QUEST
Volume 8, Numero 6, Dicembre 2001
ELEMENTI BASILARI . . .
Miti genetici |
Molte malattie neuromuscolari sono malattie
genetiche, sono cioè causate da geni difettosi, e possono
essere trasmesse da una generazione alla successiva. E' importante
la conoscenza di cosa sia una malattia genetica per la
pianificazione familiare e per la tranquillità mentale. Ma E' una
impresa non facile, resa più difficile dai diffusi pregiudizi errati
che esistono sulle malattie genetiche.
Mito 1: Se non si trasmette nella
famiglia, non può essere genetica.
Siccome le malattie genetiche possono essere
ereditate, esse spesso sono "presenti nella genealogia familiare".
Ma molte persone con malattie genetiche non hanno precedenti nella
propria storia familiare.
Questo è vero specialmente per le malattie
recessive, nelle quali uno o ambedue i genitori possono essere
portatori sani di un singolo gene difettoso. perché le
malattie recessive si manifestino, occorre che vengano trasmessi
al bambino due geni difettosi, uno da ogni genitore.
Le malattie genetiche possono anche
manifestarsi quando una nuova mutazione avviene al momento del
concepimento del figlio o poco tempo dopo il concepimento stesso.
Esse sono chiamate mutazioni spontanee, e quando queste
avvengono possono essere trasmesse alla generazione successiva.
Mito 2: Alcune malattie saltano
una generazione.
Molte persone credono che talune malattie o
perfino alcuni tratti somatici (come la calvizie o il colore degli
occhi) possano saltare una generazione. La verità è che certe
malattie possono saltare una generazione, ma non c'è nessuna
malattia che lo faccia per definizione.
Le malattie recessive sono probabilmente
all'origine di questo mito. Se un uomo ha una malattia recessiva,
causata da due copie di geni A difettosi, mentre sua moglie ha due
copie normali del gene A, tutte le copie di geni che i bambini
erediteranno avranno un gene A difettoso ed un gene A normale,
facendo di questi dei portatori sani della malattia.
Se qualcuno di questi figli forma una famiglia con
qualcuno che sia pure portatore della malattia, ci sono buone
probabilità che la malattia compaia nella terza generazione. La
malattia ha "saltato" la seconda generazione ed appare nella terza
-- ma non c'è nessuna garanzia che salti la quarta.
Mito 3: Molte malattie
neuromuscolari ereditarie sono collegate al cromosoma X e colpiscono
unicamente maschi mentre le femmine sono portatrici.
Questa misconoscenza deriva probabilmente dal
fatto che la più comune distrofia muscolare infantile, la DM di
Duchenne, è collegata al cromosoma X. E' trasmessa dal cromosoma X,
che i bambini ricevono dalla loro madre.
La maggior parte della malattie neuromuscolari, incluse molti tipi
di distrofia muscolare, non sono collegate al cromosoma X e non
hanno perciò alcun collegamento con il sesso (n.d.t. non sono
malattie diaginiche).
Le malattie che non sono collegate al cromosoma X
sono chiamate
autosomiche, poiché i cromosomi diversi dall'X e dall'Y sono
chiamati autosomi. Molte malattie neuromuscolari genetiche
sono autosomiche. Sul gene Y presente solo nei maschi ci sono pochi
cromosomi, e così non è stato una fonte importante di mutazioni che
causano malattie genetiche.
Mito 4: Le malattie collegate al
cromosoma X non colpiscono mai
il sesso femminile.
Le malattie collegate al cromosoma X sono più
comuni e solitamente più gravi nei maschi, ma possono colpire
altrettanto le femmine.
Con un solo cromosoma X, i maschi non hanno un
gene di riserva qualora il gene collegato al cromosoma X sia
difettoso. Sebbene le femmine abbiano due cromosomi X, uno da
ciascun genitore, talvolta una copia normale del gene X non è
sufficiente per compensare quello difettoso.
Mito 5: I difetti genetici sono
causati sempre da fattori ambientali
Nel momento in cui si scopre l'esistenza di una
malattia genetica in famiglia, molte persone cercano naturalmente di
capirne la sua origine. Spesso, il sapere popolare ci dice che i
difetti, o le mutazione, sono in genere causati
dall'esposizione ad agenti chimici tossici o alle radiazioni, o alla
malnutrizione.
E' vero che una intensa esposizione ad alcune
tossine o radiazioni può danneggiare significativamente il DNA, la
molecola che costituisce i geni. Ma è poco probabile che tali danni
causino mutazioni ereditabili; è più probabile che causino problemi
di salute ristretti alla persona esposta, a meno che non danneggino
il feto nel periodo del concepimento.
Sebbene la malnutrizione possa causare difetti
congeniti, che non possono essere trasmessi alle generazioni future,
non ci sono indicazioni che possano causare malattie genetiche.
La maggior parte delle malattie genetiche derivano
semplicemente da errori casuali che le cellule compiono durante il
processo di duplicazione del DNA.
Mito 6: Un esame genetico negativo significa
assenza di difetti genetici
Al giorno d'oggi, la gente guarda agli esami
genetici come ad un buon standard per la diagnostica della malattia
genetica. Gli esami genetici possono trovare mutazioni che causano
malattia, e pertanto questo può essere usato per aiutare nella
diagnosi di una malattia genetica, o per riscontrare lo stato
di portatori.
Sfortunatamente, gli esami genetici non sono
sufficientemente sensibili per trovare tutte le possibili mutazioni
che sono causa di malattia. Così, un esame risultato negativo non
significa necessariamente che la persona esaminata non ha o non è
portatrice della malattia in questione.
Per maggiori informazioni sulla genetica di
base delle malattie neuromuscolari, vedi il fascicolo della MDA "Genetica e malattie neuromuscolari."
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