ELEMENTI BASILARI...
Lo stress ossidativo
Veniamo bombardati ogni giorno da informazioni che riguardano
cibi che contengono "antiossidanti" e integratori che
bloccano i "radicali liberi". Ma da dove vengono i radicali
liberi e perché dovremmo bloccarli? C'è un collegamento fra radicali
liberi e malattie neuromuscolari?
L'ossigeno: un'arma a doppio taglio
L'ossigeno che respiriamo è necessario alle nostre cellule per
creare energia. Infatti, il grande lavoratore "ossigeno"
deve essere visto come qualcosa di vitale per l'esistenza. Ma questo
gas donatore di vita ha anche un rovescio.
Sebbene la maggior parte dell'ossigeno che il nostro corpo
usa per fare energia sia incorporato nelle molecole innocue
dell'acqua, fino al 2 per cento può comparire all'interno delle nostre
cellule con una carica elevata, molecole distruttive chiamate radicali
liberi o ossigeno reattivo.
Queste molecole cariche sono di per se stesse instabile e cercano costantemente
di raggiungere l'equilibrio rubando
elettroni alle molecole circostanti. A loro volta, le molecole a cui
sono stati rubati gli elettroni diventano instabili e continuano il ciclo rubando a loro volta elettroni alle
molecole nelle loro vicinanze.
Questo processo, conosciuto come ossidazione, è la stessa reazione
chimica che causa l'arrugginire del ferro, e può causare distruzione
delle membrane cellulari, delle proteine e del materiale genetico.
Sebbene tutto questo possa suonare minaccioso, in circostanze normali, le
nostre cellule hanno costruito meccanismi per neutralizzare i
radicali
liberi.
Ma quando questi sistemi sono distrutti o sovraccaricati, una
cellula può soffrire di stress ossidativo, ed il danno risultante può
uccidere la cellula stessa o renderla cancerosa.
Il collegamento con la malattia
I segni dello stress ossidativo sono collegati a numerose malattie
(sia come causa che come sintomo), inclusi il cancro, le cataratte, la
malattia di Alzheimer e le malattie cardiache. Alcuni ricercatori
pensano addirittura che lo stesso invecchiamento sia dovuto agli
effetti del lento accumulo di danno genetico causato dai radicali liberi.
In aggiunta, ci sono evidenze che lo stress ossidativo gioca un
ruolo preminente in tre tipi di disturbi neuromuscolari: la sclerosi
laterale amiotrofica SLA, le malattie metaboliche e mitocondriali e
l'atassia di Friedreich, In ciascun caso, i ricercatori sospettano che una
chimica cellulare aberrante sia la causa che porta le cellule dei
muscoli e dei nervi a produrre radicali liberi, o a perdere la
capacità di neutralizzare i radicali liberi. Comunque, non è chiaro
in ogni caso, se lo stress ossidativo sia la causa principale dei
sintomi o un semplice sintomo esso stesso.
In altri tipi di disturbi neuromuscolari, è meno evidente che lo
stress ossidativo sia un problema, sebbene alcuni ricercatori stiano
dibattendo che giochi un ruolo nelle distrofie muscolari di Duchenne e di
Becker.
Prevenire lo stress ossidativo
Le nostre cellule posseggono molte strategie per neutralizzare i
radicali liberi. Queste tendono a ricadere in due categorie: proteine
speciali costruite dal corpo e chiamate enzimi (con nomi come
superossidodismutasi e catabasi) che aiutano ad incorporare i radicali
liberi all'interno di molecole inerti; o molecole piccole e non
proteiche che sono in grado di ricevere elettroni extra senza
destabilizzarsi esse stesse (questa categoria include la vitamina E ed
il
coenzima Q10) Ambedue questi tipi di sostanze sono conosciute come
antiossidanti.
Sebbene gli enzimi possano essere dei potenti antiossidanti, i
ricercatori stanno conducendo studi sulle malattie collegate allo stress ossidativo
nell'intento di trovare vie per aumentare queste proteine specializzate
nelle cellule. Le strategie includono persuadere le cellule a fare più enzimi, o
modoficare gli enzimi in modo
che possano essere assorbiti dalle cellule dopo averli iniettati nel
flusso sanguigno.
Gli antiossidanti del tipo piccolo, non proteico sono venduti sotto
forma di vitamine ed integratori ed alcuni di loro si trovano nel
cibo. Sebbene ci siano evidenze che alcuni di questi possano aiutare a
prevenire malattie come il cancro, e' poco chiaro se e quando questi
tipi di antiossidanti possano realmente fermare o invertire un
processo patologico che sia gia in corso.
Recentemente, il CoQ10 ha dimostrato la sua efficacia nel
rallentare il decorso della SLA nei topi con questa malattia. Alla
Columbia University di New York. è in corso uno studio clinico su
persone. Studi molto preliminari indicano che l'idebenone, che è una
forma di CoQ10, sembra migliorare le condizioni cardiache in persone con
l'atassia di Friedreich.
A dispetto dei molti studi, non ci sono evidenze determinanti che
gli antiossidanti siano efficaci nei disturbi metabolici o
mitocondriali, ma essi sono solitamente prescritti nella teoria che
non possono fare male.
Se avete un diverso tipo di malattia neuromuscolare o non avete una
malattia neuromuscolare, la scelta se e quando prendere farmaci
antiossidanti ricade su di voi. Molti non sono dannosi se presi in quantità ragionevole ma
dovreste prima discuterne con il vostro medico. Qualche persona crede di doverli prendere per i
potenziali benefici anticancro ed anti-invecchiamento, ma questi
benefici sono ancora da definire.
LE FONTI PIU' COMUNI DI ANTIOSSIDANTI
"Elementi basilari" è una nuova rubrica di Quest
creata allo scopo di spiegare alcuni termini e fatti basilari sulle
malattie neuromuscolari. In ogni fascicolo "Elementi basilari"
presenterà informazioni essenziali riguardanti un tema diverso.
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