MITO 101 –
Punti chiave
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Il cuore è metabolicamente molto attivo, sia in
termini di produzione di che di utilizzo. Non deve quindi
sorprendere, che la disfunzione cardiaca spesso accompagna le
malattie mitocondriali e che diverse malattie cardiache siano
associate con specifici difetti mitocondriali.
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Le manifestazioni cardiache includono le aritmie
come pure le cardiomiopatie ipertrofiche o dilatative.
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Ci dovrebbe essere un alto indice di sospetto di
potenziale coinvolgimento cardiaco in qualsiasi paziente con una
diagnosi di citopatia mitocondriale.
- Viceversa, una possibile base mitocondriale dovrebbe essere
sospettata in pazienti presentanti una malattia cardiaca inspiegata
e isolata, o una storia famigliare o genetica di malattia cardiaca.
Metabolismo cardiaco
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- Il cuore di una persona adulta pesa in media circa 250-300
grammi (7-10 once) e consuma circa 27 ml (1 oncia) di ossigeno
al minuto.
- Per mantenere la contrattilità (sostenere il battito
cardiaco), i mitocondri nelle cellule cardiache (miociti)
utilizzano l'ossigeno per generare energia (ATP), attraverso il
processo della fosforilazione ossidativa.
- I miociti contengono un alto numero di mitocondri (migliaia
per cellula), arrivando a circa il 20-40% del volume della
cellula.
- Nel cuore fetale, il glucosio e il lattato sono le fonti
primarie di carburante per la produzione di energia.
- Dopo la nascita, gli acidi grassi diventano la fonte
primaria di energia e il loro metabolismo utilizza circa il 60%
dell'ossigeno consumato a riposo e nello stato di digiuno.
- Il metabolismo del glucosio utilizza circa il 28%
dell'ossigeno consumato e quello del lattato circa l'11%.
- Durante l'esercizio, la dipendenza del cuore dagli acidi
grassi per generare energia aumenta, mentre durante una ischemia
miocardica (come una angina o un attacco di cuore) il glucosio
diventa il carburante principale.
- In condizione di ipossia (scarsità di ossigeno), dalla
demolizione del glucosio a piruvato (attraverso la glicolisi) si
ha la formazione di lattato invece dell'acetil-CoA, il quale
dovrebbe normalmente entrare nel ciclo dell'acido citrico.
- Dalla glicolisi anaerobica si ha la produzione di due sole
molecole di ATP, invece delle 36 molecole generate attraverso il
processo della fosforilazione ossidativa (nelle normali
condizioni aerobiche).
- Un cuore che si contragga normalmente pompa sangue
ossigenato contenente nutrienti e metaboliti per soddisfare la
richiesta metabolica e di energia degli altri organi.
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L'interazione fra la malattia mitocondriale e la
malattia cardiaca può essere considerata a due livelli. Il cuore
potrebbe essere stato coinvolto come componente di una citopatia
mitocondriale multisistemica o potrebbe essere il principale o
persino il solo organo coinvolto.
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Le cardiopatie mitocondriali possono manifestarsi
come alterazioni strutturali, come le cardiomiopatie ipertrofica o
dilatativa o come un disturbo della frequenza e/o del ritmo
cardiaco, o come blocco cardiaco.
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Le manifestazioni cliniche comprendono
l'insufficienza cardiaca, una ridotta tolleranza all'esercizio, o la
morte. La disfunzione cardiaca può anche dare origine
all'insufficienza di altri organi.
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La frequenza della cardiomiopatia nei bambini con
una malattia mitocondriale è approssimativamente del 20-25%.1,2
- Le citopatie mitocondriali ben conosciute con un distinto
coinvolgimento cardiaco includono:livello 2
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In alcune situazioni, ci potrebbe essere più di una
manifestazione della malattia cardiaca in una specifica sindrome:
per esempio, il prolungamento dell'intervallo His-ventricolare (H-V)
o la cardiomiopatia dilatativa possono essere visti nella
sindrome di Kearns-Sayre in aggiunta al “classico” blocco cardiaco.
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Difetti cardiaci
-
Le cardiopatie mitocondriali potrebbero essere
accompagnate da alterazioni del numero dei mitocondri, della loro
conformazione e funzione e possono essere primarie o secondarie.
-
Le cardiomiopatie primarie sono dovute a mutazioni o
nel DNA mitocondriale (mtDNA) o nel DNA nucleare (nDNA). Ad
eccezione delle 13 subunità codificate dal mtDNA, tutti gli altri
componenti dei complessi della catena respiratoria sono codificati
dal nDNA.
-
Una citopatia mitocondriale è secondaria quando
l'insulto primario colpisce la funzione mitocondriale o
indirettamente o attraverso il danneggiamento del genoma
mitocondriale. Per esempio, i mitocondriale proliferano nei miociti
come conseguenza di una delezione nel mtDNA inducente la generazione
di radicali liberi attraverso la fosforilazione ossidativa alterata
nel tessuto cardiaco ischemico(tessuto cardiaco che non riceve
sangue a sufficienza). Un altro esempio è la sindrome da deplezione
del mtDNA che può derivare da certune terapie farmacologiche, come
la terapia con zidovudina (AZT) per l'HIV/AIDS.
-
L'atassia di Friedreich è un disturbo genetico
multisistemico (in questo caso dovuto ad una ripetizione
trinucleotidica) che causa accumulazione di ferro nei miociti
cardiaci. Il risultato è la cardiomiopatia ipertrofica .
-
La sindrome di Barth forse richiede una speciale
menzione. Sebbene questo sia un disturbo sistemico, il
coinvolgimento cardiaco è una caratteristica chiave ed è qualcosa di
specifico dovuto alla cardiomiopatia da mancata compattazione o
spongiforme. La sindrome di Barth è un disturbo collegato al
cromosoma X dovuto ad una mutazione nel gene G4.5 codificante la
proteina tafazzina. La bassa statura e la neutropenia ciclica sono
altre caratteristiche associate. Si possono avere anche aritmie.
- Difetti del DNA mitocondriale:
- l difetti nel DNA mitocondriale causano meno del tre
percento delle cardiomiopatie dilatative ed una percentuale
persino più piccola delle ipertrofiche.
- Le cardiomiopatie collegate al mtDNA solitamente derivano da
mutazioni che colpiscono gli RNA di trasferimento (tRNA). 6
- Alcune rare mutazioni coinvolgono l'RNA ribosomale (rRNA).
7
- Rare cause di cardiomiopatia da mtDNA sono mutazioni
missenso nel citocromo b. 8
- Una relazione recente descrive una sindrome apparentemente
cardiaco-specifica da deplezione del DNA mitocondriale, un
problema solitamente associato con malattie muscolari o
epatiche. 9
- Difetti nel DNA nucleare
- Il DNA nucleare (nDNA) codifica molte proteine coinvolte
nelle funzioni mitocondriali, inclusa la replicazione del mtDNA
ed i fattori di trascrizione, le proteine delle membrane, e le
subunità dei complessi della catena respiratoria di trasporto
degli elettroni.
- E' probabile che i difetti nel nDNA siano causa più comune
di disturbi cardiaci rispetto ai difetti del mtDNA.
- Numerosi difetti nel nDNA possono causare una cardiomiopatia
ipertrofica a precoce insorgenza colpendo il complesso I
(mutazioni codificanti le subunità per la NADH deidrogenasi
ubichinone flavoproteina - NDUF -),10
il complesso IV (mutazioni dei geni
SCO2
o COX15 coinvolti nell'assemblaggio del complesso
IV),11,12
o la proteina del traslocatore del nucleotide adenina
(ANT1) la quale è stata dimostrata nei modelli di topo. 6
Sono implicate anche le subunità nucleari del complesso III.
13
- Le mutazioni provocanti carenze negli enzimi nel percorso
della beta-ossidazione nel metabolismo dei lipidi (per es.
VLCAD, LCAD, MCAD e SCAD) e nel trasporto della
carnitina spesso
causano cardiomiopatie. In questo caso, in aggiunta alla ridotta
produzione di energia, anche l'accumulazione degli acidi grassi
è tossica per i miociti cardiaci.
- I difetti nella proteina trifunzionale mitocondriale (MTP),
un altro componente del percorso della beta-ossidazione, possono
provocare una cardiomiopatia dilatativa.
Manifestazioni cliniche
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Le manifestazioni cliniche del coinvolgimento
cardiaco nelle malattie mitocondriali possono essere o
cardiopatie “pure” o, più comunemente, parte di citopatie
mitocondriali multi-sistemiche che possono includere , la bassa
statura, la perdita di udito neurosensoria, il diabete mellito, le
neuropatie periferiche, e molti altri sintomi e segni.
-
Le manifestazioni cardiache sono simili a quelle
causate da qualsiasi altra condizione medica o cardiaca primaria..
- Ci sono tre grandi gruppi clinici – asintomatiche, aritmie, e
cardiomiopatie.
- Asintomatiche – la disfunzione cardiaca viene scoperta come
parte di un esaminazione di screening su un paziente con una
malattia mitocondriale, o viene trovata in un membro
asintomatico della famiglia.
- Aritmie
- a. Sintomi: palpitazioni - tachicardia, bradicardia, o ritmo
cardiaco irregolare, sincope o pre-sincope, vertigini, pallore,
fiato corto, dolore toracico o morte improvvisa.
- b. Segni: Polso con ritmo irregolare, pallore, e/o
sudorazione.
- Insufficienza cardiaca congestiva
- a. Sintomi:
- i. Aritmia (come sopra)
- ii. Fiato corto, dispnea da sforzo, ortopnea, facile
affaticabilità.
- iii. Incapacità a crescere, perdita di appetito
- iv. Rigonfiamento dei piedi e delle caviglie
- v. Tosse cronica
- b. Segni: Polso con ritmo irregolare, perdita di peso o
alternativamente eccessivo aumento di peso, elevata pressione
venosa giugulare, edema, epatomegalia, scostamento dell'apice
cardiaco, e/o mormorio.
Esaminazione della malattia cardiaca
-
Esaminazione:
- Clinica
- Creatina chinasi frazionata (CK): un innalzamento della
frazione MM può indicare una sottostante concomitante miopatia
scheletrica fornendo un indizio aggiuntivo per una possibile
citopatia mitocondriale (o altro disturbo neuromuscolare
genetico primario).
- Indagini speciali: varieranno a seconda della natura del
problema sottostante sospettato, ma comprenderanno –
- a. Elettrocardiogramma (ECG) – dovrebbe essere fatto a
tutti i pazienti
- b. Ecocardiogramma (Eco) – dovrebbe essere fatto a tutti
i pazienti
- c. Raggi X al torace
- d. Monitoraggio Holter
- e. Esame da sforzo
- f. Tomografia computerizzata (CT) al torace, imaging
scansione o risonanza magnetica cardiaca (MRI)
- g. Scansione nucleare cardiaca - ventricolografia con
radionuclidi (RNV) o scansione ad acquisizione a griglia
multipla (MUGA)
- h. Cateterizzazione cardiaca
- i. Studi elettrofisiologici (EPS) potrebbero essere
necessari per ulteriori esaminazioni di alcuni casi di
aritmie
- Biopsia cardiaca: in circostanze selezionate, la biopsia
cardiaca potrebbe essere utile per la diagnosi di una
cardiomiopatia mitocondriale. Il microscopio elettronico può
identificare anormalità nel numero, conformazione o dimensione
dei mitocondri.
- Lo screening dei membri della famiglia: i parenti di primo
grado del caso indice dovrebbero essere vagliati con ECG ed
ecocardiogramma per il potenziale coinvolgimento subclinico .
Questo dovrebbe includere le femmine portatrici nel caso di
ereditarietà collegata a X e i parenti in linea materna se si
sospettano mutazioni nel mtDNA.
Trattamento della malattia cardiaca
-
Il trattamento della malattia cardiaca non è correlato alla sua
possibile natura mitocondriale, ed è diretto verso la sottostante
eziologia e sintomi.
- Aritmie: le opzioni di trattamento varieranno sulla base del
tipo di aritmia ma possono includere-
- a. Farmacologici: farmaci anti-aritmici
- b. Defibrillazione o cardioversione
- c. Ablazione con radiofrequenze
-
d. Pacemaker
- e. Implanto di un dispositivo di defibrillazione
cardiovertertore (ICD)
- Le opzioni per il trattamento della insufficienza cardiaca
congestiva variano ma possono includere –
- a. Limitazione all'assunzione di sodio
- b. Farmacologici: farmaci anti-aritmici, diuretici,
beta-bloccanti, inibitori dell'enzima di conversione
dell'angiotensina (ACE), e/o bloccanti i recettori
dell'angiotensina (ARB)
- c. Trapianto cardiaco
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