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Scritti a cura di Natale Marzari

Dopo 41 anni e 5 mesi, nel maggio 2006 la magistratura di Trento ha riconosciuto l'esistenza  e  la gravità di quella malattia rara che nessuna altra istituzione o persona singola della provincia di Trento ancora mi riconosce, e per negare la quale ancora mi perseguita.    Natale Marzari


Livelli di intelligenza

  1. Germinazione di seme o di gemma = la capacità di dare inizio all'accrescimento cellulare non appena si sviluppino le condizioni di temperatura e di umidità favorevoli, viene iniziata dalla possibilità di iniziare le reazioni chimiche cellulari grazie alla presenza di acqua allo stato liquido;
     
  2. Tropismo = la capacità di indirizzare la parte germinale verso la fonte di energia chimica o fotonica, viene realizzato da ormoni che regolano la turgidità cellulare. Nelle radici esiste il fenomeno dell'accrescimento in direzione della gravità o della fonte di sostanze utili o dell'umidità, non si tratta di tropismo ma solo della maggiore crescita della parte radicale più favorita dall'ambiente o dai funghi simbionti, regolati a loro volta dalle condizioni dell'ambiente. Non richiede la presenza di un sistema nervoso, ne di una forma di memoria;
     
  3. Inglobamento = capacità di modificare la forma della cellula per incorporare sostanze o altri organismi. Richiede la presenza di una struttura scheletrica esterna alla cellula e tipica delle cellule vegetali, o interna alla cellula e tipica delle cellule animali e di fibrille per modificare la forma di parte o di tutta la cellula al fine di incorporare il materiale esterno. Avviene sia nelle cellule vegetali che nelle cellule animali e viene avviato da segnali chimici delle sostanze da inglobare;
     
  4. Movimento = capacità di spostarsi in direzione delle condizioni più favorevoli. Nelle cellule vegetali che sono caratterizzate da uno scheletro esterno esso avviene per mezzo di flagelli esterni che con movimento rotatorio ed ondulatorio spingono la cellula. Nelle cellule animali che sono caratterizzate da uno scheletro interno e di micro fibrille il movimento, questo può avvenire tramite organelli dedicati, o con lo spostamento del citoplasma ed il successivo riassestamento in una posizione diversa nella direzione da effettuare. Il movimento viene provocato dal diverso gradiente chimico fra i diversi lati della cellula, e questo a sua volta è la conseguenza di caratteristiche ambientali, chimiche, di temperatura, o di luminosità, o di un misto di queste.
     
  5. Percezione = la capacità di rilevare le condizioni esterne tramite organelli dedicati che funzionano come organi di senso per percepire la presenza di sostanze utili, della temperatura o della luce e di far iniziare e guidare il movimento nella direzione opportuna.
     
  6. Scelta = la capacità di inglobare o meno, o di muoversi o meno verso un ambiente favorevole in presenza di altre caratteristiche non favorevoli, come una temperatura troppo alta o troppo bassa, o un livello di salinità non favorevole. La scelta può avvenire perché altre caratteristiche ambientali impediscono il movimento o il portare a termine l'azione o perché si sono formati degli organelli interni che possono bloccare l'azione in presenza di specifiche condizioni sfavorevoli.
     
  7. Memoria = la capacità da parte delle strutture dedicate alla percezione di modificarsi in presenza di condizioni non favorevoli o nocive, di conservare queste modifiche e di entrare in funzione al primo inizio del verificarsi della medesima condizione bloccando l'azione della cellula o dell'organismo pluricellulare di cui fanno parte.
     
  8. Regolazione = la capacità di modificare il decorso di una o più azioni della cellula o dell' organismo a seconda del modificarsi delle condizioni esterne o delle necessità interne. Essa viene effettuata per osmosi negli organismi più semplici, tramite sostanze più o meno dedicate che chiamiamo ormoni negli organismi più complessi animali e vegetali, e tramite segnali elettrochimici negli animali.
     
  9. Ricordo = negli organismi animali la maggior parte dei messaggi veloci nell'organismo sono di natura elettrochimica, e nel corso dell'evoluzione si sono specializzate delle cellule per trasmettere segnali, per smistare segnali, per confrontare segnali, delle cellule per confrontare i segnali presenti con una media dei segnali percepiti fino ad allora, e si sono sviluppate anche delle cellule per confrontare i segnali percepiti con delle situazioni campione che esse mantengono "presenti" e che costituiscono un modello per far partire dei segnali di risposta di azione o di rifiuto dell'azione stessa. Queste cellule le chiamiamo cellule della memoria e da queste cellule partono le risposte automatiche a situazioni di pericolo o di piacere.
     
  10. Risposta automatica = La quantità di condizioni che un organismo si trova ad affrontare in ogni istante è così elevata che solo smistandola a strutture dedicate è possibile farvi fronte in tempo utile. La presenza di strutture automatiche ci permette di gestire il presente in modo spesso sufficiente, ognuno di noi delega a queste strutture l'esecuzione di compiti anche complessi, per esempio: quando guidiamo in una strada che percorriamo frequentemente, ci può capitare di accorgerci di aver percorso un lungo tratto senza ricordarci di averlo fatto, in questo caso hanno guidato i nostri sistemi autonomi e noi nel frattempo pensavamo ad altro.
     
  11. Apprendimento = Le strutture automatiche si comportano come i nostri muscoli, che quando siamo piccoli o anche da grandi devono prima imparare ad eseguire un movimento, poi ad eseguirlo bene e poi ad eseguirlo senza sforzo. Anche le nostre strutture automatiche devono imparare cosa sia o come si faccia una cosa, poi come si possa valutarla rapidamente e quindi come si possa valutarla meglio e più sicuramente. Quando siamo in grado di capire bene una situazione nell'ambito delle nostre conoscenze, allora abbiamo imparato.
     
  12. Valutazione = le situazioni che noi abbiamo già sperimentato e che si presentano in maniera identica non comportano valutazione. Ma quelle che richiedono più tipi di conoscenze per essere comprese richiedono la nostra attenzione. Ecco quindi l'interazione fra la capacità della persona o del gruppo di valutare situazioni diverse sotto diversi punti di vista, la quantità di conoscenze della persona o del gruppo, i diversi interessi della persona o del gruppo, la diversità di percezione degli interessi immediati dagli interessi a lungo termine ed infine il peso dei pregiudizi culturali sulla capacità di valutazione della persona e del gruppo.
     
  13. Decisione = La capacità di prendere in considerazione il più ampio numero di elementi conosciuti, di dare a loro un peso che corrisponda al loro peso reale, di capire se ci sono elementi che possano non essere stati prima presi in considerazione, di valutare l'azione della propria decisione su un piano statistico e di confrontarla con il peso statistico delle decisioni altrui.
     
  14. Novità = la capacità di valutare delle situazioni che non fanno parte della persona o del gruppo e di vederne e guidarne la sua introduzione.
     
  15. Progettualità = la capacità di valutare delle situazioni che si potrebbero presentare o che varrebbe la pena di provare.
     
  16. Proiezione = la capacità di immaginare più tipi di sviluppo di meccanismi in corso.

Trento 21 febbraio 20101

Natale Marzari

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