Punti chiave
- Il danneggiamento dell' udito è un caratteristica comune della malattia
mitocondriale 1, 2, ma non tutti i pazienti con una malattia
mitocondriale svilupperanno sordità.
- La compromissione uditiva spesso non viene scoperta per molti anni e può
essere fatta passare in secondo piano da aspetti più acuti o fisicamente più disabilitanti
di un disturbo mitocondriale multi-sistemico 3.
- La compromissione uditiva nella malattia mitocondriale spesso
risponde bene al trattamento 4. I medici devono perciò mantenere
bene in mente il sistema auditivo sia per i consulti di nuovi pazienti sia
quando essi visitano pazienti con una diagnosi stabilita.
- Si deve usare l'audiometria clinica per rivelare la perdita di udito
sub-clinica.
- La sua gestione include l'amplificazione digitale per aiutare l'udito e l'impianto cocleare.
Indagine clinica del sistema auditivo
- I disturbi mitocondriali sono spesso caratterizzati
da sordità cocleare, la quale può essere esaminata usando l'audiogramma a tono puro
come una strumento clinico standard (Figura). Questo può essere usato per diagnosticare
la sordità, e valutarne il modello e la gravità.
- Anche la valutazione delle emissioni otoacustiche (OAE) 5 è
di
aiuto. Le OAE sono suoni prodotti da un meccanismo cocleare attivo. Se
assenti, questo indica una componente cocleare.
- Il funzionamento del nervo uditivo e del percorso ascendente
può essere valutato usando i potenziali uditivi evocati del tronco cerebrale
con l'elettroencefalogramma (EEG) misurati in risposta a dei click. Questa è chiamata anche
audiometria dei potenziali evocati del tronco cerebrale (BEA).
Le onde I e II dei potenziali del tronco cerebrale hanno origine nel nervo
uditivo mentre le onde da III a V hanno origine nelle strutture del tronco
cerebrale centrale sotto il collicolo inferiore nel tetto.
- L'imaging a risonanza magnetica (MRI) strutturale permette l'identificazione di lesioni entro
il percorso uditivo ascendente 6.
- L'imaging a risonanza magnetica funzionale e la magnetoencefalografia possono svilupparsi in strumenti clinici per la valutazione
dei processi auditivi centrali 7, ma queste attualmente vengono
usate solo nella ricerca.
Caratteristiche cliniche della sordità mitocondriale
- La perdita di udito nella malattia mitocondriale può essere
isolata (non-sindromica) o parte di un disturbo multisistemico
complesso (sordità sindromica). Le maggiori sindromi cliniche sono riassunte
nella tabella 1.
- La perdita di udito è solitamente periferica e dovuta a disfunzione del nervo uditivo
o cocleare.
- Nei pazienti con un disturbo mitocondriale multi-sistemico ,
il sistema uditivo può anche essere colpito nel tronco cerebrale, nel mesencefalo o
ad un livello più alto nella corteccia uditiva – ma questo spesso può essere fatto passare in secondo piano
dalle lesioni periferiche.
- La perdita di udito periferica colpisce tipicamente per prime le
frequenze alte, seguite dalle frequenze intermedie, ed infine
coinvolgente le frequenze basse, causante il tipico audiogramma “piatto” visto
in una persona con sordità grave 3, 8, 9 (Figura).
- Le OAE sono assenti nella maggioranza dei pazienti con sordità
mitocondriale dovuta al coinvolgimento cocleare 3, 9-11.
-
La componente periferica grave solitamente è di ostacolo agli stimoli fisiologici
nel raggiungere i percorsi del tronco cerebrale, rendendo difficile valutare
la componente centrale della sordità. La MRI strutturale può essere usata
per rivelare le anormalità nel tronco cerebrale e coinvolgenti i
percorsi uditivi centrali e nella corteccia uditiva. L'esistenza di una
grave malattia neurologica centrale limiterà il miglioramento seguente l'impianto
cocleare.
- Un grave deterioramento può subentrare anche acutamente, particolarmente in
pazienti con la mutazione m.3243A>G mutazione 3, 9 e nei pazienti con
la mutazione m.1555A>G
nei quali essa può essere collegata alla esposizione egli aminoglicosidici
12.
Gestione della sordità mitocondriale
- Nella maggior parte dei pazienti, il deficit primario è cocleare e risponde bene all'amplificazione
singola o binaurale
- Una scarsa risposta all'amplificazione potrebbe essere dovuta ad ulteriore
coinvolgimento uditivo centrale (come il tronco cerebrale e le sue connessioni) o
ad una coincidentale malattia dell'orecchio medio
- Chiedere sempre degli acufeni, perché mascherando gli acufeni può migliorare
la funzione uditiva.
- Per i pazienti con un grave difetto binaurale che non rispondono bene all'amplificazione deve essere considerato l'impianto cocleare. Questo
ha avuto successo in molti pazienti con sordità isolata e sindromica dovute alla
malattia mitocondriale 9, 13-18, con approssimativamente ~2/3 in grado
di conversare al telefono a seguito dell'intervento
18
- Sebbene le complicazioni siano rare, l'impianto cocleare dovrebbe essere intrapreso
solo con cautela. E' essenziale il coinvolgimento stretto di un medico mitocondriale
per identificare le caratteristiche sistemiche della malattia
mitocondriale prima, durante e dopo l'intervento poiché potrebbero comprometterne il
risultato.
- La compromissione cognitiva, nascosta da una grave sordità, può limitare la riabilitazione uditiva dopo
un intervento con successo. Può non essere prudente
investire in un impianto cocleare per un paziente con una prognosi molto
negativa della sua riuscita.
Riconoscimento
L'autore è un Wellcome Trust Senior Fellow in Clinical Science che ha
anche ricevuto il supporto finanziario alle ricerche dalla United Mitochondrial Diseases
Foundation. Questo capitolo è stato adattato da 21.
Figura
Audiogrammi di toni puri mostranti: (A) grave perdita di udito
estesa a tutte le frequenze in un uomo di 44 anni portatore della mutazione 3243A>G tRNA
Leu(UUR) del mtDNA; e (B) perdita di udito alle alte frequenze in
un uomo di 56 anni con
la sindrome di Kearns Sayre dovuta ad una singola delezione di 4.7Kb nel mtDNA.
Cerchietti =
conduzione aerea, triangoletti = conduzione ossea. dB = perdita di udito in
decibel, ISO
= international standards organization. Riprodotti con il permesso della Oxford
University Press, Brain 2000;123:82-92.
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