolore molto più rapidamente e mi ci vuole più tempo per recuperare. Circa un anno, il mio internista mi disse che ero anemica e cominciò a cercarne le cause. Ho avuto sempre un ciclo mestruale irregolare e le mestruazioni sono cessate cinque anni fa e un anno fa ebbi un episodio di perdite di sangue. I dottori pensarono che fosse collegato con l'anemia. Allora feci gli esami D&C ed altri ancora i quali mostrarono che non ero entrata in menopausa, ma non veniva trovato niente che mostrasse essere la causa dell'anemia. Gli esami gastrointestinali mostrarono che io avevo alcuni polipi (che vennero rimossi) e che il mio stomaco era ricoperto di piccole ulcere per le quali mi vennero prescritti dei farmaci. Questo era sei mesi fa. Ho appena rifatto gli esami del sangue questo mese e questi mostrano lo stesso livello di anemia. 

L'anemia può essere un altro sintomo della mia KSS? E c'è qualcosa che possa essere fatto a questo riguardo? Sono stanca di essere senza energia e mi sento sempre stanca, in più la maggior parte delle mattine mi risveglio con il mal di testa. E mi sembra di avere da fare molto di più di quanto possa fare. Tutto questo pesa sul mio lavoro e sulla mia vita domestica e mi ha fatto anticipare il trasferimento in un altro stato  che ha comportato l'insorgere di un'altra preoccupazione. Quando visitai la mia nuova casa nell'Oregon lo scorso inverno, mi sono sentita congelare e non mi sembrava mai caldo a sufficienza fino a quando non mi dovetti mettere a letto sotto una coperta elettrica. Questo è collegato con la mia KSS? 

 

La diagnosi di sindrome di KSS sembra essere ben fondata, sebbene il decorso sia (fortunatamente) inusualmente lento e piuttosto benigno. per essere assolutamente sicuri della diagnosi, io avrei bisogno di sapere di più dei suoi sintomi oculari (degenerazione pigmentaria della retina?), il livello delle proteine nel liquido spinale ( sopra i 100mg/dl?), e la presenza di qualche problema di conduzione cardiaca. Io presumo che siano stati fatti gli studi molecolari e che sia stata identificata una singola deplezione nel DNA mitocondriale (è così?). Se davvero questa è KSS allora sarebbe importante saperne di più a proposito dell'anemia. Singole deplezioni nel DNA mitocondriale causano nei neonati anemia sideroblastica, ed alcuni di essi più tardi sviluppano la KSS. Che tipo di anemia ha? Infine, il freddo corporeo può essere collegato all'anemia ma anche al problema mitocondriale. Lo steso è vero per la facile affaticabilità che è molto tipica per la maggior parte dei pazienti con la malattia mitocondriale.

RISPOSTA dalla MDA: Salvatore DiMauro, M.D., Columbia University College of Physicians & Surgeons, New York, NY


 

DOMANDA  2112 (8/01):

 

OSSIGENOTERAPIA

 

Io scrivo a nome di mio figlio, il quale è profondamente inabilitato per la miopatia mitocondriale (MITO) e la paralisi cerebrale (CP). Ha una lunga storia di polmoniti e infezioni toraciche. Frequentemente quando è ospedalizzato per queste circostanze, gli viene praticata l'ossigeno terapia e "recupera in maniera scintillante", ma dopo è molto difficile svezzarlo dall'ossigeno stesso. Talvolta gli può bastare un quarto di litro di ossigeno ma la sua "sazietà" cade subito del 90% respirando l'aria della stanza. Quando è sotto ossigeno è molto più attento e spesso nella sua vita è stato dimesso troppo presto dall'ospedale al primo segno di miglioramento, solo per peggiorare rapidamente ancora.

Pensate che sia irragionevole la nostra richiesta di ottenere l'ossigeno a casa e usarlo quando le circostanze lo richiedono? Talvolta quando sembra essere afflitto per una causa sconosciuta, mi domando se sta soffrendo proprio per la respirazione difficoltosa. Non so mai perché egli non possa comunicare i capogiri o altre complicazioni che può avvertire.

 

L'ossigeno non è solitamente il modo migliore per normalizzare i livelli dell'ossigeno nel sangue dei pazienti con miopatia mitocondriale perché attenua la respirazione propria dell'individuo e peggiora l'ipoventilazione. Suo figlio dovrebbe normalizzare i suoi livelli di ossigeno nel sangue ricevendo profondi volumi di aria se necessario con un respiratore volumetrico portatile. Se non è in grado di cooperare, ciò può essere fatto con l'ausilio di un interfaccia nasale.

 

RISPOSTA 1 dalla MDA: John R. Bach, M.D., MDA Clinic Director, UMDNJ - University Hospital, Newark, NJ

Non penso che sia irragionevole per Lei avere l'ossigeno a casa e usarlo quando lo ritenga appropriato. Questo viene fatto per molte malattie croniche.

 

RISPOSTA 2 dalla MDA: Salvatore DiMauro, M.D., Columbia University College of Physicians & Surgeons, New York, NY


 

DOMANDA 2110 (11/01):

 

GUADAGNARE PESO CON LA KSS

 

A mio marito di 31 anni era stata diagnosticata la sindrome di Kearns-Sayre (KSS) nella sua infanzia. Durante la sua adolescenza e la giovinezza stava bene con l'eccezione di una forza muscolare limitata e una corporatura piccola e magra. Ultimamente sono molto preoccupata per lui poiché è estremamente magro, è alto un metro e settanta e pesa meno di 41 kg. Egli conduce una vita piuttosto sedentaria tranne il lavoro d'ufficio a tempo pieno. Ha difficoltà ad inghiottire e masticare, che gli rende disagevole l'alimentarsi, sembra avere un appetito limitato e mangia piccoli pasti. In questi ultimi anni, ha perso peso, da 2,5 a 4 kg. Ha cominciato a mangiare piccoli spuntini, alimenti ad alto contenuto proteico e integratori liquidi. Le persone con KSS possono realmente guadagnare peso? Cosa possono fare per mantenere il loro peso? C'è qualcosa che possa essere fatta per contribuire a facilitargli l'inghiottire in modo che possa mangiare più facilmente? Se fa esercizio, perderà più peso? (Attualmente non fa esercizio) 

 

Chieda a suo marito di discutere con il suo medico se vale la pena di provare il trattamento con integratori dietetici come il coenzima Q-10, che a volte sono usati nei disturbi mitocondriali. Secondo la valutazione del medico, può essere utile avere una valutazione endocrinologica (ormoni) dei vari ormoni che interessano la corporatura ed il peso ( come ad esempio l'ormone tiroideo, l'ormone dello sviluppo, ecc.)  che possono essere anormali nella KSS. Consideri la possibilità di consultare un dietista; il dietista può aiutare con l'ottimizzazione della dieta e con la selezione di alimenti che siano più facili da inghiottire.

 

RISPOSTA dalla MDA: David N. Hammond, M.D., MDA Clinic Director, The Nemours Children's Clinic, Jacksonville, FL


 

DOMANDA 2108 (11/01):

 

LA CHIRURGIA PER LA RIDUZIONE DELL'OBESITA'

 

Ho 38 e mi è stata diagnosticata una miopatia mitocondriale (MITO) e una sindrome di disautonomia di probabile ereditarietà in linea materna (nota dell'editore: un disturbo familiare del sistema nervoso caratterizzato particolarmente da mancanze sensitive multiple, a partire dal gusto, dolore e da sudorazione e salivazione eccessive). Ho tre bambini colpiti in grado diverso. Sto avvertendo ultimamente grave debolezza muscolare, dolore e affaticamento con la respirazione e il battito cardiaco.  Il mio principale medico curante mi ha caldamente suggerito di farmi operare allo stomaco per contribuire a ridurre la mia grave obesità. Ho tentato ogni dieta per perdere peso. Perdo alcuni chili con la conseguenza di avere forti dolori per riguadagnare tutto il peso perduto ed altri cinque kg. ancora. Il mio medico dice che senza l'intervento chirurgico non potrò camminare ancora a lungo.

La chirurgia dello stomaco è pericolosa per un paziente MITO? Ho carenza dei complessi I e IV. Io sento di essere in pericolo di vita ed ho bisogno di poter fare la scelta migliore .

 

Il suo problema è complesso e del tutto insolito e non posso dare una risposta chiara e netta. I rischi della chirurgia per chi ha una malattia muscolare includono un certo numero di considerazioni.

In primo luogo, ha una malattia muscolare che la predispone all'ipertermia maligna, una reazione avversa a determinate sostanze anestetiche? Nel suo caso la risposta è con tutta probabilità - no.

In secondo luogo, la sua malattia coinvolge i muscoli respiratori e se è così, quanto sono indeboliti? Questo dovrebbe essere valutato dalla prova di funzione polmonare. Se sono molto deboli, allora ci potrebbe essere un aumento delle difficoltà di ventilazione dopo l'intervento.

In terzo luogo, la sua malattia interessa il muscolo cardiaco, e se sì, quanto? Questo può essere valutato in un certo numero di modi, compreso un ecocardiogramma. Se il suo cuore è coinvolto, i rischi dell'operazione aumentano.

In quarto luogo, i disturbi mitocondriali predispongono all'acidosi lattica. Questo è un qualcosa che può essere monitorato e corretto se accade.

Ricapitolando, non credo che la sua malattia ponga controindicazioni assolute a Lei che intende farsi operare. Il rischio individuale deve essere in ogni modo attentamente valutato prima di procedere.

 

RISPOSTA dalla MDA: James A. Russell, D.O., MDA Clinic Director, Lahey Clinic Foundation Inc., Burlington, MA


 

DOMANDA 2106 (11/01):

 

MENOPAUSA PRECOCE

 

Ho 51 anni ed una diagnosi di miopatia mitocondriale (MITO). A tre dei miei quattro fratelli germani viventi è stata diagnosticata una miopatia mitocondriale. La menopausa precoce è associata alle citopatie mitocondriali? Le donne della mia famiglia hanno avuto tutte una menopausa precoce. Mia nonna materna all'inizio dei trent'anni venne colpita dalla paralisi di Bell; mia madre all'inizio dei suoi quaranta anni è stata colpita dal morbo di Parkinson; la mia sorella più giovane all'inizio dei suoi trent'anni dalla miopatia mitocondriale ed ora io stessa all'età di 51 anni dalla miopatia mitocondriale- altri fattori comuni sono la ptosi in tutti.

 

 

Io non sono informato di una qualche associazione fra menopausa precoce ed i disturbi mitocondriali. Non riesco a trovare riferimenti a questa associazione nella letteratura medica, cosicché io supporrei che questi due disturbi che hanno colpito la vostra famiglia siano dovuti alla casualità e non la conseguenza di un'eziologia comune.

RISPOSTA dalla MDA: Lawrence H. Phillips II, M.D., MDA Clinic Director, University of Virginia, Charlottesville, VA


 

DOMANDA 2104 (11/01):

 

ESAME BIOPTICO E DELL'ACIDO LATTICO

 

Si credeva che nostro figlio di 12 mesi avesse un disturbo mitocondriale (MITO). Egli non è in grado di sedersi né di usare bene le sue braccia, ma può tenere su la testa. E' alto per la sua età  - circa 90 cm. e pesa 10,5 kg..

Frankly, mio marito ed io riteniamo che il neurologo di nostro figlio stia procedendo troppo lentamente con gli esami per giungere ad una diagnosi specifica. Stiamo cercando un secondo parere,ma la questione su quali esami diagnostici dovrebbero essere fatti non è chiara per noi. Ho letto che tutti i pazienti con disturbo mitocondriale hanno livelli elevati di acido lattico nel loro sangue o nel liquido spinale (o in entrambi). Questo significa che gli esami dell'acido lattico dovrebbero essere effettuati prima di fare una biopsia o viceversa? Sono entrambi necessari? Da tempo stiamo lottando per la condizione di nostro figlio ma siamo sempre allo stesso punto.

 

La diagnosi accurata di un disturbo mitocondriale può costituire una sfida anche per gli esperti in questa materia. Come voi ponevate in evidenza, livelli elevati di acido lattico nel sangue, nel liquido cerebrospinale (CSF), o in entrambi, possono essere di grande aiuto nella diagnostica di una malattia mitocondriale; comunque, non tutti i pazienti con disturbo mitocondriale, hanno livelli elevati di acido lattico.

Poiché la misurazione dell'acido lattico nel sangue non è molto invasiva, noi effettuiamo questo esame prima della biopsia muscolare. Inoltre misuriamo il piruvato contemporaneamente all'acido lattico perché i pazienti con difetti nella catena respiratoria mitocondriale hanno rapporti molto alti di acido lattico su piruvato (generalmente almeno 20:1). Vi prego di tenere presente che la prova dell'acido lattico può essere erroneamente positiva. Per esempio, se il laccio emostatico viene stretto al braccio per un periodo di tempo prolungato prima di prelevare il campione di sangue, il livello dell'acido lattico nel sangue aumenterà per via dell'ischemia (mancanza del flusso sanguigno). Per evitare questo problema, preferiamo che il sangue venga prelevato da un'arteria. Se il campione di sangue è prelevato da una vena, dovrebbe essere prelevato senza l'uso del laccio emostatico o subito dopo l'applicazione del laccio stesso. Tenete inoltre presente che anche se un livello elevato di acido lattico nel sangue o nel CSF fornisce una prova che indirizza ad una malattia mitocondriale, da sè, il risultato dell'esame non condurrà alla diagnosi del tipo specifico di malattia mitocondriale. La linea inferiore è che le misurazioni dell'acido lattico sono utili nell'identificare un problema mitocondriale.

Per fare una diagnosi definitiva di disturbo mitocondriale, noi spesso richiediamo una biopsia muscolare. Il muscolo deve essere analizzato con attenzione per le anomalie morfologiche, biochimiche, e, in alcuni casi, genetiche. Sebbene la maggior parte dei centri medici possano svolgere gli esami istologici di routine sui campioni muscolari, relativamente pochi centri medici accademici possono intraprendere gli studi completi per la valutazione delle malattie mitocondriali. Le biopsie muscolari sono invasive e le procedure sono costose, e quindi, quando si effettua l'esame, i campioni devono essere analizzati correttamente ed i campioni supplementari (tessuto congelato compreso) dovrebbero essere conservati nel caso siano necessari studi addizionali per giungere ad una diagnosi.

Oltre agli esami sulla biopsia muscolare e dell'acido lattico, gli esami genetici usando un campione di sangue possono a volte diagnosticare definitivamente un disturbo mitocondriale. Se un paziente ha un quadro clinico coerente con una malattia mitocondriale ben conosciuta, allora gli esami genetici specifici potrebbero fornire una diagnosi "molecolare".

RISPOSTA dalla MDA: Michio Hirano, M.D., Direttore della Clinica MDA, Columbia-Presbyterian Medical Center, New York, NY


 

DOMANDA 2102 (06/96)

 

CARENZA DI NADH DEIDROGENASI

 

Ho carenza di un enzima mitocondriale nella NADH deidrogenasi, sto prendendo carbamazina 600 mg al giorno. Il farmaco sembra essere di aiuto ma sto cercando qualsiasi informazione per altri possibili farmaci. Inoltre mi è stato suggerito che potrebbero essere di aiuto il co-enzima Q10, la carnitina, la tiamina, la riboflavina, ed i cibi ricchi di grasso (poveri di carboidrati). Ci sono altri farmaci o integratori che io dovrei prendere in considerazione?

 

La NADH deidrogenasi è il complesso I della catena respiratoria. Le maggiori opzioni di trattamento vengono inoltre identificato come il coenzima Q10, la carnitina, la tiamina, la riboflavina. Il trattamento meglio documentato in uno studio con coenzima Q10 e controllo con placebo venne riportato da Bresolin ed altri. Si ha notizia di benefici con altri trattamenti in altri casi anedottici riportati E' difficile ricavare dati dai pazienti che hanno risposto positivamente alla somministrazione di CoQ10 per l'esiguità delle sperimentazioni controllate. Si usano i livelli nel sangue per assicurarsi di avere ottenuto un adeguato assorbimento, e che i livelli nel sangue si avvicinano a quelli proposti come terapeutici (>3ug/mL). Nella mia personale esperienza, i pazienti con carenza del complesso I sembrano in qualche modo rispondere più facilmente al CoQ10 rispetto ai pazienti con carenza del complesso IV. Degli altri trattamenti, da noi, solo la carnitina ha occasionalmente avuto come risultato un miglioramento dei sintomi. Numerosi casi riportati documentano bassi livelli di carnitina nel muscolo nei pazienti con questa malattia.

RISPOSTA dalla MDA: Johan Van Hove, M.D., Ph.D., Pediatrics, Duke Medical Center


 

DOMANDA 2100 (10/96) 

 

FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA

 

Ho una figlia di 9 anni, che ho compreso avere una malattia chiamata fosforilazione ossidativa. Lei è sempre stata più debole dei suoi coetanei. Ci era stato detto che l'unico modo per arrivare ad una diagnosi era fare una biopsia muscolare dalla quale è risultato che qualcosa non funzionava; C'è qualche altro trattamento oltre alle vitamine per questa malattia? Lei attualmente prende la L-carnitina e B-2. Ci è stato detto di non esercitare troppe pressioni sul suo fisico, e di scoprire i suoi limiti senza forzarli. Che consigli mi può dare per questa malattia particolare?

 

 La fosforilazione ossidativa non è una malattia ma piuttosto il normale processo attraverso il quale i mitocondri creano l'energia di cui i nostri corpi abbisognano. La prego di chiedere al suo medico una diagnosi più precisa.

La malattia mitocondriale che il suo dottore ha diagnosticato può influenzare in alcuni modi il normale processo di fosforilazione ossidativa. A questo proposito lei menziona che le venne prescritta la L-carnitina come trattamento - questo può essere indicativo di una carenza di carnitina che è un tipo di malattia metabolica.  Le biopsie muscolare sono tipicamente usate per coadiuvare nella diagnostica delle malattie mitocondriali/metaboliche.

 

RISPOSTA dalla MDA: Research & Program Services Department, MDA National Headquarters, Tucson


 

DOMANDA  2092 (04/98)

 

INTEGRATORI ALLA CARNITINA

 

Nel trattamento della miopatia mitocondriale si usano integratori alla carnitina? Cosa si ottiene con gli integratori alla carnitina?

 


 

La carenza di carnitina è comune nelle miopatie metaboliche/mitocondriali. Ci sono due categorie: 1) Carenza di carnitina - si tratta di una condizione descritta semplicemente come carnitina insufficiente per il fabbisogno delle cellule del corpo. Questo tipo può essere trattato con integratori alla carnitina ( il quantitativo deve essere determinato dal medico). Gli integratori alla carnitina sono abbastanza costosi ma possono essere reperiti nei negozi di salutistica. 2) La carenza di palmitil transferasi - in questa condizione l'ammontare della carnitina disponibile nel corpo può essere normale, ma una anomalia genetica può impedire che la carnitina venga usata appropriatamente dai mitocondri nelle cellule del corpo. In questo caso prendere integratori alla carnitina può essere di nessuna efficacia.

 

RISPOSTA dalla MDA: Research and Program Services Department, MDA National Headquarters, Tucson


 

DOMANDA 2058 (12/00):

 

PROBLEMI CONNESSI ALLA DISFUNZIONE MITOCONDRIALE

 

Ho un figlio di 8 anni con una grave disfunzione della catena respiratoria (che riguarda i complessi I, III e IV). Gli è stata diagnosticata con una biopsia al fegato quattro anni fa. Mia figlia di 4 anni morì sette anni fa di depakote epatotossica. Sebbene fosse sana e normalmente sviluppata a parte un disturbo di piccolo male, ora i nostri dottori credono che avesse essa stessa dei problemi mitocondriali non bene evidenziabili. Sono sconcertata perché mi è stata recentemente diagnosticata una malattia autoimmunitaria, i sintomi più ovvi di questa sono fatica e alcuni segni di processi di artrite reumatoide. E' possibile che questi sintomi siano collegati alla disfunzione mitocondriale? Ho parlato con molti adulti con malattia mitocondriale confermata, che avevano in origine una diagnosi di fibromialgia. Sono naturalmente preoccupata nella prospettiva di sviluppare altri sintomi, sebbene capisca che l'artrite reumatoide sia prevalente nelle persone della mia età. Ha qualche indicazione da darmi per aiutarmi a capire meglio?

 

Il quesito che solleva è centrato sul tipo di ereditarietà del disturbo che colpì tua figlia ed apparentemente ha colpito tuo figlio. Se questo disturbo coinvolge una mutazione puntiforme nel DNA mitocondriale (mtDNA), allora i sintomi che presenti possono essere la conseguenza della stessa mutazione, dato che le mutazioni puntiformi del mtDNA sono usualmente trasmesse per ereditarietà materna. Comunque, il coinvolgimento del fegato in ambedue i tuoi bambini e i difetti combinati dei complessi  della catena respiratoria multipli contenenti le proteine codificate dal mtDNA (ad esempio i complessi I, III e IV) mi fanno sospettare come probabile causa una deplezione nel mtDNA. Se questo è il caso (che dovrebbe essere documentato nei campioni di fegato se qualcuno è ancora disponibile), allora il modo dell'ereditarietà è autosomico recessivo, e i tuoi sintomi non sono correlati alla disfunzione mitocondriale.

RISPOSTA dalla MDA: Salvatore DiMauro, M.D., Columbia University College of Physicians & Surgeons, New York, NY


 

DOMANDA 2056 (12/00):

 

ALTI LIVELLI DI CPK

 

A mio figlio di 16 anni è stata diagnosticata recentemente una miopatia mitocondriale (MITO) dopo due biopsie muscolari. Quattro anni fa, si ammalò improvvisamente e gli venne diagnosticata un'influenza. Diversi giorni più tardi la sua urina diventava quasi nera e si lamentava di forti dolori allo stomaco. Venne portato immediatamente all'ospedale locale dove gli venne dapprima fatta una diagnosi di epatite. Il giorno successivo, venne trasferito in ambulanza all'ospedale infantile perché i suoi esami di funzionamento epatico e renale erano molto anomali ed il suo CPK era 750.000. Mentre era in terapia intensiva, ebbe un blocco renale. Il suo recupero era lento e continuava ad avere problemi con elevato CPK, debolezza muscolare e affaticamento. Il suo neurologo lo fa rimanere a letto quando le sue urine ridiventano scure ed il suo CPK è elevato. Comunque, non appena si riprende e ritorna a scuola, o esegue qualsiasi tipo di esercizio anche lieve o con il caldo e l'umidità, il suo CPK si alza e lo costringe spesso ad ospedalizzarsi. Il trattamento è solitamente con liquidi per flebo. Siamo frastornati dai suoi continui problemi con elevato CPK che gli impedisce qualsiasi tipo di attività fisica. Prende il Carnitor, il Coenzima e vitamine. Ha una spiegazione?

 

Quello che descrivete sono ripetuti episodi di "mioglobinuria," la quale è un danno acuto del muscolo, con massiccia "perdita" di pigmento muscolare, la mioglobina, attraverso il sangue e quindi le urine (le quali diventano colore coca-cola). Il problema renale era solo una conseguenza del massiccio ammontare della mioglobina che doveva essere filtrata e "intasava" i tubuli renali. Assieme alla mioglobina, l'enzima creatina chinasi (CK) espelle grandi quantità di muscolo danneggiato che raggiunge alti livelli nel sangue. La ricorrente mioglobinuria è quasi sempre dovuta al metabolismo energetico indebolito nel muscolo, e questo è generalmente dovuto ad un difetto genetico ereditato che coinvolge l'utilizzazione del glicogeno o dei grassi, o il funzionamento della catena respiratoria mitocondriale, la "fornace" nella quale il glicogeno o i grassi vengono alla fine "bruciati" per produrre energia. La biopsia muscolare di vostro figlio dovrebbe essere studiata biochimicamente in laboratori specializzati (come il laboratorio abilitato della Columbia University College di Physicians e Surgeons in New York) per definire il difetto metabolico. Mentre non c'è alcuna terapia specifica per questa malattia ereditaria, un dieta appropriata ed un esercizio adeguato possono essere di aiuto in alcune situazioni.

 

RISPOSTA dalla MDA: Salvatore DiMauro, M.D., Columbia University College of Physicians & Surgeons, New York, NY


 

DOMANDA 2009 (06/98)

 

MIOPATIA CONGENITA NON SPECIFICA

 

Sono una donna di 35 anni con una diagnosi descritta come "miopatia congenita" Non ho una diagnosi più specifica. La biopsia muscolare mostrava alterazioni non specifiche compatibili con una miopatia. L'elettromiogramma EMG indicava pure qualche tipo di miopatia. Pure mia figlia di 7 anni ha apparentemente questa miopatia e, qualche tempo fa ha avuto un livello elevato di carnitina successivamente ritornato normale. I miei livelli di CPK sono sempre stati normali come quelli di mia figlia. Sto diventando più debole ed ho dovuto usare le stampelle per circa un anno. Mi preoccupo per mia figlia - dato che all'età di 35 posso camminare, è possibile che la malattia di mia figlia si manifesti con lo stesso decorso a progressione lenta? Ho chiesto al nostro dottore per il test de DNA ma egli disse "Fare questo esame non è di nessuna utilità, vista l'assenza di studi per questa malattia, e quindi in ogni modo non ci sono cure di alcun genere".

 

Data la sua storia di trasmissione di una miopatia congenita da madre a figlia, mi vengono in mente due modalità di trasmissione.

La prima è chiamata autosomica dominante (AD) ...... questo significa che lei è portatrice di un gene su uno dei suoi cromosomi che causa la sua miopatia, e lei ha il 50% di probabilità di passare questo gene a ciascun figlio. La maggior parte delle miopatie congenita AD sono relativamente leggere. La ragione di questo, è che un gene dominante per sopravvivere in una popolazione di persone, deve essere trasmesso a lungo di generazione in generazione. Qualsiasi condizione AD che renda le persone troppo deboli o troppo malata per riprodursi, non potrà essere trasmessa a lungo alla prossima generazione ed il gene sostanzialmente si auto distruggerebbe. Se lei ha trasmesso una miopatia congenita AD a sua figlia, seguirà probabilmente un decorso simile al suo. Con alterazione non specifiche nella sua biopsia, non ci sono attualmente esami specifici per il DNA.

Un altro modello di ereditarietà da considerare vista la sua storia, sarebbe quello mitocondriale. Ognuno di noi ha delle microscopiche centrali energetiche nel proprio corpo chiamate mitocondri. Noi riceviamo da nostra madre circa 300 mitocondri attraverso l'ovulo, e non riceviamo mitocondri dallo sperma di nostro padre. Se lei ha mitocondri anormali che causano la sua miopatia, lei può avere passato questi mitocondri a sua figlia. Dipendentemente dalla percentuale di mitocondri anormali che lei ha ricevuto, e dalla distribuzione di mitocondri anormali nel suo corpo, i sintomi di sua figlia possono essere differenti dai suoi. Le miopatie mitocondriali possono essere identificate da un esame molto accurato delle biopsie muscolare al microscopio ottico, o con l'uso del microscopio elettronico che permette di esaminare i mitocondri con dettaglio maggiore. Dipendentemente dai risultati della biopsia muscolare, ed al livello di supposizione dei medici riguardo la presenza di una miopatia mitocondriale possono essere indicati degli esami aggiuntivi del livello di produzione energetica mitocondriale (analisi "OXPHOS") o l'esame del DNA mitocondriale.

Le suggerisco di discutere queste possibilità con il suo medico per assicurarsi di avere valutato ogni possibile evenienza. Sfortunatamente, nessuna forma di terapia ha avuto successo nel trattamento sia nella miopatia congenita AD sia nella miopatia mitocondriale.

 

RISPOSTA dalla MDA: Ed Goldstein, M.D., MDA Clinic Director, Atlanta, GA


 

DOMANDA 860 (3/99):

 

IL RUOLO DELLA RADIOLOGIA NELLA DIAGNOSI ED IL TRATTAMENTO DELLA DM

 

Come studente di radiografia, il mio gruppo ha scelto di collaborare nell'ambito delle immagini diagnostiche e di trattamento della distrofia muscolare. Ho partecipato ad entrambe le linee di ricerca aperta e chiusa, e si sono avute delle difficoltà a trovare qualcosa nel ruolo della radiologia. Ha informazioni su come possa essere usata la radiologia , CT, MRI, ecc.?

 

In generale, le immagini radiologiche non giocano un ruolo nella diagnosi e nel trattamento delle distrofie muscolari. Con MRI o CT è possibile scoprire l'atrofia muscolare e la necrosi. Le immagini ad ultrasuoni dei muscoli possono mostrare un piccolo aumento dell'eco nei muscoli, dovuto probabilmente all'aumento del tessuto adiposo. Comunque, queste scoperte sono aspecifiche alle varie distrofie muscolari, e si possono Vedi anche con altri disturbi muscolari come la polimiosite. La diagnosi definitiva di distrofia muscolare richiede un esame genetico o una biopsia muscolare. Similmente, la la radiologia non è utilizzata per il trattamento o la monitorizzazione del trattamento.

Va detto che, ci sono un paio di eccezioni alla generalizzazione di cui sopra. La MRI o CT possono essere usate in aggiunta nella diagnosi delle distrofie muscolari:

1. In alcune delle distrofie muscolari congenite è coinvolto anche il cervello. CT o MRI nel cervello rivelano spesso importanti alterazioni della sostanza bianca degli emisferi cerebrali. Raccomanderei di cercare sotto la "Distrofia muscolare di Fukuyama" o la "Distrofia muscolare congenita con coinvolgimento del sistema nervoso centrale" per ulteriori informazioni. Ecco alcune referenze con cui iniziare:

* Dubowitz V e Fardeau M. Proceedings of the 27th ENMC Sponsored Workshop on Congenital Muscular Dystrophy, Holle, Neuomuscular Disturbi 1995.

* Yoshioka M, Okuno, Honda T, et al. Central Nervous System Involvement in Progressive muscular dystrophy. Archives di Diseases in Childhood 1980;55:589-594.

* Echenne B, Arthuis M, Billard C, et al. Congenital muscular dystrophy e cerebral CT scan anomalies: Risultatos di a collaborative study di the Societe de Neurologie Infantile. Journal di the Neurological Sciences 1986;74:7-22.

2. Ci sono referti di MRI dei muscoli dell'avambraccio che aiutano nella diagnostica per miosite da corpo incluso, a causa del diverso coinvolgimento dei muscolo dell'avambraccio in questa malattia. Ancora però questo è un esame aggiuntivo, ed è sempre necessaria una biopsia muscolare per definire la diagnosi. (Ref: Sekul EA, Chow C, Dalakas MC. Magnetic resonance imaging of the forearm as a diagnostic aid in patients with sporadic inclusion body myositis. Neurology 1997;48:863-866).

3. infine, la mr spettroscopica può essere usata per stimare i disturbi metabolici nei muscoli (tali come la malattia di mcardle, le citopatie mitocondriali, ecc.), guardando a parametri come lattato, atp, fosfocreatina, ed il fosfato inorganico. i cambiamenti in alcuni di questi parametri, particolarmente con esercizio, possono essere usati come diagnosi aggiuntiva e possibilmente per monitorare una terapia.* echenne b, arthuis m, billard c, et al. congenital muscular dystrophy and cerebral ct scan anomalies: results of a collaborative study of the societe de neurologie infantile. journal of the neurological sciences 1986;74:7-22.

 

RISPOSTA dalla MDA: Valerie Cwik, M.D., Ricercatore e Direttore della clinica dalla MDA, Tucson, AZ


 

Alle domande successive: II Gruppo, III Gruppo, IV Gruppo

aggiornato il 27-febbraio-2005 fonama@fonama.org

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