Fondazione FONAMA | fonama@fonama.org | Tel. 335250742 | |
Traduzioni a cura di Natale Marzari Dopo 41 anni e 5 mesi, nel maggio 2006 la magistratura di Trento ha riconosciuto l'esistenza e la gravità di quella malattia rara che nessuna altra istituzione o persona singola della provincia di Trento ancora mi riconosce, e per negare la quale ancora mi perseguita. Natale Marzari |
MALATTIE MITOCONDRIALI e METABOLICHE UNA GUIDA PER MEDICI DI FAMIGLIA INTRODUZIONE nel trattamento dei bambini
con malattia mitocondriale Le malattie mitocondriali possono essere confuse nella diagnosi e nella loro gestione complessiva. Il medico di famiglia agisce come cuore essenziale del team di trattamento multidisciplinare. Quando viene sospettata una malattia mitocondriale, il medico di famiglia prescrive le iniziali procedure diagnostiche e implementa un trattamento ad interim intanto che viene deciso a chi rivolgersi e dove. Anche se il bambino viene mandato da uno specialista o in un centro, il medico di famiglia deve comunque rimanere il gestore del suo caso medico. I genitori devono aspettarsi regolari, via via comunicazioni dallo specialista, e una volta ottenute, coordinare e condividere le informazioni con la scuola, i terapisti, e gli altri agenti coinvolti. Inoltre, il medico di famiglia dovrebbe essere in grado di distinguere le normali malattie infantili e le crisi che meritano ulteriori consultazioni con lo specialista, mentre monitora la crescita e lo sviluppo, lo stato nutrizionale, ed il generale benessere del bambino. Lo specialista può anche chiedere al medico di famiglia di monitorare specifici parametri biochimici e effetti collaterali dei trattamenti.
Il medico di famiglia forma uno stretto legame con la famiglia ed il bambino,
"in-formandoli" in modo che essi possano diventare componenti attive del team.
Il medico di famiglia deve prendersi il tempo di ascoltare e rispondere
alle preoccupazioni della famiglia , fornendo materiale informativo e
indirizzandoli ai gruppi di supporto ed ai servizi sociali. Il medico di
famiglia deve inoltre assicurarsi che la famiglia riceva accurate e
puntuali/regolari informazioni che essi possano sul trattamento del
bambino, sui progressi, e nuove scoperte scientifiche che possano
influire sul protocollo del trattamento del bambino. Il patrocinio
con le compagnie di assicurazione è un altro essenziale componente nella cura di una
bambino con una La medicina mitocondriale è un campo di studio nuovo e in rapido sviluppo. Questo particolare opuscolo viene distribuito ai pediatri di base con l'intenzione di fornire alcune informazioni basilari sulle malattie mitocondriali ed un utile elenco di risorse dove poter attingere ulteriori informazioni. |
UNA GUIDA PER MEDICI DI FAMIGLIA
PANORAMICA
La gamma delle
malattie mitocondriali Robert K. Naviaux, MD,PdH
La biologia mitocondriale è una delle aree in più veloce crescita della genetica e della medicina, connessa con discipline scientifiche che vanno dalla embriologia al cancro, alle malattie infettive. Invero, ora si sa che disturbi nel metabolismo mitocondriale giocano un ruolo non solo in rare malattie infantili, ma sono anche coinvolte in molte malattie comuni dell'invecchiamento, incluse malattie del cuore, diabete, malattia di Parkinson e demenza. Questo articolo costituisce un sintetico aggiornamento sulla biologia molecolare per medici, consulenti genetici, ed altri professionisti sanitari che possono trovarsi essi stessi coinvolti nella cura di persone con malattia mitocondriale e loro familiari. Un mitocondrio differente per ogni tessuto- I medici e la maggior parte dei biologi, pensavano che i mitocondri sono piccole salsicce monomorfiche nelle nostre cellule che producono adenosin trifosfato (ATP). In realtà, il mitocondrio assume forme diverse e serve per un gran numero di differenti funzioni metaboliche. La forma di ciascun mitocondrio è caratterizzata dalla cellula specializzata nella quale risiede. (ved. EXCEPTIONAL PARENT, giugno 1977, pp.40-42 per diapositive delle differenti forme di mitocondrio). Tutti dicevano, che ci sono circa 250 differenti tipi di cellule nel corpo umano. I geni espressi in ciascun tipo di cellula sono fatti su misura dalla trascrizione selettiva per far fronte ai bisogni specializzati. Allo stesso modo, ciascun mitocondrio é fatto su misura per far fronte ai bisogni della cellula nella quale risiede. In effetti, ci sono differenti mitocondri con funzioni metaboliche specializzate per molte dei 250 diversi tipi di cellule nel nostro corpo. La maggior parte delle cellule nucleate del nostro corpo contengono da 500 a 2000 mitocondri. Nel cono fotorecettore dell'occhio, i mitocondri costituiscono fino all'80% del volume Intracellularee. Nei muscoli extraoculari come il lateral rectus, essi raggiungono il 60% e nel muscolo cardiaco essi rappresentano il 40% del volume della cellula. Alcuni tipi di cellule hanno solo pochi mitocondri. Le piastrine, per esempio, hanno solo da due a sei mitocondri. I globuli rossi del sangue non contengono mitocondri, ma la loro cellula precursore, il proeritroblasto, é criticamente dipendente dalla funzione mitocondriale fino a che si differenzia in un maturo globulo rosso. I mitocondri sono i soli organelli cellulari che si sapeva avere un loro proprio DNA (DNA mitocondriale o mtDNA), distinto dal DNA nucleare (nDNA). Difetti nel nDNA possono essere ereditati da entrambi i genitori ma, a causa di una peculiarità del processo di fertilizzazione, i difetti dei geni del mtDNA sono ereditati solo dalla madre. Fabbriche energetiche e molto più- La conoscenza comune in biologia e medicina é che la funzione mitocondriale sia solo come "centrali energetiche" per la cellula. Questa eccessiva semplificazione é un errore che ha frenato il nostro progresso verso la comprensione della biologia sottostante la malattia mitocondriale. Servono circa 3000 geni per fare un mitocondrio. Il DNA mitocondriale codifica appena 37 di questi geni; i geni rimanenti sono codificati nel nucleo della cellula e le proteine risultanti sono trasportate al mitocondrio. Solo circa il 3% dei geni necessari per fare un mitocondrio (100 dei 3000) sono destinati alla produzione di ATP. Più del 95% (2900 su 3000) sono coinvolti in altre funzioni legate ai compiti specializzati delle cellule differenziate nei quali risiedono. Questi compiti cambiano mentre noi ci sviluppiamo dall'embrione all'età adulta, ed i nostri tessuti crescono, maturano, e si adattano allo sviluppo postnatale. Queste altre funzioni non collegate dellATP sono intimamente coinvolte con la maggior parte dei più importanti processi metabolici usati da una cellula per costruire, rompere, e riciclare i suoi blocchi di costruzione molecolare. Le cellule non possono perfino fare l'RNA ed il DNA di cui necessitano per svilupparsi e funzionare senza mitocondri. I blocchi costituenti l'RNA ed il DNA sono purine e pirimidine. I mitocondri contengono gli enzimi che controllano la velocità per la biosintesi delle pirimidine (diidroorotato deidrogenasi*) e la sintesi dell'eme (sintetasi dell'acido δaminolevulinico) necessario per produrre l'emoglobina. Nel fegato, i mitocondri sono specializzati alla detossificazione dell'ammoniaca nel ciclo dell'urea. I mitocondri sono inoltre coinvolti nel metabolismo del colesterolo, per la sintesi degli estrogeni e del testosterone, nel metabolismo dei neurotrasmettitori, e nella produzione di radicali liberi e la loro detossificazione. Essi fanno tutto questo in aggiunta alla rottura (ossidazione) dei grassi, delle proteine e carboidrati che noi mangiamo e beviamo.
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DNA mitocondriale- La sequenza standard con la quale tutto il mtDNA umano viene comparato é chiamata "Sequenza di Cambridge". Essa fu sequenziata da molti diversi mtDNA umani da un laboratorio del Medical Research Council (MRC) di Cambridge in Gran Bretagna nel 1981. Fred Sanger, l'eccellente biochimico, ricevette il suo secondo Premio Nobel in parte per questo lavoro. Il cromosoma mitocondriale della Sequenza di Cambridge é lungo 16.569 basi e predominantemente circolare, sebbene siano state anche trovate forme lineari della stessa lunghezza. Esso codifica 13 proteine, 22 tRNA e 2 RNA ribosomali. In pratica, quando viene sequenziato il mtDNA di qualsiasi specificoa persona, verranno osservate un certo numero di varizioni rispetto alla Sequenza di CAmbridge. LA grande maggioranza di queste variazioni sono semplici polimorfismi e non sono clinicamente significative. In effetti, una regione del mtDNA, chiamata Regione Controllo (precedentemente conosciuta come D-ansa) é così polimorfica che é diventata utile per scopi giudiziari fornendo "l'impronta DNA" dei sospetti in investigazioni criminali. La Fig.1 è una mappa della anatomia patologica del mtDNA umano. Essa elenca alcune delle mutazioni patologiche conosciute e le malattie alle quali esse possono condurre. Diversamente dal nDNA, dove le mutazioni ereditarie sono quasi sempre presenti nello stesso numero in ogni cellula del corpo (una copia per quelle dominanti e legate al cromosoma X, e due per le malattie recessiva), la gran quantità delle mutazioni del mtDNA può variare drammaticamente da cellula a cellula, e perfino da tessuto a tessuto. Il termine eteroplasmia si riferisce a questa coesistenza cioè del tipo selvatico (naturale non mutato) e di mtDNA mutato all'interno della stessa cellula (eteroplasmia Intracellularee) e all'interno di cellule differenti (eteroplasmia intercellulare). La presenza di una mutazione in alcune copie del mtDNA non conduce inesorabilmente alla malattia. Ad esempio, ad alcune persone può essere stata loro individuata una certa quantità della mutazione NARP nel loro sangue ma possono rimanere asintomatici fino ad età molto avanzata. Altri con la stessa identica mutazione possono morire nei primi due anni di vita. Tale eteroplasmia rende estremamente difficile la consulenza genetica e la diagnosi prenatale delle malattie del mtDNA. Attualmente, noi non abbiamo sufficienti conoscenze della patogenesi e dello sviluppo di queste malattie per fare previsioni attendibili.
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TABELLA 2 La gamma della malattia mitocondriale Questa tabella presenta solamente un campione delle molte malattie genetiche ed acquisite che possono essere primariamente o secondariamente coinvolte nei disturbi delle funzioni mitocondriali. Esse dimostrano l'importanza del dialogo intergenomico in collegamento con l'ampia varietà delle malattie associate alla disfunzione mitocondriale.
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Bioenergetica e catena di trasporto degli elettroni- I mitocondri producono energia in forma di ATP attraverso le azioni concertate di circa 100 proteine localizzate dentro e sulla membrana mitocondriale (Figura 2). Queste proteine sono chiamate collettivamente catena di trasporto degli elettroni (ETC) o catena respiratoria (RC). Esse funzionano come una brigata di portatori molecolari, che passano gli elettroni ad secondo gradiente energetico, mentre pompano ioni idrogeno (protoni) fuori dalla matrice mitocondriale nello spazio tra le membrane interna ed esterna. Questo spazio diventa positivamente carico e acido relativamente alla matrice mitocondriale. Il gradiente risultante dagli ioni idrogeno immagazzina energia chimica nella forma di un potenziale chemiosmotico. Il meccanismo attraverso il quale il potenziale chemiosmotico dei protoni viene sfruttato per generare l'energia usata per produrre ATP fu per la prima volta delucidato dal biochimico britannico Peter MItchell, il quale ricevette il Premio Nobel nel 1978 per questo lavoro. La ETC viene convenzionalmente detta essere costituita da 5 complessi. Ciascun complesso è in realtà una collezione di molte dozzine di proteine che lavorano insieme in un largo assemblaggio macromolecolare per produrre la forza di riduzione catalitica che noi misuriamo con gli esami ETC standard. Solo i primi tre complessi fanno passare elettroni. Il quarto complesso (COX) usa gli elettroni che riceve per ridurre l'ossigeno dissolto (O 2 ) ad acqua (H 2 O). Il quinto complesso è la ATP sintetasi stessa. In aggiunta ai nominati complessi dal I fino al V, tre altri complessi sono essenziali per il normale funzionamento della ETC. Questi sono il didroorotato: CoQ-ossidoriduttasi (DHO-QO), la flavoproteina di trasporto degli elettroni CoQ-ossidoriduttasi* (ETF-QO), ed il nucleotide di trasporto adenina* (ANT). La loro localizzazione relativa all'interno della ETC viene indicata nella Fig. 2 e la loro attività enzimatica è stata elencata nella Tabella 1.
Ossigeno
di tipo reattivo e apoptosi I radicali liberi sono un sottoinsieme di molecole conosciute come ossigeno di tipo reattivo. Queste molecole partecipano ai processi di segnalazione, ma possono anche reagire con molte molecole differenti nelle cellule producendo danni ossidativi. Quando i residui del mtDNA vengono ossidati, diventa più difficile per la polimerasi mitocondriale copiarli accuratamente, con il risultato di deplezioni, riarrangiamenti, e altre mutazioni. I lipidi nelle membrane cellulari e mitocondriali sono perossidati, diventando rigide e con buchi. Le proteine possono venire danneggiate e parzialmente non ripiegabili a seguito della ossidazione. C'é una crescente evidenza che la produzione di ossigeno di tipo reattivo é controllata durante le malattie infettive dalle citochine ed é coinvolta nei processi di segnale che talvolta portano ad una tipo di morte cellulare programmata chiamata apoptosi. Questo é un processo altamente evoluto e sofisticato designato a sacrificare certe cellule infette nel corpo attraverso la loro uccisione, in modo da limitare la diffusione dell'infezione alle cellule limitrofe. In un certo numero di malattie mitocondriali, comunque, questo questo processo si ritorce e certe cellule critiche, come i neuroni nel cervello, possono soffrire eccessive perdite per la apoptosi, portando ad inconvenienti neurologici associati alle infezioni che sono così comuni nelle malattie mitocondriali.
Definizione di malattia mitocondriale
Genocopie
delle malattie mitocondriali
Fenotipo delle malattie
mitocondriali |
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Oggi, noi sappiamo che essa, una delle più mortali malattie mitocondriali, porta alle caratteristiche anomalie della MRI simmetrica bilaterale del tronco cerebrale, del cervelletto, e dei gangli basali e spesso é accompagnata da elevati livelli di acido lattico nel sangue o nel liquido cerebrospinale. Il tasso di mortalità é circa del 50% all'anno dopo la diagnosi. La sindrome di Leigh può essere causata dalla mutazione NARP, dalla mutazione MERRF*, dalla carenza del complesso I, dalla carenza di citocromo ossidasi (COX), dalla carenza di piruvato deidrogenasi (PDH), e di altri cambiamenti del DNA non mappato. Comunque, non tutti i bambini con queste anormalità nel DNA andranno a sviluppare la sindrome di Leigh. La Fig.3 é un diagramma Venn che illustra questo punto. Le malattie mitocondriali sono perfino più complesse negli adulti poiché cambiamenti identificati nel mtDNA avvengono con l'età e , di converso, lo stesso processo di invecchiamento può risultare da un deterioramento della funzione mitocondriale. C'é un largo spettro di malattie metaboliche, ereditarie e acquisite negli adulti nelle quali un'anomale funzione mitocondriale é stata postulata o dimostrata (Tabella 2).
MANIFESTAZIONE INASPETTATA DELLA MALATTIA MITOCONDRIALE |
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La Fig. 4 enfatizza la varietà delle malattie che possono risultare da un difetto nel metabolismo mitocondriale. Molti pazienti in queste categorie non hanno una malattia mitocondriale. Comunque, i medici si imbattono in pazienti in ciascuna categoria che sono "atipici". E' tra questi casi atipici che la malattia mitocondriale é più comune. Per esempio, un bambino al quale é stata diagnosticata una leucodistrofia ma é ipotonico é atipico poiché la leucodistrofia solitamente produce spasticità progressiva e ipertonia. La Tabella 3 elenca alcune delle caratteristiche atipiche che dovrebbero accrescere la possibilità della malattia mitocondriale, assieme con alcuni esempi di di cause che sono state trovate in ciascuna categoria, sebbene la reale prevalenza delle malattie mitocondriali, perfino tra gli stessi casi anomali, é sconosciuta e probabilmente piuttosto bassa. Molte malattie mitocondriali sono così nuove che esse non sono ancora state inserite nei libri di testo medici o, in alcuni casi, nella letteratura medica. Conseguentemente, la maggior parte dei medici non sono in grado di individuarle correttamente. Perfino medici che lavorano in centri altamente specializzati che vedono dozzine di casi di malattia mitocondriale ogni anno sono colpiti dalla grande diversità di segni e sintomi di queste malattie.
MUOVENDOSI VERSO UNA DIAGNOSI Un EEG, una MRI del cervello, ed una biopsia muscolare specializzata sono frequentemente richieste se i primi pochi studi suggeriscono una malattia mitocondriale. Sebbene ci siano delle controversie, molti specialisti credono un tessuto muscolare fresco, non congelato o fissato, per l'isolazione dei mitocondri, sia essenziale per una diagnosi attendibile. Sfortunatamente, questa tecnologia é disponibile solo in pochi centri. Se si è in presenza di una epatomegalia o di una splenomegalia, o se la MRI cerebrale mostrerà una leucodistrofia, si devono inviare i globuli bianchi per l'esame enzimatico per escludere la malattia di accumulo lisosomale. La leucodistrofia adrenalinca (ALD) può essere esclusa con l'analisi del sangue o della catena lunga degli acidi grassi. In generale, dopo che i primi pochi studi non invasivi suggeriscono la possibilità di una malattia metabolica o mitocondriale, il paziente dovrebbe essere indirizzato ad un centro medico specializzato dove possono essere eseguite valutazioni e trattamenti più complessi. Per maggiori informazioni sugli esami o sui laboratori e centri specializzati, consulta il BioChimici Test List o contatta il Council of Regionale Networks per Genetica Services (CORN) (vedi risorse) |
TERAPIA
DIETETICA, VITAMINE E COFATTORI Se una carenza misurata di carnitina viene trovata nel sangue o nel muscolo, o se viene trovato un aumento nei gruppi esteri urinari della carnitina, la causa primaria di queste anormalità dovrebbe essere cercata sistematicamente. (vedere Fig. 5). La somministrazione prematura di una terapia a base di L-carnitina senza una adeguata lavoro diagnostico può portare ad un ritardo o ad un fallimento nella definizione di una accurata diagnosi. Inoltre, l'uso di una terapia a base di L-carnitina da sola rimane controversa in certe anomalie degli acidi grassi a catena lunga (per es. VLCAD e LCHAD) e nelle anomalie degli acidi organici ( ad es. certe forme di aciduria 3-metil-glucagonica). In queste specificohe malattie, la glicina viene usata sia da sola, che insieme con una dose ridotta di L-carnitina. Nel dubbio, è consigliata la consultazione con uno specialista metabolico. Pazienti con una sospetta malattia mitocondriale che si riferiscono al nostro centro sono spesso sottoposti ad una combinazione di coenzima Q10, vitamina E, un integratore bilanciato di vitamine B chiamato "B50", e, in alcuni casi, carnitina quando indicata. La carnitina ed il coenzima Q10 possono essere prodotti dal corpo, ma possono essere eliminati in numerosi stati di malattia e devono essere integrati per evitare sintomi clinici. Comunque, questa procedura non è seguita da tutti gli specialisti del settore. Poiché le malattie mitocondriali e metaboliche coinvolgono difetti ad un livello delle funzioni cellulari eccedente il fondamentale, le vitamine ed i cofattori non sono terapeuticamente curativi eccetto che in malattie molto rare e specificohe come la carenza di carnitina primaria o la carenza primaria di coenzima Q10. Abbiamo visto talvolta un aumento significatico della qualità della vita con una terapia con vitamine e cofattori sebbene la longevità totale non abbia avuto sostanziali incrementi. Tuttavia, i medici devono avere la precauzione di ricordare che in tutti gli Stati Uniti gli integratori dietetici sono considerati prodotti alimentari anziché medicinali; la loro qualità non é regolata da FDA, non ci sono pubblicazioni, ricerche pubblicate su riviste scientifiche che abbiano testato l'efficacia di questi integratori in pazienti con malattia mitocondriale. C'é bisogno di fonti accreditate per questi prodotti per i nostri pazienti e c'é bisogno di ricerca che dimostri la loro efficacia. I medici dovrebbero considerare attentamente il fatto di come i supplementi possano influenzare gli esami diagnostici prima di prescriverli. Genitori e pazienti adulti devono stare attenti a partire con nuove terapie nutrizionali o vitamine e cofattori senza la prescrizione e la supervisione del loro medico. specificoi interventi terapeutici devono essere guidati da uno specialista metabolico.
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In aggiunta a qualsiasi terapia con vitamine e cofattori, ciascun bambino dovrebbe ricevere una completa valutazione nutrizionale da un dietista esperto in malattie metaboliche. Questo viene compiuto di routine come parte di una valutazione metabolica complessiva in alcuni, ma non in tutti, i centri medici specializzati. Ipoglicemia a digiuno é una risultanza comune, non specificoa nei bambini più piccoli con certe malattie mitocondriali. Se viene trovata l'ipoglicemia a digiuno, i bambini possono aver bisogno di ricevere un'alimentazione più frequente. Se questo non può essere fatto, la farina di mais può essere usata per fornire una fonte a rilascio sostenuto di glucosio. In questi casi, una malattia della ossidazione degli acidi grassi dovrebbe essere esclusa. L'acidosi tubulare renale é anche una risultanza comune e non specificoa nella malattia mitocondriale. La sua individuazione ed il suo trattamento sono essenziali per promuovere una crescita normale e lo sviluppo osseo. I bambini con malattia mitocondriale sono a rischio di ritardi neurologici sia durante la prima settimana, che dopo nelle malattie infettive intercorrenti. Sebbene nessuna terapia sia interamente protettiva in queste circostanze, il nostro centro talvolta prescriverà ad un bambino riconosciuto a rischio un regime supplementare di vitamina C, biotina, zinco e acido α-lipoico per 3-7 giorni, anziché prescrivere qualsiasi antibiotico od altre misure che potrebbero essere indicate per la specificoa infezione. Questo regime è interrotto quando il bambino ritorna al suo livello di salute originario.
Dalla
diagnosi al progresso
Dott. Naviaux è fondatore e co-direttore del centro per le malattie metaboliche e mitocondriali (MMDC) alla università della California a San Diego. Egli è un prof. Assistente di medicina interna e genetica alla UCSD, ed uno specialista in genetica biochimica e metabolismo, ricercatore della replicazione del DNA mitocondriale e della diagnosi e trattamento di bambini ed adulti con malattia mitocondriale. Egli è anche il ricevitore del Lennox Foundations Award per le ricerche sulle malattie mitocondriali e metaboliche. Questo lavoro ha avuto il supporto della Lennox Foundations Award del RKN
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MALATTIE MITOCONDRIALI e METABOLICHE - UNA GUIDA PER MEDICI DI FAMIGLIA DIAGNOSI Quando ricorrere allo specialista metabolico David L. Coulter, MD La presentazione della malattia metabolica nei bambini è raramente chiara, e la sua diagnosi richiede considerazione dei sintomi, della storia familiare, e la probabilità, eventualità, possibilità di diagnosi alternative (Tabella 6). Quando un bambino ha attacchi epilettici, il medico dovrebbe considerare attentamente il perchè e cercare di identificarne la causa. Se la causa è semplicemente ovvia (ad esempio, il bambino ha una sclerosi tuberosa), allora la ricerca di un problema metabolico non è necessaria. Se la causa non è ovvia dalla esaminazione fisica o dalla anamnesi, allora dovrebbe essere presa in considerazione l'ipotesi di una malattia metabolica. Io uso lo stesso criterio quando valuto un bambino con un ritardo nella crescita (FTT), perfino quando c'è una storia di problemi psicosociali e di apporto calorico ridotto, poichè queste cause comuni di FTT possono complicare una malattia metabolica.
Io divido i pazienti in due categorie per definire come affrontare
aggressivamente una possibile malattia metabolica. Per i bambini classificati a basso rischio potrebbe non essere necessario effettuare una ricerca metabolica completa, ma io spesso ordino uno screen degli amino acidi nelle urine, specialmente prima di prescrivere loro il valproate. Sebbene questi esami non siano di routine in tutti i centri, io ho rilevato che bambini con malattia metabolica non sospettata sono a rischio per l'epatotossicità indotta dal valproate. La loro malattia metabolica potrebbe essere completamente asintomatica fino a quando viene smascherata dalla terapia a base di valproate. Se qualcuno dei risultati degli esami è fuori dalla norma, allora la malattia metabolica dovrebbe essere sospettata ed il bambino dovrebbe essere indirizzato ad uno specialista. Generalmente, i risultati anormali dovrebbero avere una conferma; ulteriori esami sono spesso necessari per stabilire la diagnosi precisa. Gli specialisti metabolici frequentemente hanno bisogno di vedere i cromatogrammi aggiornati per poter interpretare molti di questi studi metabolici, in particolare degli amino acidi e degli acidi organici. E' consigliabile che un medico di famiglia individui uno specialista attendibile ed accessibile al quale lui o lei possa riferirsi. Un medico di famiglia che è arrivato in una nuova regione può chiedere ai colleghi consiglio sui possibili referenti o consultare l'elenco accluso a questa guida. Una volta che è stato fatto il consulto, il medico di famiglia dovrebbe lavorare con lo specialista o con il centro per definire il suo ruolo nel trattamento in corso del bambino, e definire le linee guida su quando e con quale urgenza notificare allo specialista potenziali problemi ed effetti collaterali. Il medico di famiglia continuerà ad essere il primo punto di contatto della famiglia, così come è vitale che lo specialista o il centro tengano informato il medico di famiglia di tutti gli studi diagnostici e trattamenti condotti dal centro.
• Attacchi epilettici
Storia famigliare di: |
MALATTIE MITOCONDRIALI e METABOLICHE - UNA GUIDA PER MEDICI DI FAMIGLIA DIAGNOSI Le promesse della analisi del DNA nella comprensione delle malattie mitocondriali David Finegold, MD
Con la mappatura del genoma
umano, l'analisi del DNA sta fornendo nuove possibilità di
comprensione dall'interno le basi genetiche di molte malattie. I
metodi analitici che sono stati usati per scoprire le mutazioni del DNA
nucleare vengono ora applicate con un certo successo per il genoma
mitocondriale. Sfortunatamente, il più comune metodo di ricerca
delle nuove mutazioni del DNA, la gel elettroforesi, richiede
molto lavoro per molto tempo, ed è per questo che è molto costosa. La tecnologia del DNA a chip sta evolvendo rapidamente. Questi mini chip, una volta perfezionati, consentiranno ai ricercatori di comparare rapidamente le sequenze genetiche mutate con quelle di tipo selvatico, tanto rapidamente quanto un computer può comparare ed analizzare due serie di dati, e esporre le variazioni Le serie possono essere meglio colpite dalla fluorescenza per l'individuazione multicromatica. Vengono usati degli enzimi per facilitare l'identificazione delle mutazioni, agenti come bersagli da colpire nella comparazione.
Questa tecnologia porta enormi potenzialità nella ricerca
delle variazioni ereditarie nella malattia mitocondriale. Per esempio,
nella pubblicazione di genomica su Science del 1996, Chee e altri, (Accessing Genetic
Information con High-Density DNA
A rrays. 1996: 274, 610 - 614 ) , riportano di una serie di mattonelle per l'intero
genoma mitocondriale.
Che e gli altri furono in grado di creare l'immagine di campioni ibridati prodotti da lunga PCR dell'intero genoma mitocondriale in meno di 10 minuti, identificando correttamente il 99% della sequenza mitocondriale. Tre mutazioni causanti malattia di un paziente con neuropatia ottica ereditaria di Leber vennero identificate correttamente, e vennero identificati un totale di sette errori e nuovi polimorfismi di regioni precedentemente non sequenziate. L'analisi di dieci genomi identificò in modo non ambiguo 505 polimorfismi tra gli individui studiati. Altrettanto importante, non vennero individuati falsi positivi nell'analisi delle sequenze. Ad oggi, le anomalie mitocondriali meglio conosciute sono quelle matrilineari derivate da mutazioni del DNA mitocondriale ( mt DNA). Una volva che i ricercatori sono in grado di caratterizzare queste anomalie usando l'esame dei chip a DNA , noi saremo in grado di fare uno screening su una larga parte della popolazione per e variazioni in specifici fenotipi, ed imparare di più sulle condizioni cliniche, che ancor ora, sono scarsamente definite ed altamente variabili, ma ancora solo sospettate di essere influenzate dalle mutazioni del mtDNA. Inoltre screening rapidi a basso costo possono consentire lavori di ricerca fondamentali sulle variazioni mitocondriali all'interno di un individuo, consentendo una migliore comprensione del processo eteroplasmatico intra- e inter-cellulare, e ulteriori chiarimenti sul ruolo della variabilità mitocondriale nella salute e nella malattia.
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MALATTIE MITOCONDRIALI e METABOLICHE - UNA GUIDA PER MEDICI DI FAMIGLIA DIAGNOSI Spettrometria di massa tandem elettrospray Per le malattie mitocondriali e metaboliche Edwin W. Naylor, PhD L'uso della spettrometria di massa tandem è stato indicato per la sua utilità nella diagnosi di un gruppo importante di malattie mitocondriali e di altre metaboliche ad ereditarietà autosomica recessiva derivanti da errori congeniti nel metabolismo degli aminoacidi, acidi organici e acidi grassi. Piuttosto che contare su analisi separate per la rilevazione di ogni disturbo specifico, questa metodologia automatizzata utilizza una singola analisi per generare un profilo multiplo dell'analizzato capace di rilevare più di 20 errori congeniti del metabolismo, compresa la malattia delle urine sciroppose, l'acidemia metilmalonica, l'acidemia propionica e varie carenze della acil-CoA deidrogenasi. I campioni di plasma o sangue intero sono puntati sulle tessere di carta da filtro, permettendo la selezione redditizia e sistematica dei neonati asintomatici, così come la selezione di quelli ad alto rischio. Mentre l'investimento iniziale per la strumentazione è alto, da 300.000 $ a 400.000 $ per strumento, il costo per paziente analizzato può venirne ridotto significativamente grazie alla automatizzazione della preparazione del campione, la rapida analisi del campione, meno di due minuti, il molteplice profilo analitico, ed il controllo computerizzato dell'analisi ed interpretazione dei risultati. Un singolo strumento può analizzare 500 campioni al giorno in un grande laboratorio centralizzato e con esperienza, per un costo totale di meno di 25 $ per campione.
Per quanto riguarda i benefici per i pazienti, centri di
analisi regionali con molteplici strumenti dovrebbero essere disponibili
per offrire rapidamente, con una appropriato certificato livello di
qualità, e programmi di controllo qualità, e uno staff con esperienza
clinica e tecnica in sito. L'organizzazione di tali laboratori regionali
dovrebbe ridurre significativamente il costo degli screening ad alto
rischio e creare routine, per la scrematura pre-sintomatica dei neonati o dei
bambini con possibile alto
rapporto costi-efficacia. Noi crediamo che la spettrometria di massa tandem elettrospray diventerà una metodologia molto importante nella nostra battaglia per mettere a fuoco rapidamente diagnosi in pazienti sintomatici con malattie mitocondriali, come pure per individuare in modo routinario la presenza di queste malattie in neonati pre-sintomatici e in bambini nel momento in cui un intervento precoce o un trattamento possono migliorare significativamente la prognosi. |
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Analisi della fosforilazione ossidativa mitocondriale usando biopsie muscolari fresche versus quelle congelate. Douglas C. Wallace, PhD Si sta appena iniziando a capire la complessità delle malattie della fosforilazione ossidativa (OXPHOS) a livello molecolare. Solo il 5% dei casi pediatrici ed il 30% dei casi adulti con difetti OXPHOS della muscolatura scheletrica sono portatori di mutazioni genetiche conosciute. Con un risultato, lo studio degli enzimi OXPHOS dei muscoli scheletrici della muscolatura scheletrica rimane ancora un importante scrematura iniziale per le potenziali malattie mitocondriali. Fino a che solo un limitato numero di centri effettua l'analisi degli enzimi OXPHOS, è di considerevole importanza per il paziente ed il medico come e quando il campione muscolare possa essere prelevato ed inviato congelato ad un centro distante per l'analisi, o quando è necessario che il paziente si porti al centro per provvedere al prelievo di una biopsia fresca. Fortunatamente, con il crescere della tecnologia, sono diventati sempre più attendibili i risultati dai tessuti congelati. Ognuno dei cinque complessi enzimatici della OXPHOS mitocondriale è composto da molteplici proteine, e queste sono assemblate da molti geni diversi. Per tale ragione, un difetto in un enzima non significa che permette l'identificazione del gene difettoso. Inoltre, i difetti enzimatici del sistema OXPHOS possono interagire in modo tale che il difetto di un enzima OXPOS trovato nei muscoli scheletrici può non essere correlato con il difetto molecolare. Per esempio, in alcuni casi di sindrome di Leigh, i difetti enzimatici predominanti possono essere nel complesso I o III, mentre il difetto genetico è nel complesso V; presumibilmente, la riduzione aberrante nella attività enzimatica è secondaria al difetto primario, presumibilmente la conseguenza dell'aumentato danno dei radicali dell'ossigeno mitocondriali. Pazienti con grave malattia mitocondriale possono anche avere un aumento della fragilità mitocondriale. Questa può manifestarsi in una inattivazione accidentale/casuale degli enzimi mitocondriali esistenti durante l'isolazione mitocondriale. Queste caratteristiche della enzimologia OXPOS mitocondriale causano diversi potenziali problemi quando vengono eseguiti gli esami sul tessuto congelato. Primo, alcune analisi possono solo essere fatte solo su mitocondri del muscolo fresco, inclusa l'analisi accoppiata del complesso V - respiratoria, che è il modo più affidabile di analisi di un difetto del complesso V (ATP sintasi) (Trounce et al, Assessment of mitochondrial oxidative phoshorylation in paziente muscle biopsies, lymphoblasts, and trans mitochondrial cell lines. Methods Enzymol 1996 : 264 , 484-509). Questa analisi richiede molti mitocondri, e tessuto perfino, e per questo non viene fatta normalmente nella maggior parte dei centri. Secondo, il congelamento di tessuto muscolare precedente all'isolazione mitocondriale aumenta la probabilità di inattivazione di più complessi e enzimi fragili, particolarmente il complesso I, NADH deidrogenasi o NADH: ubichinone ossidoriduttasi. Fortunatamente, nel corso degli ultimi dieci anni, i metodi di isolazione mitocondriale ed analisi del complesso I sono sufficientemente migliorati da permettere esami affidabili dell'attività del complesso I in mitocondri isolati da tessuto congelato (Rahman S et al, Leigh syndrome: clinical features and biochemical e DNA abnormalities. Ann Neurol 1996:39(3), 343-351). Ad oggi, deve essere fatto un bilanciamento tra l'ottenimento di condizioni sperimentali ottimali per l'analisi enzimatica e l'assicurazione della convenienza dei pazienti e delle loro famiglie. L'obiettivo finale, sarà l'ottimizzazione di entrambi, attraverso l'ulteriore affinamento dell'isolazione mitocondriale e delle procedure di analisi dai tessuti congelati.
Dr. Wallace opera come Direttore del Center for Molecular Medicine alla Emory University in Atlanta,
GA. E' membro della National Academy of
Sciences ed ha ricevuto il William Allen Award for Outstanding Contributions
alla genetica umana nel
1994. E' conosciuto per il suo lavoro pionieristico nella genetica
mitocondriale umana e ereditarietà materna. |
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TRATTAMENTO
Jennifer Gwynne, RD, CNSD Il successo di tutta la terapia nutrizionale è quello di promuovere la normale crescita e sviluppo soddisfando il bisogno di nutrienti del bambino per l'energia, proteine, liquidi, vitamine e minerali. Il ruolo della nutrizione nel promuovere la funzione immunitaria è anche ben riconosciuto. Un ottimale funzionamento del sistema immunitario è vitale per i bambini con una malattia mitocondriale o metabolica poiché una infezione può comportare per loro un trattamento a vita. Sintomi come la progressiva debolezza muscolare, dismotilità gastrointestinale, e la demenza, possono interferire con l'assunzione nutrizionale. Bambini che sono in grado di mangiare per bocca spesso richiedono cibi ricchi di nutrienti al fine di mantenere un adeguato apporto di calorie. I dietisti insegnano ai genitori come aggiungere calorie ai cibi preferiti dai loro bambini e come usare cibi con differenti consistenze, come ad esempio cibi morbidi o liquidi addensati, specialmente se sono presenti difficoltà di deglutizione. Se la capacità di alimentarsi si deteriora, causando una crescita insufficiente, il sondino di alimentazione una via alternativa per integrare o completare la nutrizione. Gli alimenti liquidi per bambini in commercio possono essere appropriati; altrimenti, possono essere necessarie miscele fatte in casa (miscele che consentono la manipolazione indipendente di macronutrienti - carboidrati, proteine, e grassi). Malattie della ossidazione degli acidi grassi come la carenza di acil-CoA deidrogenasi a catena media (MCAD)* e la carenza di acil-CoA deidrogenasi a catena molto lunga ( VLCAD ) *, richiedono cambiamenti macronutrizionali. Nella VLCAD, gli acidi a catena lunga sono limitati a non più del 10% dell'apporto calorico e vengono sostituiti con oli* trigliceridi a catena media (MCT). Nella MCAD, gli acidi a catena media sono eliminati e gli acidi a catena lunga sono ristretti al 20% - 30% dell'apporto calorico. Il digiuno deve essere evitato per prevenire l'ipoglicemia. Pasti frequenti e spuntini con carboidrati complessi elevati sono da incoraggiare. Amido/farina di granoturco viene spesso aggiunto ai pasti o alle merendine, specialmente della sera per prevenire l'ipoglicemia notturna. Il supplemento a base di L-carnitina è spesso usato nella gestione della MCAD come pure in alcune acidemie organiche. Alcuni bambini con acidemia lattica hanno dimostrato una sensibilità ai carboidrati. Essi potrebbero rispondere ad una dieta a più alto contenuto di grassi, più basso di carboidrati, e/o fruttosio-ristretta. Come tutte le diete speciali, queste non dovrebbero mai essere iniziate senza un attento monitoraggio effettuato in un centro specializzato. Nelle malattie del ciclo dell'urea e nell'acidemia organica, le proteine sono limitate. Stretto monitoraggio biochimico e clinico con frequenti aggiustamenti dietetici sono essenziali per assicurare un adeguato apporto di amino acidi essenziali e calorie necessarie allo sviluppo.
Diete che sono state manipolate sono inclini a sbilanci
nutrizionali. E' essenziale la valutazione delle diete in merito
alla adeguatezza nutrizionale e le raccomandazioni per appropriati
supplementi. I dietisti frequentemente usano programmi software di
analisi dei nutrienti. Supplementi completi di vitamine e minerali
sono spesso prescritti indirizzati a colmare le carenze nella dieta
. Singoli nutrienti come tiamina, riboflavina, biotina, acido
ascorbico, e coenzima Q10 possono pure essere prescritte in quantità
farmacologiche.
L'uso del dicloroacetato
nel trattamento della malattia mitocondriale
Richard Haas, MD
Il dicloroacetato (DCA) è ora il solo trattamento farmacologico per
le malattie mitocondriali, ed è ancora in fase sperimentale. Il DCA
fu scoperto da Peter
Stacpoole, MD, PhD, della Università della Florida. Esso è stato
testato. dal
Dr. Stacpoole della Università della Florida (studio con controllo a placebo) e
dal nostro gruppo al
MMDC presso l'Università della California, San Diego (studio cieco).
MALATTIE
MITOCONDRIALI e METABOLICHE -
UNA GUIDA PER MEDICI DI
FAMIGLIA
EDITORIAL ADVISORY BOARD
Director of Pediatric Neurology,
Professor Emeritus of Pediatrics Endocrinologist Director of Neurology
|
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Acidemia metilmalonica: Causata da un difetto enzimatico che provoca una acidosi metabolica. I sintomi sono ritardo mentale, coma, attacchi epilettici ed un livello anormalmente alto di metilmalonato nelle urine. Acidemia propionica: Un raro disturbo del catabolismo degli amino acidi causata da una carenza di propionil CoA carbossilasi. Acido desossiribonucleico (DNA): Molecola a due filamenti di materiale genetico.
Acil-CoA deidrogenasi a media catena carenza (MCAD ): Insorgenza nell'infanzia o nella prima fanciullezza. Sintomi: Episodi di encefalopatia, fegato ingrossato con degenerazione grassa, SIDS, cardiomiopatia e bassi livelli ematici di carnitina. Acil-CoA deidrogenasi a catena molto lunga carenza (VLCAD): Solitamente fatale. Insorgenza nell'infanzia, tipicizzata dalla crescita insufficiente, fegato ingrossato, cuore ingrandito, encefalopatia metabolica, ed ipotonia. Adenosin trifosfato (ATP): Un nucleoside adenina fosforilato che quando viene convertito reversibilmente, specialmente in ADP, rilascia energia nella cellula per molte reazioni metaboliche. Adenina nucleotide traslocatore (ANT): La proteina che importa ADP dentro i mitocondri. In modo che l'ADP venga convertito in ATP, l'ANT lo esporta l?ATP dai mitocondri perché venga usato in tutto il corpo come fonte di energia. Carnitina: Una sostanza chimica necessaria per il trasporto degli acidi grassi attraverso la membrana mitocondriale. La carnitina si trova nella carne e nei latticini ed un piccolo quantitativo può essere prodotto dal the corpo. E' stato constatato come l'acido valproico diminuisca i livelli di carnitina nel corpo. Riferiti anche alla l-carnitina o levocarnitina. Catena di trasporto degli elettroni (ETC): Il percorso metabolico lungo il quale avviene il trasporto degli elettroni nella respirazione cellulare; Nota anche come catena respiratoria (RC). Citocromo c ossidasi (COX): complesso IV della catena respiratoria mitocondriale. Le miopatia infantile fatale, miopatia infantile benigna e sindrome di Leigh sono esempi della carenza di COX. Coenzima Q10 (CoQ10): Conosciuto anche come ubichinone. Un co-fattore essenziale nella catena di trasporto degli elettroni mitocondriale, il CoQ10 è un indispensabile nutriente antiossidante naturale che ritarda la formazione di radicali liberi nei sistemi biologici. La sua azione è cumulativa; sono necessari fino a tre mesi prima che la sua assunzione mostri i suoi effetti. Delezione singola: Mutazione acquisita del mtDNA nella quale manca un singolo segmento. Spesso associata con la KSS o isolata, PEO sporadica Deplezione (del mtDNA): Difetti dei geni nucleari possono essere alla base di malattie mitocondriale causando una predisposizione alla deplezione del contenuto del mtDNA. La miopatia infantile fatale e la malattia epatica infantile fatale sono esempi di sindromi da deplezione. Deplezioni moderate del mtDNA dal 70% al 80% causano la debolezza prossimale. La deplezione può anche essere acquisita per esempio come effetto collaterale della terapia con zidovudina. Diidroorotato: CoQ ossidoriduttasi (DHO-QO): Complesso localizzato sulla membrana mitocondriale interna. Il DHO-QO apporta elettroni alla catena di trasporto degli elettroni ed è l'enzima limitatore della velocità della sintesi della pirimidina. Encefalopatia mitocondriale, acidosi lattica e ictus (MELAS): Malattia causata da mutazioni nel mtDNA. Sintomi: Bassa statura, attacchi epilettici, episodi di simil-ictus con deficit neurologico focale, cefalea ricorrente, regressione cognitiva, e miopatia con fibre rosse sfilacciate. Epilessia mioclonica e miopatia a fibre rosse sfilacciate (MERRF): Sintomi: epilessia mioclonia, atassia progressiva, debolezza e degenerazione muscolare, sordità,e demenza. Eteroplasmia: La coesistenza di mtDNA naturale, non mutato detto anche selvatico e di mtDNA mutato nella stessa cellula si definisce eteroplasmia intracellulare, e quella in cellule diverse eteroplasmia intercellulare. Per maggiori informazioni sulla eteroplasmia, vedi gli articoli di Jenuth, et al, in Nature Genetics (1997 May;16(1):93-95 Oct;14(2):146-15). Fibre rosse sfilacciate (RRF): Un ritrovato patologico nel quale le fibre muscolari appaiono grossolanamente raggiate. La periferia delle fibre si colora di rosso istochimicamente poiché ci sono troppi mitocondri, alcuni con struttura anormale, ammucchiati sui loro angoli. Flavoproteina di trasferimento degli elettroni: CoQ ossidoriduttasi (ETF-QO): Complesso essenziale per il trasferimento degli elettroni rilasciati dal metabolismo acido e deramificante degli amminoacidi. Genoma di tipo selvatico: Genoma non mutante che si ritrova naturalmente. Malattia delle urine sciroppose: Una malattia estremamente rara caratterizzata da un distinto odore dolciastro delle urine e del sudore causata dall'incapacità del corpo a metabolizzare le leucina, isoleucina, e valina. Se non trattata, la malattia delle urine sciroppose causa acidosi metabolica, attacchi epilettici,coma, e solitamente la morte. Mutazione puntiforme: La delezione di una singola base o inserzione, o lo scambio di una base con un'altra nel gene,e perciò di un amino acido per un'altro nelle proteine codificate. Neuropatia, atassia e retinite pigmentosa (NARP): causata da mutazioni puntiformi nel mtDNA. Caratteristiche cliniche: Neuropatia sensoria, atassia cerebellare, retinite pigmentosa, demenza, attacchi epilettici, ritardo nello sviluppo, debolezza prossimale. Nella biopsia muscolare non sono presenti fibre rosse sfilacciate. Oftalmoplegia esterna progressiva (PEO): Una paralisi o debolezza dei muscoli che muovono gli occhi. La PEO può essere vista isolata o come uno dei sintomi cardinali della sindrome di Kearns-Sayre. Olio a media catena MCT: Un olio fatto con acidi grassi con catene da 6 a 12 atomi di carbonio. Sindrome di Kearns-Sayre (KSS): Una malattia mitocondriale causata da una grande singola delezione del mtDNA. Caratteristiche cliniche: Insorgenza prima dei 20 annii, oftalmoplegia esterna progressiva, degenerazione retinica pigmentosa, blocco di conduzione cardiaca, fibre rosse sfilacciate, miopatia, ed endocrinopatie tipo l'intolleranza al glucosio. Può anche causare crescita stentata e ritardo mentale.
Topo knockout: Un modello di topo creato con difetti specifici nel suo genoma.
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Risorse e riferimenti
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