QUANDO DEGLUTIRE E' DIFFICILE
                       
                         di Phil Ivory 
                         
                          
                         
                         
                         Se hai mai bevuto una una tazza di 
							caffè tutto d'un fiato mentre simultaneamente stavi 
							cercando le chiavi della macchina, preparando la 
							colazione per un bambino di 5 anni e dando 
							istruzioni per telefono, probabilmente non ti 
							rendevi conto che stava accadendo letteralmente un 
							miracolo sotto il tuo naso. 
                         
                           
                              
								"La disfagia può essere il primo 
								segno della presenza di una malattia 
								neuromuscolare." 
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                         La deglutizione è un atto 
							apparentemente semplice ma straordinario, un fatto 
							che noi solitamente diamo per scontato fino a che 
							qualcosa non va storto nel processo. 
                         La disfagia - che di per sé stessa 
							non è una malattia ma il termine medico per indicare 
							un disturbo nel normale processo della deglutizione 
							- può portare ad un certo numero di seri effetti, 
							alcuni graduali ed alcuni che mettono immediatamente 
							in pericolo di vita. 
                         E' stato notato che varie malattie 
							della famiglia delle distrofie muscolari causano 
							disfagia, comprese le forme oculofaringea (OPMD), 
							miotonica (MMD), facioscapoloomerale (FSHD) e dei 
							cingoli (LGMD) e probabilmente la Duchenne (DMD) nei 
							suoi stadi più avanzati. 
                         La disfagia è una caratteristica 
							comune della sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e 
							si ha in alcune delle atrofie muscolari spinali così 
							come nella polimiosite, nella miastenia grave e 
							nell'atassia di Friedreich. 
                         In alcuni casi, la difficoltà di 
							deglutizione può essere il primo segno della 
							presenza di una malattia neuromuscolare. Anche le 
							lesioni al capo, gli ictus e altre condizioni 
							possono causare disfagia. 
                          
                         UN MIRACOLO QUOTIDIANO
                         La normale deglutizione, sebbene 
							sembri avvenire rapidamente e senza una qualche 
							speciale pianificazione o sforzo conscio, è un 
							processo multistadio complesso che richiede la 
							ininterrotta cooperazione sia dei muscoli volontari 
							che di quelli involontari. 
                         
                           
                             
								IN UNA DEGLUTIZIONE NORMALE | 
                            
                           
                             
								![[Diagram of swallowing action, showing lips, teeth, tongue, nasal cavity, pharynx, and the bolus.]](http://www.mda.org/publications/images/q64swallow12.jpg)  | 
                            
                           
                             
								Nella bocca, le labbra, i denti e 
								la lingua aiutano a preparare il bolo (la massa 
								del cibo) per gli ulteriori stadi della 
								deglutizione.  | 
                             
								L'accesso fra la cavità nasale e 
								la bocca si chiude quando il bolo si muove ed 
								entra nella faringe (gola).  | 
                            
                           
                             
								  | 
                            
                           
                             | 
								Il bolo viene spinto verso e 
								dentro l'esofago quando l'entrata dell'esofago 
								si apre e l'epiglottide aiuta sorvegliando 
								contro l'accesso ai polmoni. | 
                             
								Le vie aeree si riaprono e 
								l'entrata dell'esofago si chiude quando le 
								contrazioni muscolari muovono il bolo verso lo 
								stomaco. | 
                            
                          
                         Nel primo stadio, il cibo, sia solido 
							che liquido, viene introdotto nella bocca e 
							masticato, manipolato e consolidato fino ad ottenere 
							una massa chiamata bolo. Le labbra, la lingua e la 
							mandibola giocano ognuna una parte nel controllo del 
							bolo e del suo movimento verso la regione del retro 
							delle bocca chiamata faringe. 
                         Alla fine della faringe ci sono due 
							aperture. Una di queste conduce all'esofago, il tubo 
							che porta allo stomaco. L'altra apre alla laringe e 
							porta alle "vie aeree," o trachea, la quale fa 
							arrivare l'aria fino ai polmoni. La deglutizione 
							entra qui in una fase critica: L'intento è quello di 
							far si che tutti il bolo entri nell'esofago e non 
							nella laringe. 
                         I muscoli nella faringe si 
							contraggono e spingono il cibo verso il basso quando 
							la valvola in cima all'esofago si rilassa e si apre. 
							Contemporaneamente, la laringe si chiude e si 
							solleva contro un pezzo di tessuto chiamato 
							epiglottide formando un sigillo, chiudendo 
							momentaneamente l'apporto dell'aria e prevenendo 
							l'entrata di qualsiasi materiale nei polmoni. 
                         Non appena il bolo è entrato in 
							sicurezza nell'esofago, le vie aeree si riaprono 
							permettendo la ripresa della respirazione. Benché 
							complicata, questa fase faringea della deglutizione 
							può richiedere solamente alcuni secondi per 
							trasferire il bolo dalla bocca all'esofago. 
                         La parte successiva del processo 
							della deglutizione, la fase esofagea, può essere la 
							più lunga. 
                         Inizialmente, l'esofago, un tubo 
							fatto da muscoli, si rilassa per permettere 
							l'ingresso del bolo. Poi delle contrazioni muscolari 
							chiamate onde peristaltiche spingono il bolo giù 
							lungo il tubo. Queste contrazioni sono così 
							efficienti che è possibile superare la forza di 
							gravità e deglutire mentre ci si trova capovolti a 
							testa in giù. 
                         Una volta che il bolo sia passato 
							attraverso un'altra valvola alla estremità inferiore 
							dell'esofago e sia entrato nello stomaco, il normale 
							processo della deglutizione è completato. 
                         Un importante ma generalmente 
							inavvertita funzione della normale deglutizione è la 
							rimozione delle secrezioni come la saliva ed il muco 
							che possono accumularsi nella bocca e nella gola. 
                          
                         SONO POSSIBILI SERIE RIPERCUSSIONI 
                         La disfagia può distruggere un 
							qualche o tutti gli stadi del processo della 
							deglutizione e, a turno, può interferire con due 
							processi corporei vitalmente importante: la 
							nutrizione e la respirazione.  
                         La debolezza muscolare che colpisce 
							la zona orale (compresa la lingua) può causare 
							difficoltà con alcune azioni come la masticazione, 
							il mantenimento di tutto il cibo nella bocca e il 
							movimento del bolo verso il retro della bocca. 
                         
                           
                              
								"La disfagia può distruggere due 
								processi corporei vitalmente importanti: la 
								nutrizione e la respirazione." 
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                         Nello stadio faringeo, i muscoli 
							indeboliti possono portare a problemi nello spingere 
							il bolo dentro l'esofago. Alcune particelle possono 
							rimanere nella apertura della faringe, e possono 
							successivamente cadere dentro le vie aeree. La 
							debolezza muscolare può anche causare una incompleta 
							copertura dell'ingresso alla laringe. Producendo 
							così tosse o soffocamento quando del materiale 
							indesiderato entra nella laringe e/o nella trachea. 
                         "In caso di debolezza neuromuscolare, 
							si ha un rallentamento generalizzato come pure una 
							diminuzione della forza muscolare, il che manda 
							tutto a catafascio," dice Jeanne Thomson, che lavora 
							con pazienti SLA al Eleanor e Lou Gehrig MDA/ALS 
							Center al Columbia Presbyterian Medical Center in 
							New York. 
                         La Thomson è una patologa del 
							linguaggio e della parola (SLP), una professionista 
							focalizzata sui problemi della parola e della 
							deglutizione. 
                         Nella valutazione dei problemi di 
							deglutizione possono essere coinvolti altri 
							professionisti come un gastroenterologo (un esperto 
							dello stomaco ed intestini) e un otorinolaringoiatra 
							(un esperto in orecchie, naso e gola), come pure un 
							neurologo. 
                         In una persona con rallentamento e 
							debolezza neuromuscolari, del materiale solido o 
							liquido (ma specialmente liquido, perché scorre più 
							rapidamente) può raggiungere la laringe prima che i 
							meccanismi di protezione abbiano avuto il tempo di 
							entrare in funzione. 
                         Se tossendo non si riesce a espellere 
							il materiale che blocca la trachea al fine di 
							liberare le vie aeree, ne può conseguire la morte. 
							Coloro che curano una persona affetta da disfagia 
							potrebbero fare un corso di primo aiuto che 
							comprenda le istruzioni della manovra di Heimlich, 
							una tecnica che, se fatta correttamente, può 
							rapidamente liberare la trachea dall'ostruzione. 
							Chiunque può avere una crisi di soffocamento, così 
							questo apprendimento è in generale una buona cosa. 
                         
                           
                              
								"Se tossendo non si riesce a 
								espellere il materiale che blocca la trachea al 
								fine di liberare le vie aeree, ne può conseguire 
								la morte." 
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                         Se cibo, saliva o muco entrano nella 
							laringe senza causare tosse o soffocamento, può 
							finire nei polmoni. Questo evento, chiamato 
							aspirazione, può alimentare batteri, e può causare 
							una polmonite aspirativa. Come le altre forme di 
							polmonite, questa può essere combattuta con gli 
							antibiotici e può richiedere ospedalizzazione. 
                         "Se qualcuno sviluppa una polmonite 
							aspirativa ed il sistema immunitario è indebolito, 
							sono indebolite tutte le risorse per combatterla, e 
							la persona può morire," dice la Thomson. 
                         Il cibo che ha raggiunto l'esofago 
							può accumularvisi per via della debolezza dei 
							muscoli esofagei o della masticazione inefficiente 
							nei primi stadi che lascia delle particelle 
							difficili da inghiottire. 
                         Sebbene la maggior parte delle 
							persone siano inconsapevoli dello stadio esofageo 
							della deglutizione, le persone con la disfagia 
							possono avere degli spasmi quando i muscoli devono 
							lavorare troppo intensamente per spingere avanti il 
							bolo. Il cibo accumulato nell'esofago può talvolta 
							risalire, causando un riflusso acido (bruciore nello 
							stomaco). 
                         In una persona con la disfagia, 
							l'affaticamento e la debolezza muscolare, 
							specialmente se sono accoppiate con i problemi di 
							respirazione mentre sta mangiando, possono essere 
							così scoraggianti che la persona allontana il piatto 
							da se durante i pasti. Ne consegue malnutrizione e 
							disidratazione. 
                         La disfagia può anche contribuire 
							alla isolazione sociale, visto che così tante 
							attività sociali e familiari ruotano attorno al 
							mangiare. 
                         Come complicazione aggiuntiva, quando 
							c'è una malnutrizione, il corpo usa i muscoli come 
							fonte di energia e di proteine, accelerando la 
							debolezza. 
                          
                         L'ESAMINAZIONE DEL PROBLEMA
                         La perdita di peso può essere uno dei 
							primi segni che esiste un problema di deglutizione. 
							Altri segni di disfagia comprendono dei cambiamenti 
							nella qualità della voce dopo il mangiare, l'ansietà 
							riguardo il mangiare, l'impiegare un tempo maggiore 
							per finire i pasti, dei frequenti attacchi di 
							polmonite, il tossire, il bruciore di stomaco, lo 
							sbavare ed una discernibile debolezza della lingua. 
							Alcuni farmaci possono contribuire alla disfagia, 
							per questo tutte le informazioni sui farmaci 
							dovrebbero essere condivise con i prestatori di cure 
							sanitarie. 
                         Una esaminazione fatta da un SLP al 
							capezzale o durante i pasti può fornire alcune 
							indicazioni su quali cose stiano andando storte, ma 
							non è un modo affidabile per determinare se si è in 
							presenza di aspirazione. In alcuni casi, può essere 
							utile uno studio della deglutizione eseguito con una 
							telecamera a fibra ottica, la quale viene fatta 
							discendere attraverso il naso ed arrivare nella gola 
							del paziente; essa deve essere fatta da un 
							otorinolaringoiatra in collaborazione con un SLP. 
                         Una completa esaminazione può 
							evidenziare il punto nel quale la deglutizione si 
							inceppa e mostrare dove vengono trattenute le 
							particelle di cibo e se si è in presenza di 
							aspirazione. Questo viene eseguito facendo deglutire 
							al paziente del bario modificato, una procedura 
							chiamata anche videofluoroscopia. 
                         Questo studio a raggi X della 
							deglutizione del paziente di cibo a varia 
							consistenza combinato con del bario liquido viene 
							condotto da un SLP in collaborazione con un 
							radiologo e viene registrato con un 
							videoregistratore. 
                         Successivamente, lo SLP ed il 
							paziente possono esaminare insieme la 
							videoregistrazione per identificare i problemi di 
							deglutizione. 
                         "Questa è una cosa molto personale, 
							ed è differente da persona a persona," dice la 
							Thomson. "Nella speranza che anche la famiglia 
							collabori. Noi cerchiamo il punto di impedimento per 
							vedere a quali cose sia necessario provvedere per 
							rimediarvi." 
                          
                         LE OPZIONI DI TRATTAMENTO PER LA DISFAGIA
                         Nei casi più lievi di disfagia, lo 
							SLP può suggerire degli esercizi muscolari per 
							aiutare nelle fasi orale e faringea, come degli 
							esercizi per le labbra e esercizi di rafforzamento 
							per la lingua. 
                         Possono essere utili alcune tecniche 
							di deglutizione. Trattenere consciamente il respiro 
							durante deglutizione, o fissare consciamente un 
							dito, sono tecniche che possono ridurre il rischio 
							di aspirazione, a seconda del caso individuale. 
                         
                           
                              
								"Può essere una buona idea fare 
								sei piccoli pasti a giorno invece di farne tre 
								più grandi ." 
								   | 
                            
                          
                         La modificazione delle posture può 
							talvolta aiutare. Se un lato della gola è più debole 
							dell'altro, una persona può piegare il capo così che 
							il cibo non venga mandato giù dal lato più debole. 
                         E' possibile cambiare anche le 
							abitudini dei pasti. Quando la masticazione diventa 
							difficoltosa, può essere opportuno fare dei pasti 
							piccoli. Può essere una buona idea fare sei piccoli 
							pasti a giorno invece di farne tre più grandi. 
                         Le persone con la disfagia devono 
							introdurre liquidi a sufficienza per evitare la 
							deidratazione, ma i liquidi possono essere causa di 
							aspirazione, poiché scivolano rapidamente già per la 
							gola. 
                         Sono disponibili degli addensatori 
							commerciali per dare ai liquidi una consistenza più 
							gestibile. Ci si aspetta che essi siano insapori, 
							sebbene, dice la Thomson, che alcuni pazienti 
							percepiscano un sapore sgradevole. Sono disponibili 
							anche liquidi preaddensati che non richiedono nessun 
							mescolamento. 
                         Lo SLP può anche suggerire l'uso di 
							farmaci o di macchine aspiratrici portatili per 
							risolvere i problemi di trattamento della saliva. Il 
							succo di papaya o i te caldi possono essere utili 
							per ridurre la quantità della saliva. 
                         La Thomson puntualizza che le persone 
							con SLA non hanno, in realtà, una produzione in 
							eccesso di saliva. 
                         "Essi producono lo stesso 
							quantitativo di saliva," dice lei. "Ma loro non 
							deglutiscono abbastanza frequentemente o abbastanza 
							efficacemente da smaltirla." 
                         Nelle condizioni progressive come 
							nella SLA, i pazienti dovrebbero essere informati in 
							anticipo che la capacità di deglutire può 
							deteriorarsi e che certi cibi consistenti possono 
							diventare duri o impossibili da gestire. E che 
							dovrebbero consultare un nutrizionista. 
                         Ci sono dei libri di cucina speciali 
							come il libro MEALS per la ALS (pasti per la SLA) il 
							quale è disponibile alla MDA (vedi "Risorse," 
							più sotto) che possono aiutare il prestatore di cure 
							a preparare cibi che siano piacevoli e soddisfino 
							gli occhi quando il paziente progredisce dai cibi di 
							consistenza dura ai cibi di consistenza soffice. 
                          
                         CHIRURGIA
                         Se tutti gli altri metodi falliscono 
							ed il paziente non è in grado di mantenere una 
							nutrizione e idratazione sufficienti, può essere 
							necessario un tubo con una gastrostomia percutanea (PEG), 
							conosciuto anche come tubo per l'alimentazione,. 
                         Il dott. Robert McMichael, un 
							neurologo e direttore della clinica della MDA in 
							Arlington, Texas, è dell'opinione che con le 
							malattie tipo la SLA ci sono vantaggi a provvedere 
							al piazzamento del PEG subito dopo la comparsa dei 
							sintomi della disfagia. 
                         Una ragione è il blocco degli effetti 
							debilitanti della malnutrizione. E inoltre, il 
							paziente può avere una maggiore tolleranza per la 
							procedura agli inizi del processo patologico, prima 
							che i problemi respiratori abbiano cominciato ad 
							avanzare. 
                         Sebbene sia possibile effettuare la 
							procedura su un paziente esterno, McMichael 
							preferisce che i pazienti siano in ospedale almeno 
							un giorno prima ed un giorno dopo la procedura. 
							Questo gli consente di correggere la deidratazione e 
							e di offrire la terapia respiratoria prima 
							dell'intervento chirurgico, e gli da l'opportunità 
							di insegnare al paziente ed alla famiglia come usare 
							il PEG dopo il suo inserimento. 
                         La decisione di ricorrere al PEG è 
							strettamente personale. I pazienti sono 
							comprensibilmente riluttanti a sottoporsi ad una 
							procedura invasiva che scavalca il normale 
							procedimento del mangiare, alcuni finiscono con il 
							sentirsi alla fine sollevati dopo l'intervento 
							chirurgico e ritrovano alcune delle loro forze dopo 
							aver ricevuto nuovamente una adeguata nutrizione. 
                         
                           
                              
								"La decisione di inserire un PEG 
								(un tubo per l'alimentazione) è strettamente 
								personale." 
								   | 
                            
                          
                         C'è anche una procedura per aiutare 
							il controllo della eccessiva produzione di saliva, 
							la quale comporta il taglio dei nervi alle maggiori 
							ghiandole salivari. 
                         Un'altra procedura chirurgica che può 
							essere considerata in alcuni casi di disfagia è la 
							miotomia cricofaringea, la quale comporta il taglio 
							di uno dei muscoli delle faringe. 
                         Si pensa che questo muscolo sia un 
							poco come un sorvegliante del cibo passa dalla 
							faringe dentro l'esofago. Comunque, se il muscolo 
							non è in grado di rilasciarsi appropriatamente e di 
							permettere il passaggio del cibo, esso può 
							costituire più un impedimento che un aiuto. In tali 
							casi, la rimozione chirurgica del muscolo può 
							causare un marcato miglioramento della capacità di 
							deglutire.   
                         
                         
                          
                         RISORSE PER CONVIVERE MEGLIO CON LA DISFAGIA
                         L'American 
							Speech-Language-Hearing Association può darti 
							l'aiuto diretto di uno SLP. 
                         Scrivi a ASHA Action 
							centro, 10801 Rockville Pike, Rockville, MD 20852; 
							call (800) 638-TALK; o manda una e-mail a 
							actioncenter@asha.org. 
                         
                          
                         
                         Communication 
							Independence for the Neurologically Impaired (CINI) 
							è una organizzazione senza fini di lucro che 
							costituisce una risorsa per pazienti e 
							professionisti riguardo i problemi di comunicazione 
							e di deglutizione. 
                         Scrivi a CINI, 116 John 
							St., Suite 1304, New York, NY 10038; call 
							(212)-385-8045; o va in rete al 
							www.cini.org. 
                         La CINI offre un libro 
							chiamato Communication and Svallow Problems 
							(Problemi di comunicazione e di deglutizione) per la 
							ALS/MND Community: A CINI Manual. 
                         
                          
                         
                         Per le persone con la 
							SLA che soffrono di disfagia, MDA ha preparato un 
							libro di cucina chiamato MEALS, nel quale sono 
							raccolte delle ricette nutrienti con cibi facili da deglutire. 
                         Per riceverne una copia, 
							invia un assegno per 6 $ pagabile alla MDA, a MEALS Recipe 
							Book, Muscular Dystrophy Association, Pubblicazioni 
							Department, 3300 E. Sunrise Drive, Tucson, AZ 
							85718-3208. 
							Puoi anche ordinarlo da sito web della MDA al 
							www.mda.org. 
                         
                          
                         
                         Precision Foods offre 
							vari prodotti per le persone con la disfagia, comprese 
							addensanti a base di amidi ed integratori con fibre. 
                         Chiama la Precision Foods a 
							(01-800) 333-0003 o va su 
							www.precisionfoods.com in Internet. La compagnia 
							propone anche degli opuscoli gratuiti sulla difficoltà di 
							deglutizione, comprese "The Dysphagie: Una 
							rivista per sanitari professionisti." 
                         
                          
                         
                         Menu Direct propone una 
							varietà di pasti pronti per le persone con 
							la disfagia che ti vengono consegnati alla tua porta 
							di casa curgelati e pronti per il microonde. 
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